Fine secolo - 2-3 novembre 1985

Calendario ragionato delle Inostre d'arte a cura di Carolyn CHRISTOV BAKARGIEV GENOVA Grandi mostre Gottoso a GenoYanel nomeDella Ragione "Non sapevamo chè il Maestro fosse raziona– lista!" diranno in molti. "Realista, forse; ma in– somma, Descartes, Hume, i Lumi, sono tutt'al– tra storia, no?" Niente paura, Della Ragione è un "mecenate", già proprietario della milanese galleria Corrente e "protettore" di Guttuso negli anni intorno al 1940. Oltre alle opere di Guttuso, eseguite fra il 1937 ed il 1945, fra cui la Crocifis– sione, sono in mostra opere di altri artisti del cir– colo "Della Ragione": Mafai, Raphael, Morlot– ti, Fontana, 'santomaso, Manzù, Vedova, M~_c- can... _ Genova, Villa Croce, via Ruffini 3 fino al 24 nov. Gallerie GiulioPaolini:''Tra se e me" . Come sempre, il fare la mostra è oggetto e conte– nuto dell'esposizione, così come l'atto artistico è oggetto e contenuto_di ogni singola opera paoli– niz.na. Circolare, "dal'momento che non cono– sce ,né posso sapere quale sarà il mio ultimo qua– dro, posso però almeno immaginare, come ulti– mo, il primo". Riflessione sull'operare artistico. Locus Solus, via Garibaldi 9r, te!. 281557 fino a dic. SimonaRebora:fotografie Tanti esterni, tanti colori contrastati. Poi, tanti più intimi e coinvolgenti interni, poetici·, "in cui il rapporto soggetto-oggetto finisce col trasfor– marsi in una totale e definitiva identificazione del primo con il secondo" (com. stampa). _ Polleria Immaginaria, via ai 4 canti di S. France– sco 38r, te!. 299532 16,30-19'30 chiuso fest. e lun., fino al 16 nov. Sergio Pucci Unimedia, vico dei ·Garibaldi I, tel. 200485 GiorgioMora11di 17 disegni eseguiti fra il 1912 e il '1945. Nature morte, fiori, paesaggi. Devoto, vico del Fieno 13r Suggestionedi unacollezioneper gli anni '80 Collettiva. Opere, per lo più piccole, di Alighiero & Boetti, Chia, Clemente, Cucchi, Dokoupil, Pa– ladino, Gilbert & George, ... Curioso il minuto De Dominicis. Chisel, Salita S. Caterina 6/1, tel. 581414 10-13 16-20.chiuso mart. pom. e fest. Visita a Studio Mario Schifano: "Piccolo . . C()SinO ••• intervistatore di plastiéa, mi senti?" · Schifano "le magnifique" (come, volente o no– lente, è stato recentemente definito), "le prolifi– que", è un artista che ha segnato un'epoca, che ha vorticosamente giratò attorno all'immagine, all'assenza di immagine; alla gestualità, al colori– smo, alla Pop, al concettuale, alla fotografia, al cinema e al video, sempre con un atteggiamento aperto, generoso, nevrotico e, forse, falsamei:ite · naiJ. Tutti lo vogliono, lo comprano, lo amano. Per lui, l'opera è un mezzo di comunicazione che ' si configura come dono al mondo. Non ama te– nere i suoi quadri a lungo. Ama cederli, disper– derli ed immaginarli nelle case (lontane) di colle-. zionisti (anche sconosciutij. Una personalità che sembra 'perfetta' per il sistema dell'arte che si è venuto a creare nelle ultime decadi. Il suo è un percorso proteiforme. Un itinerario possibile, quello della pittura, parte dalla univo– cità elementare dei monocromi del '60, dominati da zone colorate a smalto. I contorni quadrati, a~ angoli smussati, ~isviluppano poi fino a pren- EmanueleRambaldi Una grande mostra, soprattutto di disegni, che ripropone (come è consueto da qualche ann~ or sono) un artista del Novecento italiano._ "E il classico emblema del modo ligure di sentire e_ concepire l'arte, del rinnovamento ancorato alla tradizione, del ritorno alle pure fonti-rinascimen– tali tenendo conto delle intuizioni luministiche degli impressionisti e della lezione volumetrica di Cézanne" (Pier Ugo Melandri). Rinaldo R°oita, via XX settembre 181.r, te!. 564454 . , 10-12,30 f6-19,30 chiuso dom. e !un. matt., fino al 7 nov. GiorgioNelYa Savpna, Centro Il Brandale, via Forni 2 fino all'8 nov. dere le sembianze di frammenti di sigle (Esso, Cocacola, '62-'63), colti dallo zoom di un obietti– vo. Il frammento è accattiyante, attira su di sè l'attenzione dell'osservatore' che è costretto a ' proiettarvi o, più semplicemente, ad immaginare, la parte mancante. Successivamente, i frammenti si moltiplicano sulla tela, si sovrappongonb creando uno spazio irreale - ·quello mentale della memoria dove tutto è·conservato un-po' alla rin-. 'fusa: oggetti e sagome di figure solo parzialmen_J te colorati, in fretta (Io sono infantile, '65; uatis-' se Brune.usisogno, '65). Infine, si giunge ai più re– centi quadri, di nuovo spazialmente univoci come i monocromi (Cavallo e piramidi, '79; Bi– plano,'82). Non ci sono più, infatti, quelle asso– ciazioni di frammenti in uno spazio puramente mentale. Si torna all'elementarietà dei primi la– vori attraverso la dimensione figurale. Ben di',ier– so dal "·figurativo" tradizionale, però, il lavoro nasce da una coscienza profonda della finzione. È un figurativo' che ha fatto i conti con i media e, Grandi mostre Attersee, Brus, Nitsch, W. Picbler, Rainer A cura di Rudi Fuchs, una selezione di opere,.so– pra ttutto recenti, di alcuni artisti austriaci. Brus, Rainer e Nitsch (che espone anche un video) sono già noti per le esperienze vicine al compor– tamentismo della Body Art negli anni '70. L'asse rudifuchsiano Torino/Germania sembra passare per Vienna e l'impero asburgico ... Rivoli; Castello fino al I dic. Ouverture Rivoli, Castello fino al 18 dic. MarioSchifaoo(foto Ugo Mulas),e, nell'altra pagina,"Cavalloe pinmidi", 1979. dono la sconfitta, non cerca più di competere. Esplora·l'immagine, la semplicità ed il colore. Parliamone con lui. Se non ti dispiace, usò il registratore, anche se detesto la tecnologia. La tecnologia?,Come sifa a detestarla? Si può abbassare un po' la televisione? Comin– ciamo dall'inizio. Che rapporto c•era ~!tomo al ·1960con l'America e la Pop? - Nessuno. Nel '62 o '63 sono andato in USA perché avevo una mostra da Sidney Janis. Per noi euro– pei, l'America non era così importante. Sono i cri– tici, non sapendo cosa scrivere sul nostro lavoro, che hanno aspettato l'ar~ivo della Pop per teoriz– zare sui rapporti. [Voi mi volete tentare, vero? Non devo essere io a tentarvi. Sono qui per un atto di salvezza, per evita– re un sacrificio. lo credo, cara signora, che voi siate La Terra tra i due fiu mi t'tfeo Archeologico, C.so Regina Margherita 9-I9 chiuso !un., fino al 15 dic. I viaggi perduti Mole Antonelliana 9:19 fer., 1.0-13 14-19 fest. Gallerie Michelangelo Pistoletto "Tornati all'origine, davanti allo specchio, ci tro– viamo ora circondati da un'arte che si muove a _quattro gambe. Ci troviamo in mezzo alla giun– gla della vita inselvatichiti come quadrupedi gof- fi, come indefmibili pachidermi che si chiudono dentro•a gusci preistorici, si aggrappano agli al– beri e tentano modeste e faticose scalate su mon– tarozzi di terra; e che hanno problemi fisici alle articolazioni, mentre cercano un equilibrio psi– chico. Scaraventati ventre a terra dalla macchina potente del progresso, che non si arresta. dal ro– bot dell'avanguardia che senza arrestarsi ha spaccato la vetrina sul mondo, i portatori del gene sono. chiusi in gabbia" (Pistoletto, 1983). Lavori recenti di un veterano poverista. Giorgio Persano, via dei Mille 29, te!. 835527 Giorgio Griffa "Sei c-0lori", "Dionisio", "Tre segni blu ed al– tro", "Impronta del pollice", "Picèola tela" ... I titoli rimandano, come pure le opere di Griffa, ad un mondo rarefatto, poetico e colorato, ad un segno e ad. un tratto manuali, leggeri ed essenzia– li: partem e iterazione di righe che a volte si scon– trano e si sovrappongono, ma senza conflitto: stratificazioni, come di memoria. Opere recenti che si allontanano però dal rigore di sapore mini– mal degli anni '70 per esplorare, invece, la deco- - razione: "nel momento in cui l'era cibernetica ri– mette in questione la divisione del lav.oro possia– mo racc-0gliere da Matisse e dalle avanguardie il senso profondo della sconvolta gerarchia delle immagini. L'arte ha ritrovato una lontana di– mensione per la quale sposa la pittura in un lena zuolo di segni semplicemente quotidiani, eppure ripieni di antiche memorie", spiega l'artista. Mariano, via C. Battisti 3, te!. 531758 lino a dic. Mafai - Rapbael Realismo espressionista. La Scuola di Roma ('20, '30) si distingue dal classicismo arçaicizzan– te del Novecento con un vigore quasi barocco. Nature morte e scene di città di Mafai; tele più orientaleggianti e, soprattutto, nudi in bronzo dove la corporeità raggiunge forme di vero e proprio erotismo, della sua compagna Antoniet– ta Raphael (di cui è in c-0rsoa Milano una retro– spettiva). Narciso, P.zza C. Felice 18, tel. 543125 fino al 30 nov. Gianni Piacentino Abstr act Comhines del_'85. Eleganti quadri-scul– tu.re con titoli al contempo didascalici _epoetici com e "Yellow-grey bai (diag. cat with wing) ni– ckel, disc (silver) Propellor (dark)". Dalle scultu– re minimal degli anni '60 Piacentino arriva così all'ela:borazione di macchine fantastiche. Il fasci– no della macchina in campo artistico, si sa, ha una lunga storia. Christian Stein, P.zza S. Carlo 206, te!. 535574 MaurizioVetnmio Mantra, via S. Maria 2, tel. 533187 quì per farmi riflèttere su tutto il rmò futuro] La situazione romana in quegli anni? Considero il 1960, quando ho fatto i monocromi, come data di inizio del mio lavoro. La mia prima collettiva è stata insieme a Festa, Angeli, Uncini e Lo Savio alla galleria di Liverani che er11una per– sona eccezionale, brillantissima. Il mio primo qua– dro, Aut-Aut.fu comprato da Turcato. Più tardi, ebbi un rapporto con Plinio. La Tartaruga, allora, era un t~mpio. Ho subito avuto successo. Ma il successo lo paghi. Diventi un po' una vitrima-della, beh, "econonlia" della pittura. Erano provocatori i monocromi? Oh, no. I miei lavori non erano provocatori. Na– scevano da un processo di osservazione di esterni (e da conversazioni con Tano Festa): la segnaleti– ca stradale: i billboard. Però, li dipingevo tuui vuoti. Era un taglio neuo con l'arte precedente. Tuuo quello che è 1•enutodopo è un'altra storia. Nel 1963, ho fatto una mostra intitolata "Tuuo". Calvesi e Vivaldi hanno scritto su quella mostrn. vero? Si. Ma non voglio più che ci siano /es/i e presenta– :::ioninei cataloghi delle mie mostre. 'Taglio netto· rispetto a cosa. atrinformale? All'informale in modo e1•idente.Voglio dire che da lì poteva venire•tuflo. Cer/lJ. po/ero unche co111i– l'11are·a fare i monocromi monomaniaca1111m1e. Ma dopo due anni, ho pensa/lJ che ero in un cui dc sa.:. Allora, ho girato la telu e l'Jw piuuruta di giallo. Dietro. Sai, un po· come ha fauo Paolini più tardi. [Elena è combattuta tra l"afTettoche prova per il marito non stimato e la torbida passione che la lega a Larry. un marinaio violento e omicida ... Uno stranièro venuto dal mare. n amore travolgen-te. Una famiglia spaccata in due. Dal famoso Ioman-

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