Fine secolo - 5-6 ottobre 1985

I luzionaria era un'altra cosa ancora. Pranas si laureò in legge e iniziò ad insegnare all'Istituto di ricerca sull'Europa Orientale. Questa è l'occasione buona per affrontare pro– blemi anco_roggi enigmatici, vale a dire la in– coerenza délla politica polacca nei confronti di Lituam, Bielorussi e Ucraini. Il fatto è che, come vediamo in America, si scontravano allo– ra in Polonia diverse fon.e, anche se negli anni Trenta ogni anno che passava si potenziava la destra e il suo programma di «poloniZ7.azione» con mezzi polizieschi, ivi compresa la barbara pacificazione delle campagne ucraine. A Vilna dell'oppressione dei Lituani si occupava il pre– fetto Bocianski, il che accadeva già dopo la morte di Pilsudski. Al tempo stesso era sorto l'Istituto di Ricerca sull'Europa Orientale, che era stato fondato da fon.e completamente di– verse, a dire il vero già soppiantate dal crescen– te nazionalismo di ispirazione fascista. Tali · fon.e potevano essere definite come liberali, non senza legami con la massoneria, e fedeli ai sogni federalisti di Pilsudski. Non erano neces– sariamente socialiste o massoniche: ad esempio Swaniewicz stava all'Istituto, come una serie di altri professori dell'Università Stefan Batory, ed egli fu per tutta la vita un fervente cattolico. A un certo punto l'amministrazione provincia– le cominciò a deportare con la forza alcuni Li– tuani, semplicemente espellendoli alla frontiera con la Lituania: volevano deportare anche · Pranas, che a Kovno sarebbe stato natural– mente sbattuto in galera. E furono proprio quelli dell'Istituto che lo difesero. L'idea costi– tutiva dell'Istituto era eccezionale: non impor– tava dove, ma in Polonia bisognava studiare i vicini, perlomeno bisognava che lo facessero coloreo che si preparavano a carriere nell'am– ministrazione statale o in diplomazia. All'Isti– tuto si insegnava quella che oggi si chiama so– vietologia molti anni prima che questo ramo del sapere si sviluppasse in America: si impara– vano cioè l'economia, la geografia e i problemi istituzionali dell'Unione Sovietica. Ma si inse– gnavano anche la storia e le lingue della nostra regione: il lituano, il lettone, l'estone, il bielo– russo. E' ·abbastanza caratteristico il fatto che quando alcuni ex:membri del nostro -gruppo «Zagara», Henryk Dembinski e Stefan Je– drychowski, vennero denunciati a Vilna come comunisti e quando un po' più tardi compar– vero ad un processo in veste di imputati, ciò non impedì alle autorità dell'Istituto di assu– merli. Segretario dell'Istituto era un mio colle– ga, il poeta Teodor Bujnicki, per tenere delle_ lezioni veniva da Varsavia Stanislaw Ba– cz:ynski(padre del futuro poeta Krzystof Ba– czynski), uomo molto di sinistra, abbastanza tipico di una certa mentalità: pilsudskista, le– gionario, aveva preso parte all'insurrezione polacca in Slesia, provenendo da quella intelli– gencija polacca che era andata a•combattere per una Polonia indipendente in nome delle sue idee radicali. Mi sembra che Pranas Ance– vicius e Baczynski si piacquero vicendevolmen– te in maniera particolare: fu quest'ultimo ad invitare Pranas a Varsavia, lontano dalle per– secuzioni dell'amministrazione locale, e Io aiutò anche a trovare lavoro, non ricordo se in un qualche istituto di ricerca o in una bibliote– ca. Ma questo accadde prima dello scoppio della guerra. - Nel XIX secolo, salvo il . cinema Negli anni d'università Vilna era per me i din– tonii della Piazza della Cattedrale. Da un lato l'edificio dell'università, dall'altro il caffè sulla Rudnicki all'angolo con la Mickiewicz e subito a fianco l'Istituto di Ricerca sull'Europa Orientale. Nella nostra università la continuità si sentiva molto più che in altre, eccezion fatta per la Jagellonski di Cracovia. E questo perchè il suo periodo di chiusura dopo la insurrezione del 1831 si era in qualche modo ridotto, era sparito dal ricordo, e si viveva nell'aura dei Fi- Vilna il cortile dell'Università, in una litografiadel primo Ottocento. era un importante centro culturale ebraico con le sue tradizioni. Vorrei ricordare che proprio là, tra la base operaia ebrea, di coloro che par– lavano yiddish, nacque. prima della .Grande Guerra il Bund. I suoi capi, Alter e Erlich, ven– nero successivamente fucilati da Stalin. Vilna aveva un Istituto. Storico ebraico, in seguito trasferito a New York. Credo che Vilna parte– cipò in maniera particolare alla rinascita dello Stato ebraico in Israele. Abitando in una tale città, dovrei saperne di più su tutto ciò, ma le consuetudini me lo impedirono. La Vilna ebraica e quella non-ebraica vivevano separa– te. Anche nel parlare e nello scrivere non usa– vano la stessa lingua. Da studente guardavo al mondo internazionale, il che era abbastanza superficiale. Non sapevo nulla della storia de– gli Ebrei in Polonia ed ·in Lituania, del loro pensiero religioso, del misticismo ebraico, della Kabbalah. Solo molto tempo dopo, in Ameri– ca, ho studiato tutto ciò. Questo dà la misura della divisione tra le due comunità: che dire delle altre città della Polonia prebellica, se io, essendo così a contatto, sono rimasto ignoran– te? Nessuno, per quanto ne so, si arrischiò a proporre in Polonia· che l'ebraico venisse inse– gnato a scuola tra le lingue «classiche», che si studiasse la storia intellettuale degli Ebrei po– lacchi o che si leggesse e si commentasse l'An– tico Testamento: l'avrebbero· incarcerato. E se l'odio degli Ebrei nei confronti del Polacchi, cui fa riscontro un loro strano rispetto per Te– deschi e Russi, mi ferisce e mi addolora, devo però riconoscere che l'antisemitismo meschino, in inglese direi petty, in francese mesquin, può ferire quanto un'arma, essendo qualcosa di !ornati. Crescere a Vilna significava appartene- filologia come un tedio immane. Oggi•i)latino quotidiano. re solo in parte al XX secolo, forse principal- ed il greco, che ho cominciato a studiare a ses- Spero che in questa mia lettera tu possa trova– mente per tramite del cinema. Oggi a volte mi sant'anni, rappresentano per me qualcosa di re materia di riflessioni. Sia tu che io vogliamo si confonde il Club Universitario dei Wlocze- diverso: l'accesso al mondo dell'ellenismo e de- che i rapporti polacco-lituani trovino un asset– gie, e soprattutto i Wloczegie anziani, con la gli inizi del .cristianesimo. Se allora avessi in- to diverso rispetto al passato. Le nostre due · Società dei Szubracy composta dai professori contrato qualcuno di saggio, che avesse potuto nazioni hanno alle spalle terribili esperienze, della giovane università Mickiewicz. Mi sem- indirizzarmi, forse avrei superato la noia. sono state soggiogate, umiliate, calpestate. Le bra addirittura che nei miei anni di studio ope- C'era un professore di greco che era un vero nuove generazioni devono parlarsi in maniera rasse ancora la loggia «II fervente Lituano». fenomeno, Stefan Srebrny: avrei ·dovuto stu- diversa da comç è stato fatto negli anni prima In confronto a Vilna Varsavia era una città diare con lui. E se avessi imparato anche l'e- della guerra. Dobbiamo tuttavia tener conto brutta, corrotta nei suoi quartieri centrali-ed in braico, sarei uno dt1i pochi letterati con una della forza di inerzia e del fatto che, nel vuoto alcune zone della periferia dal virus della mise- buona formazione. Tuttavia legge a Vilna era ideologico che si è creato, il nazionalismÒ, sia ria, ebrea nelle case e nei piccoli negozi o po- a mio parere migliore che non in altre univer- in Polonia sia in Lituania, tornerà a percorrere lacca, proletaria e non reggeva al paragone sità polacche, il che significa che in ogni anno vie già sperimentate, dal momento che nella con le città civilizzate, come la stupenda Praga. dei quattro richiesti per la laurea vi era almeno storia di.ogni Paese esistono modelli che si ri– Cionondimeno Varsavia era già il secolo ven- un corso interessante. Tra questi metterei: teo- petono, patterns. Alla fine del XVIII secolo in tesimo. A coloro che arrivavano da Varsavia, ria del diritto (professoressa Ejnikowna), sto- Polonia è maturata una rottura tra campo del– come K.I.Galczynski, Vilna si presentava ria costituzionale del granducato di Lituania le Riforme e· campo sarmatico e tale rottura come una città assolutamente esotica. Invece (Iwo Jaworski), diritto penale (Bronislaw con varie trasformazioni si è mantenuta fino io ero terrificato da Varsavia. Durante i miei Wroblewski, che in realtà sotto questo pretesto ad oggi, anche se in condizioni di non chiarez– studi di diritto per un anno frequentai l'univer- - teneva un corso di antropologia), storia della za o di semi-chiarezza sfugge ad ogni definizio– sità di Varsavia, e fu una brutta esperienza. filosofia del diritto (Wiktor Sukiennicki). È ne. Forse il libro di Adam Michnik La Chiesa Venni bocciato agli esami (con professori che così che a Vilna, sia nella scuola media sia al- e la sinistra in Polonia pone fine a ques~ rottu– non meritavano nemmeno di legare le scarpe a l'università, ho ricevuto una buona educazio- ra. Nel nostro secolo infatti rifugio della men- quelli di Vilna) e tornai a casa. ne, anche se avrebbe potuto essere migliore. talità sarmatica, che ha generato il nazionali- Ancor oggi non so .dire percliè sprecai tanti smo contempornneo, è stata, almeno fino al anni studiando legge. Accadde-così: mi iscrissi Devi tener conto del fatto che dopo il 1918 1939, la Chiesa. Si profila ora una nuova al- a lettere, da cui fuggii dopo due settimane, e avevano dovuto d'un colpo improvvisare un leanza, la Chiesa in Polonia concentra in sè dal momento in cui mi iscrissi a legge una stu- siSt ema scolaSti co, non mancavano quio d i per- grandi energie di progresso, ed il progresso in pida ostinazione (lituana?), la vergogna di ab- sonaggi che si erano trovati in cattedra per questo regime non può significare altro che bandonare qualcosa di cominciato mi costrin-• ·caso. Ad ogni buon conto a Vilna non vi era na-efficace-dif-esa-deJI:uomo,-Ma-si-tratta:di- sero ad estenuarmi fino al conseguimento della nessun professore poco -serio sul tipo del famo- trasformazioni complesse, che non si fanno da laurea. Legge era allora una facoltà generale, so Jarra a Varsavia, che imponeva per l'esame un giorno all'altro: non si può inoltre esagera- . · Am · · I · di studiare a memoria tutto il suo manuale di come oggi m enca antropo ogia o sociolo- re, prevedendo una rapida sparizione delle po- . da t di I 11· h teoria del diritto e bocciava quando uno stu- gia, an vano a s u ar egge que i c e non sizioni nazionalistiche in edizione prebellica in . sapevano bene che strada prendere. Lettere in- dente rispondeva con «parole proprie», anche larga parte del clero. · h d" se il suo manuale era tutto un balbettio. vece esigeva c e uno icesse a se stesso: bene, I Lìtuani degli anni 1918-1939 non amavano , sarò professore di scuola media. Da giovani si tutto· quello che a Vilna mi era più vicino: i hanno sogni grandiosi ed indefiniti, è difficile La Vilna ebraica krajowcy, i sogni federalisti, il regionalimo, i essere sobri e scegliere una modesta professio- massoni-liberali, che un tempo avevano segui- ne di insegnante. Se dovessi scegliere oggi, con Una cosa è importante quando si parla di Vii- to Pilsudski. Mi sembra preferissero avere a il mio sapere attuale, non sceglierei lettere e na: si trattava per buona parte di una città che fare con l'anima natura/iter endeciana, in nep~ure_f~osofia (frequentai a~che lezioni e ebraica. E in tutt'altro modo rispetto a Varsa- quanto allora perlomeno si vedeva chiaramen– semman di filosofia), ma la cosiddetta-filòlo- - via.-11quartiere ebraico dfVt na era un abinn:--te-il nemico. Forse avevano ragione;-non-starò– gia classica e studierei anche l'ebraico e filolo- to di strette viuzze assolutamente medievali, le a discutere. Tuttavia è proprio quella linea, e gia biblica. Solo che allora latino e greco vole- case erano unite da arcate, il selciato era solca- non la linea sarmatica, che oggi dà una speran– vano dire un- pmgramma concepito-tradizio -te-da-rotaie-per-una larghezza-di-due,forse4cre- za di-amicizia tra Polacchi-e..Lituani~E-infine– ·nalmente, e quindi per lo più poeti dell'anti- metri. A Varsavia invece le strade costeggiava- qùesta è la genealogia politica di Jerzy Gie– chità, mentre ad esempio le tragedie greche Jet- no orribili palazzoni di case in affitto del XIX droyc, direttore di «Kultura», di cui sono da te nehe traduzioni professorali mi annoiavano secolo. La miseria ebraica a Vilna saltava molti anni collaboratore. tremendamente, di Virgilio ne avevo abbastan- meno agli occhi, il che non vuol dire che non ci za dalla scuola, insomma consideravo tutta la fosse. Ma la differenza non sta in questo. Vilna ( traduzione dal polacco di Mauro Martini)

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