Fine secolo - 15-16 giugno 1985

FINE SECOLO* SABATO 15 / DOMENICA 16 GIUGNO 14 UNO, N14 StJNO, 4,SMll,IA ·. La popolazione, i suoi·prob~emi, I e e e,1nostn Il Congresso internazionale di Firenze: forse, la quantità di, popolazione è, come l'aria e i/mare, "un bene inalienabile dell'umanità". · di Luca TEGLIA come conciliare il diritto delle coppie, e di tutti gli individui, a decidere liberamente il numero dei figli e la distribuzione del tempo delle na– scite con la necessità, per alcuni paesi dramma– tica, di controllare l'incremento demografico; questione che per alcuni paesi, in particolare europei, si inverte nella necessità di moderare il decremento demografico. Un mondo che non·permet– te più di andare un po' più in là Questo tema si accompagna all'altro che é poi uno dei fattori originari di questa «nuova» li– bertà: il diritto delle persone e dei popoli di avere accesso all'informazione sui mezzi con– traccettivi, e alla possibilità di praticarli. E' da aggiungere anche: il diritto di ogni nazione ad - affrontare liberamente i nodi demografici, e di nuovo ancora la necessità che questo si accordi allo stato di un mondo dove ormai non é più possibile andare altrove. Forse, come il mare e l'aria, la quantità di popolazione é un bene inalienabile dell'umanità. · Demografi e politici Un altro capitolo é la relazione tra la demo– grafia e i politici; tra una sciema che non ha pretese di leggi. ma, nel suo campo, annovera una gran massa di studi, inchieste, esperieD7.C, e una categoria di persone che non vuol cederé sulla coltivazione dell'orto. Come una rima– nenza storica, ma non del tutto soliçuia, si può evocare il lamento di Gheddafi sul suo po-– polo che non è. abbastama numeroso per la sua politica. Ma co_nqualche fastidio si_erano ascoltate anche le prese di posizione di Rea– gan, dei paesi socialisti, e di Giovanni Paolo II in occasione della Conferenza mondiale del– l'ONU sulla popolazione, a Città del Messico nel 1984. Reagan, ribaltando una politica inaugurata da Kennedy, invitava a lasciar fare al capitalistno, che, soluzione d'ogni male, avrebbe risolto an– che quello dell'eccessiva crescita della popola– zione. A capo d'un paese dove lo sviluppo mo- -demo d'industria e agricoltura si é diluito nel– l'arco di un secolo e mezzo, dove passo passo sono arrivati i vaccini e la penicillina e la pillo– la, dove le grandi città si sono accresciute nel tempo per successive sedimentazioni, dove i si– stemi di sicurezza sociale sono ampiamente diffusi, eppure non é privo di vasti problemi. l'attuale governo americano indica se stesso come modello di terapia per i malanni dei pae– si che tutto questo se lo trovano addosso in trent'anni, con in più la presenza perturbante di chi é arrivato prima e ne vuol trar guada- Si é tenuto a Firenze_,dal 5 al 12 giugno, il XX Congresso internazionale della popolazione organizzato dalla IUSSP. L'Intemational · Union for the Scientific ·Study of Population. fu fondata nel 1928: teneva dietro allo svilup– po délla ·mèdicina; èielle-séienze statistiche, e al fervore verso i problemi ·umani e sociali delle classi povere, nonché aHa scoperta delfa dura vita e dei diritti calpestati dele donne e dei bambini. nazionali, ad ampliare gli scambi tra specialisti e a diffondere i risultati dei loro lavori». Fi– nanziata, per la maggior parte, da singoli go– verni, e da fondazioni private, l'associazione si autofinanzia anche per quote e attrayerso pub– blicazioni. Rispetto alle branche dell'ONU che si-interessano degli stessi problemi, e cui é ne– cessariamente collegata, l'IUSSP é._meno ope– rativa per un verso, meno condizionata da mo- D_ rob 'em,· di v·,·tae di morte' . gno. I paesi socialisti neanche quella volta evi– .r, ii tavano l'occasione della propaganda per riba- dalità politiche per l'altro. · Tra i problemi riportati non figurano grida di allarme per l'incremento della popolazione mondiale, di fatto quella dei paesi in via di svi– luppo: ma é una mancanza che non indica la fine di tale emergenza (come si può vedere nel– le tabelle appresso). Piuttosto, c'é la convinzio– ne acquisita della necessità-di esaminare le cor– relazioni tra i singoli- aspetti, in un quadro molto vario. dire che bisogna cambiare i rapporti di produ– zione per risolvere i problemi della demogra– fia, e che sarebbe sufficiente che i paesi capita– listici volessero la pace per bòerare capitali da far star bene tutta la gente. Giovanni Paolo II ripeteva il no della chiesa cattoliça ad ogni . strumento di contralto delle nascite; e la dele– gazione presente non votava il documento ~– nale, per ~tro molto generico. L'impressione di una grave incomprensione e' '-e cos, é. /'[U __ · SSP. . : 1.S'oo: studiosi a Firenze . Accanto a paesi con eccesso di natalità ve ne verso-un .fenomeno enorme, e spesso terribile, n sono altri al di sotto della soglia di sotituzione; era accresciuta da una discussione in cui preva- . · :· ··' ·, · ·, s Scientifica ed internazionale ·per definizione, un troppo rapido declino delle nascite crea dif- levano i moqi degli scbiéramenti politici e dei . Fu per iniziativa d'una donna, Margaret an-. . di ficoltà quanto un rapido incremento; più nes- .,.,....: OnaJiSIDI··. a un problema·che st. annoda con 27 ·1 · l'IUSSP ha ora raccolto a Firenze studiosi = ger, che si tenne a Ginevra nel 19 1 pnmo , . · . d" · suno pen$a di poter imporre riduzioni della na.: la l'.ame, le nso·rse della terra e la sua salva- . d · o~ parte del mondo -la bellezza 1 1.500 par- 1, _c_ongressomon~i?-lt;,.~ll~ poP.Q\az1one.,.a_cut· tèei~nti; una 'cifra quasi ·,.<<d~ogi:afica»- e- talità a partire da undirigi~o .gq_vemativo, guardia, corrisponde un'attitudine a pensare hinno· dopo si c~osfftuO'Unionè,.indin,.µ;mdosi y- , fondamentalmente basato su incentivi econo- •come sell mondo fosse~Ho di qualché seco- - ~r una strl!_dàpi~: sc17n~ìpc·i!,m~~!~J~lt1éa ,if- . _P~R~~~ato_tre vò!~ <li.. -~m ~be' ~p~ano dai:. miçi; ~. ogni caso si affenµa ormai Ja consape- lo· fa. . .. ~ ~.J spello. alla volontà ·:nuhtante. delta· Sanger. . mod,~lli m~te~atic~ alle. 1,0chieste sul_ca~J?O,.. volezza~ che nessun' intervento. demogr.µico Se non. del tempo di qn..IFan. tico.te :s•..... ~ «Siate 1 • .: ,; • ' • .• .. ,.;,.....-, • ·-:;--~. > · o · ·ii,; .,._· dainsultab di censnilent1 ·alle-.prospettivedi m- ,. '., '( , · . . '. ...... _,_ . , . . d 1 • J'U . • puòi!sser~ separato aa "Una pan atteDZione pèr &,econdie-molti"plicatevi_,e,. riemp1. ·te.~ tç,rra. n -:l_l\or_gam_zzat~i _09-0-,,.,,~--g_~f. ua_., P,8gt_· ~o.~ s1 -tetventi di pia_nificazione demografica.. · ·· ·'· · • d 11· d " - · - ·· .. la sanjtà-·infantile, l'èd~one e e onne e tim. ore· di .vo1·e il terro..,. di vo1· .,;.,JD·. tutte le presenta come «ijRa~soc1wonec.m~maZJona- . ,;,.... · . ". ' . d Il' · 1 · · -"!' .,... ,r:4: • fi . •d''i·"' · -'d'.r'"··':·. 1·,-,; 0 .. il .. · E_~·1mposs1bile r nder conto e a mo e mgente degli'uomini, forme-di sicurezza·sociale; infine fiere dellà te""" in tutti.i Yolatili'deLcfelo. Per ;~e,~enza 1m .L. CfP,,-,1 SPfCI!i)S ... e:~ popo~ .,,.; .b . d Il • 'd· dib tt·tt· d 11· I · • · ••.., • ~ ' 'J) '·· . . . ,Il . -,d 1>< .... - ,. -· ' ' V 1· ·tu· d" d ' . d•_~ontn utl e e a sene numerosa I a I ... eh_~ l'in_vecèhiame_ntoi,e a popo aZJOn~no_ n_e quan'to CÒncerne ciò cÌì__ e-s~~,.;ft• s_ut .su. olo e azione ... », e en e «a mcorl!8giare g 1.s I e- · · . balzo dell . ......._...., r{i ·~rafid; acf 'àccr~scèré':ili iri(efd~i" per tali. Diàìrio nel riquadro alcuni titoli e_poche riflès-·.'. pm fa,çile-da gestire d·un . e nasctte'. tutti i pestj del inare 'essi sono dàti~in·vostro pf-,b_olemì negl\_' ii:ijr-bienìi~8veniiiivi• ed 1nter~ siò'm-' di comune rilevanza. -, ,- · ·.. · ·. Ùn t&rià' ~ene alla, luèé ;.in continuaziÒne: -~ pòtere». ' ? ' 11 'J • ., -~ - ·"' ·,' •-~J~Vt ~:.-;-. .:.e: 11. t ~~'"- .. -.e:...;_, .. :: .: .. :~f!.:">2 ~ : 1 -~ .. · s1s·- ~ _ . , -• -: .j ,_ • .,._·-:; _l;•.... .J~..:r-\Jr:~:._~ ;, .· d ... • ·.. .. ... :f~~~,

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