Fine secolo - 20-21 luglio 1985

16 LA SACROSANTA NAUSEA DELLESCOLARESCHE NAPOLETANE scatolette di tonno al mercurio', sacchi di patatine al pe– trolio e tutte quelle altre schifezze che da sempre costitui– scono la felicità dei bambini, Lasciate che ciascuno se la veda con i suoi propri mostri, confacenti all'età e alle energie psichiche di cui dispone, L'incubo del cancro e della catastrofe ecologica sono fan– tasmi da adulti, perché caricarli sµlle fragili spalle di crea– ture che sono già abbastanza indaffarate a fronteggiare i propri fantasmi interni? · Si sa che cosa significa il cibo per i bambini: quanto pia-· c~re ma an~he quanta paura, odio, desiderio di autopuni– zione contiene, Non so se qualcuno abbia studiato il fe– nomeno: a me pare assodato che se alcuni tipi di cibo sembrano maggiormente s'fuggireagli incubi dell'ambiva– lenza, questi sono proprio le «schifezze», E allora non è gratuita crudeltà caricarle con tale accanimento di colpe catastrofiche, delle quali oltretutto il bambino è innocen- te? · Sarò in difetto di sensibilità ecologica, ma mi sento di so– stenere in tutta tranquillità che un po' di zucchero e di patatine in più I?robabilmente non provocano il cancro, e qualche carota m meno probabilmente gioverà all'eqùili– brio psichico del bambino, fn modo che quando verrà il suo tempo, e solo allora, potrà occuparsi anche delle catastrofi che lo circondano: magari in maniera un po' meno insensata di quanto ab– biano fatto quelli che lo hanno preceduto, ., Ragazzi del '99 · to_sinella generosa e infelice esperienza, che so, di -Cola di Rienzi. . · · Cosa ancora più stravagante, costoro sono riusciti a con– Napoli è forse-l'unica città contenente due stazioni ferro- vincere buona parte dei loro colleghi sparsi per l'Italia viarie distinte su base categoriale: una ps:r le persone or- che la rinascita della filosofia è bisogno imprescindibile dinarie, l'altra per i ricchi, gli onorevoli eccetera. di Napoli, questa entità non esistente se non nelle ·sue in– Contiene anche un ~otevole numero di persone,· preva- numerevoli parti distinte e non comunicanti. lentemente di sesso femminile, che trascorrono una vita Se prendiamo per esempio una di queste parti, la Napoli senza aver visto la stazione ferroviaria. (Al tempo del ter- degli analfabeti (si considera forse a torto questo indica– remoto volendo distribuire nel quartiere un po' del ve- torè come uno dei più catastrofici nella sua portata socia– stiario che era stato raccolto non riuscimmo a piazzare le, più del reddito pro capite o della disoccupazione): tan– un solo cappotto da donna: capo di abbigliamento super- . te cose si potrebbero fare, ben più meschine-della rinasci– fluo per una esistenza che si snoda nel raggio di poche ta filosofica, alla sola condizione di esserne capaci, senza decine di metri quadrati; per l'ospedale e il cimitero che bisogno di scomodare illustri (e sfortunati) antecedenti stanno più fuori mano il cappotto non serve). _storici. Discrepanze cosi notevoli esistenti in uno spazio cittadi- Senza contare che nella culla dello storicismo, può essere no oltretutto piccolo e apparentemente promiscuo aiuta- rischioso fare uso eccessivo di appuntamenti e ricorsi sto~ n_oa c<?mprenderefenomeni singolari: che una parte della · rie( la confusione dei secoli e dei decenni qui è tale che città dica sull'altra parte le fesserie più inconsuete, e le ri- capita spesso, per il ritardo accumulato sui flussi e riflussi pet_a?1agari per. lu~tri; ?ppure che certi intellettuali per . della circostante civiJt.à,di ritrovarsi improvvisamente al– le_g1tt~mare la propna esistenza agli occhi della città (cosa l'avanguardia di qualcosa senza aver attraversato la fase d~ cm per~ltro nessuno gli presenta ijchiesta) septano il . ora alla retroguardia quando era a sua volta all'avan– bisogno d1 fare un salto indietro nel tetnpo di ben 200 guardia eccetera, eccetera. anni, riallacciandosi alla generazione di illuminati che nel (Le forche e le mannaie napoletane del '99 commossero '99 (millesettecento) fu impiccata a furor di popolo. un ragazzo del tempo e gli ispirarono parole al cui con– C?me se l'Accademia dei Lincei,_per dirne una, non si li- fronto quelle dei ragazzi del '77 (millenovecento) saranno ~•!a,sse a svol_gereserenamente le proprie benemerite at- di tacitiana parsimonia. t~v!tacultu~a_h,1?1a preten~esse di attribuire ad esse fina- «Deh! Vomiti l'accesa Etna l'ultrice/ Fiamma, che la città ht~ redentnc1 nei confronti delle disgrazie della città capi- fetente copra/ E la penetri fino alla radice». (Qui si può tolma secondo lo spirito di pubblico _serviziomanifesta- notare anticipato un .augurio che, con motivazioni meno

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