valor nominale: 23 società per azioni per 11.675 milioni di lire; 2 società a responsabilità limitata per 53 milioni di lire; 4 enti pubblici per 32.043 milioni di lire, mentre a circa oltre 30 società lo Stato partecipa indirettamente attraverso alcune Società demaniali; tra le quali vanno segnalate per numero O importanza di partecipazione: l'ENIC, la COGNE, l'Azienda Carboni Italiani, l'Azienda Tabacchi Italiani. / . . Indubbiamente il « piano Cortese» rappresenta un notevole contributo di chiarificazione nell'importante settore demaniale; e dobbiamo aug11rarci che il piano possa trovare piena attuazione, e non insabbiarsi come avvenne della relazione La Malfa per le partecipazioni statali; ma non bisogna dimenticare poi che lo Stato ha la maggior parte delle sue partecipazioni indirette nelle aziende I.R.I. che s'inseriscono fra i rami delle più importanti attività economiche del Paese. Come pure è da rilevare che la gestione dei beni dello Stato non è affidata soltanto alla Direzione Generale del Demanio, ma anche ad altre Amministrazioni che vi provvedono nella loro esclusiva competenza - come le Ferrovie dello Stato, i Monopoli, l'ANAS, le Poste, l'Azienda foreste demaniali - o con il co11corso della Direzione Generale del Demanio. La più razionale e redditizia utilizzazione di tali beni ed il più efficace controllo di tali aziende non si può conseguire che co,n la più volte richiesta unificazione in un Ministero, o in una grande azienda autonoma, di tutti gli organi ora preposti alle gestioni. E in questo senso il piano Cortese viene a buon punto per riproporre il proble1na generale delle partecipazioni statali nei termini in cui lo aveva posto a suo tempo la relazione I La Malfa. Purchè, questo Ministero non venga istituito ai soli fini del « dosaggio » in terparti ti co (1 ). R. lJ. ( 1 ) Nelle discussioni che sono seguite alla rinuncia dell' on. Villa bruna, può essere sembrato che la designazione dell'on. Cortese al Ministero dell'Industria stesse a dimostrare una buona disposizione da parte di quest'ultimo verso le impostazioni malagodiane, in contrasto con certe nobili intransigenze dell' on. Villabruna. Riteniamo inIondata questa interpretazione. L'on. Cortese è sempre stato su posizioni antimalagodiane, coerentemente liberali, e ci auguriamo che egli abbia presto occasione di confermarle, implicitamente smentendo così le arbitrarie illazioni che sono state fatte circolare sul suo conto (n.d.r.). Bibloteca Gino Bianco
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