Fine secolo - 15-16 giugno 1985

1 2 .. - - - . - - - - - - - .. - ,-J ~ f:! ~ ,._ CIC7 ~ .., "" o- N\ I"- ~ ~ 1> ~ Ai\ o- O'- o- ~ I(' ~ -o Ili ,.... ,.... ,... t- ,.... 7 o 71 72. 75 74175 ìb T1 7& 79 8o g1 87- 85 3 ~ln~~.g~ ~~jd ~~~g; Q ~i:: :::i~~~~!:~ C!: ~ .!'~ 70 TI 72. 73 74 "J>j 7 T7 7l 7' 8o 81 12. UUIMl:INll,,A 16 GIUGNO In questapagina,inbasso:Gerani VanHontborst,_ dettoGheranlo delle Notti (1590-1656): Abbozzo di testa di clìiericosorridente.Olio su tela:cm. "]\!35 3SX3S.Torrita di Siena(SI). . ,Proprietà _privata. Trafugata il 4.7.1982. - · Nella pa~__precedente;Scuola Genovese (XVI sec.}: Stipo. Noce: cm. 67X45X34.Roma.Galleriad'arte. Trafugata il 9.12.1982. Sant'lgnazio, a Roma? - dove ha sede il co- . mando e il nucleo speciale dei carabinieri. Il recupero è di tre anni fa. Ma il furto risaliva al 1978. Quattro anni di 'blanchissage'. Nell'e– state dell'82 circola dunque voce che il Cocò di Renoir sta per essere immesso sul mercato ille– gale. Un ufficiale dei carabinieri si trasforma in viveur della Roma di notte, dal portafogli particolarmente gonfio e facile. Riesce così a stabilire il contatto con un intermediario dei venditori, un autentico antiquario romano .. Manette e via. Cocò torna a Torino. Figura 1: totale oggetti d'arte rubati. - Figura 2: numero di furti. - Figura 3: numero di oggetti rubati in media in ogni furto. Ma i recuperi non sono solo trame per film. Torniamo ai numeri. Il grafico delia figura 6 mette a confronto i sei anni dal '71 al '76 con quelli successivi. Il risultato non è confortante. Soprattutto se si mettono questi numeri à fian– co di quelli relativi al numero di oggetti rubati. Il grafico non riporta i dati complessivi. Sono resi poco significativi dal fatto che contengono anche i reperti archeologici, derubati in quan– tità ovviamente ignota e qui•ndi recuperati in numero addirittura superiore a quelli dei furti denunciati . 4 ~m - - - - ID i: ~ ,o Il\ IO - - - IO ,r- .§~ "fflUol4 F,-1 +641. - ~ e. ~ s - - -~i ~- iii i ìf .. .. ,._ .. .. 6 "' ... ~Q ... "' ..:. ,!. !~ ►~ ~ ... ... I- - Fipra,4: confroato fra il periodo 1971-76 e il periodo 1977-32. - Figura S: numero di furti per tipo di "contenitore".-~ Figura 6: esempi di oggetti recuperati. ----------Libri rubati•.')------------··--·,... Un nuovà (vecéhio) sistema-per giudicare la-popolarità 1 di un ·libro potr-~bbe : essere queJ/o ~i:calcolare qq_antecopie ne sono stàte rubate in bibliotectf:! La Biblfoteca fir!ibblica di Chicago ha lanciato qn proposta • di amnistia' per le fTlifi.liaia df pijrsone che hanno preso i libri in prèstito sen_za riportar/[: NeW elenco dei"«best stoler,»·libri in Chicago primeggia « Th~ catcher iq th~ rye» di'J,.D.Salvfger (1000 .copie rubate), seguito da «Furore»' di Steinbeck. (275 'copie), «t9lf4» 206 copie, «/I declino e la caduta dell'lmpéro Romàho»r d{ GibtiQrf (85 çéipie), «Il principe» di Machiavefli.(67 èopie). _ · , -,:, ,' "":e,n 1 !)");' ··~ • ,. -· , f.,c. di metallo che perfora il suolo fino a incontra– re la roccia. I diversi livelli a cui arriva fanno individuare i contorni della tomba e lo scivolo del dromos". A che ora .. Abbiamo parlato di che cosa e di quanto, di chi, di come ·e di perchè. E' difficile, in un di– scorso così generale, parlare di quando. Anche perchè è una domanda ambigua. Può essere 'a che ora del giorno', come 'perchè proprio e so– prattutto negli ultimi quindici anni'. Ebbene; molto in breve. A qualunque ora del giorno. Nel 1973, in pieno giorno, fu smontato e sot– tratto il pavimento dello storico castello di Ronciglione. E, con un'ovvietà chiara e sintetica, lasciamo rispondere alla seconda faccia del 'quando' al Commissario Mathieu, che negli anni '70 fu a capo deU'ufficio centrale della polizia francese 'repression du yol des oeuvres d'art': "Il fatto è che oggi l'oggetto d'arte sta prendendo il posto della moneta. I beni culturali servono da merce di scambio davanti alla fluttuazion~ di val~ri · tradizionali". Infine 'dove'. La risposta è negli istogrammi della figura 5. Qui l'andamento del numero dei furti è suddiviso, come dicono con deplorevole termine gli esperti, pet •'contèiiitore'. Non ci sono sorprese. Le chiesé la vihèòno di strétta . mìstita sulle 'abitazioni _private. '$egùono a di– stanza ·i m,usei, locali, pubblici, privati, stàtalÌ. ·P.erèoncludere questa prima carrellata in posi– tivo, prima di passare a parlare- del convegnéi ·e· di come lè parole possono - forset·coritrap~or– si ai fatti, diamo uno sguardo.·ai :recupéri:• .t C'è una ncca aneddotica che cir~o1ffnegli ~J- • ,.. 1 >~ ! bienti dei carabiµieri e della guardia di fin~. s.u,l funzionamento délle loro reii di informatp– -~. Uno,,pèr..tuttj, raccQlto nelle s_taiµe bar_iç,– c~e .d~l qeµiss~? .pal~tto .- avete. pr~~l\? quelle 'quinte -di teatrq' cbe stanno in p1~ • • } - I l .. • . ,. ,J .. ,.r' Veniamo quindi al convegno di oggi. Un paio di anni fa una rivista specializzata di Padova, "Il Mercato dell'Arte", pensa che val– ga la pena di provare a mettere iJ!siemeun po' di forre diverse per costruire delle proposte che affianchino quelle istituzionali, puntando so– prattutto all'aspetto preventivo, e delegando ovviamente quello investigativo e quello re– pressivo à chi di dovere. Ci mancherebbe altro. L'idea di partenza è semplice. Per rendere dif– ficile la commercializzazione di un'opera d'ar– te rubata bisogna pubblicizzarne al massimo la foto e la descrizione. E farlo con la massima tempestività. A monte il fatto che quasi mai gli oggetti rubati sono stati precedentemente sche– dati dal proprietario, pubblico o privato che sia. Mi è capitato di vedere pubblicata la foto di un mobile rubato, fotografato in occasione della festa del compleanno della figlia del pro– prietario. Difficile da riconoscere, intravisto fra i sorrisi della famiglia in posa. Una scheda-tipo diffusa a livello di massa. Una proposta di schedatura non-istituzionale, privata. Soprattutto che non vada in mano al fisco, dicono i collezionisti, notoriamente poco amici di Visentini. E qui bisogna fare un primo compromesso fra purezza e praticità. Vada dunque per l'archivio strettamente privato. Pubblicizzato solo in caso di furto.• L'utile e il dilettevole Ma era necessario, per il successo dell'iniziati– va, che fossero coinvolte forze caratterizzate dai diversi possibili approcci al problema. Es– senzialmente due grandi gruppi: le associazioni culturali, che da anni dibattono· sulla cosa; le associazioni di categoria dei mercanti, che non ne· dibattono, me nel bene e nel male rappre– sentano i più coinvolti. Un incontro all'inizio un po' reciprocamente diffidente. La diffidenza da una parte è a lun– go cresciuta all'ombra di una malintesa purez– za del'arte;nell'intento;nellà realtà poco·prati-, cabile, di tenerne rigidamente separata la natu– ra estetica da quella mercantile. E ancor oggi alcuni critici d'arte si tengono teoricamente lontani dall'esistenza di un mercato delle cose d;arte. Ma quanto coerenti siano nella pratica, sfugge ai più. · Mentre dall'altra parte la diffidenza è quella del borghese, che avvezzo a convertire la bel– lezza in dériaro non ·ama ·glieccessi di parole. E rifiuta a volte di capire çhe pqssono servire, lè pàrole, rispetto a iniziativ.e politìèhe, legislatt~ ve, divulgative: E anèhe di questi strumenti c'è J,isogno::. · : · , · Diffidenza probabilm~Qte non CQmpletamen\~ vint,a:ina.,éérbµnènte'uii po' di spigoli sinuss~ti ·, • J ·-.•, ;; ,. .., • ·- t • • ., '. s1.,Per tentare di far.pjirttre una banca dati, un bolle ttin<f;g,u ift~içinale. . ·._. . . . , .E ~r ràcc.òg ({e_;e ·un _po'.di 9pinioni sugli al~ ~spetti 4eH';foJ>lenia.:; __ ' :: ,'.;.: _ ~,.;·;

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