I e la rinascita »; e accusano di venir meno agli interessi della Sardegna coloro che a questa formula si ·oppongono, riconoscendo nella apparente coalizione delle « torri » e dei « campanili » un più esagerato campanilismo, che a sua volta mal nasconde la solita strategia frontista, l'intenzione di soffiare sul fuoco per esasperare i rapporti fra l'Isola e il continente, fra le Regioni e il Governo: allora sono i comunisti che dimostrano di voler soffocare nel loro generico rinvendicazionismo frontista le « esigenze di superiori qualificazioni e distinzioni politiche », sistematicamente sacrificate dalla D.C. a quel piccolo cabotaggio clientelistico che è anche all'origine della crisi Corrias. . Ma non si arrestano qui, a questa valutazione generale sulla struttura locale del partito, le considerazioni sulle responsabilità della D.C. isolana: la crisi Corrias era stata preparata da un gruppo democristiano rivale che fa capo all'assessore all'Igiene, prof. Brotzu (e cogliamo l'occasione per un errata corrige: a pag. 95 del 7° numero di Nord e Sud~ laddove si parlava del Presidente del Consiglio di Amministrazione del Quo-tidiano Sardo) un errore di stampa ha storpiato il nome del prof. Brotzu in quello di un inesistente prof. Bratan); tra accuse non rese pubbliche, e tanto meno documentate, conciliaboli di corridoi, congiure di gruppi e sottogruppi, la rete del prof. Brotzu aveva avvolto il Presidente C·orrias; alla fine, la crisi. latente esplodeva nella nota denuncia di Corrias e dal deterioramento di una maggioranza derivava una più grave crisi di .rapporti fra Regione e Gover110, con evidente danno della Democrazia Cristiana. Il prof. Brotzu (lead·er dell'ala clericale nell'Assemblea regionale, piccolo Gedda in ritardo) aveva ben lavorato a favore della regione e del suo partito: deteriorando la maggioTanza, aveva tolto autorità ai sardi che trattavano con R·orna per i contributi dello Stato alla Regione; determinando indirettamente la crisi Corrias, ha fatto ricadere sulla D.C. tutto il peso degli inaspriti rapporti fra opi:nio_ne pubblica locale e governo nazionale. Per tutto riconoscimento di questa generosa prova d'inettitudine politica, il gruppo consiliare democristiano all'Assemblea regionale ha designato .il prof. Brotzu come successore di Corrias, divenuto,· intanto il simbolo di tutte le rivendicazioni sarde. Il prof. Brotzu, che, se non altro come anti-Corrias, non può godere il favore del1'opinione pubblica, si è accinto, con la massima disinvoltura, a trattare con j « sardisti » · e con i monarchici per costituire l'una o l'altra maggioranza. ·: A questo punto, per quanto riguarda la situazione regionale, si deve dire che nuove elezioni si impongono, perchè la crisi è stata troppo grave e profonda, s.ì da chiedere una consultazione popolare a breve scadenza per restituire all'Assémblea· e alla giunta quel minimo di prestigio che all'attuale gruppo D.C.,. con i Brotzu ed i ,campus, manca del tutto. La D.C.~ altrimenti, pagherebbe domani ad un· prezzo assai più. alto gli errori di oggi. B'ibloteca Gino Bianco
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