I presenti notarono il turbamento di Ciccillo e lo rincuorarono: 'Va buo', che quello ora sta nervoso, lasciatelo sta', si capisce, torna e trova la ~7#'---1 oglie così... E' logico '. 'Bè, don Ciccì, non ve la pigliate amara! ' disse la Pizzicatella. ' E con chi me la debbo pigliare_, con quella santissima ...? Questa sta sempre un ceppo di guai! È diventata uno sciroppo' dette uno sguardo alla moglie mai sia fosse sveglia, e proseguì. ' Peggio di un decotto ... '. 'E va be', calmatevi ' lo interruppe la Pizzicatella; 'se non si sente, che andate cercando da quella povera donna? ' 'Vado cercando che mi so' stufato. E questo che sangue della Col ' ' onna e ...• » 'Eh, Mamma Santissima, voi lo sentite? E che v'esce dalla bocca!. .. Voi perciò non trovate mai bene ... Ecco' aggiunse poi, 'la vedete come si ripiglia? Andatele vicino, chè le fa piacere! ' Ciccillo fece un passo verso la moglie, mentre questa sollevava una mano e diceva: ' Che ho visto, gente n1ia, e che ho visto ... 1'. Si strinse la fronte nel palino come se volesse piangere, invece si sollevò la fronte greve con quella mano e reggendosela sempre fissò uno sguardo lungo e circolare sugli astanti. 'Be', cominciamo a sfollare' disse la Pizzicatella verso i curiosi rimasti sulla soglia. ' Sfolliamo, sciù!. .. Vi servisse niente? Vi mancasse qualche cosa?... E perchè non ve n'andate da quelle scornacchiate delle mamme vostre? » (61 ) • Vesuvio e pane, l'ultimo romanzo di Bernari, è veramente il libro più rigorosamente brutto della letteratura napoletana del dopoguerra. Se in Speranzella alcune pagine si salvavano ancora dall'equivoco, qui è offerto al lettore di sfogliare una sorta di antologia delle doti peggiori del Bernari, giustapposte e ricucite con il filo di una vicenda che no.f\· significa nulla, che procede a singhiozzi, cl1e giunge al traguardo stracca ed estenuata. Il decadentismo, il simbolismo, la facile filosofia popolaresca, la sevizia del vernacolo accompagnano il tragitto di un « Viandante » che è tornato a visitare la sua Napoli che « si vende per due soldi>>,mentre in 11essuna tasca « vi sono i due soldi capaci di comprarla>>. Sullo sfondo di questa città surrealisticamente miserabile e desolata, come si presenta agli occhi delt Viandante, ancor più desolata è la rotta di quell'altro infelice viandante che, magari per obbligo di mestiere, è sollecitato a percorrere le ( 61 ) Ibidem, p. 109 segg. BiblotecaGino Bianco
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