si ferma e quello tenta di ghermirlo; non gli rimane rhe fare appello alla mezza faccia bianca dello scemo e affrontare il nemico. - E tu che vuoi? - Voglio a te. . - E chi sei? - Sono la Morte. - Ma sei proprio la Morte che è morta? - ~issignore. - E io invece son vivo! - grida Pulcinella; e per mostrare alla Morte che lui è ben vivo, brandisce la bara che gli era servita per sedersi, per nascondersi, per ripararsi, e tante volte la suona in testa alla Morte finchè la Morte non è morta per davvero. Tra gli applausi a scrosci e le risa calò il sipario. Raffigurava il Vest1vio ' grigio visto da un terrazzo, co11 un pe11nacchio di fumo nel co1 no. Il pubblico cominciò a sparpagliarsi intorno, brandendo pani a clarinetto e pizze ripiegate in quattro; segno che era l'ora di riparare lo stomaco dalla fame . ' p1u urgente. - E ti uccide anche la Morte! - esclamò allora il Viandante Espedito Esposito, affacciandosi dallo sportellino, nella cabina di guida, dove Gaetanino e suo padre avevano preso già posto per riprendere il viaggio. - Ti uccide anche la Morte, ti uccide, Pulcinella, beato lui! - E mentre Carmilina col motore imballato cercava di farsi strada fra il pubblico che andava di• sperdendosi, il Viandante concluse gridando: - Uccide anche la morte, proprio come ti avevo detto io ... ». Ma con le epiche gesta di Pulcinella, non abbiamo ancora finito. I Catoni dell'autore-attore, gli irrestibili scugnizzi da terza pagina, i fiabeschi e pantagruelici sottoproletari del contado, gli assonnati borghesi vesuviani, gli scontraffatti eroi che il mare disdegna di bagnare, le mario11ette del decadentismo marxista sono stati interpreti moderati e discreti sul palcoscenico della pazza città: una prova più disperata ci attend~. La plaga beata dal lieto dolore, scettica e trasognata per defi11izione, freme e si esalta per l'irruzione della narrativa da kolkhoz (63 ). Ecco l't1ltimo populista: senza sospiri, questa volta, senza svenevolezze, senza mezzi termini. E, soprattutto, senza precedenti letterari. Una bandiera rossa i11ma110 a un proletario, e Napoli abbandona i suoi vecchi cliché, percossa e attonita dalla ·retorica di partito: ( 63 ) Cfr. Gu100 BoTTA: Narratori meridionali, cit., p. 69 segg. \ Bibloteca Gino Bianco
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