Fine secolo - 24-25 agosto 1985

differenza dagli altri animali: l'uomo può agire conf or- mamente a una verità di sé. 1 • Sia Parsifal che Superman possono essere la Bestia, nel– l'infedeltà e nella caduta: ma il primo può perdonare, il · secondo ne subisce la prepotenza. La Bestia alimenta uno · spirito trasgressivo moderno che è l'altra faccia dello spi– rito puritano, si irradia dagli stessi centri: da un lato c'è l'ideale di una perfezion!! morale compiuta solo con mez– zi umani, dall'altro una dissacrazione nutrita di disingan– no. Le sue manifestazioni artistiche e letterarie principali sono state americane -dall'Action painting, a Faulkner, a Scott Fitzgerald, a Hemingway- ma lo spirito tedesco ne è altrettanto pervaso. Un Nietzsche pseudocristi(!,no?, In questa triade un po 'pirandelliana c'è anche un inevitabile rinvio al Wagner di Parsifal e al Nietzsche del Superuomo. E' casuale? No. Il Parsifal è l'opera della rottura fra Wagner e Nie– tzsche. Quest'ultimo vi denunciava, e con ragione, il cedi– mento di Wagner al cristianesimo ,(ma anche l'olandese volante è in fondo un Parsifal). Per noi c'è un riferimento positivo a Wagner, e anche al Nietzsche, che avverte il ri- · chiamo di una ricomprensione post-D!etafisica del cristia– nesimo. Una volta croll~te le certezze metafisiche, i valori cristiani possono essere. riscoperti come gli unici in grado di dare un senso alla vita. E' tutto un filone culturale che _ va in questa direzione, da Tolstoi a Herbert a Wier– zynski. Nello stesso Nietzsche il Superuomo esprime una domanda di riconoscimento dell'uomo che è più _impor– tante del pane: per soddisfarla, ci sono due vie, quella della soppressione dell'altro, o del riconoscimento dell'al– tro, della libera amicizia. E' qui il tema cristiano dèlla <:o– munion'e, così incomparabilmente superiore alla sotto– missione, alla dialettica servo-padrone.- Un cristianesimo riscoperto come risposta pratica, efficace ai problemi dé/l'uomo nel mondo di oggi come si adatta alla fedeltà dogmatica che vi contrassegna, e alla stessa idea «cavalleresca» di un Ideale esterno, superiore, dal quale bisogna farsi impadronire? L'ideale è nella storia, e nella comunità. La storia ·è im– prevedibile. E' l'incontro con l'altro. Certo, l'ideale è as– solutamente oggettivo, ma solo attraverso il cammino · . della vita posso venire a sapere come si impadronisce di me. Occorre rispettare questo cammino. La legge oggetti– va mi ispira, ma solo attraverso il riferimento alla com– pagnia, alla Tavola Rotonda, alla s1!ada lungo la quale si cerca ciò che già si possiede.' La certezza e il dubb/o Tutto ciò può apparire come una versionefra le tante dell'i– niziazione comune, e del «vivere secondo un ideale». La stessa massoneria ha copiosamente attinto alla leggenda del Graal. Si trattava in quel caso di confraternite deiste che non credevano più nelle verità cristiane. Del resto il cristiane– simo non è, per così dire, esclusivan1ente cristiano. I cri- stiani pensano che.la loro fede sia la forma ultima e defi– nitiva di una ricerca che è immanente alla struttura del– l'essere umano. E' estranea e lontana da questo l'idea di un Superman cristiano di fronte a un mondo interamente pagano. Parsifal è Un missionario, anche. Non è certo animato da una retorica del dubbio. La certezza riguardo alla verità è sempre migliore del dubbio. La certezza ri– guardo alla verità è la soluzione ael problema di cui il dubbio è la formulazione. La· certezza non sulla verità, quella sì che è deteriore. Ma voi non siete zelatori della certezza metodica? Bisogna intendersi. Parsifal (e neanche io) non mettereb– be in dubbio i Dieci Comandamenti: ma il modo in cui la certezza diventa storia per lui, questo è il grande gioco della vita. La coscienza della Legge è comune al fariseo come al cristiano. Una certezza originaria è l'orientamen– to di ogni ricerca. Anche dal punto di vista episterllologi– co, la ricerca scientifica sorge all'intersezione fra una cer– tezza e:;. un dubbio. FINE SECOLO_* SABATO 24 / DOMENICA 25 AGOSTO 17 L'immaginedi copertina è undisegnodi L. Becbsteine illustra il FinaledelTerzoAtto del Parsifaldi R. Wagner.E' naturalmente unnostrointerventocheba permessoa Supermane alla Bestiadi esserepresenti-. Nella paginaa fronteParsifal, ~undry e Gurnemanz in un disegno.diMax Ritter. Qui accantoRoccoBottiglionefra·KingKonge Superman. Le tentazioni Viene in mente l'idea che la terra sia rotonda, e che andan– do dall'altra parte si possa trovare l'India, e che errando si trovi l'America, e che comunque navigare necesse. Forse, l'America è una tentazione. La vicenda delle tentaziÒni è quella di Parsifal, a differen– za di Superman, mai tentato da nulla. La scena della ten– tazione è in Wagner forse la più bella. Il rischio è necessario, L'uomo che non rischi di innamo– rarsi, non commetterà adulterio. Naturalmente, l'uomo che non obbedisce ai suoi impulsi immediati può essere più elevato o più basso della Bestia. Può superarla nel bene e nel male. Anche questo si compie nella storia. De– siderio del cuore, e verità oggettiva, dati nell'esperienza originaria, sono poi riconosciute soìo nel pellegrinaggio. Non il dubbio andrebbe perseguito, ma l'atteggiamento critico. Per questa via sì producono le certezze esistenziali pratiche: la polemica contro le certezze astratte mi trova del tutto consenziente, lì non c'è moralità, ma morali– smo. Magari per un pregiudizio circa un vostro eccesso di zelo reclutatore, si riceve poi l'impressione inversa, che siate fortemente appagati delle vostre verità e della vostra comu– nità, e che la tolleranza verso gli altri si combini con una buona dose di disinteresse. Magari che il vostro stesso im– pegno nella politica tradizionale sia una specie di invio di emissari in partibus infidelium incaricati non di occuparsi della cosa pubblica, ma di custodire e allargare i confini della vostra riserva. Del nostro impegno politico non sono il più indicato a ri– spondere. Sta dì fatto che, all'opposto, il Meeting è pro– prio un punto d'incontro fra gente diversa. Certo, io sono persuaso che alla fine è alla fede cristiana che si ar– riva, ma un mio amico musulmano può essere persuaso esattamente del contrario. C'è un'affinità di strutture umane che mette in rilievo valori comuni con una dialo– go fecòndo, un incontro e una reciproca testimonianza, e soprattutto un reciproco affidarsi. Sono in causa verità che non possono esser.e dimostrate, più esistenziali che dogmatiche, ·nel senso in cui è dogmatica la scienza. In questo campo non posso dimostrare che l'altro ha torto - è l'altro a poterlo sentire, come il falso testimone, il quale sa che ciò che dice non è vero. Non è, questa, una relativizzazione del cristianesimo, ma un'espressione delia sua umanità profonda. - Adulti menò repellenti ... Si prova un qualche imbarazzo a sentirvi parlare non per conto di Comunione e Liberazione, ma direttamente in nome del cristianesimo. Ci si sente come un lettore normal– mente affezionato di Proust che si trovi improvvisamente in una combriccola proustiana. CL è un metodo di educazione al cristianesimo. Per quanto è possibile, non dice nulla per conto proprio-. Se ha accenti particolari, non stanno nel risultato che pro– pone, che non può essere altro -che una personalità cri-

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