tarizzata, perde la possibilità e la volontà di iniziativa, avvilisce le sue qualità migliori e la sua capacità direttiva nella lunga e spesso vana ricerca di un impiego, finchè s'adatta alla pietosa àlternativa del tempo: il curato o il capolega. . Il Mezzogiorno non è sfuggito a questo processo di emigrazione e proletarizzazione del ceto medio. Scomparse dalla scena politica le grandi figure che avevano mantenuto vivo il ricordo di una tradizione liberale, il Mezzogiorno ha manifestato il suo disagio con l'improvviso -dilagare dèlla organizzazione comunista, che solo in parte può ottimisticamente interpretarsi come prima espressione politica di un sottoproletariato che, uscendo dall'analfabetismo e dalla miseria, si eleva - sia pure in rudimentali forme di rivolta - a coscienza civica. In realtà (e lo provano la rapidità stessa con cui il fenomeno si è verificato in questo dopoguerra e le statistiche che denunciano in questi dieci anni un ulteriore arricchimento del Nord e un ulteriore impoverimento del Sud e delle Isole) l'avanzata comunista nel Mezzogiorno è soprattutto dovuta all'esasperazione cupa della piccola e media borghesia scaduta a proletariato e che cerca altre vie, in un nuovo assetto sociale, per riacquistare una dignità e una libertà che, nella disoccupazione senza speranza, han perduto l'antico significato. La via che è stata intrapresa con la riforma agraria, con il programma di investimenti, con la liberalizzazione degli scambi, va proseguita, ma va anche integrata. L'intervento massiccio dello Stato si sta verificando non solo nel momento in cui appare indispensabile ad arrestare un processo di graduale cedimento dell'agricoltura meridionale rispetto a que.lla settentrionale, ( non solo in un momento in cui è evidente la necessità di migliorare le condizioni di vita e la capacità di reddito di quelle popolazioni; ma, fortunatamente, in coincidenza con un periodo di progresso tecnico che offre davvero nuove e insperate possibilità, attraverso i più efficienti mezzi di bonifica, l'introduzione dei silos per foraggi, la meccanizzazione, la facilità dei trasporti e l'elettrificazione. Grandi risultati possono essere ottenuti per l'agricoltura e al tempo stesso - secondo i proponimenti espressi - per preparare l'ambiente alle iniziative industriali. Anche in questa direzione la congiuntura appare particolarmente favorevole, per le insperate opportunità offerte dai reperimenti di idrocarburi e per il risveglio Bibloteca Gino Bianco
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