Fine secolo - 24-25 agosto 1985

FINE SECOLO* SABATO 24 / DOMENICA 25 AGOSTO 341:11: 1 1l!ll/! ll!!i/il;l!!!ii .. r -Poesie ·di Gianfranco– Palmery ORO SPENTO Così mi spengo in questo tetro facchinaggio che il finito comanda, senza compenso rispondo all'oro opaco, spento dell'ape solitaria che svola nell'umido settembre sul settembrino d'un pallido _viola,spècchio al pallore della memoria, per l'ultimo bòttino. E' solo , un'altra forma di pena, la calma. Forzato del tedio quotidiano - è la stolida penalità che mi sono assegnato: agl'inferi per la vita - mutevole fino all'infima gamma, mi sgagliarda ora in un fatuo pellegrinaggio senza più luce, senza fiamma - e voi che a volte balenate, come nuove mattine, pronte a irrompere, irraggiate in me o io in voi, azzurre tenebre cristalline dell'infanzia! DI RAMI E STELI Di rami e steli flessibili, di flebili ·c;orolle che il tempo sgrana nel fulmineo o lento precipitare di petali, delle alte erbe sottili cedenti a un soffio e di tutte le forme lievi.aeree che tremano all'aria: specchio i fremiti assidui le perdite rabbrividenti, il fiammeggiare in verdi lingue di fuoco gelide sotto }'.azzurro imperioso dei cieli verso cui svettano ciecamente radicate alla terra immobili e agitate, ondeggianti in una vertigine ferma, solo capaci di fingere fulgori di vita mentre marciscono piano pazienti nell'attesa di cedere, tornare a un minerale .ordine elementare CARTE CELESTI E' finita allora la sarabanda, i colpi di spillo e di pugnale, il fuoco il sangue la danza ossessa, sacrificale ... Il vento rotea nella starrza vuota, alza polvere e fogli ingialliti o ancora candidi: quanti fitti di versi mai finiti! Cifre cimmerie, d'intricate carte celesti tracciati indecifrabili per stelle ormai spente, crollate costellazioni della mente: di nascosto se n'è andata via, ha lasciato la camera alta deserta la poesia. NEL TEMPO Tesi verso l'eterno, nel tempo: che aspro pungolo che sfinente piaga - come ci sfibra l'acerbo ossimoro d'essere vivi e mortali, quando impallidiscono gli splendori del mondo e l'occhio invano scruta oltre }'ombre della morte. O siti ultramondani, gelo e tenebre: nel suo carcere chiusa la mente vi figura e esplora - ma ancora qui nel finito, che eternamente finisce, conficcàti - e lentamente spogliati - svaporiamo in sudori e sogni, le tracce inafferrabili che sole dureranno di noi, da mille morti offesi e sempre senza gloria risorti per restare dopo effimere ascesi sepolti sotto il flusso insensato dei giorni. A MEZZ'ARIA E' l'astuta divisa dell'inferno questa veste di compunzione? Oh siamo più che sfiorati - strinati, certo bruciacchiati e forse attraversati da una vena demoniaca: non gravi siamo, ma vani da sempre invasi dalla vanità. Così se l'amore più non illumina ìl mondo e amore e mondo precipita la morte in una polverosa geènna - ci volgiamo al silenzio per amore della polvere e di un volto invisibile, ma al secolare ufficio, all'offuscata sua pompa devoti, a mezz'aria rimaniamo e soli, rimato_ri solitari MANIERA I. Se nomino i tuoi occhi, questi perdutamente scaduti oggetti di poesia, gemine gemme che gli austeri poeti antichi incastonavano nei loro versi: . non è per accendere i miei di freddi-– fuochi, farli rilucere col facile effetto del colore evocato, l'azzurro, è il tuo caso, però cangiante che trascolora nel verde e nel grigio del più volubile berillo; ma perchè dei miei versi il fuoco accerchi quei gelidi gem_elli, le loro luci elusive accalori, e si rovesci il tempo: i bei cristalli addormentati si riaprano fiori. II. Quante volte li ho pensati occhi di Minerva, cerule luci minerali che nessun fuoco altera nella loro altèra chiaria: intenta alla lettura o nella turrita tua tristezza di reclusa se gelidi lampi raggiano quegli astrali globi o si accendono dei fatui fuochi danzatori dei sorrisi: Atena senza attrezzi di guerra, persa nei tuoi aerei pensieri - tu sei il mio vivo palladio e fuoco e lume dei miei versi è il raggio di questi calunniati oggetti celesti. GianfrancoPalmery è nato e-vivea Roma. E' stato critico letterarioper "li Messaggero"dal 1978al 1981.Ha pubblicatopoesiee saggisu "Letteratura", "Carte Segrete", "Paragone",e altreriviste;e IDIO plaquettedi versi, Mitologie, ( li Labirinto, /981). Dirigela rivista "Arsenale'.

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