Fine secolo - 15-16 giugno 1985

Implicazioni d'un rapido declino della fer– til/tj nei paesi In via di sviluppo La questione é: se il declino della fertilità abbia ampliato •le possibilità di accesso all'educazione, ai servizi sociali, all'occu– pazione, tra i settori poveri della popola– zione•; «se la distribuzione del reddito abbia avuto uri andamento più egualitario dato il declino nella fertilità•. E, in gene- - raie: •l'esperienza mostra come solo in pochi ~i sia evidente che le variabili demografiche, in particolare la fertilità, abbiano avuto influenza diretta sulla di– namica delle classi sociali•. Mortalità in Africa. I dati statistici sono scarsi-e spesso inaffi– dabili; ad ogni modo, indicano che •la mortalità infantile e giovanile é ancora alta, anche se negli ultimi vent'anni é an– data diminuendo•. Essa é più alta tra i maschi che tra le femmine, più bassa nel– l'età giovanile che tra i bambini al di sotto dei cinque anni, molto più alta nelle aree rurali che in quelle urbane. Per quanto ri– guarda gli adulti: il loro «alto tasso di mortalità, caratteristico oggi dell'Africa, é legato all'influenza della modernizzazio– ne, e in particolare all'inurbamento e alla crescita delle industrie». Distribuzione ed evoluzione delle cause di morte nei paesi a bassa mortalità. «Nel 1980 la speranza di vita superava i 70 anni in 40 paesi. Questo insieme di paesi non coincide affatto con quello dei paesi industrializzati o sviluppati... Figu– rano in questa lista paesi come Hon– g-Kong o Singapore, Cuba, Taiwan, la Giamaica e il Costa Rica. Mentre ne sono assenti paesi come l'Urss, l'Ungheria, la Romania ... Nel 1950, la vita media supe– rava appena questa soglia in solo quattro paesi: la Norvegia, i Paesi Bassi, la Sve- _-zia e l'Islanda•. La crescita della popolazione urbana e le sue conseguenze economiche e sociali •Sono le città più grandi -quelle con una popolazione superiore ai quattro milioni– che stanno crescendo più rapidamente nei paesi meno sviluppati, e a un tasso annuale tra il 7 e l'8 per cento nel decen– nio passato ... e, al 2000, si prevede che 20 tra le 25 città con più di 10 milioni di abitanti saranno nei paesi meno sviluppa– ti•. EMIGRA.TI, MOG LI Fattori demografici ed altri elementi del ciclo della vita familiare. «Come la più importante istituzione so– ciale, la famiglia é stata studiata ampia..: mente nelle scienze sociali, ma solo re– centemente ha avuto una qualche atten– zione da parte ·dei demografi... Una tipologia diffusa identifica sei fasi nel ciclo familiate: -inizio: dal matrimonio alla prima nascita; -consolidamento: dalla nascita del primo a quella dell'ultimo figlio; ~ontrazione: dalla partenza del primo ·a quella dell'ultimo figlio; · -nido vuoto: dalla _partenza dell'ultimo fi– glio alla morte del primo sposo; -dissoluzione: dalla morte del primo spo– so alla morte del sopravvissuto. Ma la vita non é cosi semplice, in partico– lare negli attuali paesi sviluppati: con alti tassi di divorzi e nuovi matrimoni, con una bassa fertilità spesso non confinata nel matrimonio, solo una minoranza delle famiglie segue il ciclo standard». _ Efficacia delle politiche destinate ad ac– crescere la fecondità nei paesi dove é bassa. «La maggior parte dei governi, pur adot– tando una posizione ufficiale neutra di fronte alla fertifità, stima che il livello di riproduzione dei propri paesi sia troppo basso rispetto al tasso di sostituzione del– la popolazione ... Rari sono i paesi che si sono spinti a superare la ·linéa che sepa– ra la preoccupazione politica dall'inter– vento; la Francia in questo senso é un caso spesso presentato come tipico ... Di fatto si considera la popolazione corrente come l'ottimo, ma questa considerazione non sembra avere una validità scientifica o economica maggiore di quella di chi si augura o una modesta crescita o una mo– desta diminuzione». Invecchiamento, sicurezza sociale e com: portamento economico. «Durante gli ultimi decenni, molte società hanno sperimentato un invecchiamento della loro popolazione e contemporanea– mente un ·importante sviluppo dei loro programmidi sicurezza sociale». «L'attuale invecchiamento, risultato della fecondità differenziale tra le successive generazioni, rende necessarie alcune de– licate iniziative per assicurare la soprav– vivenza a lungo termine del sistema pen– sionistico. Dovranno essere trovate delle soluzioni originali per assicurare la redi– stribuzione intergenerazion'ale». - tria, gli effetti sulla comunità d'origine, e le conseguenze politiche. Per quanto /'assenza dei lavoratori emigrati ab– bia creato o aggravato una quantità di problemi sociali e psicologici, la documentazione indica che la famiglia che resta in patria è generalmente in grado di difendersi duran– te l'assenza del lavoratore. PIU' T,1BER-E? D'altra parte, in alcuni paesi (non in tutti) l'assenza del marito ha incoraggiato il dispiegamento della personalità e lo sviluppo della donna. I lavòratori al loro rientro hanno dovuto fare .i conti con alcuni problemi di riadattamento, ma finora questo non appare un problema rilevante. Insom– ma, i problemi sociali che si sono finora manifestati non sembrano tanto gravi da prevalere sui vantaggi economici dell'emigrazione di manodopera in Medio Oriente. R cambiamento nei ruoli femminili per effetto dell'emigrazione dei lavoratori maschi dell'Asia in Medio Oriente. (Dalla relazione di Nasra N.SHAH e Fred ARNOLD) Di questo studio pubblichiamo i paragrafi dedicati al cam– biamento nella condizione delle mogli rimaste in patria. FINE SECOLO* SABATO 15 / DOMENICA 16 GIUGNO glie. In uno studio su tre villaggi del Pakistan si è anche trovato che il mutamento nel ruolo decisionale della mo– glie era minimo. E' stato tuttavia osservato che riel Kera– la l'assenza prolungata dei membri maschi della famiglia ha incoraggiato le donne ad assumere un ruolo più attivo nella conduzione delle questioni domestiche e a divent~re meno dipendente dai parenti maschi. Nelle Filippine, l'assenza dei mariti ha rafforzato lo sviluppo personale delle mogli, "consentendo loro di diventare più indipen– denti, più forti come persone, a sviluppare nuovi interes– si, e a scoprire potenzialità nascoste". Ciononostante, più dei tre quarti di queste donn~ continuano a consultare i mariti per préndere decisioni su questioni famigliari che erano di competenza dei mariti prima dell'emigrazione. Problemi emot~vi e psicologici. Cambiamenti nei ruoli femminili. I problemi emotivi e psicologici fra le mogli di lavoratori Dopo l'embargo arabo sul petrolio nel 1973 e il _successivo emigrati sono particolarmente seri nel caso di donne spo- rapido aumento delle tariffe, gli esportatori di petrolio dei Ci si potrebbe aspettare che l'assenza di maschi produca sate da poco. In India, per esempio, disturbi mentali paesi arabi sono stati spinti a servirsi sempre di più di lavo- conseguenze di fondo sui ruoli sessuali delle mogli che re- sono particolarmente acuti nelle cosiddette «Tasche del ratori stranieri per realizzare i loro ambiziosi obiettivi di stano in patria. Non è tuttavia chiaro se l'emigrazione dei Golfo» dello Stato del Kerala, e donne fra i 15 e i 25 anni sviluppo. Una recente valutazione stima il numero di làvo- lavoratori sia un'esperienza «emancipante» per la moglie sembrano esserne le vittime principali (dati del 1983). ratori asiatici impiegati nel Medio Oriente a circa 2,5 mi- in tutti i casi, poichè in alcuni paesi la donna continua a Una causa importante dei disturbi psichiatrici è l'incom– lioni. Benchè la domanda di manodopera asia.ticasi sia ab- di~~dere da altri parenti maschi per cose come i servizi patibil,ità fra queste giovani donne e i loro parenti acqui– bassata un po' negli ultimi due o tre anni, la realtà econo- bancari o le decisioni circa la propri~tà. siti, e questo problema è aggravato dall'assenza dei mari- mica suggerisce che un gran numero di lavoratori asiatici La perdurante dipendenza della moglie è più comune nel- ti. ' di ogni livello continueranno a essere impiegati in Medio l'Asia del Sud che in Corea e nell'Asia di Sud-est, dove i In Pakistan, il capo del Reparto di Psicologia di un ospe– Oriente nel prossimo futuro. L'immigrazione su larga scala sistemi culturali sono decisamente differenti. ·1nPakistan, date vicino a Islamabad tratta ogni giorno 10 o 15 pa– tii lavoratori in Medio Oriente ha conseguenze importanti si è osservato che il ruolo decisionale della moglie non è zienti afflitti da quella che è stata chiamata la «sindrome sulla maggioranza dei paesi esportatori di manodopera del- sostanzialmente_ alterato dall'emigrazione del marito. I del Dubai». In un periodo di sei mesi, circa 1450 di questi l'Asia. Finora, la maggior attenzione è stata dedicata alle genitori o i fratelli degli emigranti assumono di norma le casi sono stati trattati in un solo ospedale. L'87 per cento conseguenze economiche di questo flusso, ma quelle non .decisioni che riguardano l'educazione dei bambini, le spe- delle p~enti era ·sposato da meno di due anni e il 78 pèr economiche non· sono meno importanti. Fra essé, Nasra se domestiche e gli investimenti· del denaro. La moglie cento viveva in-famiglie"allargat.e.Le pazienti soffrono di M.Sliah (Kuwait )J Fred Amold (Honolulu, Hawai) han- prend~ decisioni-su queste materie solo nel _5-1 O per cento una ~arjetà di malattia· psicosomatica, con svenimenti, nò studiato gli effètti sulle famiglie restate in patria, i pro,-· ,-dei casì. Inoltre, s9lo il ·17 per cento delle rimesse-panca-_ i qris_iepÀ~Jtiche "ecc.;.lç'J)~enti pil} ,~òvan_i.den,otario blemi della reintegrazione dei lavoraiòri al ritorno in pa- rie dal Medio Oriente è stato riscosso al nome della mo- un'elevata frustrazione sessuale. Le mogli filippine (1983) ~ ----- _,;.. .... • ~ - ... • -- .:----•;;, ~,_ { - • "J- •--~ .:,.~-~ •- • --•• ~-.-,. ,-, """>""'t"V --• ""' ,-,..._.,_,_ ... .,.,'7 ---~"("' .,-':"a,• ••--r•-,h.U-~ ... • __ .. •• ~ ...... ~ ,..__..., .,."""--••::::-'""'""'" ......•- .......

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