Fine secolo - 3-4 agosto 1985

FINE SECOLO* SABATO 3 / DOMENICA 4 AGOSTO 16 :< :L;_;:,,>,;1':c_ .. ,:<L:.:.:_,,.<:.f..:_:,:,Y·::,<f L~ .,.iw\ ,· ><•;·· ··::.;·,:, >·,~··• i-·,tt:<'?>:·~··>fròiiài 1 Ui}b- rispondere alla disgregazione dello «spettacolo acculturato» prodotta da ·questo delirare scon– veniente. Dall'altra parte, ci si è domandato fino a che punto i settori stabili e tranquilli del– la società fossero responsabili del senso di esclusione e di assenza di speranza tra i giovani dei settori più poveri della società, tra i quali i "d_\!liranti"vengono largamente reclutati. O se i gruppi rock che erano stati resi famosi dagli abitatori di fogne avessero diritto di pubblicità su radio, Tv e dischi. · lontano, si potrebbe sottolineare che ognuno è libero di non assistere a concerti dove i_polli vengono fatti a pezzi e gettati in giro. Nudismo e pornografia sono paralleli: il giovedì sera, dalle sette alle dieci, si sa che ci sarà un evento di quelli da evitare. O possiamo dire: «Eccel– lente, esattamente quello che volevo», Ricordo il successo dd gruppo punk Beatrice non molti anni fa: questo gruppo usava gettare buste di latte al pubblico - un successo enorme. Ma a differenza del nudismo porno hard core o del buttare buste di latte, c'é qualcosa di stridente, qualcosa di non giusto nel fare a pezzi polli Politici e inquilini delle fogne si mescolano - vivi. Quello che sembrà particolarmente· ·o]-· traggioso dei giòchi di sangue non é tanto che sono una variante della tortura sugli animali, Alcuni anni dopo le cose erano più complesse. Politica e punk si mescolavano. Nèl 1983 e '84, due gruppi; uno di Budapest e uno della pro– vincia, sono stati portati davanti ai giudici, ac– cusati di <<incitamento pubblico continuato alla disaffezione come· membri di un gruppo». La sentenza, in particolare per il gruppo di pro– vincia, era I piuttosto severa. Tre membri del CPg ( Coitus· Punk gro~p) di Szeged sono stati condannati ognuno a due anni,-e il quarto, un minorenne, a diçiotto mesi, sospesi. Voglio analizzare le giustificazioni ufficiali di queste sentenza, per stabilire che cosa uno come me, con un punto di vista liberale, può dire su questo èaso, e fino a che punto può so– lidarizzare c:onil gruppo. Poi voglio analizzare che cosa i protag2nisti di un'alternativa demo- . _cratica hanno a che fare con questa opposizio– ne di tipo punk. I punti di vista che presento sono già stati ventilati in un dibattito nei gior– nali samizdat Bèszèléie Hirmondò (messagge– ro). La storia,df!l pollo Comincio con la apparentemente insignifican- te «storia del pollo». Durante alcuni concerti uno degli accusati ha strappato iri pezzi un pollo vivo. per poi tagliarlo con un coltello e gettarne i pezzi tra il pubblico. La corte ha - . considerato questo vandalismo. Ma si tratta_va ·chiaramente di ùn processo politico, e quindi il pollo può venir difficilmente considerato cen– trale. Non c'era nessun indizio nella condanna che consentisse di capire fino a che punto i giu– dici fossero stati influenzati dall'evento. Si può dunque concludere per l'irrilevanza dell'ucci– sione del pollo; d'altro canto, là più parte delle persone normali esprimerebbero un sentimen– to di repulsione. Vorrei discutere quattro punti: l. che cosa·pos– siamo dire sulla tortura degli animali; 2. la di– stinzione tra ucçidere un animale per il piacere o per mangiare; 3. la protezione di se stessi da fenomeni offensivi con una fuga razionale; 4. il significato simbolico di atti offensivi. Intanto, un pollo di rado sfugge al suo destino, e prima o poi si trova in pentola. Ma questa non è una ragione per cui lo dobbiam·o tortu– rare, o causargli dolore per il nostro diletto. In generale, gli animali come gli esseri umani do– vrebbero· essere pro.tetti dallo scandalo della tortura. Nel caso di un gatto o di un cane, lo scandalo è facile da riconoscere; è ugualmente facile riconoscere il diritto degli animali a una protezione. Dall'altra p;ute, questa n_onsem– bra applicabile con ugual peso al pollame. Chi può comunque dire quanto soffre un pollo? Forse la sofferenza del pollo in un allevamento· in batteria è addirittura maggiore che nelle grinfie di un chitarrista punk. Liberi di-a-ssistere, o no... In secondo luogo, resta che gli ammali non do– vrebbero essere abbattuti per il solo piacere di farlo. Forse, se almeno dopo venissero man– giati. In terzo luogo, che. può portare ancora più •ma piuttosto che apparte_ngono a una catego- . ria di comportamenti simbolici offensivi. Atti di ingiuria come.bruciare la bandiera, laUnìon Jack o la Stars and Strips, o altre blasfemie - sono ugualmente offensivi che vengano fatti in pubblicò o in privato. · · Se é così, la conda·nna del comportamento vandalico dei CPg ha essenzialmente lo stesso tipo di giustificazione che Ja·condanna dei loro testi (anche questi considerati criminali). In questo caso, l'accusa di tortura sugli animali sembra essere stata un pretesto. «Siamo un paese di suicidi>> Per lunga tradizione in Ungheria nelle mostre c'é il libro dei visitatori, dove la gente puo' fare un qualunque commento, entusiastico o-criti– co, su quello che ha visto. Tutti sanno che cosa pensa l'opinione comune sul valore dell'arte contempor!U}ea, quindi è facile immaginare che cosa si può trpvare nel libro dei visitatori anche sugli artisti più notì. In effetti, l'accusa molto miglior della natura umana per pro- di base contro i CPg, non connessa alla loro nunciarmi su ~uesto; e non solo, dovrei essere prestazione musicale, è equivalente ai com- più bravò di qfel che sono per capire la mute- menti critici del tipo che si trova sul libro del volezza nel so~tenere quetto che l'ordine costi~ visitatore.- tuzionale ungi:ierese considera legalità in eia- Uno dègli accusati, e questo è il punto, è anda- scun momento. Secondo le clausole del Codice to alla mostra di un artista minore e ha scritto · Penale, in que!to momento, le accuse contro il sul librò dei visitatori: «Ogni costume, ordine e CPg potevano in realtà esssere considerate cir- tradizione dovrebbe essere calpestato al suolo». costanze aggr, vanti. Il vero punto - secondo Ha continuato: «Siamo un paese di-suicidi,al-----me-=-è-,;e;-ipo~izzando un mondo migliore di coolizzati e disoccupazione sommersa». E anco- quello in cui 1iviamo, esista una pena appro- ra: «Quello che voglio è che tutta la feccia sfa priata a questf scribacchiate rivouzionarie. liquidata - per una guerra che spazzi via tutti gli Seguendo il ttsto di J.Stuart Mili «Sulla Li- uomini idonei» e «voglio insulti, botte, la distru- bertà», si potrebbe dire che non è giustificabile zione della moralità e la sua riedificazione». Poi negare la libera espressione di opinioni sulla . ha aggiunto in caratteri maiuscoli: «NOI NON sola base dell~ loro possibilità di essere errate. SIAMO FASCISTI» e proseguito: «Noi am- Abbiamo un interesse supremo ad assicurare mozziamo con le nostre menti, voifallite perchè che tutti possalno esprimere liberamente il pro- siete superati.fuori moda, non per ostacoli buro- prio p_untodi tista. Ma se qualcuno, dice r-1ill, cratici, e sarete ammazzati con le vostre stesse si mette davanti alla casa di un commerciante e armi». E conclude: « Voi siete il pubblico e voi pubblicament~ esprime il punto di vista per cui l'artista, vi auguro di avere una vita tranquilla e il commerciante è responsabile della morte per che la nostra rivoluzione, che sarà la più avanza- fame di massaf e lo fa in mezzo a una folla ar- ta mai vista, non vi trovi ancora in vita». Sotto rabbiata, tutto ciò costituisce un complesso di il tutto, a mo' di data: «Nel giorno dopo unari- circostanze del tutto differenti. In verità do- voluzione», che era un riferimento alla rivolu- vremmo cercate cli evitare che questo succeda. zione di Sandor Petòfi e la Gioventù di Marzo_ _L'argmnent~Qne di Mili non può essere ap- del 1848, perchè era il 16 marzo 1984. plicata senza 1ulteriori adeguamenti a tutti i Nelle scuole ungheresi il curriculum dà non problemi dell~ libertà. di espressione. Ma ci poco spazio ai movimenti di avanguardia fornisce un ot~imo punto di partenza. Chiari- come il futurismo, il dadaismo ecc. Avevano le sce bene come si può distinguere tra sostegno loro dichiarazioni confuse e naives, non dissi- alla violenza ip astratto e la circostanza in cui mili da quelle menzionate sopra. Il codice pe- · lo stess_osostepo alla violenza può-avere con-. nale, comunque, è un testo inc_I"edibilmente seguenze nette e dirette per la legge e l'ordine. flessibile. Esso avvèrte chiaramente i cittadini I commenti s~l libro dei visitatori rientravano che commettono il crimine di incitamento se nella corrente di opinione che auspica la fine cercano di indurre sentimenti di odio diretti con- dello stato. L' so di una retorica rivoluziona- tro l'ordine costituzionale della Repubb_lica ria è una cosa, la chiara e diretta preparazione . Popolare Ungherese o contro le norme sociali- allo sconvolgiµiento dell'ordine legale è una ste. «Odio» è una parola forte, che si riferisce a cosa completabente diversa. Se qualcuno can- . sentimenti forti, dice il dizionario. Per quanto tasse, in un'ipftetica democrazia ideale, che «è · mi rigaarda, nnn sono un giudice e non posso la lotta finaler», sarebbe decisamente cretino . dirvi esattamente dove comincia l'odio nella accusarlo di te/ntare di turbare l'ordine sociale.' scala dei sentimenti. Nè conosco il criterio che Quando l'ideologo dei CPg scrive «abbasso viene usato per determinare oggettivamente · ogni costume, ordine e tradizione», allora pos_– quando e come l'odio sia sorto, deli,beratamen- so solo rispontlere: «Bene, secondo me ci sono te o in altro modo. Dovrei-essere un gìuctice-- -delle regole e ~radizioni utili, e del resto un po' j d'ordine non sarebbe male». La cosa finirebbe qui. A1massimo, quello che dovrei fare sareb– be confutare dettagliatamente le opinioni che critico. Forse questo è solo un gettare parole al vento. - Discorsi radicali a volte mirano a suscitare sentimenti radicali, i quali non sono manifesta– zioni di opinioni - veri o falsi che siano - nè sono piani d'azione. Sappiamo tutti come sia di moda usare enfatiche esagerazioni, per pro- -vocare _unimpegno pieno. Il grande artista di avanguardia può dichiarare che tutte le tradi– zioni devono andare al diavolo. Non si discute_ con lui, non solo perchè quello che dice non ha niente a che fare·con lo sconvolgimento del po– tere, ma perchè si sa che lui si compiace della forma delle parole. E quindi quando .troviamo nel nostro famoso libro dei visitatori, che una rivoluzione che distruggerà tutto ricreerà poi una nuova moralità, questo non è che l'espres– sione di un atteggiamento. Ci può piacere o no, ma non ci mettiamo a indagare su che cosa c'è dietro. I commenti sull'alcoolismo, il suicidio e la di- . soccupazione sommersa, coincidono però con le opinioni di molte persone in Ungheria, an– che se normalmente non fanno menzione della liquidazione della feccia. Forse l'unico senti– mento veramente inaccettabile espresso nelJi:. bro dei visitatori è quello su «una guerra per spazzare via tutti gli uomini idonei». In questo contesto, non è sufficiente aggiungere «Noi non siamo fascisti», anche se in lettere D!_aiu scole, per escludere ricordi sgradevoli. E se sono fascisti? Questo potrebbe suscitare obiezioni solo se punti di vista e attitudini fa– sciste fossero inconciliabili con la società de– mocratica. Questi punti di vista possono essere considerati inaccettabili solo se consideriamo ragionevole che molte istanze deli'esaltazione della violenza fisica, di un regime di teppismi:> e di distruzione, devono essere escluse dal terre– no della libera comunicazione, anche se non minacciano la società o una parte di essa diret– tamente e chiaramente. Riesco a immaginare. . un metodo per cui i seguaci di Marx e Bakunin possono liberamente sbandierare le loro idee

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