Fine secolo - 18-19 gennaio 1986

FINE SECOLO* SABATO 18 / DOMENICA 19 GENNAIO . · 34:;;;;;~;;;;;;;;;;;;;;;::::;;;;::;;;;;;;;;;;;;;;;;;:;:;;:;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;::::;;::::;;;;;;;;;;;:;;;:;:;;;::;;;;;;;:;;;:::::;::::;:::;;:;;;;;:;;;;;;;:;;;;;;;;;;;;:;:;;;:;;;:;;;;;;;;;;;;;;:·~ ~agip_nit o. 1 .. delle·: mòstrè. ' "', .. d'·arte .. •, a cura-dt. Cafcìly~ 'C RIS OV BA,KARGIEV • • t FIRENZE .. >.. ·' ' Grandi mostre G~stavKlilllt: cento-disegni . .., . . . Dall'accademismo del 1879 al gesto fluido, sicu~ ro e veloce del 1916: tante donne, "donne sedute, sdraiate, ,nude, scoperte o semi-coperte, ·giovani, magre e slanciate; oppure opulente, oppure tristi e vecchie, inarcale e coi seni flosci, cadenti, spu– doratamente. La Secessione turn-of-the-century– di cui lo Jugendstil fu la più chiara espressione ·'· non era poi così 'rivoluzionaria' e controcorrente · quantò piuttosto lodata. e incoraggiata a .Vienna, . e Klimt resta ancor oggi popolarissimo, soprat– tutto per i suoi grand_idipinti a mo' pi mosaico, -a volte dorati·o argentei, in cui l'impressionìsmp si·, fonde con l'ornamento e l'estetica orientaleg-· ~ giante. Nei disegni, tali elemen~i stilistici si riti-o- · vano solo come accenni, qua e là nei fronzoli di•. un vestito di crepe, o nel drappe_ggio un po' stro'– picciatq che avvolge la figura. 'L'interesse mag-. giQre nei pjsegni sembra essere, ·invece, qÙello tli . cogliere con precisione e immediate~a gli innù- ··merevoli ·stati d'animo che egli'.scoprjva ogni qual.volta· il suo sguardo incrociava·que!Jo di un altro: fierezza, rilàssamento, dolcezza, sufficien– za, ostentazione, timore, coraggio, compostezza, -. joie de ·vivre, seduzione, piaçere, solitudine, 'imba~·: razzo, scioltezza, vergogna, purezza' e,· a volte, come nel silenzioso .abbraccio fra un. uomo e una dohna nudi, lei !IlOlto incinta' - aIJ10re: •E- attesa. La mòstra è a cùrà,di 'Serge.SabarsRy. Nel èata- · logo (Mazzetta,) anche testi di.Mali Eisler, Achil– -; le Bonito Oliva e'Clavdìa_ 1'er_enzi. Palazzo Medici-l~Jccqrdi_ fino al 2 marzo : ·" , . . .... ., ', -·~: . ~. . . ~·' , Omaggio a-Donatello '. _- _: · : , · Un museo in mostra: ih occasione del ·vi cente– nario qçlla nascit!l d, Donatell9,,•Firenze (e so-. 'prattli'ttp .''I..'Ass~ciazione Amiç:i del Bargello", di cui è prç.sitlenle Paola.Barocchi) dedicà un v.a~. sto. de.qaglia.to e sentito omaggio: Ìlue rassegne (in attesa poi'&i quella attualmente a'Dctroit). -· Lina d_èlleopere donatelli~ne ·a] Bargello; l'altra· dei calchi in gesso alla Gip ,sote.ca; e poi, upporti . audio.vi~ ivi, cataloghi (SPES) ponderosi, confe-· · · · renze {di cu la prima sar~·d' John Pope Hen- . . . néssy!-),finanche un,doc,umentà.rio.i,rod_ottò.dal- • • la.RAI e dalla-Banca Toscana, . · • · Le op'er.edonat_elliane dèl mùseo,non ~ònç .state : ·spostate' e 'raeéolte';ma ·più semplicemente (e.. "r.azionàlmente) illuminate e _-spiegate; ~reartilo • ' così tutto un itinerario 'speciale per il visitatoré. • C'è il giovanile Davide marmoreo; commissiona~ lo nef 1408 per Santa Maria del fiore, sistemato invece a Palai>:ZO Vecchio/poi negli Uffi.zie final- · Ìnente al BaTgello nel 1873. C'è il S,àn Giorgio in marmo di Orsanmichele (1416-17) e il' Marzocco, un leone ìn pietra (insegna di Firenze) che dal 1812 al 1847 fu posto al piede della scalinata.di Palazzo Vecchio; ma poi riportato agli Uffizi per il deperimento subito ..Nel 1863, quando fu ulti– mato il restauro del Bargello e formato il nuovo Museo llel Medio Evo, fu una delle ·prime opere là trasferite. C'è il celebre Davide (o forse Me~cu– rio?) in bronzo di cui ancora si discute la data.di .. esecuzione e la cui grande fortuna· risale soprat- Lectio Facilior FedericoZeri: "O Pier Paolo Pasolini, come avevivisto giusto! Auguriamociche la tua fine non tocchi purea noi"~ Il tentato omicidio del Papa; Sabra e Chatila; un . -aereo misteriosamente abbattuto da Mig sovieti– ci al largo del Giappone; la guerra delle Fai~ kland-Malvine; il governo Craxi; il. secondo mandato di Reagan; le coste nicaraguensi mina-. te; le lotte civili in Sud Africa; l'Aids e la fine del– la libertà sessuale come mito. Che c'entra? Nien– te (apparentemente). Nulla di tutto ciò, ma nem– meno un polveroso volume di 'storia' o 'critica' d'arte, distaccato dal corso degli eventi e dei pen– sieri sociali e politici. Si tratta piuttosto di un cu– rioso, divertente, a volte anche triste e, per rap- · punto, variopinto resoconto degli ultimi tre o quattro anni, una raccolta_ di articoli apparsi su La Stampa e L'Europeo. E una storia parallela, vista attraverso un cannocchiale che focalizza qua e là aspetti del costume, alcune mostre d'arte (Elisabeth Vigée a Fort Worth nel Texas, la mo– stra del Seicento napoletano ...) e alcuni libri · (non solo d'arte e non certamente i più 'impor– tanti' secondo un gusto convenzionale - The Au– schwitz Album; il Manuale dei luoghi .fantastici; •Le ultime corti d'Europa; Manne([uinJ: Gli stru– menti musicali e il loro simbolismo i1el/'arte occi- [ ·tutto alla seconda metà dell'800, ,fia studi sul Ri– i:iascimento e cultura preraffaellita. Anch'esso fu ,parte del primo nucleo del ti~ovo museo Bargel– lo. ç•è N(ccdlò.·da Uzz9rio in terracotta dipinta, ·re~.t/lurat· pe.r,l'occasione, e anche San Giovanni– no Martelli e San Giovanni Ba1fis1a: Non tutti i ,; cosidetti 'capolavòri',-quindi, ma alcuni, e tante opere molto .belle. Nella Sala della Cç,,rteccia, -una mostra.a cura di Giancarlo Gentilini, "Do– , natello fra ~ette· e ottocento", ç!ocumentato nel catalogo açcanto ai testi di Gjovànna Gaeta Ber– 'ielà,-P_aola Ba_rocchi,Maf,jo Collareta è Beatrice . Paolozzi Strozzi. - -. . · . ' Bargello. . · 9-14 fer., 9~13 fest., chiuso !un., fino al 30 mag-. . gio . . . . ., Omaggio a Donatello 1386-1986: I calchi Attorno alla metà del secolo. scorso, in pieno 'progresso'. industriale, si facevano le grandi · esposizioni universali. Al co11tempo; si risco·priva il Rinascimento e con energia didattica più che ammirevole si facevano calchi in gesso (l'opera . d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecni- dentale; The Originai Eye - insolito un libro fatto , di recensioni di libri, vero?). Il filo conduttore del volume.è per lo più il pessimo rapporto fra am– ministrazione pubblica e beni culturali, soprat– tutto a Roma (più schiettamente; Zeri direbbe il 'malgoverno': "è da quasi·mezzo secolo che, a Roma, il potere delle Belle Arti viene gestito dai medesimi nomi; che prima vedemmo in orbace, poi col fazzolétto rosso" "la Galleria Nazionale d'Arte Antica attende dal 1950 che si liberi la sua nuova seds. Palazzo Barberini, occupato abusi– vamente per piiì di metà da un circolo di mili~a– ri...") e, poi, la demagogia radical-chic; variante secolarizzata dell' ansia religiosa, a volte "impul– si di .«libevazione sessuale e sociale» ... «vacco– glieve le fivme»... cause giuste, ma la cui giustez– za finisce con il vanificarsi per colpa di chi le so– stiene". Stupisce l'efficacia con la quale vengono centrate le debolezze e i 'peccati' in cui molti di noi sono a volte caduti ... È la "demagogia" che avrebbe voluto la distruzione di Via dei Fori Im– periali (celebrazione alla rovescia?) t: della "(inve– rità, brutta) macchina da scrivere-a piazza Vene– zia, il Vittoriano, quando, al contempo, gli.affre– schi di Filippino Lippi dentro Santa Maria in Minerva vanno in rovina perché nessuno si cura ·di -aggiustare le grondaie esterne. In questo sen– so, Zeri, da buon intenditore, si.pronuncia a fa– vore del miglioramento dell'espo,sizione di rac– colte permanenti d'arte nei m.usei'ed è contrario all'allestiìnentò di mostre, (quando sono palesa– mente di dubbio valore culturale) in quegli stéssi - spazi. C'è quindi lo stupore <;!inanzialle continue. conferme di disonestà intellettùale, ipocrisia e ignoranza di molti suo.icolleghi che si dedicano a '. ca?) per diffondere e fare conoscere le onere. · Con nostalgia ripenso a quel ministro dell'Istru– zione pubblica che nel 1886 dichiarò inamovibili le opere di Donatello richieste per varie mostre , (per cui si dovettero fare, raccogliere e 'mettere •, in movimento' numerosi gessi, oggi nella Gipso– teca a Porta Romana, riaperta, in occasione di'" que~te manifestazioni per il sesto centenario del– la nascita). Certo, oggi, tra furti di•opere mal cu– stodite è prestiti accordati con -eccessiva solerzia, senza tener conto della 'salu_te' dei lavori, quelli sembrano davvero bei tempi. Catalogo SPES a C{!ra di Luisella Bernardini, Annarita Caputo · Calloud e Mila Mastrorocco, con testi anch~ di•. _Paola Barocchi e Giovanna Gaeta Bertelà, diret- Antonio Maineri, San Sebastiano, 1492. .trice del Bargello. C'è persino una utilissima (chissà?) spiegazione sulle tecniche del calco in gesso di M. Fagioli, G. Perugini e B.-Sodini. In. un momento in cui tutto il problema dell,'.:m– tenticità e del falso viene ridiscusso dagli artisti più giovani, la mostra si annuncia di un'insolita attualità! · Gipsòteca, Istituto Statale d'.Arte giov. e ven. 15-1'8,dom. 10-13, lino al 30maggio :Oisegnl di- Santi di Tito . Uffizi, Gabinetto Disegni e Stampe 9-14, -9-13 fest., fino al 21 marzo Natura l'in in casa Medici Dipinti di animali dai depositi di Palazzo Pitti. Palazzo-Pitti 9-14, dom. 9-13, chiuso lun., fino al 13 aprile, Settei:entisti tedeschi per illustrare la biblioteca palatina ' · Biblioteca Nazionale Centrale 9-19 sab. 9-13, chiuso dom., fino al 30 maggio Made~ F.loreoce:"Ab antiquo" Ritorna il passato, ma non il citazionismo gi;i più noto.fuori dalla città, come quello di Rober– to Barni o Lorenzo Bonechi. I curatori Trnnma– so Paloscia e Gianni Pozzi hanno piuttosto pre– ferito _indagare lo stile seicentesco e l'iconografia relativamente moderna di.Walter Falconi e Ser– gio 1 Nardoni, la mitologia e il mito in Danilo Fusi e· lmpero Nigiani, il novecentismo alla · Carrà in Rodolfo -Meli, l'Egitto di Andrea Gen– nari e le tavole trecentesche portate al limite del figurativo da un dilaniante espressionismo di Romano Fiesoli. Chi fa 'pittura colta', chi !;'iro– nia della Pop. Certo, è angosciante che non si •riesca a cqncludere questo secolo guardando 'al futuro. Catalogo Vallecchi. · Palazzo Vecchio, Sala d'Armi 9-19 fer., 9-13 fest., chiuso mart., dal 25-gén. al 26 feb. , , FabrizioComeli, Alambiccomartire,1985. ''contorsioni sintattiche e verbali" (l'elitarismo dei 'baroni' universitari, loro faide, mostre a sfondo soprattutto 'promozionale' ...}. AI mo- 1 mento delle polemiche sui «Modi», per esempio, Zeri rilevava gli enormi interessi commerciali che 'coloravano' i vari giudizi, nonché l'estrema poli– ticizzazione del caso, e denunciava come "la cri– tid d'arte mqderna si basa soprattutto su con– cetti e idee, e (...) da essa esula-un'autentica co– nosk:enza di opere e dati concreti: sarebbe inte– ressante sapere quanti, tra coloro che hanno dat6 un parere favorevole sui tre pezzi, hanno mai visitato i grandi musei d'arte moderna negli Stati .Uniti o le maggiori collezioni private ... Oggi i veri conoscitori di ciò che è stato prodotto negli ultimi cento anni sono i mercanti". Denun– cia le intolleranze di 'studiosi·· italiani verso le teorie di Gordon Moran riguardo all'affresco at– tribuito a Simone Martini nella sala del Mappa– mondo a Siena. Se la prende, fra altri, con Cesa- re Brandi, Palma Bucarelli, Giulio Carlo Argan e Dante Bernini. Ma nel volume c'è anche la storia dell'aquilo– ne; il valore estetico tli certe vetrine di negozi ne- ~ wyorkesi; il nostro migliorato rapporto con i 1 luoghL "dove i cibi vengono espulsi", cioè le stanze da bagno; il Liberty: la liberazione sessua- le risolta più che altro in libertà di parola e d·im– magine: e la tristezza di vedere un abete alto 23 metri sradicato dalla sua Baviera e donato al Papa a Natale scorso. --è con una salma (non vedo differenza fra il inondo animale e quello ve– getale) .che ci viene offerto un messaggio di , pace?'' Zeri si tiene in disparte dalle mode e dalle ve- , . ,.

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