Pag. 4 Caro Ditetrore. •• /l Corriere di Napolt " (qtwtidiano napolet.ano ritenuto unh•ersahnente di ispirazione governativa) nelln ultimissima del 12 u.s. recava sotto un titolo di nove colonne, •• Le Prossime elezioni amministrative - APPARENTAMENTO DELLA D.C. COI MONARCHICI - La proposta de!!'On. Gone!La è stata approvatct dn!!c, diTezione del Partito di maggioranza". la seguente notizia: « ... Nella riunione che ha tenuto ieri sera la direzione della D.C. è stata trattata a fondo la questione degli apparentamenti per le Amministrative di primavera. Vasta eco ha suscitato la proposta fatta dal Segretario Politico On. Gonella di decidere l'apparentamento con i monarchici del Mezzogiorno. Il Segretario della D.C. ha chiesto anche ai membri della direzione che questa decisione sia adottata immediatamente senza attendere la sanzione del Consiglio Nazionale e la proposta stessa è stata approvala con nove voti favorevoli ed uno conINIZIATIVA DEMOCRAT:.:I..:C.:..:K:._ ____ _________________ Fe_bb_r_a_io_1_95_2 IL SINDACATO DI FRONTE AL PARTITO • • Due generaz1on1 Oc·t·orrr d'accordo cht• la gcnerazionè L'on. Sabatini interviene nella polemica per schierarsi a difesa della democrazia, senza però sostenere che il sindacato deve ridursi a puro strumento di partito politic·tt d'oggi acqui~ti ..,t~mpn• pii1 la lenclen·' ,rn di 1cmpcrare la propria e:ipericnza (' le aspirazioni che ne nasC'ono naturalmente. i·on quella degli altri che ne lrn11110una divcrba. ..irri('('hila dalla maturità e temprata dalle d~· lusioni. MH i· ntc·cssario che dn questi non si guardi alla fff•ncrazionc poJiti('a nuo, a l'OU quel sospetto ,. con qucJ fo::-itidio che è Spèi,SO più int◊llernnti: della impazienz:1 dei 11uo, i. La <111c1,tionesollcvut.i a Torino dull'on. Go· nèll.1 &ui rapporti tra sindal·ato c- partito l' slata ripresa dallo blCb~ò Don Sturzo Mulr,,. ditori.tlc ciel giornale •• f,tl I ia '' ccl and1c dal primo numero cli •• Politica Popolnr~ •• sotto la rubrit·u •• Probf Pmi ciel ,:inrno ••. Quale è stutn l'accw,a mossa ai sindacati o mc~lio allu CISL '? Di insistere in un attc~- giamcnto cli agnostt('ibmo ideologico e cli i11comprcnsihili affermazioni di indipcnclcnz:1 politifn. E, identemcntc bastu cnuntiarc ou~sti 1cnii per avvertirne 111ttn 1n va.!litil:l e ,·omplc"'- sit~1. rato socifrlcomunista •• e aggiungè ·• :ienzo dubbio è facile dire n questo punto che in tnl modo si sfascia il sindacato. si rien meno ad un comportamento coerentemenle seguito sin qui, ma bisogna subito aggi.u11gere che non si possono avere ,lei troppo nPricolo.r.i comple-:si ,fj iri/erioritcì , •. lStrumento di partito; nrn :,e per a,crc un ~indacato èon t·olorazioni di partito lo si clovC:,SC indebolire, o ancor ocggio « sfasciare )>~ ,·hc atto cli baggczza polittca potrcbhc mai csscrl' (lllèi-to'! Perciò :111chr il clistorso dcll"uni1à (· un <li- &corso oltre che politico pbitologic-o. E un grosso errore farcbbt' ('hi non sapendo. ri- ~e ooi il partilù ('he ha lu massima rci:,pon- c·ondurrc sis1emati('amentc· alla t·onflucnzu I~ &abiliti! di governo è di di(esa dclJa democra• voci e le esperienze delle dive,.~c f!cncrazioni. Che dunque ron. Gondla al,bia •• esatta- zia rilic11c di dover avere nel sindacato un pensas'Je d1 ottenerla imponendo o c·onvince11m.e11te intuito le r~·i;zenze ,li Ufl sindacalismo alleato, non dc,c far altro che attuare una do il ~ilcnzio. che rechi fll partitu lo ste.;;;socwporto oflerto ,·ollaborazione, che non solo è possibile, ma La muta piu vera e più clall(l CG/l, a! oarlito co·,w11i.:;1a •· l.;uffcrmi è anche llt'C'cssaria 1·011 le forze sincla('ali, la una volla preso atto d1e .. - nrll'intuirc <- acceltari' r·ompreosiva i,ta ....... il prohliJma esii.lt.' Je aspirazioni che. tTario }>. La nrima ac(•u~a. lu più J?;nt\ e cd ant:hc la .. H Popolo" deL niat.tino successivo. sot- più infondata. ì· qurlla dclra•.mostiri,!1;1110;dco10 il titolo « Riaffermala validità degli logico. pure ,. Politica Popolare •• ma si domandi :tlmcno se il rai>porlo fru D.C. (·' sindacato fii pone nello :il1'i:,somodo pPr 11 partito comuninista. E soprallullv ,,e t." h·cito per chi ri.- crrca un ordine e un equilibrio cristiano, il manifestare con tanta freddc.tza lu cvcntualitù de11,, sf-1scian1cnto del sindacato. quale si èSprimcrà quando il nartito. pur ,li fronte alle comnlcssità dei rapporti politic·i e sociali ,saprl1 chiaraml.'lllè porrè Ira le ,!l;UC nh'· tiJ oudk dei la, oratori. offrendo le massime garanzie. 1>er un"azionc ('hc "i ispiri all'esigenza di una forza popolare oqrnnizza1a . cl sindacato. rspres&ci po~eono facilmente essere inalveate enlrC\ ;?li arg.ini del.Li realià politica: co1uprcs~c o respinte alimentano la delusione, il rancore, la C'o11vinzione elci 1ono patito: tantu pili quando si lratla di una generazione po• apparentamenti » preciso: « La direzione dopo ampio esame ctt,i notevoli risultati ottenuti ha precisato che la direttiva politrca del partito in materia di elezioni amministrative è quella fissata dal Consiglio Nazionale il quale, a suo tempo. determinò le norme relative alla lotta elettorale ed agli apparentamenti con i Partiti Democratici». I fatti ciccertati sono dunque i seguenti: l)che !a direzione ha discusso la questione degli apparentamenti nelle prossime elezioni nm.1ninistrative. Penhi.· se l°'i , ;:1 cil di là dc1la , i~nt•tta puhhlicata da •• Conquiste e/PI lavoro ••. ~ulla t:ui opportunità e validità .-i sarebbe molto eia discutere. eia cui presero ll' mo.,ec e le acrw,c <lell'on. Gonclln, tutti ~anno ,·hc mohcplil·i documenti <lella CISL. Ira ('ui la stei-sa dirhiarazionc inizialt• dello ::-lututo. rapportano la uzionc sinclaeah· ,ti presupposti e ai diritti della oersona uman.1: " nel conl'f•tlo di persona vi i.· tanto contcnulo tlu rcnd<'rt' difficac una 1rt·u-.a cli agnoi.tirismo. !;e il sindacato i:,i muo,c~:oi(' \cramcnlc tm di Come :ii fu a non vedere chè gli intcrc3sj concreti non collimano nello stesso mo• do fra gli iscritti alla DC e al sindacato dei luvoratori ('O!lt<' collimano Pt·r il PCI nei con• fronti della CGJL'' 2 ) che a seguito di questa discussio- un terreno di ag:nosti<'ismo nei confronti dei ne ri è stat<1 una decisione. valori umani c rristiuni sarebbe poi. in ogni E allora si d1it!da al sindaeato una prcc~a pre~a cli posizione e di indiscusso schiera• mento in difesa della democrazia, ma non fi rrctencfo di più :it• non si vuol msospcttirc e mettere a disa~io tutti qudli t·he adcriècono al sindarato perd1è lo credono ('Onte deve i..''t!-Crcuno Mrumcnto di difesa dei loro inli'· res,!lii di ca'egorfo e molto prohahilmcntc , O· tano anche per )a D. C.. ma a rugionè o a torto non intendono e non ritrn~ono prcnclcrè uno 5c-hicramcnto di partito. 3) che questa decisione è consiscitci, per iL com unica to de ·• IL Popolo •·, in una riaffermazione di determinazioni, pre$a a stto tempo dal Consiglio Nazionale, mentre per •• Il Corriere di Napoli •• si è trattato di una formale decisione cipproPata con nove ,,oti favorevoli ed uno contrario: 4) eh~ il contenuto di questo decisione è dato per iL comunicato ttfficiale in una riaffermazione degli apparentamenti con i Partiti Democratici e, per il giornale indipendente, in una approvazione della propostn detl'On. Gonella di decidere lo cipparentamento della D. C. con i Monctrchici de! Mezzogiorno. Come vedi, caro Direttore, vi è materia sufficiente per suscitare in tutti noi della periferia sorpresa ed equivoci. Let sorpresa è data daL fatto che, proprio sulla betse deL chiaro commento di Ardigò atrultima riunione del Consiglio Nctzionale, pubblicata sul tuo giornale, si aspettava che a decidere la Linea politica della estensione degli c,pparentcimenti dovesse essere una prossima sessione del Consiglio Nazionale. E che dovesse essere cosi cippariva ovvio per una serie di motit·i. Lc,sciando dci parte Le precise disposizioni statutarie che demandano aL Consiglio Netzionale qualsiasi attività deliberat'iva, è chiaro che per !o D. C., per la erede del Partito Popolare. le questioni relcttfoe alle aUeanze locali costituiscono questioni cardinali, che toccano !"essenza stessa della sua esistenza come pc,rtito Unitario. Pertanto si tratta di materia deliberativa di natura tale che ln competenw è da ritenersi spettante al Congresso Nazionale ed in via mediata aL Consiglio Nazionale, unico organo deliberatii:o permanente. Quindi qualsiasi decisione in questa materia da parte della direzione per la suci antistatutarietà formale e sostanziale è priva di olcu n vcilore. Ed ecco che alla sorpresa segue !"equir·oco. L'equivoco per cui, attraverso questo gioco di dic/iiarazioni ufficiose e di conwnicati ufficiali, di incisi e di frasi bivalenti, la D. C. viene presentata nell'opinione pubblica come La pavida elemosinatrice degLi c,ppoggi, di quello strano coacervo che costituisce i! monarchismo nostrano. Ma chi sono questi monarchici? Chi davn Loro un serio credito sino ad un anno fa? Chi è che ha consentito loro di dare vc,!idità politica ad un'cizione limitata ad un ridottissimo clientelismo, anche se tecnicizzato da uri appariscente demagogismo sportivo? Chi è che ha fatto del Movimento Monarchico una entità politica? AUa introduzione del sistema degli apparentamenti è mancata la esatte, preciscizione delle sue funzioni di effettiva difesa della democrazia e non di comodo cavallo di Troia nella Costituzione RepubbLiccina. Alimentando questo eqtiivoco si rischia di distruggere quel minimo di intelaic,tura organizzativa sul quale soltanto può poggiare qualsiasi azione di difesci democratica. Inserire nello schieramento democratico le vecchie éLites locali significa già da oggi incanalare verso di esse, attraverso i! sistema originario e più perfetto del clientelismo, la bc,se di questo schieramento. ,·aso. l'autorità ccdesinstir.1 ,·ompetenti: a ~iuclic·arc e non il Segretario di nn partito. ~ia 1>ure di un partito rhc ~i qtrnlifiC"a dcmo<-ratiro e cristiano. Resta quindi .,u un piano puramcnlè po· litico la seconda arcusa: di 11:mos1icismo non rispetto ai valori rri~tiani. nrn ai partiti po· litici. Eri allora per qua)i ragioni non e-i do,·rehbc rendere ad un :-iindacato cristiano nella ~o• ~tanza della sua azione cd in gran parh: di• retto e guidato da cristiaui che uhbiano la Resta l'attegglamcnto di un :,indttt·a1o (·IH· adesfonc e il ('01lforso di tulli ,·oloro che non 1,ostienc e ribadisce 0118 •• indipendenw ,lai intendono aggiogarsi ai tomunisii? partiti politici ••. 1\'aturalmcnte qui il problcnrn acquista tut· te le gradazioni t:: l'elasticità rhc ~torh•a111cnte tanto 1'azionc politira t·hc quella i-indaralc consentono. \aturalmcntc un sindacato di questo gcnert! non può che rcspinEtcre l'idea di un sirrdc,calo ]P> cd.uica Popolare " partito-sindacato. e sindacale con i comniti solli dalle leg~i. confondc il r;.1pporh.> l'insostitu1bHc azione rhc pos~ono e~sen• é•S· Una organizzazione ~indorale può fare entro lo staio ('OSÌ <·ome i· rarallcri ✓.zato dalJa rostituzione ·• i gente !-Cnzu t~~..,crc per questo <·ostrclto ad a(·cellarc senza dii.i·u:,sio11i lulté't in b1ot·co l"azion<' del ~o, l'rt10 ,·h,· opern ~u1l'umbito di quc~ta ('O'-itituzion,•. \e..,.,uno rega c-l1e n("ll".attu,dt· 111onu·n10 \ i possa cssCrt.' per <li•llc or~.rniu;uzioni dt~llO· rratiche una nc(•e1..,.,iti:1..ot·iah· t· politin1 di non t'rcar(' al e:ovt'rno f•t·c·<'•"'i\ t' cliffh-oltii. 111a d problema allora Hl c·on,·epito e po~to in 11:•rmini divf'r"-i da r-om1· lo pont· <1 Politi1·a Popolare». Essa afferma: •• I ,wslro ,uTi.,o il ·"'<'/tr(•lari Politico clella D.C. lw p,,;11ttame111einie.so /p esigenze di uri sincforali!\.iJO che ,,bbiu i•1 mimo le medesime arm;_ di cu· si t1n·,1LP il \i.11daosservatorio Un segretario a cinque Che dire del trovogJio postcongressuale dei socialisti democratici? Che dire della loro impossibilità o raggiunger~ un accordo per lo nomina del Segretaria del Partito? La soluzione, cosi come appare riportato dallo stampo, ha il valore di un giudi:z:io salomonico con la differen:z:o però che lo spodo fatale resto sospeso sempre sullo testo di questo ricongiunto C? rinconcilioto Partito socialista. Cinque che, p?r ogni risoluzione e ogni ini:z:iativo, dovranno trovare un accordo, quell'accordo che r,on è stato raggiunto nemmeno nelb scelto di chi on.:?bb2 dovuto reggere la Segreteria. Non si trovò il segretario del Partito, e ne uscirò o quanto sembro, il Partito dei Segretari. Forse cadrà lo spada di Salomone sul neonato di Bofognai Muovo Presidente dell' A. C. I. L e Osservatore Romano » ho pubblicato ,n doto 23 genna10 il seguente comunicato: Risulto infatti che la Dire:z:ione Nozionale non avendo raggiunto un accordo si è orientato verso uno formulo collegiale basato su un Esecutivo senza Segreteria del Partito e comprendente i rappresentanti di tutte e 5 le mo:z:ioni del Congresso di BoSe L'equivoco permane, l'ala meridio- logna. nal.e delLo schieramento democratico crolLo s.ogro di Bologna continuo ed il travaglio del sociclismo. democratico si centuo sempre più. oc- « Dopo ,I fel,ce risultato del recente Congresso Mond,ole per l'Apostolato dei laici, Sua Santità, rinnovando o, promotori, 01 d,ngenti, ed o, portec,pont, tutt, dello gronde manifestazione il Suo augusto elog,o, offlnchè fecondi e duraturi siano , proposi ti di bene espressi do cos, largo partecipazione di zelanti suoi figli d1 ogni paese, ;, è degnata d, istituire il « Comitato permanente dei Congressi Internoziono\1 per l'Apostolato dei laici )), nominon::fone segretario i: Signor Avv. Vittorio Veronese che 9ià del primo congresso fu sagace organizzatore. la prima della giornata elettorale. Affettuosamente G. I. Cinque segr1?tori del Partito quindi, perchè, secondo il noto detto: nessun segreto .. rio tutti segretari. Dall'unificazione olla ccntra::ionc. E poi? conE per far tiò non Ì! indL·,pèrn,al,ilc a~ot::rvin·, litic-a che - per la sua intrinsef'lt ,ocazione ba-.ta ugirc concordemente pur nella distinzio• . l"" per ]'interpretazione che dà della <ler)1ocra• nr e udl'autonomia. zia -. ha un certo e nobile senso del parC., inda('ato e partito non devono perciò es• ,:J scr cli"·isi. basta che siano distinti. Gli uomini poi che vi operano devono saper integrar,• l' rendere rea)izzahili gli interessi co· muni: come, d'altra parte lo stesso Don Stur• zo n•·l cilalo articolo dd giornalè « La Via)) lia affermato C'hc fanno ~li uomini politici e i sinda4.:alisti amcricuni. Pt:r quanto ri~rnarda il nroblcma ::,,ostenuro da Don s·turzo rdath o~ alla inevitabilità pe1 il nostro Paese in un sindacalismo ancorato ad unu politica di conseguenza elci partito. per mc il prohlèma sta in quella elasticità delle uosizioni o1llitichc che la stessa funzione attuale della O. C.. diverea da quellu del par· ~ito popolare impone. ~indacato ton una ~ua politi('a sì~ ma 11011 (~ d~tto che qucsla oolitica del sindacato non possa esser,,. comprcn~iva dello schieramento cli più partiti il cui comune denominatore oggi Ja difc:,a della democrazia. ArmandoJSabatlnl * tito. della suu autorità e quindi della l'llla \-C-ra unitù, come interprete politico delle t.Siµ:enz~ del mondo C'attolieo attivo entro i) quale lu pii, parte ha fatto la sua esperienza. E sarà rontril>uto alla sua uni1à non bOlo un vigile senso di responsabilità che renda il discorso tra le generaz::;ni, sui temi di diver• genza comunque in òisc·ussionc, pacato e obbiettivo, ma anche non adombrarsi ad ogni stormir di fronda e non alimentare lo scan• clalo per le idee nuove. in mezzo a chi ha tutto l'interesse che noi restiamo ancorati alle antiche. UMANO Certo, una revisione del progetto, in modo da trarre le fonti d ientrata colpendo in base al criterio dei profitti anzichè quello dei salari pagati. sarebbe senz'altro auspicabile. Ma vi è un. orob'.ema ~h,-_a n~i '>e.,_mbra assorbente ed è un pr:,blema di me • È ora d1 finirla con I lentennamenl1. le incer• todo. tezze, 1 ripen ;omeni 1. È ora d1 finirla con quelle elerne e s1slemat1che lransazion1 che hanno lo scopo di acconleolare lutl, e ,I risullalo pralrco di non acconlentare nessuno. È ora d1 finirla con le sviolinale sollo le f1neslre de, parenl, democratici.• La elaborazione di piani e programmi rompiuta nei più assoluto segreto in settori di tanta importanza non è certamente quella che serve ad aumentare il presigio del Governo. quando poi la reazione si presenta così intensa e molte volte costringe lo stesso Governo a ripiegare sulle sue posizwni. Non abbiamo lolla quesle fros, da un giornale dell"oppos,zione nsolula, ma da •Polilica popolare•· la lezione ò eh, vuole- essere rivolta, se non a se slessa? Ma, 1n ogni :caso, !"esame d, coscienza lo l"aulocrilica secondo allril;va rispettala. Non era meglio sentire prima le organizzazioni interessate. dibattere prima negli ambienti tecnici e sulla stampa certi problemi? Accettare i consigli che da più parte potevano ,·enire. anziché far sempre trovare l'opinione pubb'ic-a di fronte al fatto compiuto? * Il bilancio dello Stato - uman-J come noi lo vogliamo nel suo contenuto - deve essere umano, cioè democratico, anche nel suo processo di formazione. Lo nuovo Segreteria curerà lo slud,o dello Staluto per il Comitato permanente dei dett, Congressi e sarò assistito do apposito Commissione d1 Consulenza Ecclesiastico presieduto doll'Em1nent1ssimo Signor Cord,nole G1useppe Pizzarda coincidenza non mancò di i;uscitore vivaci cd opp::>rtuni commenti do porte dell'opinione pubblica. Furono dei fascisti o fischiare Colosso, furono d-2i fascisti od impedire con lo forzo lo libertà dello cultura. Come, dt fronte a quc- • A causo del nuovo impor- sto ennesima prova, non contante ufficio conferito al S,- vincersi che veramente il megnor Avvocato Veronese, ,1 todo po11r1co rasc1sro e~•sre Santo Padre ho disposto che ancoro, e che ancoro vuole lo corico d1 Presidente Ge- imporsi, o qualsiasi costo? nero le del!' Az,one Cattolico Itoliono da lui tenuto fino dal 12 ottobre 46, sia ossunto dal V ,ce Presidente Generale Signor Prof. Lu,g, Gedda». Gazzarre li fatto è noto. E' successo all'Università di Roma, nel momento in cui l'on. Colosso è entrato in aula per iniziare un corso di letteratura italiano. Si scatenò alloro la gazzarra fascista che dovevo impedire al parlamentare socialista di tenere lo le:z:ione. Negli stessi giorni, in cui al Senato venivo posto in discussione lo legge Scelbo per la repressione delle attività fasciste si verificava questo grave fatto di violenza e lo Leggendo le auliche e pompose prose dei settimanali neofascisti, (nelle quali lo forma stessa denota lo mentalità del manganello), si incontrano continuamente insulti i più plateali e i più volgari (che può uscire di buono do uno « c(viltà » fascista?) contro le istituz:ioni democratiche, contro gli uomi.., ni dello democra:z:i-3, contro i valori della rzsistenzo. Come continuare a permettere (per la dignità del popolo italiano} lo volgarità di questo linguaggio e gli insulti c1vntinui e provocatori? E' una questione di educazione e di dignità. Per queste forme basterebbe il codice penale e uno buono aose 01 pranca eaucoz-1one democratica. Il problema del neofascismo in Itotio, però non pu0 essere limit:1to e valutoto al lume dei quattro « poveri ragazzi » dell'Università di Ramo o al lume del linguaggio « portuale » neofascisti. dei settimanali Bisogno andare più sotto dello scor:z:o (che senz-'oltro con il tempo verrò levato e buttata) e si troveranno altri clementi per valutare la consistenxa del pericolo fascista. Troveremo le forz:e più rea- :z:io110rie e più retrive della no:z:ione che dello Patrio vogliono il monopolio per servirsene o loro unico e personale bene. E « i quattro ragazzi >) dell'U niversitò di Roma assumeranno subito ,a fisionomia dei mercenari, che nella loro ingenuità e infantile ignoran- :z:o, hanno creduto servire la Patrio fascista.
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