I - E non sai che ventidue lire fanno ventidue lire? - Sei un genio! Ma dimmi, che ci compri? - Mi compro, mi compro ... un bel chilo di maccheroni, un chilo di fasuli, mischio tutt'insieme e facciamo una bella mangiata di pasta e fagioli. - Questo è quello che ti credi tu ed è quello che si crede questo rispettabile pubblico ... Ma si vede che vi siete fermati all'epoca di Pappagone. Oggi, un chilo di pasta costa centosessanta lire-. Quindi abbiamo lavorato più di un'ora per fare duecento grammi di pasta ... Se a te ti bastano... · - Se a te ti bastano!. .. - ripetè Pulcinella ma si corresse: - Questo l'hai detto tu. E io invece che devo dire? ... Il pubblico rise; anche il Rosso, anche il lustrascarpe, anche Coglitella che si erano nel frattempo avvicinati, risero a quell'uscita. - Mi devi dire la pancia come te la senti? - Vacante! - disse Pulcinella ... ». Ed ora, dopo' questo fitto dialogo, comincia lo spettacolo vero e proprio. Anche a Pulcinella il surrealismo marxista suggerisce l'allegoria di t1na patetica ed oscura protesta << sociale » : << ••• arriva un rozzo agente di polizia che vuol trarre in carcere l'assassino. Pulcinella racconta i fatti come si sono svolti, Pulcinella grida e protesta la sua innocenza, invoca il cielo e Rosinella a suoi testimoni; ma invano: - La legge è legge anche per u11 citrullo come Pulcinella! - Ah, sì! - esclama Pulcinella e di colpo mezza sua faccia diventa turba; e mentre il poliziotto si avvicina per incatenarlo, Pulcinella esasperato dall'ingiustizia della giustizia, con lo stesso coltello con il quale aveva servito al guappo una bella lezione di 1norte, stende a terra anche la guardia. - E sono Due! - sottolinea malinconico Pulcinella. Non ha finito di dirlo, che ecco s'avanza il Terzo, è il giudica istruttore che non ha fatto in tempo ad elencare i capi d'accusa, ed è già sistemato come il Quarto (la guardia carceraria cioè), al quale è riserbata una fine, nè più nè meno identica a quella che attende il Quinto, cioè il Boia, cl;iiamato per sistemare il collo del ribelle con u,na bella corda ... ». Ecco che, alla fine, Pulcinella si trova di fronte al più temibile degli avversari: la Morte: « Pulcinella comincia a tremare come una foglia, si guarda intorno impaurito, in ·ogni ombra avvista una minaccia, e si vede seguìto, anzi inseguito dalla misteriosa figura di poc'anzi. Fugge e quello gli è sempre dietro; Bibloteca Gino Bianco
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