, ad oggi - proprio per i suoi caratteri - in un relativo isolamento e all'interno del mondo accademico, veniva a contatto diretto con la vita nazionale. Il problema della riforma della scuola, così come era trattato e discusso dall'U.N.U.R.I., giungeva ad interessare e impegnare anche le diverse forze politiche e culturali del paese. Molte delle iniziative prese negli ultimi tempi confermavano questo orientamento: dai convegni delle facoltà di chimica a Bologna e di architettura a Roma, che avevano visto la partecipazione numerosa di professori e di esponenti del mondo culturale e dell'industria, al convegno universitario sardo che aveva interessato (e preoccupato) tutto il mondo politico e culturale dell'isola, sì che suqito la Regione aveva cominciato a soddisfare le richieste prospettate dagli studenti; dal secondo convegno di Roma cl1e aveva impostato in modo chiarissimo la questione della partecipazione degli studenti agli organi di governo dell'Università (consigli di Amministrazione, di Facoltà, Senato accademico) al convegno generale sulle facoltà di Firenze che, sulla base di l1na ricostruzione della storia dell'università italiana dall'Unità ad oggi, aveva portato assai innanzi il discorso sulla riforma della scuola, così da trarne concrete e impegnative richieste politiche. Il progetto di riconoscimento giuridico della rappresentanza, da poco presentato al Parlamento, dava infine, per così dire, una sanzione esplicita a questa aperta partecipazione degli universitari alla vita nazionale. E si trattava di una partecipazione vissuta non solo con appassionata serietà, ma anche con criteri politici veramente moderni. L'azione dell'U.N.U.R.I., negli anni passati, si era risolta nella creazione di molteplici organizzazioni, solidamente collegate, che coprivano tutto lo spazio universitario. La questione della riforma della scuola era perciò impostata nei suoi aspetti più diversi e com- _plementari; e vi corrispondeva inoltre una forza reale di pressione politica. La costituzione di una comunità stude!}tesca, variamente articolata, che era il risultato di un compito tenacemente perseguito di formazione eticopolitica, permetteva infatti di impostare il problema del rinnovamento dell'istituto universitario con la intensa partecipazione di tutti gli interessati. Ma il più scoperto tradursi dell'U.N.U.R.I. i11forza politica organizzata, sia pur rigorosamente autonoma e ben radicata nel concreto e limitato terreno della scuola, che il congresso doveva sanzionare, costituiva pur sempre un momento estremamente significativo e delicato nella storia del movimento studentesco. E poneva i diversi gruppi universitari di fronte a impegni e difficoltà, nuovi e più gravi. Bibloteca Gino Bianco
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