Fine secolo - 2-3 novembre 1985

rapporto fra fascismo e antifascismo, e a pie' di pagina mi citava. E guarda che citarmi in una sede «seria» era una vera coquetterie, perchè nel mondo dei dotti io non esisto. Ricordo eh~ gli raccomandai, quando diceva che l'antifascismo postfascista era erede del fascismo, di pre– cisare 'e non dell'antifascismo', senza di che si sarebbe esposto all'incomprensione I! al •linciaggio, -Nel 1964 facevamo i salti mortali per far uscire «Agenzia ' radicale», te lo ricordi, una ventina di pagine al giorno in 800 copie tirate al ciclostile, e i ragazzini dei bar intorno éhe venivano ad aiutarci a impaginare, béne, un giorno apro il Tempo, il settimanàle, e trovo un articolo di Paso– lini che dice che ormai sempre più spesso è via dall'Italia, e anche quando torna si sente straniero, e lo sarebbe ·an– cora di più «se non esistesse questo foglietto». E" stato un dialogo continuo. Pensa alla «affermazione di coscienza», sai che noi diciamo affermazione, e non obie– zi9ne. Pasolini scrisse a proposito di un agente di custo– dia, che violando le consegne aveva permesso a un dete– nuto di stare con-la fidanzata, e quello era scappato: l'a– gente di custodia si suicidò. Pasolini scrisse che la sua morte era un'affermazione, di umanìtà contro l'obbe– dienza formale, una proposta di vita (vedi che la poesia su Valle Giulia non era estemporanea) e concluse: «vedi dunque, caro Pannella, che bisogna mobilitarsi per il sì e non per il no» - e non si ricordava che due anni prima eravamo stati noi a dire <<noal no». Ricordo certi processi. Il mio grande cruccio; sai, è di non aver fatto l'avvocato - anzi ho due crucci, l'altro è di non avere una terrazza. Vedi che non sono cose così fuori portata. Anzi, domani mattina forse, grazie alla legge belga, potrò difendere in tribunale un giovane obiettore: devo sentirmi preparato, io sono un secchione, non credo alla difesa politica. Insomma, ricordo la vigilia di un'u– dienza a Torino, eravamo incriminati io, Pasolini, tu, «e altri»; ricordo il terrore di Pier Paolo, un'angoscia ka– fkiana pura e. semplice, non s_apevase venire, poi restò a Roma. Io scrissi al tribunale- che l'imputazione era un'of– fesa alla magistratura, e che sarei stato presente in aula per volantinare il testo della mialettera, ma contumace. Si apre il processo, quando chiamano il mio nome il pre- . sideQte dice «sì sì, sappiamo dov'è», e dopo neanche un'ora rispedisce tutto al PM col pretesto di un espedien– te procedurale, ma di fatto bo_cciandol'istruttoria. Anche per questo non ci sto quarnfo si parla indistintamente di anni di piombo - si poteva far altro anche allora, e si po– teva trovare un ignoto presidente di tribunale come quel:– lo. E al tempo stesso, quelli che prendono la difesa postu– ma di Pasolini ·negando che fosse com'era, li ho avvertiti che si guardino, se anch'io "finissi male", dall'al}dare alla scoperta.postuma delle centinaia di denunce e di processi che avevo ricevuto. Gli ultimi dieci mesi Breve sosta, Pannella esce un momento, io mi affaccio alla· finestra, -alta sulla piazza: non avrà la terrazza, ma di qui la vista è straordinaria, con i profili successivi delle cupole e, bellissima, la cuspide di Sant'lvo alla Sapienza, e lonta– no su/fondo, proprio difronte, la magnifica struttura tubo– lare del gasometro ai piedi del quale sta '/a nostra redazio– ne, fuori mano anche in.questo. Rientro di Panttella, e ac– costamento all'attualità. Qualcosa si è fatto davvero, è vero che Fitalia è uscita da– gli esercizi provvisori, ma loro non credono neanche nei loro risultati, li ritengono marginali. Così Bettino rischia di avere come misura il confronto con Spadolini. Spado– lini poi lo devi tenere, non farne martnel_lata, dopo che l'ha già fatto Reagan. Andreotti, un ministro degli ester_i che.,a parte l'eredità d'infanzia di Evangelisti, ha un cuo– re che batte per gente come Sindona e Caltagirone da noi, e all'estero per Assad (neanche Arafat, troppo ro– mantico) e i sovietici. Gli piacciono, sono uomini di cui non si sa nulla, come di Sindona, l'inesistenza privata gli garantisce quell'integrità da barocco romano, Satana compreso, barocco anche lui, che è il suo modello. La po– litica come braccio secolare, e poi la-schizofrenia di Dio e della messa alla mattina. . A sinistraPasolini. Qui sopraAltieroSpinelli (Masterphoto). A fianco Elio Vittoriniin unritrattodi O. Rosai del 1938. Sai chi è una persona che dovresti conoscere, senz'altro scopo, così come si va agli Uffizi? Il capitano Sankarà, il dittatore del Burkina Fasu, l'Alto Volta, un quarantenne accompagnato dalla tragedia, uno che ha chiamato i due -figliPhilippe e Auguste, forse saranno presto orfani, e al– l'Onu cita l'Enrico di OfterdiQgen di Novalis, o Victor Hugo; una cultura tra Francia e Scolopi, uno sguardo grave, buono, non è un Savonarola; è un mite, e ingenuo anche. Burkina Fasu vuol dire «paese degli uomini giu– sti» - gli ho chiesto «e allora gli ingiusti, i diversi? Faremo rinascere ariani ed ebrei come giusti e ingiusti?» Eppure ha una forte passione per la giustizia. Fa fare ginnastica ai ministri, come faceva Starace, però lì sono anche com– pagni di scuola. Se uh giorno, dopo avere ammazzato, non sarà stato ammàzzato, e sarà in c;ucere, gli spedirò Voltaire, o qualche lettera di Giovanni XXIII, il primo a far arrivare Voltaire al mondo contadino. Altiero Spinelli Mi sono ritrovato alla fine con la gente con cui avevo co– minciato, i vecchi elefanti che ho amato e che mi hanno voluto bene fino all'ultimo, Ernesto Rossi, Terracini, Fausto Gu!lo, Vidali. E, ben vivo, Altiero Spinelli - l'hai letto il suo bellissimo libro? Altiero voleva mandarlo in carcere a Francçschini, dopo aver visto l'intervista con Biagi. _ In questi mesi può diventare irreversibile la nascita del– l'Europa, o il suo affossamento. I nostri giornali non se ne·accorgono neanché. Non solo loro: i repubblicani non dovevano poi faticare molto per vedere che se salta la po– litica europea salta anche quella mediorientale. Nessuno ha informato che, contro i governi; il parlamento euro– peo ha votato ancora per Spinelli. Là perfino i conserva~ tori inglesi che, con tutto ·il sussiego e l'isolazionismo in– sul.ire, sono conservatori seri, si impegnano sul federali– smo. La questione è semplice: se continuare coi vecchi Trattati, o varare un nuovo Trattato, che è la via scelta dal Parlamento europeo. Un organo senza potere, e tut-

RkJQdWJsaXNoZXIy