Fine secolo - 24-25 agosto 1985

FINE SECOLO* SABATO 24 / D9MENICA 25 AGOSTO 22 i:w· LA BESTIA, PARSIFAL E SUPERMAN cietà, un elemento del dinamismo sociale. Io mi sento così; e perfino di fronte a un messaggio pubblicitario ri– volto ai giovani ci metto un attimo in più ad accorgermi che non è destinato a me. Per questo, lo stereotipo della stampa che continua a scrivere dei «giovani del Movi– mento Popolare» ha in.volontariamente qualcosa di giu– sto. Un'altra modificazione riguarda la religiosità. Oggi i gio~ vani che si professano atei fai fatica a trovarli. Dichiara– no piuttosto una fede in un loro Dio. E' scomparso an– che il rifiuto così netto pochi anni fa della chiesa cattoli– ca, e si è attenuato il mangiapretismo. Anche le parroc– chie sono in forte ripresa, pur inadeguate al rapporto con l'ambiente sociale». Il papa E questo papa? «La dignità di annuncio e di proposta culturale restituita alla fede dalla presenza e dal magistero di questo papa è incredibile. Al centi:o stanno la Redemptoi hominis, e tutti i viaggi: la straordinaria capacità di incontrare la gente e i suoi bisogni, il coraggio di andare, incontrare e annunciare. Quando in piazza San Pietro l'ho sentito dire:· «Non abbiate paura, aprite le porte, spalancate le porte a Cristo», ho fatto un salto così, addormentata co– m'ero per il viaggio: erano anni· che non si sentiva una frase così». Quali altre frasi, prima? «Beh, quella di Giovanni XXIII sulla careu.a, e poi quel– lo che Paolo VI ha detto sulla chiesa, e che ha una forte continuità con il pontificato attuale, anche sé Paolo Vl era poi arginato da 'un mondo· cattolico ed ecclesiastico che voleva altro». E il povero papa Luciani, con quella sua frase su Dio ma– dre? «C'è stata, nella vicenda di papa Luciani, una delle più limpide manifestazioni dello Spirito Santo». Che tutto serva Uno Spirito Santo così incline alla chirurgia di emergenza · piuttosto che alla prevenzione? E non converrebbe comun– que riconoscere anche alla Provvidenza un diritto alla di– strazione, ai piccoli lapsus meccanici, al non intervento - qualche volta? No, Emilia pensa di no. E Anna Maria con- clude: ' «Dall'apertura dell'infanzia ero passata alla chiusura, alla delùsione. Ho cominciato a spalancarmi da quando ho trovato la ragione e il modo di dire a sempre più per- . sone «mi interessi». Qu~sta è l'unica esperienza in cui mi è stata fatta la promessa che tutto di me serva, errori, li– miti, parti buie, in cui non censuro niente. In passato ho dovuto nascondere o rinnegare tante cose di me per poter stare in certe compagnie, ho dovuto adeguarmi - questa è l'unica esperienza in cui mi succede il contrario. E non . per rassegnazione». OH GRAN vmTU' DE' CAV AT,1 F:RI ANTIQm! Og,i, festa ha il suo guasta/elte. In questocaso è il nostro prestigioso collaboratore Ùlca Fmtana afare da guasta/elte sui tena offerti dal Meeting de/I' Amici:da. . di Luca FONTANA Che Comunione e Liberazione indica un «Meeting '85» nei nomi di Parsifal, la Bestia (sarà quella de/l'Apoca– lisse?!) e Superman dice già assai sugli abiti multicolori e imprestati in cui lo spirito dei tempi si esibisce da noi: Bibbia, fumetto americano e tradizionali nostalgie rea– zionarie neo-medioevali si accostano in bella congerie - il Superman evocherà Ubermensch, e ci sarà spazio per Nietzsche e altre divagazioni fiorite. L'insalata testimonia però di un gran fiuto, da parte di questa nostra organizzazione neo-cristiana fondamenta– lista, nello· stendere il menu ·della cultura middle-brow del momento, in Italia, oggi. I tre disparati universi simbolici offrono pretesti ottimi al vocalizzo sul pensiero fumoso rifritti in cui eccellono, e prosperano, i nostri c~i a scolarizzazione alta. Da un aereo allegorizzare a un affannoso sillogizzare -peraltro tutti dentro la tradizione cristiana- _e con ulteriore di– sturbo aggiunto da altre letture ipersimboliohe del mon– do-e de/l'essere, quali la psicoanalisi, le etimologie alla Heidegger, oggi molto in voga, saranno prodotte vaghe approssimazioni di quell'inimitabile .tipo ideale swiftia– no: Meditazione su un manico di scopa. L'uso che di Parsifal si vuol fare -ed è già curioso che del nome si dia la forma tedesca che da Wolfram von Eschenbach giunge a Wagner- è subito enunciato.forse per sbadataggine, in una forzatura di traduzione del– l'appellativo con cui Wagner conferisce carisma al suo Messia ariano: Der reiner Tor. E' ormai convenzione in Italia tradurlo come il puro folle, verificando il nostro aggettivo tutte le sfumature semantiche del tedesco rein, inclusa quella di casto. E va più che bene. Mp Luciana Cocito, docente di Storia Medioevale a Firenze, in un articolo introduttivo allafutura neomitizzazione di Par– sifal ad uso dei nostri garruli bambini di dio, o./tread at– tribuire a Tor l'aggettivo rein con un'imbarazzante ter– minazione femminile -ma è certo un refuso- non ha esi– stazioni a tradurre: il casto folle (sottolineatura mia!). Vero, la castità ha un suo vasto senso in quella comples– sa Sachertorte mistico-erotico-razziai-razzista che è l'ultima opera di Wagner - ma lui la con.sideravaun rito teatrale concepito per sostituire la Messa, un rito espia– torio giunto a redimere il cristianesimo dal suo peccato originale, il giudaismo, scambiando il JoshÙa ebreo, che ·esponele sue poco dignitose ecchimosi e lacerazioni, con il candido f,oy-scout dell'assoluto ariano. (Chiunque de– sideri obiettare a questa mia lettura, certo disinvolta, abbia la cortesia di leggere Heldentum und Christen– tum ( Eroismo e cristianesimo) di Richard Wagner). Provo un personale ribrezzo a seguire Wagner lungo queste speculazioni e spero, anzi sono certo, che questi · giovani comunicati e liberati non verso queste pericolose allegorie vogliano muoversi. Che per loro quel puro, rein, restringa il suo vasto senso di non toccato dall'e– sperienza malata dell'uomo sociale -questo sì che è un - grande mito romantico- e si riduca a casto. Siate casti, fanciulli, casti, solerti e ilari - antico modello della pe– dagogia cattolica. E che nelle vostre menti allegoriche, nasca subito intuizione mitica che la tanto proclamata castità del vostro leader è figura di quella di Parsifal, e viceversa. Un sano mito, che vi rincondu"à con dolcez– _zaalla gioiosa ripulsa della carne e alle estasi incolpe– voli della polluzione notturna. Ma un momento, ragazzi -poichè di paternalismo vi nu– trono, assul'Jleròcon voi tono da padre- se per caso apri– rete un giorno il romanzo di Chrétien de Troyes vi leg– gerete anche: Et cele soffre qu'il le baise Ne se quit pas qu'il li anuit. Ensi jurent tote la nuit, Li uns lez l'autre, bouche a bouche, Juisqu'al main que li lors aproche. Gliel'aveva raccomandato tanto la sua mamma -sii ca– sto!- ma lui qui disobbedisce. Fido che curiosità prurigi– nosa v'indurra d tradurre il passo, apprendendo per via la langue d', il. Ma. -e questa è la morale- quanto più complesso è un testo se lo si avvicina con amore filologi– co e non con fanatico allegorismo. Se siamo incapaci di leggere nel Perceval di Chrétien -come primo testo- le peripezie dell'individuazione da uomo a cavaliere -un ethos così remoto, esotico nel tempo per noi- ci sfuggirà anche·il piacere di intravvedervi in trasparenza una me– tafora della nostra propria avventura· alla ricerca del nostro nome; il ·viaggio di ogni adolescente, ci pare di poter dire. Ma se la lettura della storia incompiuta di Chrétien giunge al punto terminale di quel recente e frettoloso ingorgo di edizioni tascabili e frastuono di cattivo giornalismo -la nostra versione locale, recente, e per pochi, di una cultura di massa: per pochi, perchè così sottile è in Italia lo strato dei lettori, anche nel già esiguo numero dei pochi a scolarizzazione alta- soggetto a tutte le ermeneutiche di grido,_quel povero testo spro– fonderà nella notte del significato vago'e intercambiabi– le, dove i nostri labili sensi sono disinformati non solo quanto al colore delle proverbiali vacche, ma sono in– dotti a dubitare della loro stessa esistenza fisica. Da lì nasceranno miti istantanei e imperiosi quanto quelli pro– dotti do,una campagna pubblicitaria: quest'anno si por– ta il cavaliere, il crociato, l'eroe puro e casto. Andate fi– gli prediletti di dio alla festa, la crociata dei puri vi at– tende. Per convincervene, i vostri padri spirituali rima– sticano per voi in infame poltiglia di slogan semplici set– te od otto secoli di cultura universale, e oltre.

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