Fine secolo - 16-17 novembre 1985

FINE SECOLO* SABATO 16 / DOMENICA 17 NOVEMBRE 24, togliermi la vita? E' la natura? ... Qui non po– test vivere bene, non vivat male», scrive in uno dei suoi manoscritti, la «Courte réflexion d'un philosophe qui se trouve dans le cas de penser à se procurer la mort». Il conte non si interessava più troppo né di Ca– sanova, né del suo lavoro di bibliotecario. An– che se era chiaro che non avrebbe mai mante– nuto la promessa di scrivere I'«Albertiade», poema epico in onore di Albrecht Waldstein, un parente lòntano del conte, distintosi nella guerra dei Trent'anni;non si può dire che Ca· sanova stesse in ozio. Si dedicava alla corri– spondenza con amici.e conoscenti e soprattut– to al lavoro létterario. Quando Casanova arrivò a Duchcov era già conosciuto come scrittore, anche se si assicurò l'immortalità nella storia della letteratura con le «Memorie». Il libro storico-politico «Confu– tazione della Storia del Governo Veneto di Amelot de la Houssaie», scritto a matita nelle prigioni spagnolè in 42 giorni, a memoria, sen– za annotazioni e punti di riferimento, gli aveva permesso di tornare a Venezia dopo-tanti'anni, ma il libello «Né amori né donne, ovvero la stalla ripulita» fu la causa della sua definitiva partenza dalla città natale. Il Casanova autore di opere storico-scientifiche, utopistiche, filo– sofiche, ma anche di trattati matematici, si di– stingue dal Casanova autore di lettere e di dia– loghi, per la leggerezza stilistica·.Con la stessa leggerezza aveva rimaneggiato il brano del se– condo atto del «Don Giovanni» di Mozart sul– la base del libretto dell'altro veneziano Da Ponte, che Casanova frequentò anche durante il suo soggiorno praghese. Non esistono prove che Casanova abbia partecipato alla stesura del libretto o che questo sia stato rappresenta– to con una sua elaborazione, ma l'interesse di Casanova all'opera di Mozart indic,aun'identi– ficazione col Don Giovanni, considerato anche lui una vittima delle seduzioni femminili: «M'astrinse a mascherarmi Egli di tanti affanni E' l'unica cagion. Colpevole non son La colpa è tutta quanta Di quel femineo sesso CASAN~OVA NON ABITA PIU' A-BURANO di Mauro MARTIN! Il nostro corrispondente non deve aver avuto fortuna con le donne di Burano. Così se la prendé dottamente con la nebbia, il carnevale di Venezia, le gite amorose a Mestre~ e soprattutto con la perdita de/l'ironia, somma virtù dei veneziani antichi ..Quellimoderni, a · suo dire, a Casanova e alle belle buranelle preferiscono merlettaie sindacalizzate e voghelonghe di massa. V enezia sfodera il suo più tradizionale · repertorio autunnale nel disappunto dei pochi turisti che si sono lasciati convincere dei vantaggi della bassa stagione in laguna. Tale repertorio consiste di: una nebbia di media intensità ma di eccezionale persisten– za con tendenza ad infittirsi con I'ava117.are del– la serata; un principio di acqua alta che impe– disce di affrontare molti ponti, costringendo a lunghi giri viziosi. Niente estate di San Marti– no quest'anno. Peccato, perchè l'I I novembre è una di quelle feste, che Venezia, espropriata del patrono (San Marco coincide il 25 aprile con l'anniversario della liberazione), celebra clandestinamente: rifacendosi alle sue più gelo– se tradizioni. Per San Martino le pasticcelje ed i fornai si riempiono di dolci di pastafrolla, raffiguranti il cavaliere intabarrato in groppa al suo destrie– ro. La fantasia dei singoli si sbizzl,lrrisce·nei dettagli: cioccolatini a far da occhi dell'uomo e del cavaliere, o da elsa della spada. Contempo– raneamente torme di ragazzini, che percuoto– no· vecchie pentole e bidoni di ogni genere, in– vadono negozi e case, cantando una filastrocca su San Martino in visita aJia nonna in una sof– fitta con capitombolo finale. Il ricatto è sco– perto: il frastuono finisce solo in cambio di dolci (ma più graditi sono i soldi). Non c'è quel fondo di malvagità magica. che caratteriz– za lo Halloween, di poco precedente. ma la faccenda è analoga. Da Venezia a Burano la motonave impiega

RkJQdWJsaXNoZXIy