Liberali e integralisti nelle Università di Brunello Vigezzi La storia degli universitari italiani, con i suoi particolari caratteri, dei quali in questa sede si è già altra volta parlato (1 ), continua a svolgersi con una promettente sicurezza. Ne deriva un susseguirsi di fatti ed episodi che colpiscono spesso per la loro singolarità gli osservatori esterni (come ad es. in que~ti ultimi tempi lo scioglimento dell'or anizzazio11e universitaria co- - munista), e una circo azione elle idee più vivace di quella che si svolge ~e (come testimonia ad es. la polemica fra laici e cattolici). Questa situazione fortunata trova la sua garanzia nella definizione soddisfac~nte delle competenze degli organismi comuni che raccolgono tutti gli studenti (Organismi Rappresentativi e U.N.U.R.I.); la quale definizione è stata raggiunta attraverso anni di sforzi faticosi, per volontà delle Associazioni goliardiche, e comporta un avveduto senso dei limiti, ma anche una valorizzazione massima della particolare condizio11e del giovane che vive nell'università. Sottraendo la rappresentanza generale degli studenti alla tentazione di un immediato e superficiale interessamento alle grandi questioni nazionali, opponendosi d'altra parte all'isterilimento che potrebbe derivare da un arido sindacalismo universitario, e indirizzandola alla soluzione del problema della riforma della scuola, si venivano infatti a condizionare gli atteggiamenti di tutti i gruppi universitari, anche di quelli più propepsi a subire nocive influenze esterne. Il sesto congresso dell'U.N.U.R.I., tenuto a Grado ai primi di maggio con la partecipazione di delegati di quasi tutte le sedi universitarie, assumeva perciò un'importanza del tutto particolare, poichè si avvertiva da molteplici segni che l'iniziativa degli universitari, svoltasi dalla liberazione ( 1 ) Si veda Nord e Sud, n° 2, << L'Unione Goliardica Italiana». eibloteca Gino Bianco
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