Fine secolo - 16 marzo 1985

dici del Chilimangiaro, ce lo potresti dettàre fra un'ora o due un pezzo su letteratura e corrida? Sei a favore o con– tro la pratica di fare imparare a memoria le poesie di An– giolo Silvio Novaro agli alunni delle scuole medie? Quali sono i dieci grandi libri che porteresti con te in un rifugio . . " ant1a tom1co. , C'è stato qualche giorno fa un terremoto in Garfagnana, ti ricordi di qualche bella catastrofe naturale splendida– mente rappresentata in letteratura? Il dollaro non è più solo oggetto delle analisi economiche, ma è sentito dalla gente come una forza della natura; mi pare che ci sia da qualche parte in Shakespeare una tirata contro il denaro e che un certo abate Galiani abbia scritto un trattato Del– la moneta, ma vorrèi qualche cosa di più-insolito: potresti suggerirmi un pezzo di romanzo o una poesia sul danaro o sul dollaro, senza scomodare Paperon dei Paperoni? Stiamo mettendo su una pagina speciale per il centenario di Manzoni; hai qualche idea buona, non troppo sconta– ta, che so sulle crisi di nervi di Manzoni? C'è magari, tra gli interpellati, Leonardo Sciascia, che sta leggendo per conto suo alcuni documenti che_ s'è preso in biblioteca sull'uccisione del ministro Prina e ha da giorni– sullo scrittoio l'epistolario di Manzoni e quindi può fare un buon pezzo sui rimorsi inconfessati del grande scritto.:. re o sulla figura letteraria della reticenza. Oppure c'è il solito fortunato che sta leggengo il libro giusto (o, sem– plicemente, .è un previdente che si è segnato sull'agenda tutte le ricorrenze e i centenari). O ci sono Fruttero e Lu– centini che, per un colpo fortunato del caso, hannq senti– to dire, nel salotto di Pericoli e Pirella, che un certo Pa– squale Stoppelli ha pubblicato su· Belfagor di settembre un saggio in-cui sostiene che I promessisposi hanno come modello semiotico l'opera buffa.e la vicenda di 'Don Gio– vanni: in quattro e quattr'otto possono dettare un pezzo spiritoso sui Promessi sposi di Mozart. Ci sono i meno fortunati, che si mettono affannosamente a leggere Vol– taire sul terremoto di Lisbona, Tucidide e Boccaccio sulla peste, il Don Giovanni di Tirso de Molina, le lettere di Ludovico Ariosto (ma come, è stato in Garfagnana per tre anni e nòn ha assistito a nessun terremoto e a nessuna p'este?). I grandi dibattiti culturali sono così sostituiti da svelti ed effimeri giri di consultazioni telefoniche sui temi offerti dalla cronaca. Gli intellettuali organizzano il proprio lavoro secondo le scadenze esterne e casuali dei centenari e i dibattiti orga– niz-zatiin gran confusione dagli· assessorati comunali, o da istituti, riviste, editori, privati. E così frequentano sempre meno le biblioteche e sempre più l'Enciclopedia dei ragazzi. Confessava Northrop Frey, prototipo dell'intellettuale postgutenberghiano: «Ci sono alcuni che sanno trovare un documento in un archivio; io non so trovare nemme- no l'archivio». * , , , I / ./ 1,!/ )·ì GRANDE, GRANDISSilVIO. MA QUALCHE·~ BISCHERATA - GLI SCAPPAVA. Dalla relazione sui modi per rendere più universale in tutti gli ordini d~l popolo la notizia della buona lingua e della pronunzia, . di A. MAN-ZONI Passiamo ora a dire qualchecosa anchedi altri mezzi che servano a diffondere in tutto il paese la cognizionedella · buona lingua,,oltre a quel primo d'un nuovo vocabolario /.../. Accenneremoalcuniprovved,imenti come ci si presen– tano a.primostudio, da discutersio da modificarsi,o anche da potersi sostituirecon altri meglioopportuni.E più d'uno di questi mezzi potrebbeanchenon poco giovarealla diffa– sionedella buonapronunzia,per quanto la diversitàde' no– stri dialetti lo conceda. Ci pare di doverdistinguerei mezzi che sarebbe fattibile di mettere in pratica, anchesenza attenderelaformazione del nuovo vocabolario,da queglialtri che, di necessità,devono seguirnela pubblicazione. ' I primi sarebbero:Insegnantidi Toscana,nel maggior nu– mero possibile, o anche educati in Toscana, da mandarsi nelle scuoleprimariedelle diverseprovincie;esclusivamen– te toscani,ove ce ne sia, per le cattedredi lingua,nellescuo- le magistralie normali. · Alcuni sussidii,sui fondi appositi iscritti per le scuolepri– marie nel bilanciodel Ministro dell'istruzionepubblica,da assegnarsia que' Comuni che si provvedesserodi maestri nati od educati in Toscana: Conferenze tra l'anno, od anche solo ne' mesi autunnali, FINE SECOLO* SABATO 16 MARZO disegnodi MargheritaBelardetti I nellequalide' maestrie dellemaestredì Toscanasi rechino . nelle varieprovincie,per intrattenerei maestri e le maestre dellescuoleprimariein letture di libri classicie di librimo– ·demi (pezzi opportunamentescelti) notando gli arcaismi de' primi, e sostituendole locuzionidell'uso, avvertendoi provincialismi,i neologismiinutili de' secondi, collastessa sostiiuzione: Persone competenti, delegate nelle città capoluoghidalla primaria magistratura,ed ufizialmente, che rivedanonon solo qualunqueiscrizione,avviso,o_d insegnadevasiesporre in pubblico,ma anchele notizie che gli uffici regio munici– paliJòrnisconòai giornalisti,_per le loro cronachequotidia– ne: Abbeceda,:ii, catechismie primi libridi letturanellescuole, scritti o almeno riveduti da Toscani,sempre colla mira di cercarela diffusionedella lingua viva: Dare, comepremio,a qualcheallievoed allievadellescuole normali ~ magistrali, che ne abbi'ano fornito il corso con profitto e con segni d'eminentecapacità,il mezzo di passa– re un'annata scolastica in Firenze, per farci la pratica in una delle miglioriscuoleprimarie: Raccomandareai membri de' corpi scientifici, quando la trattazione delle materie essenziali ne concedesseloro il tempo, di determinare .fra loro le normeper una concordee costantenomenclaturain que' rami scientificiche sonopiù accessibilial pubblico,come la storia naturale,la meccani– ca, la metallurgia,ecc. I mezzi di dif.fùsione poi, i qualidovrebberoseguirela pub– blicazionedel nuovo vocabolario sarebbero: Provvedereche tutte le scuole governative,cosi'dette se– condarie,abbianoper ciascunaclasse, tjegli esemplaridel nuovo vocabolario,• in quantità proporzionataal numero degli alunni: Curare che del vocabolariosi faccia anche un'edizionela più economicapossibile, per rendernefacile l'acquisto a ciascunoscolare: Avere,per le scuoleelementari ad ancheper le scuoletecni– che, de' piccoli vocabolariidomesticid'arti e mestieri,com– pilatisul nuovo vocabolario dellalingua,, e alcuni,anche,fi– ~rati: Dare in premio, nelle·diversescuole,insieme ad un'operadi buonaletteratura,una copiadel vocabolario,od anche,se– condola scuola,de' piccolivocabolarii che ne sono estratti: Cercareche, anche in tutte le scuolefemminili, i libri più elementarisieno raccomandatio prescritti in modo che si diffonda semprepiù, nelle città e campagne,la cognizione della buona lingua,viva, affinché si giunga cosi',a poco a poco, a renderlanota e familiare, ancheai bambini. Questi provvedimentipotrebberoper la maggiorparte ef– fettuarsi senza che si aggravil'erariopubblico;poichépro– mossi che fossero e favorit{ dal Ministro dell'istruzione pubblica!verrebbein loro aiuto la buona volontàprivata, e l'utile che n'avrebberoscrittori, editorie librai. I collaboratori di questo numero di Fine Secolo: Luca FONTANA vive attualmente a Londra. Ha lavorato per il teatro come . traduttore ("Tamburi nella notte" di Brecht per Carlo Cecchi, "La brocca rotta" di– Kleist per il Teatro Stabile di Genova, e per lo stesso teatro "El Alcalde de Zalamea" di Calderon, che va in scena il prossimo 27 marzo), come librettista ("Il Prometeo liberato" per la musica di Carluccio alla Biennale veneziana del 1979)e come regista. Ha scritto un libro su Verdi per il Saggiatore. Paola AGOSTI, fotografa, collabora alle principali testate italiane e straniere con reportage (dall'America Latina, dagli USA, dall'Africa) attenti particolarmente alle donne. A immagini del mondo femminile ha dedicato il volume "Riprendiamoci la vita", Savelli 1976. Ha pubblicato altri libri, ·come "La donna e la.macchina", Oberon 1983,e, con Nuto Revelli, "Immagine del mondo dei vinti", Mazzotta 1978. Ornella FA VERO vive e insegna a Padova. Studia la lingua e la letteratura russa, e in URSS ha soggiornato per lunghi periodi. . '•· Massimo LIPPI è nato a Ponte a Tressa (Siena) nel 1951. E' scultore e poeta. Sue poesie sono state pubblicate in "Nuovi poeti italiani n.2", Einaudi 1981,e su riviste. Ha insegnato scultura all'Istituto d'Arte· di Siena e ha eseguito sculture su commissioni pubbliche e private. Massimo CACCIAR! ha scritto numerosi libri, l'ultimo dei quali, "Le icone della legge", edito da Adelphi, è da poco in libreria. Margherita Belardetti, Renato Calligaro, Michele Cantarutti, Norberto Cenci, Tano D'Amico, 01 '79, Samuele Pardi, Vincino, sono collaboratori abituali di Fine secolo. ' Hanno inoltre variamente contribuito a questo numero: Ginevra Bompiani, Paolo Brogi, Tonino Lucarelli, Luigi Manconi, Ruggero Savinio, Antonello Sette, Gianni Coppola, Sandro, Antpnio De Marco. Curano Fine secolo Nora Barbieri, Paolo Bernacca, Marino Sinibaldi, Adriano Sofri, Franco Travaglini.

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