Fine secolo - 4-5 gennaio 1986

FINE SECOLO* SABATO 4 / DOMENICA 5 GENNAIO 2 bene». Non coglierebbe tutto l'orgoglio stizzo– so della moralità costrittiva e frugale puritana. Mrs. Whitehouse e la sua organizzazione di «decent people» si im1>9serouna prima volta all'attenzione pubblica alla metà degli anni '60: lanciarono una vasta campagna contro la BBC e il suo allora presidente Sir Hugh Gree– ne (fratello di Graham Greene). Erano gli anni che ora si ricordano come i migliori della tele– visione di stato. La BBC accantonava il tono paternalistico e pedagogico (come ti allevo le perfette virtù britanniche negli anni del sociali– smo post-bellico realizzabile) e si apriva ai conflitti di quegli anni, ne faceva materia di di– scussione e spettacolo; ininoranz.e etniche e eresie sessuali ottenevano unà propria voce pubblica, o perlomeno se ne additava l'esisten– za; programmi di documentazione e critica storica insinuavano benefici dubbi - che erano già della cultura alta, ma non ancora discus– sione· di inassa - sul leggendario della storia britannica e del suo impero, che proprio in quegli anni finiva di essere liquidato. Tutto questo venne visto da Mrs. Whitehouse e dai suoi «decent people» come una congiura per minare la cellula primaria della società, la «fa– miglia britannica». Nel nome dei «valori cri– stiani», i «decent people» armati di taccuino si incollarono al piccolo schermo registrando mi– ·nutamente coiti, organi esposti, parole oscene, affermazioni di slealtà nei confronti di Sua Maestà', espressi sentimenti di sfiducia per la polizia, denigrazioni delle virtù patrie. Ci fu una pioggia di querele contro la BBC e Sir Hugh Greene personalmente, frenetiche pres– sioni (lobbying) su parlamentari, bizzose pole– miche con la stampa. Ma i tempi erano quelli che oggi si definiscono permissivi -sarebbe però ora il caso di domandarsi: ma di che? e per chi? - e Mrs. Whitehouse era relegata ad · aggiungere un tono di colore e involontario • umorismo. Sir Hugh Greene, in nome della tolleranza - virtù molto mal compresa dai «de– cent people» - lasciava alla Viewers Associa– tion tutto lo spazi'o richiesto sugli schermi. Un tre quarti del paese rideva; un quarto, forse, prendeva sul serio la minaccia «recata dalla te– levisione alle tenere coscienz.edei nostri bambi– ni». Mrs. Whitehouse, verso la firie del decen– nio 60-70, sembrava quietamente sprofondare nell'oblio dei media. Ultimo bagliore di noto– rie~Je venne dal dileggio personale dedicatole in al_çunecanzoni dei Sex Pistols. Feiµminismo · e censura Non è solo dei grandi innovatori -come pensa– va Karl Kraus- avere la pazienza di aspettare in un angoletto oscuro che il proprio tempo ci raggiunga. Anche un tenace reazionario ne è capace, e Mrs. Whitehouse è di questa fatta. Paradossalmente, a preparare la scena per la resurrezione pubblica dell'inamidata signora, e dell'istinto censorio come sentimento rispetta– bile, il C()ntributo maggiore, prima dell'avven– to di Thatcher, è forse venuto dal movimento femminista. Per tutti gli anni '70 è stato viva– cissimo in questo paese il dibattito sulla violen– za sessuale contro le donne. Immagipi di stu– pro presentate come ordinaria amministrazio– ne, la mercificazione del corpo femminile, la rappresentazione cruda della sessualità genita– le come scopo stesso dell'erotismo - si è più volte detto - hanno certo inciso sull'aumento statistico delie violenze contro le donne, regi– strato in tutto il mondo occidentale. L'aumen– to è d.icerto reale. Ma, come sempre quando si ha a che fare con indici statistici di atti crimi– nali - atti che gli umani tendono a cons~mare in segreto, lontano dall'occhio pubblico, e quindi da ogni detector statistico del compor- . tamento - è incerto se si commettano di fatto più atti di. violenzà sessuale, o semplicemente. se ne denuncino di più alla po!Ìzià è _allamagi~ stra tura. Proprio grazie alla, nuova coscie~. femminista·, qui come in altri paesi, si è Q.ij ,solta, quella.malvagia ar,ia di ver.gogna-edi insinuata - se non -espressa- :semicorreità .che ricadeva · 'lf Qaestepagiae-»illastrate da dileclli41Allllrey Bemiiley. Saoi aDl:lie l'aturitntto, la sillloaette-ariàn., e il pn,6lo fotogruico. ( sulle vittime di stupro. Molte più donne hanno quindi meno ritegno di un tempo a rivolgersi alla polizia, alla magistratura, o alle varie or– ganizzazioni ·che offrono assistenza morale, psicologica e giuridica alle donne violentate. Grazie a tutto questo siamo quindi in grado di registrare in modo più compiuto e diffuso un fenomeno che prima rimaneva perlopiù sotter– raneo, coperto da .una condivisa omertà socia– le,, e molto spesso sepolto nel chiuso asfittico del santo focolare domestico. C'è stato però, sulla metà degli anni '70, un lie– ve spostamento di obieUivi da parte dei movi– menti femministi in questo paese. Da una poli– tica di critica teorica e pratica della cultura maschilista e paternalista, con le lotte per la parità dei diritti che ne discendevano, si sono mossi verso richieste di interventi censori rivol– te alle autorità costituite, e di nuova legislazio– ne restrittiva su pornografia, peep-shows, atti di violenza sessuale mostrati in film o alla TV. Tra lo sgomento di alcuni, e inizialmente di lei medesima, Mrs. Whitehouse ha cominciato a sentirsi lodare e salutare come antesignana. , Durante un dibattito televisivo, alla melà degli anni '70, tra la sua associazione e l'organizza– zione femminista «Women Against Violence Against Women» (Donne contro la viole117.a contro le donne), a Mrs. Whitehouse si sono quasi incrinati gli 'occhiali dalla sorpresa (a coda di rondine, con brillantini sugli angoli e sino a metà della stanghetta, e appesi a un'ap– propriata catena d'oro) quando una militante del gruppo ha detto: "Penso che Mary White– house sia una persona meravigliosa e sono af– fatto d'accordo con lei. Io stessa sono «pru– de», e ne vado orgogliosa". Subito ripresasi dallo shock, la super-madre-di-famiglia si è ri– messa al lavoro con raddoppiato zelo. Ha ca– pito al volo che una parte del linguaggio fem– minista poteva essere comodamente e profi– cuamente appropriato dai «decent people». Oggi, non c'è-«backbencher» conservatore che non parli di «mercificazione del corpo femmi– nile», «donna oggetto», <<societàmaschilista», che non si lanci in squisite distinzionj tra tene– rezza erotica e screditata genitalità, quando si alza in Parlamento a proporre magari l'aboli– zione di alcuni testi di Shakespeare dal curricu– lum scolastico, o l'espurgo di alcune scene; perché palesemente «sessisti», pieni di disgu– stosa violenza contro la donna, etc: E' chiaro che questi zeloti della QlOralità costrittiva usa– no solo del linguàggio di superficie del femmi– nismo. Non possono certo condividerne l'as– sunto di fondo: che l'ineguaglianza sessuale e économica tra uomini e donne sia la causa pri– maria della viole117.a contro le donne. La grazia divina quartiere per quartiere occhi una mappa di Londra e·accanto l'annua– rio statistico, vediamo che in Mayf air l'inci– denza di sommosse, rapine e stupri è quasi nui– la - difficilissimo, tra l'altro stuprare o rapina– re una signora in Rolls Royce con autista e guardia del corpo - ma altissima a Brixton o nell'East End. Attenti, qµel che vediamo non è una carta della distribuzione di reddito e privi– legio o disagio sociale, ma un grafico di distri– buzione della grazia divina: concessa con gran– de liberalità in Mayfair, più parsimoniosamen– te in altre aree. A quelle aree, abitate perlopiù da «undeserving poor» (poveri che non merita– no), il govemo, le autorità tutte, devono dedi– care un'occhiuta, paternalistica attenzione; ac– crescere la presenza della polizia; vegliare sulla moralità attraverso il controllo dei mezzi di diffusione di massa: sulle debgli menti di per– sone a basso livelJo di istruzione l'effetto di «copy-cat» è immediato. Vedono uno stupro, una rapina, una rivolta in Sud Africa e subito lo rifanno. E' uecessario vi avverta. Nel paragrafo che pr~e la forzatura parodica è minima; quel che avete letto è un riassunto, una colJazione di discorsi che sentite fare quotidianamente per TV da politici conservatori, membri del pubblico che scrivono innumeri lettere ai gior– nali, o si presentano di persona alle varie tra– smissioni di commento ai programmi televisi– vi. L'ITV ha ad esempio un video-box, una vi– deo cabina situata in Charlotte Street a Lon– dra, dove chiunque può entrare ed esprimere su nastro la sua protesta. Il discorso standard è: ..E'oltraggioso e indegno per l'immagine della donna che si presentino simili scene - sta parlando di «Belle de Jour» di Bunuel - Capi– sco che è un film d'arte, ma.è chiaro che avrà effetti deleteri su persone di scarsa educazione o su adolescenti in tenera età. La televisione non dovrebbe trasmettere simili porcherie. Inutile poi lamentarsi che lo stupro sia in au- mento!". ,, Il secondo ·grande aiuto alla resurrezione di Mrs. Whitehouse e del suo movimento è venu– to da un'innovazione tecnica, il video. In teo– ria, sottrae lo spettatore al controlJo degli or– gani di stato o dei monop<>litelevisivi privati. Lo lascia preda del puro controllo del mercato che, sempre in teoria, a Mrs. Thatchér dovreb– be andare pur bene. In Gran Bretagna è diffu– sissimo. Esistono grandi catene ai noleggio, con negozi in ogni quartiere e videcH:lubs. Il nolo costa poco, sulle cinque sterline a settima– na; dauÒa a tre sterline per il nolo della casset– ta. Nelle case più povere e squallide, il video è. spesso l'unico oggetto d'aspetto pulito e lucen– te che s'incontri. Un tre anni fa, le femministe per prime, Mrs. Whitehoùse per seconda, Mrs. Thatcher per. terza hanno cominciato a preoccuparsi. I cen– sori per vocazione ritengono sempre che la pornografia fomenti e ingigantisca le nostre Sulla fine degli anni '70, questa seconda donna modeste fantasticherie DµlSturbatorie o coitali. terribile della cronaca britannica era ormai Credo invece non possa far altro che rifletterle, certa che il suo tempo stava per raggiungerla. e certo ~uite e molto più domesticate di Un terzo dell'elettorato di queste isole, toccan- quanto non ci passi per la mente. Spesso, anzi, do il fondo di ogni masochistica imbecillità che - e vi consiglio di consultarla - la pornografia è si possa supporre in un corpo sociale al suò un buon indizio di quanto passi per la mente punto di maggior declino storico e economico, dei _nostrisimili, e nostra, nei momenti più ap– le regalava una grande alleata al vertice del po- partati. Potranno apparirvi immagini squalli– tere, Mrs. Thatcher naturalmente. Più ancora de, impastate di potere e violenza, ma l'eros che la persona stessa - che ha peraltro espresso che la nostra cultura produce è quelJo. E per in più occasioni lodi pubbliche alla grande mo- altro il nesso tra eros e violenza è assai com– ralizzatrice - le è venuta in aiuto la nuova, o plesso e assai antico. Da uomini moderni che arcistantia, retorica che la Thatcher rimetteva hanno digerito e psicanalisi e antropologia cui– in .corso: i famosi «valori vittoriani; Omnia turale dovremmo sapere - per quanto fastidio vincit labor, la parsimoniosità (thrift), l'affer- possa dare alle nostre timorate menti - che tra marsi della volontà individuale sul liberomer- gli innocenti morsetti d'amore che ci diamo cato della concorrenza» e, citazione che vale ri- nell'empito delJa passione e il sadico che sbra– petere, «una società fondata-sull'ineguaglian- na e arrostisce il suo malauguratamente amato za, l'ineguaglianza di talento»: Implicita anche oggetto c'è purtroppo un continuum; non ce- , qui l'idea puritana di una scelta divina: Mrs. sura, ma gradi diversi in una scala di simboliz– Thatcher è doppiamente sicura di essere tra gli zazione erotica. Io, e spero molti dei miei letto– eletti, in grazia dei soldi de} marito, e della vet- ri, sappiamo benissimo a che punto smettere di ta a cui è arrivati1 Per co_nverso~ sintetizzando: , affonda_rei denti. E quando .diciamo «Ti man– se son p_overi,puzzolenth riottosi e delinqùtm- · gio!», in perfetta lucidità (~a?!) sappiamo che .ti. se lo meritand: Spiegandoci di frònté- agli rimarrà pu.ra figura- del discorso. '.' :;

RkJQdWJsaXNoZXIy