Fine secolo - 17-18 agosto 1985

FINE SECOLO* SABATO 17 I DOMENICA 18 AGOSTO 12 l ·· gi di oggi fa chiamano «piccola era glaciale}) - una tknomi– nazwne forse allarmistica. All'interno di quèsto periodo; c1 sono state tre fasi di periodi più caldi, l'ultimo dei quali tra ìl 1900 e. il 1950-60 circa. Da allora, sembra essersi ripre– sentata la tendenza a un clima più coniinentale, più rigido, più incline a eccessi termici. Fino a quando proseguirà, non lo sappiamo'. Non sappiamo se è una riduzione temporanea, dopo la quale la temperatura tornerà a salire, o se siamo sulla strada di quel/'"era glaciale" che sipaventa alle por- . te, e che comunque dovrebbe arrivare fra 90.000 anni. Qui · siamo. entro le oscillazioni naturali. · Quali siano le cause, è del tutto incerto: variazioni anche piccole ne/l'oscillazione dell'asse terrestre che potrebbero indurre grandi effetti; o stiramenti nell'orbita della terra; o i/ ·càrattere non pienamente costante della <<costante sola– re»... 111 realtà, le stagioni sono davvero due: calda e fred– da. Le altre due sono transizioni, in cui grandiose modifica– zioni nella circolazione generale delle correnti, dei venti, nella distribuziòne della pressione e così via conducono dal tipq· invernale a quello estivo e viceversa.. Anche questo passaggio non è graduale ma sussultante, con anticipi e ri– torni. Così la primavera reale coincide di rado con quella di Botticelli, è con la pioggerellina di marzo che picchia ar– gentina. Certo, alla fine di febbraio l'uomo ha desiderio di caldo - salvo protestare che ne fa troppo dopo un paio di giorni. Del resto il passato registra lamentele ininterrotte, mada– me de Sévigné non lafiniva mai di lamentarsi del tempo, e Flaubert, quanto a lui, trovava che facesse sempre un tem- po eccezionale. · Il secolo scorso è stato a sua volta più freddo e continenta- le». . La.fine. del inondo Magari anche questo ha a che fare con la diffusione, nel– la seconda metà del secolo scorso, del tema della fine del mondo per esaurimento del calore solare. ) «In quel periodo, a .cavallo fra astronomia, materialismi e spirf.tismi, anche la divulgazione meteorologica ricevette un particolare impulso. Guardi la dicitura di questo libro, del 1865: 'Lezioni elementari di fisica sperimentale e di meteo– rologia accomodate alla comune intelligenza degli allievi poco versati nelle discipline matematiche' - infondo è que– sta la divulgazione». Finora abbiamo parlato di condizioni naturali sem.a uo– mini. Si ricorda che effetto traumatico fece la dichiara– zione di quegli astronauti al secondo viaggio, che asseri- rt Bemacca a 3 anni, a Bologna, con la cagnetta Diana ... t

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