Fine secolo - 23 febbraio 1985

FINE SECOLO SABATO 23 FEBBRAIO 1985 16 Lettera aperta al· sindaco •.diRoma - ··-·•· LA BANCONOTA DA VENTI. MILIONI DI LIRE- <<Sta a voivenire a vivertra noi,provvedere alla vostra salute, compiacere i vostriamici.Midiceste unavoltache18francesconi al·mese bastavano al vostro~ivere: ebbene18 francesccmi al meseVoi avrete perun anno,a cominciare, se vi piace,dal prossimo aprile. Io passerò invqstremani, conanti– cipazione da mese a ·mese. la sommas11òò~tta: ma nonavròaltropesoed ulhc10 chepassarla: nulla uscira dimiaborsa: chida,nonsaa chida;eVoiclìe ricevete, nonsapete da quali.Saraprestito, qualora vipiaccia direqQ.ere l ricevute somme;sarameno di prestito, se la occasione di restituire manchera: nessuno saprebbe a chichiedere, Voinonsapreste a chirendere. Nessuna legge .vi è imposta. Voglia. il buondestino d'Italia chevoi,ripigliando salute, pos– siatescrivere operedegnedel vostro ingegno; ma ques.amiaspèranza non é obbligo· vostro». (Pietro Collettaa GiacomoLeopardi,23 marzo 1830) «Mio caroGenerale. Nèlecondizioni miesosterreb– beroch'ioricusassi il benefizio, d'onde ·e come che mivenisse,voie gliamici vostrisapete beneficare in tal forma,cheognipiuschivo consentirebbe di ricever benefizio da' vostripari.Accetto pertanto quello chemi offerite, e l'accetto cosiconfidente– mente, chenon potendo (come sapete) scrivere, pocopotendodettare,differisco il ringraziarvi a quando lo potròfarea vivavoce,chesarapresto, perch'io partirò frapochi giorni. Peròravidiròsolo che lavostra lettera, doposedici mesi dinotteorribi– le,dopounvivere delquale lddìQ scampi i-miei mag– giori. nemici, é statapermecomeunraggio di luce, piubenedetto ehenon é ilprimobarlume delcrepu– scolo nelle regioni polari». (Giacomo Leopardi a Piet!oColletta, 2 aprile1830) ·Ì CaroSindaco di Roma, lescrivo a proposito di una questione da ventimilioni di lire.Riassumo pergli eventuali altrilettori lepremesse, cheleicertocono– scemeglio dime. ·ElsaMorante -nonaggiungerò «la piugrande scrittrice italiana» comesi usa faresui giornali a proposito di unadozzina di scrittori, do·· checontraddice generosamente la grammatica-in– somma, ElsaMorante à statagravemente malata, ha cercato di morire, ha avutobisogno di curemolto complesse e dispendiose. Dellasuacondizione,a suapiena insaputa -perun nonbreveperiodo era· come sefosse altrove-sié moltoparlato e discusso: la televisione haannunciato cheeramorente, Mora- . viaha invocato interventi pubblici, Pertini é andato a trovarla, funzionari di buonavÒlonta hannori– schiato di stataliizame la degenza, lettoriugualitari· hanno reclamato chevenisse trattataallastregua di ognialtrocittadino, qualche giornale ha·spiegato comeMilano sapesse discretamente provvedere in casianaloghi, per-esempio Bacchelli (ahimè, anche. qui,comeper la grandeneve,si vedepoi chese Roma piange, Milano J!On ride) ecosivia,finoa che lentamentefortunatamente tuttoquesto rumore si è acquetato. ElsaMorante ha continuato. a essere curatanellaottima clinica incuisitrovava -esitro– vaancora,ma preparandosi ormai a tornare a casa~ a spese proprie, conla difficolta ulteriore cheleé ve– nutadallacrisidellasua casa· editrice di sempre, Einaudi. · Intuttoquesto inconcludente e nonsempre rispetto– so frastuono; si annuncio anche -ormaimoltimesi fa,otto,sericordo bene-unainiziativa decisamente lodevole. Ilconsiglio comunale di Romadeliberò di contribuire allecuredi ElsaMorante con-ventimi– lionidi-lire. La stessa scrittricè neebbenotizia leg– gendo i giornali: nònaveva nèsollecitato nèsaputo delproposito, ma possoimmaginare che.nefosse contenta, certopraticamente, anche, percosidire, moralmente. Avoler cercare il peìonell'uovo, sisa– rebbepotutopreferire cheil beneficio precedesse la notizia pubblica, o nefacesse deltuttoa meno.Ma simili desideri vannobanditi dallasocieta dell'infor- . mazione,almeno stavolta sitrattava diunabuona notizia -anche sesi trovodi nuovoqualche zelante preoccupato chevenissero turbati principi diugÙa– glianza deicittadini' di fronteal Servizio Sanitario Nazionale. Qualche giom_o piutardid~lla pubblica– zione dellanotizia, ElsaMorante -cheerada tempo• tornata indietro dallamisteriosa escursione inunal– tro·mondo cuisisannodaresolonomiclinici-ìice-· Vette unasuatelefonata, che leannunciava personal– ~ente la decisione deliberata. Poipasso il tempo, e daalloi:a nonhasmesso di passare. Deiventimilio– ni,nessuna traccia. Sisentedireche,perl'obiezione diqualcuno, forse di unconsigliere liberale -é nuova e appreizabile_ prerogativa deiliberali dicustodire l zonepiudeboli dèlla societa dall'assalto deiprivile– gi-ladelibera é statasospesa, einsomma nonseneé fattopiuniente.Ciò é giasingolare,- ancorapiu si~golare é chequestavoltaElsaMorante nonsia statainformata del-come chiamarlo?-lapsus, nèdai giornali, cositempestivi all'andata, né in privato, poi~hè nèaltri,nèlei,senonsbaglio, hannopensato di scriverle, o di telefonarle. (SoloAntonello Trom– badoriha argutamente allusoall'affare in unasua rubricaromanesca sul Messaggero, qualchemese fa). ' . Ora, io capisco chelei,coi tempichecorrono -lo scrivo senza ironia-ha·molto da fare,e capisco an– chechesisiapiuprontia telefonare perunabuona ·notizia cheperunacattiva epureunpo'vergognosa. Tuttavia qùalcosadesso dovrebbe fare. Io, chemo– destamente l scrivo, ~ontengo affatto a farfigurare menchebene leie i suoicolleghi: semplicemente, mi parrebbe appe~a decente chequeiventimilio@ (si trattava di uncaso.d'urgenza, ricorda?) venissero e~ capitati, il piurapidamente e il piusilenziosamente · possibile. Magarinfilatin un mazzodi fiori,un mazzolìno allegro. Di piusolenni e unanimi omaggi floreali il Comune da leiguidato, e glialtriEntidel Paese,potranno .risparmiare la spesaancoraper molti anni,direi; perquanto riguarda ElsaMorante. Chestainfattimoltomeglio, e scrivera, ciscommet– terei,altriromanzi. (E potradaremagari al Presi– dente il tempo e l'occasione di onorare. il senato ita– lianodesignandola a fameparte). Perogni caso, queste pagine sonoa suadisposizione. Constima,Adriano Sofri. · ::::.:.fl/;:::J~;~f/:i ·.·.·.·.· . 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