Fine secolo - 23 febbraio 1985

Comincia da Bologna il viaggio all'interno dei posti in cui si fa e si disfa la cultura ita– liana di fine secolo In 14annidi vita, il DAMS è riuscitoa far pensare tuttoquestodi sè.Una seriedi equivoci, un po' pro– vocati e unpo' subiti,chene hannomessoa repenta- 1 gliol'immagine. La storia comincia ... Lastoriacomincia neiprimianni 70 quandoun gre– cistadi grannome,professo re a Bologna,Benedetto Marzullo, lancial'ideadi un corsodi laureachein– troduca nell'universita italianadiscipline tradizional– mente scluse, rivoltealla modemita,ai nuovimezzi diespressione: teatro,cinema,TV.C'era anchel'in– tenzione di usciredalla vecchiastrutturaaccademi– ca,chiamando a insegnare grossiespertichedocenti noneranomaistati,sulmodellodellegrandiuniver– sitaamericane. Come semprequandosi apronospazinuovi,accor– sero i piuintelligenti e i piu curiosi,ma anchequal– chepersonaggio allaricercadi una collocazione. «E' sempre cosi -dicePaoloFabbri,giovanedocentedi Sociolinguistica delDams- Quando Freud introdusse il paradigma della psicanalisi arrivarono i genichenon trovavano p stonrlleanguste strutture dellamedicina, maanche cialtroni farneticanti». Da li è cominciata la reazionecorporativadellapiu antica e forsepiu tradizionalista universita italiana. . «Si è gridato troppo allamodernita -raccontaRenato Barilli, che è il presidentedel corso di laurea- noi eravamo i giovani pimpanti e loroi parrucconi. E na– turale chesi sianopresiqualchevendetta.Abbiamo cominciato c nunavestereclamistica cheè colpevole della cattiva opinione di oggi». BastipensarecheBo– logna èla cittàconil maggior .numerodi stradeinte– statea professori universitari dai nomiinconfondi– bilmente petroniani.L'università si è nutritasempre dicooptazione internalocale. Gliannid'oro: saranno .f amos!? La calamita damsiana deiprimianni 70 ha funziona– to perprofessori e studenti:da ogni parte d'Italia cominciarono a scendere su Bolognaaspirantiregi– sti,attori,rockettari,per fareesercizio in quellache credevano la primapalestradi creatività.Marzullo nonavevamaiavutoin mentenientedi simile,ma peralcunianni l'equivocoè stato ben afimentato. Materie comedrammaturgia, istituzioni di regia,tec– nica dellinguaggio radio-televisivo, e qualchedocen– tepiuentusiasta cheportavaglistudentia far teatro inpiazza hannoprodottoillusioni da accademia per i «saranno famosi». Eranogliannidi AlanSorrenti, Panebarco e AndreaPazienza,ma dietroil loro va– riosuccesso è rimastauna pletoradi bohèmiens en– zaartenè parte. Poiè arrivato il '77,che sopravvive ancorain qual– chegraffitonell'istitutodi Comunicazionin via Guertazzi, ma senzatraccenellamemoriadeglistu– denti.Lafamadi «covo» di armie di droga,di culla della trasgressione, il Damssel'è guadagnata soprat– tuttoallora,quandoall'alacreativaspettavadi dirit– tounsettore intuttii c-ortei delmovimento. Il nuovo insospettiva, t nto che circolavavoceche Baudril– larde ilsuodiscorso sullasimulazione sef"._issero per insegnare a telefonare senzagettonie chela riprodu– cibilita nellasocieta tecnologica, di cuimoltosi par– lava, fosse in sostanzauna miglioreopportunitaper fabbricare biglietti ferroviari falsi. Nel '77 c'è•stato unoscontroduro, frontale,tra Bo– logna e il suoateneodi 60milastudenti. Il Damsne è uscitomalconcio, con un'immagine compromessa: unaforzad'attrazioneper perdigiornodalle ambi– zioni strampalate dalletentazioniguerrigliere. Eco, prima entrata Irritato da questamaniadell'etichetta Damsincolla– ta sututtociòcheBolognagiudicainsubordinazio– ne,UmbertoEco spiegache l'ala creativanon ha maiavuto la mistica dellapistola,ma piuttostoquel- ILDA S, E IL SUO BUON NOME Non è una facolta. Non è un angolo di Bologna. Non è un luogo di perdizione. Non è neppure un grande edificio a piu piani dove vanno e vengono studenti con violini sotto il braccio e telecamere in spalla. Meno che mai è-il Dipartimento Assassini Mai Smascherati. di Rita BONAGA FINE SECOLO SABATO 23 FEBBRAIO 1985 .17 la dellospogliarsi nudidavantiallapolizia.Il suoè il nomepiu famosodi questocorsodi laureachetutti credonouna facoltadove si raccolgonopunk, sal– timbanchie mangiatoridi fuoco.Eco, che vivetra gli Usa e Milano,da 14 anni arriva puntualmente ognigiovedia Bologna(e ci rimanefinoal sabato) per le suelezionidi semiotica.Ha conquistato centi– naia di studenti,l'appellativo di «capo»,ma non è riuscitonè a fondareil quartoindirizzodi Comuni– cazioninè a trasformare il suoistitutoindipartimen– to. Ci sonoriuscitiinveceRenatoBarilli,chedirige Arti visive,e RobertoLeydi,direttoredi Musicae Spettacolo.Tra questitre universi acc~demici, sepa– rati fisicamente I in diversipunti della citta, non ci sonomolticollegamenti. Ognunogiocain casapro– pria e le casesonodistantiuna dall'altra.Arte è si– stematapiuttostobene (sonoarrivatianchediversi milioniper una nuova biblioteca)nell'anticasede centraledi via Zamboni;i docentie gli studentidi Musicae Spettacolofanno i girovaghitra Strada Maggiore, le aule di lezionein via del Guastoe a qualchelocalepresoin prestito qua e la. Si appog– gianoanchea Comunicazioni, l regnodi Ecoin via Guerrazzi. Eco, seconda entrata «Anchequesto è un equivoco da chiarire -spiegaEco con foga- i/ Damsnonè un'entitaomogenea, siamo sparpagliati perlacitta,frequentiamo ambienti diversi e anchegli identikitdeglistudentidi Arte, Musicae Spettacolo hanno pocoin comune.Congli omicidi ha funzionato ancoraunavoltala stessaetichettaDams. Ma qualeDams?Sono fatti avvenutinpuntidiversi dellacitta.Quest ·anno ci sonostati ventuno omicidi a Bologna,vogliosaperequantevittimeeranoiscritte allaCgil.Secondo mealmeno tto,alloravoglio chesi parlidelmostrodellaCgil». Gliomicidihannotoccatoda vicinosia Eco(Angelo Fabbri,assassinato nell' '82 , era uno dei suoipupil– li) sia RenatoBarilli,quandoè stata uccisauna sua assistentedi Fenomenologia degli stili, Francesca Alinovi. «Sonoepisodi slegati -tienea direancheBa– rilli- Nonfosse cheper la leggestatisticadeigrandi numeri, è piufacile che ci siano fatti di cronaca fra unapopolazione di millestudentianzichèdi cento». Il giorno del buco Il professorPaoloFabbriè convintochequestidelit– ti siano stati pensatidalla gentecon la regoladel posthocergopropterhoc, cioècomela conseguenza di uno stato preesistente, la conclusione nataraledi unaguerriglia impossibile: «Eanchecolpadiquellidi noi che,stanchidi essereidentificati congli aspetti armatidel '77, hannoorganizzato unagoffaconferen– zaper recuperare lafacciadavanti allacitta,perrac– contarequantoeravamobravie buoni.Immediata– mentedopoci sonostati gli omicidie la perditadi facciaè statatantopiugravequanto piuabbiamo ten– tatodiscusarci. L'etichetta degliomicidiDamsè stata devastante. Primac'erastata un'altradata decisiva nellastoriadelDams,quelladelbuco.» Cos'èil buco? «Unamattinadidueanni fa è crollato ilpavimento del palazzoBibiena di viaGuerrazzi edèfinitoincantina. Il nucleodi Comunicazioni, chealloraera insiemea Spettacolo, è statocostrettoa trasferirsi provvisoria– mentein via del Guasto:un nomesimbolico, no?I . sintomideldisfacimento c'erano giae inquestomodo sonostati moltoben catalizzati.Quando siamorien– tratieragiaavvenuta la ridistribuzione d lle forze at– traverso la leggesuidipartimenti cheha datoil colpo definitivo.Gliamicidi Spettacolo si eranoaccorpati conMusicae noidi Comunicazioni, l'ossogrossodel Dams,non siamoriuscitia fare il dipartimento che avevamo progettato sullabasedi un'ideadi purifica– zioneteorica. C'è stataunaprogressiva liquidazione e si è scioltoquelgruppo(Eco, Maldonado, Pierluigi Cerve/lati cheadessoè ad Arte ecc.)fautoredi una politicascientificarigorosa.Sarebbestato il solo modoper-salvarsi».

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