Fine secolo - 18-19 gennaio 1986

FINE SECOLO* SABATO 18 / DOMENICA 19 GENNAIO 35·.... • I BRUCO Tagliato in due col suo frutto il bruco si torce, precipita nel piatto, ove un attimo orrendo sopravvivé al suo lutto. Coperto di bucce, sepolto fra le dolcezze e gli aromi che amava in vita, gli àccendo sulìa catasta l'incenso della mia sigaretta. Morte pulita - ed in fretta. Ma che ne so della vi.a - . . .- _cheil bruco ha percorso in quell'unico istante d'agpnia. MAR ROSSO L'animo' del p.oeta: un espatriato! Un erJde di ghetti dati al fuoco! Non ha foglio di profugo. Non chiede viveri sigarette posto-letto. L'atlante - cancellato alle sue spalle. · Pura circonferenza l'orizzonte · ' (egli -al centro- il suo·pàsso beduino). Su dal mattino. come da un bivacco; giù al tramonto, vermiglia intermittenzà d'una misura senza fine. Ma a notte ...·Come· dolce il su_oMar Rosso trabocca in lui, l'inonda fra le ciglia quand'egli giace_- tutto il cielo addosso. STRADA Di luglio, al lungo sole della sera le case stanno appese in un silenzio d'arnia dopo il volo. Ragazzi se ne vanno alti leggeri giù per la via. Farfalle svolano le ragazze. All'ombra delle tende azzurre. gialle approda il vecchio. Siede, . guarda intorno la scena: mitemente. nél suo castello d'ossa si consola - di farne ancora parte.· _Ma l'anima_·_ è in disparte. Po di .Feirnanda . Romagnoli ELEMOSINA . . · Mattutina eljmosina! Al cancello u~ gorgheggib di sole ancora implume,' da un flabellJ di nuvola. Reclina; nella cassettar'ala d'una Ìettera. Conosco i segni - le nervose piume ... Già sull'ang910 - e dunque ho _camminato ~ - se so il foglio a memoria, e tutta rido : mentre la vi~!mi so1:fiadove vuole. In me come 1, un mdo le sue parole usignuole. SORRJSO Seduta .alla porta della casa col -tetto di bandone che s·aggrappa a un fantasma di pianta. la bimbetta mi guarda passare stringendosi i ginocchi fra le braccia. ' Ricciuta, olivigna di razza, una sciarpetta alla gola. · Io porto un alto collo di pelliccia pungo coi tacchi il fango. Le sorrido passando: lei pronta mi sorride dal -pozzo dei suoi occhi. Oh indicibile spada di mitezZ? nel grumo del mio amore fatto di sole parole! · TEATRO ALL'APERTO Ciò che intatto rimase dell'amore -l'eternità sfuggendo al nostro abbraccio - ·Ja luce abbandonando la finestra - fu quell'acuto messaggio di rondini improvvise fra le case .. ' Delle tànte stagioni consumate con cuore anelo non ci resteranno che bruciature, vampe d'un miraggio, voci·di profezie che si disfanno come l'eco all'aperto d'un teatro abbandonato, ove sipario cade l'altezza innumerabile dei cieli. CRISTALLO DI ROCCA Chi amico ti chiama - è beato. Felice cQlei che ogni giorno ti parla ti tocca . ti donne a lato. Ma il rischio! Tu sei come il cristallo di rocca: così solitario in purezza, così pronto a ferire se si spezza. )

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