Fine secolo - 30 marzo 1985

. '---------------------------~-----~--------------------------------------------) A Torino si è aperta una mostra che du– rerà fino alla fine dell'anno, intitolata «Ouverture», perché fa da preludio ad un Centro Internazionale di Arte Contempo– ranea. La sua splendida sede è il Castello di Rivoli, ex residenza sabauda che domina la Val di Susa, testimonianza non-finita dell'ar– chitetto Filippo Juvarra, in restauro dal 1979. Promotrice dell'iniziativa la Regione Piemon– te, nella persona dell'Assessore alla Cultura, Giovanni Ferrero. Responsabile delle scelte il critico olandese Rudi Fuchs, direttore del Mu– seo di Eindhoven, che ha selezionato circa 200 opere dì artisti europei e americani. In apparenza si tratta di un evento del tutto ordinario, su un modello collaudato in ìnnu.,. merevolì sedi espositive euròpee. Eppure Rivoli sta co~tituendo "un caso", perché l'Italia rischia, (vien fatto dì dire) dì avere un Museo di arte contemporanea a livel- lo internazionale. - Scorrendo la nutrita rassegna stampa del 18 dicembre, giorno di inaugurazione della ~O– stra, si scopre che gli articoli che plaudono al– l'iniziativa sono in netta minoranza; tra questi i saggi apparsi sul quotidiano francese "Libe– ration", il "Giornale dell'arte" e "Flash art" ..– Abbondano invece le riserve, per non dire le ostilità da_ parte di critici ed esperti. Titoli come "Il mostro di Rivoli" o "L'olandese rampante" parlano da soli. Assente la voce de– gli artisti, éon l'eccezione di quella polemica del torinese Pietro Gilardi su "Primo Piano", :l'organo di Democrazia Proletatja. ·,~ ' I I • 1, ,' .,1., :I , J 11 f · - ~. -~-- ' ;, J . -.::_._____ . ~ ~ . F.Juvarra: idea ~r l'atrio di ingresso e lo. scalone di Rivoli (Torino, Museo Civico). Sotto: Il castello di Rivoli durante il re- stauro. ', Visita guidata_a un cantiere - museo di arte contemporanea, che si disting~e per due buone ragipni. La prima, è che il fatto ha preceduto le polemiche ( immancabili e numero~e) e n~n se µe è lasciato impedire. La seconda, è che il restauro del castello e delle sue decorazioni, e · l'esposizione temporanea, si sono combinati in un cimento delle arti tutto da vedere. "E a ognunodi usar-e i suoi occhi". . di Adachiara ZEVI Mormorii del Piave sul Po Sotto accusa la Regione per aver preso un'ini– ziativa che non le compete, in concorrenza con la moribonda Galleria d'arte moderna di Tori– no; per aver sperperato denaro nel restauro del Castello, ma soprattutto per averne affidato la direzione ad uno sfraniero, secondo "un inter– nazionalismo di maniera che ha fatto il suo tempo", tanto più pericoloso perché contagio– so - si veda il nuovo direttore designato dalla Fiat per Palazzo Grassi a Venezia, Pontus Hulten. · Uno stranièro che, oltretutto, guida una "invasione neobarbarica", è settario (che scoperta!), trascura gli artisti italiani (eppure sono un terzo degli invitati) operando scelte dettate da alcune gallerìç internazionali secon– do il modello di mostra-mercato seguito dallo stesso Fuchs a Kassel nel 1982. Ultima perplessità: che l'ente pubblico si ar– renda all'iniziativa privata nella gestione del Comitato culturale "Castello di Rivoli". Prima il castello, poi mar- condinondella · Gli imputati sì difendono, contrattaccando. A partire da Giovanni Ferrero: "Rivoli è un pun– to di vista sul mondo. Certamente è un'opera– zione non ortodossa". L'eresia è già nel meto– do: scatenare il dibattito solo dopo l'avvenuta apertura del Castello, affinché tutto non ri– manga "italica carta". Anticonformismo an– che nello statuto: la Regione, la Provincia, i Comuni di Rivoli e Torino eleggono quattro

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