Fine secolo - 12-13 ottobre 1985

Ancorapocoe il bidonedi scorie nuclearisarebbe - piombatosul gommone. A bagnonelle acquemquinate. Ovvero,come·cisi dovrà attrezzare se va avanticosì. "Quindisignor Gorbaciov ...mentre Greenpeacesta addossoai francesi,noi andiamo avanticon i nostriesperimenti nucleari". la raccolta di fondi, può scrivere all'ufficio di Greenpeace I~ternational- in .Gran Bretagna e segnalare la sua disponibilità. Ma ci vorrà al– meno un anno prima che l'operazione sia av– viata. Dobbiamo trovare le persone giuste; dobbiamo inseg.nare loro come .funziona Greenpeace, come raccogliamo fondi, come organizziamo le nostre azioni. E' chiaro che daremo priorità a persone con conoscenze spe– cifiche. Siamo sicuri già fin d'ora che trovere– mo molte di queste perso!}e in Italia, e che l'Ufficio italiano sarà un grande successo. Ci aspettiamo anche di trovare un grande seguito di sostenitori e sottoscrittori. C'è una piccola difficoltà. Sino ad oggi tutta la vita di Green– peace si è svolta in lingua inglese. E' una diffi– coltà che abbiamo già dovuto affrontare e in parte superato in Spagna. Pensiamo di nèorre– re alla traduzione simultanea. Tutti i paesi dove siamo presenti. hanno accettato sinora l'inglese. Spesso, che la comprensione sia diffi– cile garantisce l'attenzione dell'ascoltatore. Scandinavi, tedeschi, olandesi preferiscono l'inglese. Nei paesi latini il problema è più dif– ficile, ma cercheremo di superarlo. E' da consi– derare che l'inglese è oggi la lingua che permet– te di essere compresi in ogni angolo del mon– do. Ma sull'Italia avete già deciso qualcosa? La decisione di aprire un ufficio in Italia è sta– ta presa all'una11imità dai membri di Green– pcace International nell'ultima riunione che abbiamo avuto. Vorrei ripetere una cosa a chiare lettere ai vostri lettori: non abbiate fret– ta, non subi§sateci di richieste; ci vuole tempo. Un'altra cosa che vorremmo chiarire sin dall'i- · nizio coi· nostri sostenitori italiani: non siamo allineati con nessun partito politico. Ciascuno di noi ha certo forti opinioni politiche; ma sia– mo un'organizzazione del tutto indipendente. Se i partiti politici cercassero in qualche modo di imporre un'egemonia su di noi, sarebbe la fine. Il nostro impegno è assolutamente sovra– nazionale. Se ci allineassimo coi partiti dei paesi in cui siamo, i nostri sostenitori non sa– rebbero d'accordo. Guerre stellari in TV Può dirci qualcosa sulla decisione presa dal Consiglio Internazionale di Greenpeace a propo– sito di un vostro maggiore impegno sui problemi del disarmo? E' soltanto l'inizio di un mutamento di direzio– ne, per ora in pura fase di progetto. Ed è un mutamento di direzione la cui necessità ci è fatta presente soprattutto dagli Stati Uniti. Una delle ragioni del successo del Presidente Reagan è la sua capacità di difendere la tecno– logia moderna facendo appello a vecchi valori: Reagan appare di parola facile in televisione, evoca il patriottismo americano, rispetto per le virtù tradizionali,· indipendenza, forza. Con questo immaginario sette-ottocentesco si assi– cura l'appoggio del pubblico americano alla tecnologia bellica del ventunesimo secolo. A noi sembra che il movimento per la pace non riesca ad ottenere quel che si propone: gli arse– nali nucleari hanno continuato a crescere enor– memente nonostante le pressioni·del movimen– to in Europa e in Nord-America. Diciamoci la verità: come movimento per la pace i nostri ar– gomenti non sono vincenti. Dobbiamo trovare altri modi di intervento. E se questo implica scendere sul campo stesso di Reagan, che è la televisione, e cercare di fare arrivare le nostre idee a quel settore immenso dell'opinione pub– blica conservatrice americana cui egli si rivol– ge, in una lingua che sia comprensibile e at– traente per quel tipo di americani, siamo di– sposti a tentare. Ci sembra che striscioni, mar– ce e manifestazioni stiano riuscendo a poco, per quell'America dobbiamo trovare nuove forme di comunicazione. Al tempo stesso, cer– cheremo, per quanto ci è possibile, di fare pres– sioni simili anche sull'Unione Sovietica. E tcr- Le «Edmoni Abele» hamotradotto~ curato dalla senone tedesca di Gremneace me é uscito da nelle lirerie coltitolo poco "Greenpeace" Racrogtie infonnamm, documem e tesomoniam.e sulle sue attività. Il mensile "PM" di questo mese dedica invece la copertina e m senizio allo "Sbaroo di Grempeace in Italia". Ii:.':ervse a Z intemazionaJi, come Zi'~~~ancbe ragioni per m ~ preferito =~~Dllllt;P~ di m particolare~ GreeriJJeace. uello di Londra. Où volesse 5 q di °' ' v nv=·~a ronJIDl!le nvo . uffici di ~. 1. Greenpeace lntemational Tempie House High Street Lewes, East Sussex BN7 2LU UNITED KINGDOM Te!: (0273) 478787 2. Australia 310 Angas Street Adelaide 5000 AUSTRALIA Te!: (61-8) 2233578 3. Belgium Corninestraat 41 1040 Brussel BELGIUM Te!: (32-2) 022301307 4. Canada 2623 West Fourth Avenue Vancouver BC V6K 1P8 CANADA Te!: (1-604) 7360321 5.Denm.ark Norre Voldgade 27 i:;=nhagen Te!: (45-1) 122415 6.Germany Haus der Seefahrt Hohe Brucke l 2000 Harnburg 11 GERMANY Te!: (49-40) 3612080 7. Spain Calle Comandante Zorita N4 Madrid 20 SPAIN Tel: (34-1) 2330601/2 a.France 3 rue de la Bucherie Paris 75005 FRANCE Tel: (33-1) 3259137 9. UK 36 Graharn Street London Nl 8LL UNITED KINGDOM Tel: (44-1) 251-3020/22 10. Luxembomg 12 bd, H Clement L-4064 Esch/ Alzette LUXEMBOURG Te!: (352-1) 551772 11.Holland Darnrak 83" 1012LN Amsterdam NETHERLANDS Te!: (31-20) 236545 1Z.New Zealand Private Bag . Wellesely Street Auckland NEWZEALAND Te!: (64-9) 31030 13. Austria WUK Wahringer Strasse 59/5 1090 Wien AUSTRIA Te!: (43-222) 435230 14. Switzerland Postfach 4927 8022 Zurich SWITZERLAND Te!: (41-1)470005 15. Sweden Andra Langgaten 20 413 28 Goteburg SWEDEN Te!: (46-31) 142050 16. USA. 2007 R S)reet NW Washington DC USA Te!: (23) 2892359 17. Marine Div./Film Unit GP (RWH) Ltd. Unit 124 Cannon Workshops 3 Cannon Drive West India Docks London El4 9SA UNITED KINGDOM Te!: (44-1) 515-0242 Film Unit (44-1) 515-0275 remo naturalmente conto della-Gran Bretagna e della Francia.' A nostro parere, i deterrenti nucleari di questi due paesi sono soltanto peri– colose sciocchezze:.non contribuiscono in nul– la alla sicurezza dell'Occidente, e nemmeno al– l'equilibrio del terrore, sono una mera escre– scenza. Certo, riuscire a portare all'interno del– l'Unione Sovietica queste nostre pressioni è un problema difficilissimo. Ma è fondamentale che riusciamo a dare un'immagine di assoluta imparzialità. Se ci dedicassimo soltanto agli -Stati Uniti perderemmo di credibilità, e darem– mo forse credito all'assurda accµsa che _circola in Oran.. Bretagna che ci vorrebbe uomini di paglia del KGB. Di recente, il signor Goroa– ciov ha cominciato a fare concessioni molto in– teressanti, probabilmente perché lui stesso è assai allarmato dagli sviluppi del _piano per le guerre stellari. La somma di investimenti che richiede è colossale, qualcosa tra i 25 e i 40 mi– liardi di dollari che andranno nella sola ricer– ca. Una massa di capitali del genere mette in moto un processo economico che sarà inarre– stabile, l'intera produzione sarà ristrutturata in funzione delle guerre stellari; nasceranno in– dustrie e posti di lavoro, i politici si preoccupe– ,ranno di difendere questi posti di lavoro, e così via. Metterà in moto un sistema autoregolato. Riflettendo su questi problemi ci è sembrato che l'intero ambito di difesa e armamenti do– vesse essere affrontato con nuovi argomenti e nuove soluzioni. Una nuova Greenpeace? Avete già progettato modi specijìci di propagan– da e di intervento? No. Per il momento abbiamo soltanto elabora– to un progetto di massima di quella che sarà la nostra filosofia. Tutte le nostre energie prati– che sono adesso concentrate sul progetto Mu– ruroa. L'opinione pubblica francese nonostan– te le nostre azioni sembra unanimemente schie– rata in favore di una 'force de frappe' naziona– le. Parrebbe eh(, anche in questo caso non stia– mo riuscendo a convincere. Cosa pensate di rispondere a un'accusa che vi verrà certamente mossa, ossia che Greenpeace con questa sua nuova campagna vuolfare·un sal– to di qualità, allontanandosi, in un certo senso, dalla sua vera natura? Vuol essere un salto di qualità. Avete letto l'e– spressione nell'articolo dell'Observer. Sono stato io stesso a suggerirla al giornalista. Quel che intendevo dire è che a causa dell'àffonda– mento del Rainbow Warrior abbiamo guada– gnato un rilievo mondiale che non avevamo prima. Ora intendiamo usarlo, investirlo in nuovi mezzi per salvaguardare l'ambiente, te– nendo conto dell'intero sistema di danneggia– -mento, a partire dal vertice che sono gli esperi– menti nucleari, e il sistema difensivo che li ri– chiede. Siamo consapevoli che questa nuova mossa, salto di qualità, se vuole, ci attirerà cri– tiche da parte dei !)Ostri sostenitori, che sono in gran parte «puristi». Ma, ripeto, crediamo che sia necessario affrontare il problema del– l'ambiente in modo globale. Tali critiche sono un rischio che abbiamo considerato. Può dirci qualcosa sugli ultimi sviluppi a Muru– roa? Per ora ci teniamo er.tro il limite delle dodici miglia stabilito dai francesi. Non intendiamo certo, non è nei nostri metodi, arrivare a uno scontro aperto con loro. Se ciò accadrà, sarà perché i francesi decidono di esagerare nella reazione. Intendiamo rimanere lì e filmare la prossima esplosione nucleare. Intendiamo so– prattutto condurre una ricerca sugli effetti del– le fughe di radiottività sull'ambiente e sulle po– polazioni isolane. Per notizie più fresche, con– tinuate a tenervi in contatto telefonico con la nave. Le foto di ,.uesto servizio ci sono state fornite dall ufficio londinese di Green– peace. •

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