Fine secolo - 11-12 gennaio 1986

FINESECOLO* SABATO 11/ DOMENICA12 GENNAIO 3 Calendario• ragionato dellemostre d'arte a cura di Carolyn CHRISTOV BAKARGIEV ROMA Grandi mostre Laboratorio di Restauro La scienza si fa sempre più precisa e, al contem– po, l'elemento umano, manuale e artigianale vie– ne rivalutato. Si volge lo sguardo al passato non più cercando di 'restaurarlo' integralmente ma, più modestamente, con l'intenzione di chi vede nella 'manutenzione', nella pulitura, nella sche– datura, nell'intervento sommesso e discreto, un prolungamento della sua durata. Curioso, ma non lontano da dove è allestita questa esposizio– ne di opere restaurate, eseguite con i più dispara– ti materiali ( tela, tavola, carta, affresco, legno scolpito, terracotta, arazzo) e che spaziano dal '400 (Gentile da Fabriano, Sano di Pietro ...) al '600 e '700 (Poussin, Van Wittel), è ancora in corso la mostra di progetti di Valadier - padre del restauro moderno. Catalogo Palombi con schede storico-critiche e relazioni di restauro. Palazzo Barberini, via Quattro Fontane lun.-sab. 9-14, dom. 9-13, fino al 28 feb. Le radici degli Aztedli Terracotte, sculture, gioielli e altri reperti ar– cheologici di quella civiltà precolombiana messi– cana che va dall'epoca delle piramidi di Teoti– huacan (oggi a qualche chilometro dalla capita– le) con i suoi misteriosi affreschi rossi fiamma e il suo culto di Quetzalcoatl, fino alla più recente cultura azteca nella quale i nostri antenati euro– pei si sono imbattuti (abbastanza violentemente) nel 1521. Di particolare interesse i pezzi prove– nienti dai recenti scavi nel centro di Città del Messico, che hanno messo in luce il tanto ricer– cato Tempio Mayor dell'antica città Tenochti– tlan. Palazzo dei Conservatori, Campidoglio mart.-ven. 9-14 17-20; sab. 9-14 20:23, dom. 9- 13, fino al 16 gen. La caricatura ~ da Hogartlla Cruiksbank Sesso e abitudini oro-ano-alimentari. Il Settecen– to inglese: l'ascesa della borghesia, l'avviamento della rivoluzione industriale, il sistema ~rla– mentare moderno con le polemiche Whig/Tory: Ma anche, la nascita del romanzo moderno (pie– no anch'esso di 'caricature' come nel Tom Jones di Fielding o nel Tristram Shandy di Sterne), i coffee shops dove si leggevano i giornali e le rivi– ste, la satira politica, il pensiero rivoluzionario e, poi, all'inizio dell'800, lo scontro sociale, i pove– ri, i dimostranti uccisi dalla polizia a Peterloo. F.cco il periodo d'oro della caricatura inglese in più di cento incisioni della collezione Sprovieri. Dal realismo-caricaturale di William Hogarth alla satira politica di lsaac Robert Cruikshank passando per, fra altro, la feroce invettiva di_Ja– mes Gillray. Palazzo Venezia 9-14, fest. 9-13, fino al 30 gen. GiuseppeValadier Cfr. Reporter 4/1/86 Ca/cograf,a Nazionale, via della Stamperia 6 9-13 chiuso lun., fino al 15 gen. Le vie mercantili tra mediterraneo ed oriente nel mondo antico . Museo delle Mura, P.ta S. Sebastiano, tel. 7575284 mart.-sab. 9-14, mart. giov. sab. anche 14-19, fino al ~ marzo. Sim~ Belga Palazzo Braschi, P.zza S. Pantaleo fino al 15 gen. Franco Gentilini Cfr. Reporter, 4/1/86. Palazzo Venezia, Saloni Monumentali fino al 14 feb. ArsErotica Convento Occupato, via del Colosseo 61, tel. 6795858 10-20, chiuso lun. matt. André Kertesz (1894-1985) Accademia di Francia, Villa Medici 10-13 16-19, chiuso lun. fino al 13 gen. Viaggio del dialogo F.cco una delle prime aperture della Villa al per– corso dell'arte contemporanea italiana: quattro piccole antologiche di artisti che oggi vivono a Parigi. Valerio Adami (~fr. Giovanna Pesce, Re– porter, 5 dic. '85), di cui è in corso una grande rassegna al Bcaubourg che pro~imamente verrà anche a Milano, protagonista della stagione Pop - più quella anglossassone dei 'comics' che quella romana, comunque - vive da anni fra Parigi, New York e la sua Milano. Dai paesaggi urbani e dagli interni spersonalizzati degli anni '60, Adami si avvicina, negli anni '80, a tematiche a volte legate alla mitolo_giaclassica .. È per l'occa– sione presentato da nientepopodimenoche J.F. Lyotard. Anche Titina Maselli, le cui tele già da– gli anni '50 si popolavano di automobili da cor– sa, pugili, giocatori di baseball e facciate di grat– tacieli, ha operato nella Pop art ed è qui presen: tata dal semiologo J.L. Schefer. Poi, A. Jouffroy presenta il bolognese (solo di origine! Dal '51 è a Parigi) Leonardo Cremonini e Edouard Glissant - Cesare Peverelli. Villa Medici dal 22 gen. al 16 marzo Gallerie ClaudioVerna New Works di un artista già attivo negli anni ses– santa: "Io; nel mio studio, passai cinque anni (dal'62 al '66) a ·lavorare come uri forsennato, cercando di capire se facendo pittura·c'era anco– ra la possibilita di fare arte .. Ad una prima con– clusione ero arrivato abbastanza presto: io mi definisco pittQre perché penso di potermi espri– mere soltanto con il colore ... È attraverso il colo– re che decifro i rapporti tra le immagini e quindi le immagini stesse; è attraverso il colore che lo spazio assume una identità, una virtualità, uno spessore; è sempre attraverso il colore che mi àncoro alla realtà, quando la fantasia proietta le sue immagini attraverso il quadro. Visto da que– sta prospettiva, il problema della figurazione o dell'astrazione diventa inesistente", ha scritto l'artista. Mara Coccia, via del Corso 530, tel. 3612133 dal 16 gen. ' l>cNmld Salton Cfr. Reporter, 4/1/86 Sperone, via di Pallacorda 15, tel. 6781688 10-13 17-20, chiuso lun., fino al 24 gen. · Alllerto B arri: "AIBMtanii" Sprovieri, P.za del Popolo 3, iel.3608918 Lectio f aci/ior Incontro con Beuys Poco tempo fa, alla galleria Amelio di Napoli, Bcuys espose Capri-batterie, una lampadina la cui 'batteria' era un limone (vero), da cambiare ogni mille ore perché i limoni, come tutto in na– tu~a, . deperiscono, .cambia~o di colore; si rag– gnllZlscono, marciscono, ovvero si seccano, muoiono, insomma. È naturale. L'opera è una presa di coscienza, ma è anche (e in questo Bcuys non è affatto concettuale) meravigliosamente concreta, materiale, seppure essenziale: "la sin– golarità del lavoro di Bcuys sta dunque nèl suo essere inesorabilmente contemporaneo dell'espe- ~rienza di chi lo accosta, nella sua costitutiva in– capacità a farsi passato". L'opera si compie• mentre la si osserva e solo se la si osserva. At– tualmente è in corso al Museo di Capodimonte (Napoli) un'antologica intitolata 'Palazzo Rega– le' - ogni uomo è un re., Quasi in contemporanea è uscito il ponderoso volume a cura di Lucrezia de Domizio, Buby Durini e Italo Tommassoni, Incontro con Beuys. · Happening, performance, opere 'povere', discus– sioni, lectures, una libera 'università, un pensiero politico di stampo ·utopistico-settecèntesco che rifiuta sia il capitalismo che il socialismo reale, proponendo una 'Terza via', !'.agricoltura, la bo– tanica, _la biologia,_ l'antropologia, la semplice passeggiata, magan se~ta dalla firma su un sasso o da. un albero piantato'. Bcuys (n. Kleve, 1921) ha talmente dilatato il s4o concetto di arte da farlo diventare sinonimo di creatività, per cui affermava nel 1973 "arte è uguale a uomo che è uguale a creatività che è uguale a scienza. Non . ammetto che il concetto di arté sia Ulll!- negazio– ne del concetto di scienza, ma dico che lo contie– ne. Il giorno in·cui gli artisti - e con questo inten– do tutti gli uomini creativi - si renderanno conto della forza rivoluzionaria dell'arte, intesa appun- Vera Stnuoric, 1981. Sol Lewitt - Mario Merz Quando il minimal incontra l'arte povera, quan– do l'asettica, ideale e utopistica forma pura in– contra la barocca, fenomenica e encrgebca trac– cia del passagio dell'uomo e del suo incontro con la natura (la mostra è sul tema degli 'alberi'), vuol proprio dire che tutti quei contrasti e quelle opposizioni che segnavano la fme degli anni '60 · si sono quietati. Piuttosto, oggi prevale ciò che accomuna i due artisti. Fra l'altro, un rifiuto-di qualsiasi nostalgico 'revival' e retour à /'urdre di stampo noveèentista.nonché un'apertura al con– fronto culturale. I disegni riprodotti sull'invito alla mostra segnano una volentà di compenetra– zione e comJ)llellsione dei reciproci lavori: sopra e attorno al vitale e fluido disegno di un tronco d'albero e delle sue foglie, Merz traccia un esago– no; in cima a.due piramidi, Lewitt, a sua volta, pone due piccoli alberi. Non si tratta quindi del– la solita collettiva dove ogni artista- ha la "sua" sala: le opere tridimensionali di Merz si intreccia– no ai wa/1-drawinl(s di Lewitt. Pieroni, via Panisperna 203, tel. 465706 dom. e lun. chiuso, fino al 15 feb Mario Sdiifaao · Mostra alla Gradiva non gradita dall'autore. Dice l'artista: "tutti fanno mostre dei miei lavori senza che io lo voglia. Certo, i quadri ce l'hanno, ma insomma ...". C'è persino una presentazione di A.8.O., non concessa dall'autore perché si - trova (fortunatamente per il gallerista) in vacan- .za... 1A Gradiva, Via della Fontanella, 5, tel. 3613354 Arte ia comice Cfr. Reporter, 14 dic. '85. Sargentini, via del Paradiso 41, tel. 6569846 11-13 17-20, chiuso dom. e lun. e.m, Paolili, Ir«-llis, Lewitt Opere fatte sul posto da quattro veterani avan– guardisti. Ugo Ferranti, via Tor Millina 26, teL 6542146 11-13 17-20, chiuso lun. I..oS~BelgnNlo Installazioni multimediali, pittura-pittura ma an– che il rapporto con l'ambiente attraverso inter– venti espressionisti e 'espressivi" piuttosto che analitici e concettuali, sono le caratteristiche del lavoro dei giovani artisti jugoslavi Mrdan Bajic, Dragoslat Krnajski, Mileta Prodanovic e Vera Stevanovic. Per l'occasione, sono presentati da Filiberto Menna . Sala 1, P.zza di P.ta S. Giovanni 10, tel. 7578761 17-20 chiuso dom. e )un., fmo al 3 feb. PriDcifio Collqe Una rassegna di opere di artisti tedeschi contem– poranei - tutte eseguite in maniera poco ortodos– sa: collages, assemblaggi, scritture, fotocopie, frammenti, fotomontaggi, persino décollages. Da Kreuzhage a Joseph Bcuys, Jiri Kolar, Franz Mon e Wolf Vostcll. Alcuni concettuali, alcuni surrealisti, altri un po' pop. La mostra a cura di D. Mahlow è realizzata in collaborazione con il Goethe Institut di Roma ed è corredata da una dettagliata documentazione sulle origini e la sto– ria del collage. Giulia, via Giulia 148, ~I. 6542061 dal.17 gen. FamtuMelotti Strutture astratte modulari in acciaio inox degli anni settanta; asscmblages più recenti dove alla "scrittura" con lamine e fili di ottone, sorta di partitura spaziale, si aggiungono stilizzazioni di solitarie figure umane e silenziosi brandelli di stoffa macchiata. o dipinta: blu, rosa. arancione. Pastelli. Piccoli teatrini dove si ritira l'immagina– rio, nell'ambito della rassegna Tridente 10. Il Millennio, via Borgognona 3, tel. 6791919 dal 24 gen. dalle 18 alle 24 Gllido Strazza:"opere su carta 1955-1985" Il Segno, via Capolecase 4 L'Arco, via Mario de'Fiori 39/a Il Millennio, via Borgognona 3 11-13 17-20 chiuso fcst. e lun., fmo al 20 gen. Mike Bidlo Dire 'versatile' è un eufemismo. F.cco a Roma l'emblema dell'East Village, del suo Kitsch, della sua ironia e della sua produzione logorroica di arte. F.cco il 'falsario' che rifà i dripping di Pol– lock, i puntini di Lichtenstein. i gesti un po' zen di Kline, ma anche le serate performance di Yves Klein. Per l' occasionç romana, comunque, nien– te di molto avanguardista. Bidlo si 'italianizza• con ... bottiglie? (di più, non si può dire). Wessel-O'Connor, via di Ripetta 22. tel. 3619315 10,30-13 16-19,30, dal 14 gen. Fraaco Gaenmi: "Scari -,e.fidali" Primo Piano, via Panispcma 203, tel. 4603()1) 11-13 17-20, chiuso fcst. to come creatività, capiranno che arte e scienza hanno gli stessi obiettivi". Si trattava, già negli anni sessanta e ottanta, di indagare e interrogare il mondo, e di comunicare agli altri la possibilità di una tale , semplice, totale immersione ed espe– rienza. La visione di Bcuys è talmente 'fqrte' da uscire S<Ktanzialmente immodificata dagli ultimi anni di retours à /'ordre culturali. Trattandosi di un'opera così sfuggente e poco 'storicizzabile', in linea quindi con il pensiero fe– nomenico-esperienzale di Bcuys, contrario alla rappresentazione,· un libro che come questo si propone di documentarla. diventa inevitabilmen– te più un diario fotografico (le foto sono di Buby Durini) e di appunti di viaggio che un 'catalogo' monografico. Cosi, oltre a trovare la ripubblica– zione dello statuto di fondazione della Free In– temationa/ UniYersity, un vero e proprio pam– phlet rivoluzionario sulla 'T er7.a Via', il lettore si imbatte in fotografie di bottiglie di Montepulcia– no d'Abruzzo firniate e numerate dal Nostro (F.I.U. Difesa della Natura), ricette per "stufato Drakeplatz" e "stoccaflSSO alla vertesc", rose "per la democrazia diretta", e un intrigante spac– cato di un viaggio (Natale 1980-81) nelle Se– ychelles in cui le foto dfBeuys (a volte senza cap– pello!) fanno da contrappunto alle fedeli regi– strazioni di Lucrezia de Domizio. Albizia, bam– bu, baobab (adansonia digitata), bois dc rose (thespesia populnea), mahogany (swietenia ma– hogoni), herbe sensible (mimosa pudica), papaya (carica papaya), ananas (ananas comosus), cajou (anacardium occidentale). In nota, a pag. 264, si legge: "avevamo portato dall'Italia un antico li– bro contabile (Dare-Avere) della famiglia Durini. Bcuys, in riva al mare, dipinge sulla prima.pagi– na il tramonto usando i petali di Rosa Amèr (ca– tharanthus roscus) impastati e diluiti con Pcr– naud e Kalu" (sarà un liquore di h'?). ~ de Domizio, Bày 1>1mi, Italo T-. -. Incontro con Beup, D.I.A.C., Pescara, 1985, pp.313, Lire 70JNN) I •

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