la Fiera Letteraria - XIV - n. 2 - 11 gennaio 1959

Domenica 11 gennaio 1959 LA FIERA LETTERARIA SCRITTORI IN PRIMO PIANO NINOP ALUNIBO: La vaa pochi • Per m:o conto r;spo:1do con un'al– tra domanda t.h: do· .. mmo od,are? ... P1tro Coltffi Per tre ann: lo torturb. Per re anni Gi,:f Car!i sorn...ce. dovette so!Tidere. quando lui di gridò da ln,tan ,: o·,;, Ca:-,ì'. fr, t .!;quagli. eh'? \"ien: qui. Gigi! Mi scansi? ::\1a per~'? Ha. pama? .\h. ah. ah! Di che hai paura! ... Gigi Carsi però non RH~\·a paura. Pro._ ,·ava qualche cosa dentro. si. ma non era la mancanza di fiato per il pericolo che le parole di iui suscitavano. cui le parole avrebbero dato !!Sca. rallo <!Splodere da un c1a 0 ~ien!~a a ;~lt~he .\~:fm~~ 6 f!sàlat;er~~t si senti,•a come protetto p,oprio dalle pa– role gridategli. lanciategli da lui con voce chiocci.a. che non riusciva a raggiungere le note acute squilfanti. per cui era co– stretto ad aiutarsi con la testa. protenden– do:a in avanti. sul coilo grosso. tozzo. mentre agita\·a seompostamente la mano nell'in\·!to ad avvicinarsi t-d anehe nella minaccia. se Gigi Carni non avt-s,;e ob– bedito. Cli face\·a senso. Ecco. solamente senso. Proprio come può dar fastidio ag!i occhi. al naso una cosa cht- mandi un odort– sgradevole o che abbia u:ia forza sgra– dita A Gigi Can.i faeen. set1-'"0 Gli a\'e\·a fatto sempre senso. '.\la solo cht- prima. neitli anni passati. non ci avt-\·a fatto molto easo. mentre adesso ogni volta era un moto di rh'olta dentro. <'d llD bisogno di togliersi subito dagli occhi tutta la persona di lui. Anche un mt-se prima de.ila fine o·aprile 19-45) lui glielo g:-idò daU'estrt-mità del salone. Lo vide da lontano e Gigi Carsi non rece in tempo ad entrare in un·aula. ;\'e cercò subito due o tre. tentò di rag.- 2iungerne una. ì\la non potè. Lui lo sbir– ciò subito. col suo occhto furbo. \fl\·o. da an·ocato che sa tro\·are .l cavilli. E non lo mollò. .. Xon correre. \"ieni qua un momento! ... Ed agitò la mano. la portò a\,anti come un rastrello. col quale succb:arlo fino .i s~. lu:. e r:presero a pas.,eg2lare :n ;::u e in 1..1ùpc:- ;1 ulone. ~la lu:. deluso. riattaccò .sublto· .. \"Oi eh::''. ... E con la mano indicò l'esterno del Palazzo ... \"oi c-h:".'' Fa! finta d~ non co– n1>sccrli. eh".' Tu e gE altr" Goni!oia\·a. Guarda\'a Gigi Carsi e gon– J,?Ola,·a. Era convinto di a,·er coip;to e si 2ode\·a l'effetto. Sempre cosi. Anche du– rante l"in\·e:-no .a\'e,·a gridato: • Vo; chi".'' Tu e ~li altri! .. ed ave\'a gesticolato Mn la mano. 'nd:cando l'esterno del Palazzo. Gigi Cars: continuò a sorridere. Era c-:ò che potc,·a fare. Come se non gli rlsmar– da-<~t• ('ÌÒ che i. suo • ~,m'co , t'\'3 cit''.'.o Allora impro\•,•isamente cambiò tono. di– Vt>nne pater:io. protettivo ma sempre con una punta di minaccia nella \'OCt'. nasco– sta. pronta a colpire meglio. più a rendo .. )Ja sta attento. Gigi! Oh. non .sarò io che t; farò mettere al muro. Ma sta at· tento! ... D:i;se .. muro,. lentamente. e questa \'Olla lo :.entirono i due carabinieri che pas.sa– \'ano proprio allora. • Tu scherzi. vuoi scherzare! .. tentò Gigi Cusi e non ebbe neppure più la forza di ridere. - Sta attento. dico sul serio! \"oi chi'!! \"oi'. Tutti \'Oi cbe .siete contro di noi. con– tro ~i lui! ... (Disse .. Jui ... e la bocca gli fu p1enal.Continuò: ., La resistenza passi– \·a .... radio Londra .... no. Gigi? Radio Ital:a Libera. no'! ... Poi cambiando ancora tono: .. ~la noi le sappiamo queste cose. Tutto sappiamo. eppure ... vedi. sei libero. ti la– scian? libero. Puoi entra.re ancora in questo tempio e d,rendere degli uom;nl ... Ii tempio della Giustizia. nell'anno ·42 e ·43 e '44! .. Tu la senti. rad,o Londra'! Oppure senti la \'oce dell'America'! ... « Io'?! Io. radio ...'!-. ~on ebbe il coraggio d, finire. La parola .. Londra .. sulle sue labbra av,ebbe saputo di accusa. di colpa. Orecchi in\':s:bili 3\'rebbero potuto ascol– tarlo. a\•rebbero potuto fraintendere il ,·a• !ore espressh·o di quel .. Londra... e tac- Fra qualche g:orno. poi. ni·dral. Hai sentito !.l discorso del Fuhrer'! Che uomo! Calmo. al suo Posto. i nervi di acciaio!•· Gig: Carsi lo guardava e, gli veniva da ndere. Uno che a solo un mese dalla fine Ji:ìi parla\'a ancora cosi del capo tedesco Giiti Cars: non sapeva p:ù come definirlo. Queao controila la situazione perfetta• ~nle! Li c·è ~enio! Te l'ho sempre detto. Genio' Lo avete ingiuriato .t ··caporale''. lo "imbianchino". Eh. caro mio! Vi spalma d; calce. vi rimette a nuo,·o tutt:. 11 ca– porale~ ... No. non era proprio id:ota E poi s: sai vi chi può! .. gesticolò. I i::uoi occh: votp~i scrutarono G!gi Cars·. Poi. col tono d'. congiura. di protezione. di chi i::'è dimenticato dei torti ricevutl. ed è tutto cuore a proteggere: .. Ma tu pen– sa a te!•. .. Ah. si' ... .. Ah. si? 1 .... Cercò di scimmiottarlo ... Mi \'UOi anche i::fottere? Bada. Gigi! ... .. Xo. no. non sape\'O .... ,.,Col grugno ofle!o lo scrutò e parve con\':nce~i della sincerità di Gigi Carsi. E si rianimò. .. Non lo sapete. eh?! Di questo do\·rebbero mettervi al corrente le \"Ostre radio libertà. Te lo ripeto. per me son tutti assassini. Abusano della fiducia. dell'inesperienza dei ragani. dei tr.aviati. e dei delinquenti! ... Poi per parlare anco:-a più liberame:ne rece entrare Gi2i Carsi in un'aula. Cre– de"a che fosse \'uota. In\·ece c·era udienza e Gigi Carsi colse !"occasione per cercare di andar \'ia. Ma lui msistette e non lo mollò. .. In un angolino possiamo parlare. Aspetta. aspetta! w_ Assunse un'aria di mi– stero. Si orientò subno e precedette Gigi Carsi nell'angolo. in fondo. dove intorno. a loro ci potevano essere due metri qua– drati di spazio Ebero. • La bomba c'è .. cominciò. Fece gli occhi piccoli: poi chiuse il destro e gonfiò le gote ... La bomba c'è ... .. Ah. si".'!"'· dici' tu! Va bene! Caro mio. meno adesso qtl.lllche sc;i:no'. S1.mo ele– ment;. oggi lo siamo ancora; ma domani. ... • Ed in che dO\•rei ravvedenm. !tcOn– do te? •. Non EcherzS..re col fuoco! - Non c·e da ttherz.re . Aspetto là fine anoh'io. :-Jo'? So eh(' è \r.cina. e aJpcltll. Ed anche la resa dei conti • Poi sarà tardi Non dimenticare qu~llo che ti dice OJ?gi ques~o re~so del tuo vec• chio compa.gno d'univeI'6ilà! Ricordati: G11i che 'la va a pochi! - .. La va a pochi. lo so! ...Questione di settimone forse. ton.e che di giorni!,. ..-Forse anche di g: :or.li . f~e in ('CO G110 Carsi. :\la lo dici come se la fine <a:-à no– iitra. Sarà ,·06tra. G?gi. '\"06tra! Lo \"UOi capi.re? E non ridere. Dico sul Eerio. P,)i non s,cherz,eranno. E sarà ,giusto. sacro. santo. L'ordine DUO\'O dovril: eS&ere radi– cale. avverrà ab imi.t. Basta con la libertà e la licenza .. E che devo fare? Lo dici con un ta:e tono da beccamorto! Pa:-e che abbij p:ù paura per te. che per me - .. Io? lo pau:-a per me?! Eppure sei !tato sempr~ un uomo sveglio. intelligente! .... « Ma. Gigi! eh~ • d..ev..ilo! ..... • Grazie! - .. Scusami. !ai. ma è cosi. Hai gl:. occili coperti? Owure ti hanno imbottato la te– sta di tante fesserie, che ormai Eei ubnaco e non vedi la realtà. non valuti più l.1 ,S;tuazione? .... ., L'ahbra-xi con sicurena I« situaz:o– ne tu? ... .. Guarda. G11ì. Facciamo una scomm~– sa. una sempliCE scommessa. Vuoi fa:-la una scommesE;.a? ... .._E per che? ... • Ché vinciamo noi - .. Io per conto mio la faccio. Ma. e se non potrò o non potrei p.;.garla? ... - Contro la iettatura mi tocco. e tu fa lo stesso. Guarda. diecimila 1:..:-e!Solo die– cimila lire. ci i;tai'! Qua la mano! - a\·anti e ind1et:-o. a:-mati d: t'Jtto p.mto, g.;ovani. imberbi. provoc~nt17. . . Vide Citi Ca.."'lii e ,;i 1Uum1no. Gh f~ ,;egno con la mano di andare t'ioo a lui. Vieni. v:e:nl' Non bai cambiato aricora ana?,. gridò. come al sohto. e !i<lacchiò. I due repubbl:d:un; si fennaro:io e gua:-– darono p:-ima Gigi Carti e J>Oi lui. G:-gi Ca:s1 ric:-e. ma t~ un grande don.o. Disse: .. :'llon ancora... E poi p.a.gso al contrattacco dee.i.so . 9nche !!'e le due guardie ferme lo gu.;.rdavano. .. E tu? Chi aspetti? .... Lu.i :-ise ne:la gola. at:wigando la testa. G:.gi Cara: gli era vicino e lui gli ficco la mano nel b:-accio. I due repubblichini r.presero a ~eggiare. .. Sei !etnpre un gran simpa'.i_cone! Ma. che aspetti? I1 consigliere Fern l'ha c•– pita. L'ha capita e s'è dec.iso-. Il con.si.a,liere Fe=-:i. e,a stato. prcln,_ato due giorni prima. Fu uno d~1 ultum a pat)-re. Gigi Ca:-at s~ sforzò di ndeN'. • ~i_a che deciso! Sta poco be:ie. L00 detto il giudice Co!ombo ... Lui abbassò la test.a. ..,Buono anche quel– lo! Te !o raccomando!,. fece con una .;morfia. Poi. come pentendosi: .. se·. non andare a dir~lielo ... Ridacchiò. « L_a scusa. l':ndlSJ)Otiiz1one. Gigi! Siamo in. pnmav~:-a. Si sa. è buon4. ln!luenz.a. cambiamem_o di 6t.;gione. no? La madia pes~te. il fl. sico del!c.;to, il colpo C'ari.a e rintluenz.a. Balle! Tutte balle! :'Ilo. Gr.gi'! Lo sai meglio di me ,:be non tira più aria buona pe: ,·o:: ed i tiepidi hanno deciso di mirne– tizz.a!"Si- Gigi Ca...-si lo cuardav~ Ser:o. convinto. co'!ltinuò: « Bada., non dico m,ca che fac– ciano male! Sono uomo io. tu lo sai. Ma sempre cosi! Cominciano prima. i tiep1dL Poi. vengono i co:-ag-giOSi. i dCCJ;i a tutto. gli eroi.. Etto. i tipi come te. m buona fede. come Cuomo. come.... be' non è Il caso. li conosci. Ma li cono.sciamo __ anche ~~~J1~tt~!i cf~~JiJao·~tdet t~ti.cht1 Gigi Carsi disse. gridò: • Scusami. devo entrare qui dentro. Ci vediamo un·a1tra \·olta ... Era arrivato alla porhi dell'Aula terza ed aHerrò la maniglia. Ma lui rise forte e gesticolò con Ja mano. • Tremi dalla paura. eh".' Non \ 1 edi U momento di scansarmi: no'! Vieni. vieni. c'è tempo per entrare la dentro! ... MEMORIA SINONIMO DIESPERIENZA Gli s·a\'\'icinò e ride\•a con la bocca aper– ta. la testa piegata verso la spalla sinistn.. come a guardarlo meglio. Lo guarda\·a sem– pre cosi. Un piacere sadico. al quale piano piano s'era abituato. giorno per giorno, in tre anni. • Devo ,·edere se e·~..... tentò Gigi Cat"!i. _, c: \'ediamo dopo ... '.\fa lui J?li era già vicino. Aveva attra– n~rsato il transatlantico a passo veloce. fa– cendo uno sforzo per non perdere gli occhi di Gag: Carsi. perchè generalmente li a,,e– \·a sempre in terra. dove metteva i piedi. Lo prese per il gomito e lo trattenne. L.a testa pieg.ata sempre verso sinlstra. se lo gua-rdava. E rideva. col risolino che gli storc,e\·a la bocca un poco verso .sinistr.a e portava in alto i baffetti neri. a spazzoìa. come usavano i suoi amici camerati. .. Se c·è chi'! Hai la coda di paglia. eh: ... Chiu– se ed apri le dita. due o tre volte. e ridac– chiò convinto di a\•er indovinato che, Gigi Carsi se la stava facendo sotto. Quelli che pusavano si fermarono un momento. Colleghi. uom:ni e donne. I col– leghi lo conosce\·ano e gli 4iravano aJla lar– f:!:a. Da\'ano una occhiata di commisera– zione a Gigi Caci e nel1o ste,sso te,mpo cercavano di fargli coraggio. .A. lui accen– na, ·a.no un .saluto. se proprio non pote– vano farne a meno. e se la filavano. Non vole\fano correre il rischio di essere a\•,•i· e.nati. di di\·enire suoi .. amici ... Le donne. gli uomini. guardarono prima lui e poi Gigi Carsi e cercarono di con– \'incersi di ciò che capivano sl e no. Poi guardarono le guardie. armate di mitra. col tascapane pieno di bombe a mano a tracolla ed il manganeUo appeso al cin– turone. Che cosa a\•rebbero fatto? Perchè guardavano fissamente Gigi Carsi e non si decidevano ad andargl! ,·'ctno. a par– largli. ad invitarlo a seguirlo? Lui. contento di tanta messinscena. pago di a\·er att:rato ancora una t'Olta l'atten– zione. incalzò: .. La va a pochi. no? DI che la va a pochi ... .. Non lo so. Addio!"'· .. Te Ja batti. eh! ... .. :X-on me la batto. Se a.spetti. entro qua dentro un momento ed esco. Cerco i1 can- celllere Mutolo ..... . .. '.\iutolo? Ah ... ah ... ah ... Mutolo! .. gridò. afflnchè quelli che li ascoltava.no potessero ar,2uire di quale uomo si st~sse parlando. Ma Gigi fece finta ài niente. Abbozzò un sorriso. • Lo cerco da tre giorni. e non si vede. Aspetta! .. e fece per entrare. ..n cancelliere '.\tutolo! Ah. ah. ab! Xe puot fare a meno. Vieni qua. Parliamo un poco... Poi cambiando to:10 di voce. ·sentenzioso. da cattedra: • Mutolo non c·e! ... Gigi Carsi. con lo stomaco che gli si rn·o:ta,·a. cercò di tenere gli occhi fermi. ...Perchè. sta male? Poveretto! ... . ora ci fu uno scambio di colpi. Quelli del suo • am:co .. rombanti. crepitanti. che ,•ù:e\·ano colpire e far male: i suoi attu– titi. smorzati. cbe non riusch·ano a tro\·are be!'Saglio . .si conficcavano intorno all'altro. senza scalfirlo neppu:-e. .. '.\fa ,·a. che lo sa:. E' uno dei vo– str:. no'! ... .. Di chi. dei ,·ostr:? ~on ti capisco. spie– gati ... - ~la guarda che bella taccia tosta che hai! Son ti ::-adisci. <"h! ... .. Di chi. "dei \'Ostri?". ~on ti capisco(•. - D'.te tutti così \·oi! ... E tentò di scan– dagi:ar:o. .. Poi. tac. gli altri ce l'azzec– cano: ... .. Spiegati. non so che \fUOi dire ... E pri– ma che lui Io investisse di nuo\·O: .. Però te n'è cresciuto di co~ag,gio in questi uhi• mi tempi ... \"!de il suo r:so ,·iscido . .u:uaia– to. ed ebbe più senso di prima. I due repubb!ich:ni gio\'ani. \'icini. ascol_– :a\·ano. un po· di,,e~•1ti. un P'l. m·eres~at,. indecisi se :ntervenire. .. A me'! Io il coraggio'! Ma ne ho sempre a,·uto! ... Lui il coraggio. il più \'igEacco àei com– pagni. il più falso. quello che leccava i professori una volta. i _sup~:iori_ a~esso. pe_r in2"raziarseli. Sempre 11 p1u v1sc1do ed _11 p;ù falso. da- quando andò a mette:si \'1- cano a G:gi Carsi neirauJa delrun:,·en:1tà per la prima lezione dt d:Iitto. penale e g:: sì attaccò per amico con !a scusa che era della sua st@ssa regione. Ed ag~iunse: .. Voi piuttosto. eh! ... Allude\fa al coraggio di Gi~i Carsi. ~ quello che ave\'a portato a S. Vittore p~hl giorni prima il cancelliere Mutolo. il g1u– d:ce :-;ugnes e tutti gl: a!tn che un cert~ liomo non erano più andati al Palazzo d• Ciust:z:a Pure Gicrj Carsi te::ine duro. - E dag!i con quesw'"' voi'. Voi chi'! .... Riuseì. • rid~r~ ed a guardare :n taccia pr:ma iu1 e po, t due repubblichini. Lui r:se neI:a gola. di\feMito. • lungo. .. Eppu:-e sai essere simpatico con la tu.i &ria ca'làida. cur'.osa' ... Rise anche Gig: Car5i. I rcpubbl:ch:ni c:edet_tero c-he . ;:desse r,.erchè era anche lui dei loro e I ~,tro st c :ìivert1s.se . cos.i tan o per passare il tem– po. Sorrisero prl.Il'la a Gi&i Ca.rsi, poi :.. A.t:dcinammo per la pr1ma volte .\"1no Palumbo nel 1955. tn occa.s1onr della con– segna dtl premio lf'tterario ~ Libera Stam– pa ... chr .si auribuuct ogni anno nella Sviz– .:era Italiana. a Lugano. Fu un'edizione del premi.o che ci acco– munò al Palumbo in un .,. ex-aequo,. che è dicentato ptr noi uno dei ricordi più vivi di valore affettivo. Per questo. da allora. abbiamo stguito con particolare attenzione il lavoro che Palumbo va svolgendo. vigile ed appartato. nel suo luminoso. piccolo esilio ligure di Sàn Jfichele di Pagana. E' u-n lavoro che ha. come sua caratteri.stico. una senetd ap– pa.s.sionara ntll'a/fronlare la pagina e. an– cor prima. nel preparare la pagina attra• verso la ricerca. i'as,5imìlazione .!entimen– rale. .Vino Palumbo ha preferito. ad una pro– mettente attivitd legale scolta per qualche anno a .\filano. il mestiere dello scrittore. e si. è ritirato a scrivere vicino a RapaJ!o. vivendo modestamente, ospite di una ca.sa che guarda il mare. E se pen.t1amo che tutto quest.o è avvenuto per amor della penna, non si può non. riconoscere che quello di Palumbo è un esempio oggi più unico che raro. Ci con /es.sa Palumbo. .scrivendoci di sé: , Desidero ricordarti solamente questo. e proprio per ricordarlo quotidianamente on- ciarlo di doppio iioco. di e&!erc in:somma uno come Gigi Carsi. · '.\fa si riprese subi'.o. S'accorse da com«: Gili!i Carsi lo guardava che cercava d1 · sfidarlo. di mettergli lo sgambetto .• Io? Eh? Credi che sono dei vostri? Che voglio cor• rere il pericolo'! lo .sento solamente la nostra radio. E mi basta. Per-chè sono un patriota io. un fascista. uno dell'ordine ..: Era tutto chiazzato in faccia e cerca\fa dt allungare il più che poteva la testa. attac– cata al tronco, senza collo . ...Eppure crede, 1 0 che qualche \·olla ..... . • Mai! Ed è risaputo. Tutti lo sanno! ... Poi come un commediante. passò dal tono sentimentale a quelio patetico: .. '.\fa tu sta attento. Gigi! ... .. E di che'!! ... .. Siamo alla fine ... - E allora? ... .. Ma. non vorrei che propno all'ultimo momento ...... ~on era più una minaccia per Gigi Carsl adesso. ma paura per lui. come per se stesso. Paura di un solo momento. dell'at– tore che .si è tanto immedesimato nella parte. da dimenticare di essere altro da que.l.io che sta ricreando in quel momento sul palco.scenico. Era stato semp:-e cosi. Vigliacco. A\'eva a\'Uto sempre paura. e questa paura la p,o\'a\·a quando pcnsa\'a che gli altri ne a\·rebbero do\futo avere a.lt.rettanta. Non era per altruismo. ma per un egoismo portato al più alto grado. • Capisci. Gigi'! Gli uJtim1 momenti son~ 1 più pericolosi ... Le disse con tono d1 mistero. come se a rimetterci le penne anebbe dovuto essere lui e Gigi Carsi. o lui più che Gig; Carsi. - Prima di rutto io sono tranquillo ... diS· se Gigi Carsi. .. Quanto poi alla fine ... •. Si fermò. Era pentito. La parola .. fine• da– \"a al suo amico lo spunto per tutto un altro d:scors..i. nuovo. più attuale. che cor– re\'a come un mo di corrente, sotto.sotto. ma ad altissima tensione. s·aspetta,·a da mesi questa «fine•. Tutti l'aspettavano. L'offensiva alleat~ in_ Italia. gl: sbarchi in Francia. le oftensn•e m Ger– mania. lutto faceva pre\'edere e sperare imm::iente una fine. Tutti aspettavano che una matt:na o l'altra si sanbbero alzati ed a\·rebbero sentito comunicare dalia radio che la guerra era finita proprio qu~lla notte. '.\fa proprio per questa as_pettativa, t:rata giorno per giorno, con un fiato sem– pre più corto. adesso c·era più pencolo a pronunciare la parofa .. fine .. da ~oloro che non sap.-vano come slE!\i~ero rea.mente le co.se : mentre per gH altn. per ~uelli come lui. quel!a stessa parola era d1,·entata lo slogan del giorno. • Siamo alla fine .. dice– \·ano, .. !a \·a a pochi... e 1ueste at.fer: mazioni dove\·ano servire non solo a farsi corag~io. a credere m ciò che andavano facendo. ma anche- :.d mLmorire gh a\f\·er– sari. i re.;z:onari. i demo-plutg-massoni. a (a:-:i star z:tti e se mai a far:i pentire e decider:i a scavaka:-e il muro. .. Xotizie degne. Gigi. te rassicuro! Xon credere alle sciocchezze che vi dicono. Sie– te in rotta. compJetame.nte, su tutti i !rontL * di A L BER T O B E 1· IL A. C Q lJ .t che a me ste.!.!O: la cita con la sofferenza ci fa uomini. e ci toglie la tentazione. poi. di montare in superbia e correre il rischio di non capir-e coloro che dopo di noi la proaano. E que.!ta sofferenza diaenta wu·uno con la nostra esperienza, e se tentiamo 1I men1ere del poeta e dello scrittort. ci ser– viamo di e.ua proprio per l'u.miltd eh.e le dobbiamo e che dere .!ervtre agli altri uominL. Sentii parlare o.Ila radio. se non sbaglio questa primo.nera. Va.1co Pratolini. ed il .suo Al Circolo del TiJullio di Rapallo. dopo il dibattito sul teatro d'oni. Da sinistra· l~o Chiesa, Valentino Bompia.ni. Nino Palumbo. Gio,·anni Cattanei e Pietro Serri per anni i più Wustri scieniiati ci hanvo lavorato! Per anni! E finalmente c'è!• . .. Benissimo! ... li giudice interruppe n dibattito e pregò di far 6ilenzio Ma lui non sentl. Gigi Carsi gli fece segno di abbassare la voce. ma lui continui'): - E' tempo di finirla! Eh . .sl. per Dio! Sarà la fine per vo:: per tutti i \"Ostri amici. Pochi colpi e \·edrete ... li giudice gridò questa volta e alzò la testa \·erso la loro parte. Lui ammutoli e rece la faccia della circostanza. Ma subito bisbigliò: .. Aspetto che il Fuhrer dia l'or– dine. E voi. .. •. ...Gigi Carsl tentò di spostarsi. d, ponarsi avanti. con la scusa di parlare al cancel– here. Ma lui non lo mollò ancora. .. E voi. ..... Aspirò l'aria. e gli andò die– tro. Erano molto vicino ai colleghi. al pub– blico. Poteva lanciarla la minaccia. avrebbe tatto effetto. e lui era stato sempre per l'effetto. ln\•ece al ~ e \'Oi .. s'era fermato. • E noi'! .. domandò Gigi Carsi. ~ Ah. ah. S€i simpatico. caro antifasci• sta~ ... Tutti si girarono. Il giudice. il suo aiuto ed il Pubblico Ministero li guardarono. Lui fece finta di pentirsene. .. Scusi .signor giu– dice!.. biascicò untuoso. e sornse. Prese Gigi Carsi per il gomito e lo tirò: .. An• diamo. andiamo fuori. Di nUO\'O molte scuse. signor ...giudice!•. .. Ma..... tentò Gigi Carsi. .. Vieni. \fieni ... Fece ancora un i;aluto. una deferenza affettata a tutti i presenti più che al colleg:o dei Giudici ed uscì per primo. ...Vedi. Gigi... fece appena fuori. .. Voi seguirete la sone dei grossi. E sarà bene. Sarà giusto. Ma mi spia.:e per ti?. !e lo eiuro. Tu. però. che sei stato sempre un reazionario. te la sarai meritata ... Gigi Carsi l'ascoltava quasi divertito La parola tabù era reazionario per lui e per tipi come lui. Gli stava bene in bocc_a. La diceva come se pronunciasse un articolo o un comma del codice. -Ti conosco daU·università. Sei di quelli che andavano raddnzzati subito. Con un mezzo bicchiere. allora •. ...Non sei stato sempre un:. pecora nera"' ... Gigi Carsi era calmo. si divertiva. D.s– se: .. Tutto sta sul modo d'interde:-sJ. Vor– rai dire. pecora bia,,ea, visto che i neri siete vo: - « Ridi. ridi! A\''eVa ragione Russi Bi– .sogna,·a dartele quel giorno. sul lungo– mare - .. Lo \'ed.i che ere\·ate voi le pecore nere'! ... ~ T'aY:-ebbe fattù ben€'. ed oggi non cor– reresti il pericolo ... Glielo fecero solamente a.;.s~giare allo– ra. )ifa ades;;o non g:ielo ricordò. .. lo non so a quale santo devi accen– dere le candele tu - .. A me stesso. ed a quei pochi che si hanno a,~tato, ~ Lul sN~e la testa e rico.'1li:tciò col tono paterna'.istico: .. Ma st.a. attenw. '.\!anca p:-.:>– prio pON .. .-.Ne 6000 con\'into ... .~on e'Oberz.are. S..rà troppo t.a.rd.L Aì- "D1ttumla lire fOlilmente;,. G1A:; Cam scoppio a ridere. ...Vuol fare cinquanta. cento'! Va bene . sono pronto. Ma. mi sp:ace per te. E guarda che le scommesse devono es,;;ere pagate! ... .. Va bene. La Cale dei miei e mia er die<:imila lire. oppure la fine dei tu.>i e rua per diecimila lire, è cosi?,. .. E· cosi! ... .. Accetto!... E lo gu'3Tdò dai piedi t:no alla te.sta. Si .;enti la mano in quella di lui. paffute e viscida. I baffetti a spaz– zola erano tirati. per il risolino che gli facE"'.·a a!zare il labbro verso smlstra. Gli occh! p;ù piccoli del ..oblo. .. Oh. bravo. Diecimila lire guadagnate. Addio. Gigi. ci rn•ediamo. ~la sta atter1to . Ricordati quello che t'ho detto... Imboccò un corridoio. g~ticole.ndo. • Saluti! .. ,gli fece dietro Gigi Car5i. Si aspettava il crollo. Al Palallù d1 Giustizia non c'era ancora l'aria nu.,.,..i. ma 6i presenti\•a. gi3. Non per le numerose pattuglie delle guardie repubh!icltine. che preslede-.-·ano l'ed'.ficio ed a\·e\"nno fatto del corpo di guardia la base pe, le opera– zioni punitive all'interno ed all'esterno. ma per il silenzio che era rulla faccia di tùtti. degli avvocati, dei magi'6trati. de.i;li uomini e àe'.le donne che per un moti\•O o per un altro cammin&vaoù per I corr;:do1 o per !e aule. Era questione di ore fo~e. A ~Ulano più che altro\·e s1 senti\fa che stava per succedere qualche C06a. In via ~lonforte. al palazzo della Prefettura. a q_uello del.– l'Arc1\·~covado. era.,o e.ndir'.v1c.m conti:iu:. erano v1>c1 bhS:bigliate con gli occ.hi . più che con le labbra. con 1~ parole. )la ap– punto per que..to più pe.ncoloso. L'arià che stagna\fa in tutti gli ambienti. nel:e vie. nelle piaz-ze. faceva guardingh:. si)en– zio:-i. ditt:denti gli uomini; ma infonde\'ii nello stesso tempo la speranza, ani:i la certezza. che qualoo.sa stava per muta::rt.i. pe.r sU'C'Cede:e. per r:.nire. (',·on si diC'e'\•a più .. la va a poohi .. ! Il .. l3 \·a a poch'. • poteva essere supenluù è.e un m.:xnento all'altf'\l. P~r qu~to Gigi Ca:-si era convint,o che non l'avrebbe più inco:ttrato. E:-a slci::o che ade6so !'.amico d:..;e:1.ava ii palano. il sacro ;empio. L'ana nuova la subodorlìva anche lui. c se ne tene\fa lonts.:tù. alla larga. Im•ece ancora q~lla mattina. una set– •imana <ialla ftne. se lo vide fermo vicino al 'Primo p]astro. a àe.tra del t:'an!Salltln– tico. La ca:-tella sotto il braccio ,;-ìnistro. ben stretta contro il petto. la mano destra infi:ata nella t:..sca della giecca; .strett..na. ~~td\!a 1~ 0 ~~ar:~!te ~: 11 :esia:cf~~ta;~~~~~a~ ~à chi. Chit-sà che coe:a. Forse quakhe altro e0me Gi-gi Carsi. o Gigi ca.si stesso Forse \fOle'\"3 rendersi ce...-tù che. almeno li. c·era anco:-a un poco di sicurezza per lui. .,e que:la <:icurena non c·era più fuorl. per le ,•it>. per :e piane. O [o:se. creden– do ancora al discorso del Fuhr~r. cei'Cétv;;; di leggere la sua 'litessa fiducia n~ll• fac– cia dei repuhbli\!hin.i, ohe p~~\:ano nfenmtn o alla letteratura deila memor1a mi colpl a m1 fece pia.cere La memona bt• sogna tentrla o bo.da .. propno come una vigilata speciale. e non dobbiamo mai farci commuooere e pr!ffldere la mano da e.ssa. E .. memoria·· allora è .sin.onimo prima di tutto di ,.. tspericn=a ... e. per mio conto. non .!aprei oggi come scrivere .se non attin– g,endo ad iua _. Sono racchiu.tL tn questa con/eu1one. tutti gli intendimenti e.-stet1c1 e di vita d, Nino Palumbo. E .sono ancht ii, 1.avi. nei suoi ,.oman.:i. rulla tradunone p1ù 1mme– diata. Dopo il premio ~ Libtra Stampa,. del '5S. Mondo.dori pubblicò. di Palumbo. - L'im– piegato d'impo.ste,. che. ancora inedito. si ebbe ii premio ; Oeledda ,. e. proprio que– sto a.nno. • Il giornale"· li romanzo al quale Palumbo .sta ora at• tendendo. e che apparird in primavera. por– terd 11 titolo dt r Pane verde "· E' la .!torio della g1otane.:..:a dello scnt– tore. delle molteplici esptrie-n.:e di Dita eh.e Jo hanno portat.o fino al succes10 letterario. 11 racconto che qui pubblichiamo, , La va o pochi '"• .si affida qua.si e.! clu.sfoamen.te ai meu:i e alle alhu1oni deJ dialogo e ci fa pen.,are che Palumbo. oltre eh.e narratore. (' anche autore di teatro e che 1n questa ve.stt ha gid ottenuto. in Sv,.::era, ottLm1 con.sensi. ALBERTO BEVlLACQUA pare? E ci nrà a b:-eYe scadenza. L'a\·ete ,·oluta, l'avrete. &i al " redde rationem .. ti voglio~.... Parla,"li a voce alta. passando \•icino ai due. che .;tovano fermi poco ài– stanti daUa colonna in fondo. G:.:g:iCarsi gli fece: .. Sei sicuro di qu-el:o che dici? - E lo guardò a lungo. in fondo agli occhi .. Sei sicuro di quello che dici?!., ripe– tette lui. scimmiott.a.ndo la ,·,:,,ce. • Va la; G · gi. sei p:-oprio una simpatca cana,&lia! •. .. Bonta wa! •. ...Sl. Propno cosl Se.i caneglia_ ma 6im– patico. Fatto Eta che come me oon la penseranno gli altri. Bada! - E lo spinse NI -gomito. prima d1 riprendere a cam– minargli v:.cino. .. Sei 6icuro!'! '.\li spiace propr'.o che sei uno dei loro. A prop061to . ,;ej !"Oi&SO, crociato, liberaì.01de. cou sei'! .. ., Ma?! Forse rosso. forse croci:.to. fo.rse. ;,nche li-bereJoide. a piacere tuo ... .. '.\1a se ne,;.suno ha un programma Tutti hanno le 0653 così tenere che potranno essere spez.:z.ate al primo co~po ... Gigi Carsi r.se appe.na a-ppena. .. F,,j il rnolos..--o se h EpOlperà come oi;~a di pollo ... .. Che fame! ... .. Gigi! Credi che starei a parlarti. se non ti fos.&i amico e se non pensassi al tuo domani? .... c.. E d~i. con questo ·· .na attento ... c0n questo "tuo àoma."li .... ). ~1a disse: « Ti ringrazio e ti est)nero - Poi togliendosi da braccio: ...)la se t: \-edùno con me. non pemoeranno male? Sta attento! .... .. Male di me'!! Sono supenore ad o;;ni s06pctto. io! ... .. Della prirl'l$ ora tu. semp:-e ,-e:-o? - .. E me ne \·anto. Io sono stato semp:-e per rordine. per la disciplina - .. E sempre 'J)rUllo aUe adunate. li fez .sulla pu::ita della cap,;>cch:a. la cam.:cia nera ludda. di .;eta. no'! ... .. Sfotti. sfotti! Quando non evete altro da dire \'Oi. ricorrete al solito sfottio. Tutti cosi \'Oi antifascisti. Sì! il fez.. la camicia.. gli stival..in:. il saluto romano! E me n.e vanto! Ridi. eh? )ila sm<>ttila! Sei un ra– gano intell~e.n1e. e Poi \·uo: Mottere come gli altri. co::i i i;olati mezzi. ~on "ei nean. che o: -i.gi: tale .. ...lo'!! ~la.i stato or~in::ile ... La mattina del 2S aprile passò come le precedenti. uo·attesa ferma come acqua stagnante alla superficie. da per tutto; un s:Jenzin nell'aria e negli occhi de i uo– msni per la .st:-ada.. A menogio:n1> qualche 6,e>gno come, squar~i di lampi. negli ste'=t.1 occhi. nell'ar~a e nel .so:e p:1ma\•erile. Xel primo pomeriggi.o qualCOe fermento. som– messo. pronto a. farsi i,,entire. Ve~,:, t..rà1 il bubbo::ie che scoppia. e la v-era Lne che incomincia. E con la fine la resa dei conti. Del suo .. amico ,. Gigi Cars1 non si r.– cordò. forse perchè in fondo in fondo e,~-,,-a considerdto la tac-cenja come una cùsa pe~onale. Gua e d1 lui'! For,;-e Ma in verità troppi compit:. più im– portanti. più u:i.,.:,enti, erano stati a!t:d<Hi anche a G1;.i Carsi. ll suo studio, tome Pag. 5 :Sino Palumbo le ab1tazto:;.i e gli studi di a.!tri eolle.;hi, e:a punto di r.:feriment.o. IUOiO d1 :ilCO"".– t:-o d:. uomini nuovi. Il poIMrtggio del decimo g.io :-no però t'J p:"Oprto il suo ..,4lllieo.. a fa:s1 vivo. per telefono. La te.lefone.ta la o:ese la s~onn.a. dello studio. Lo conocsceva anche le... ed annun– ciò a Gigi Carsi il 9UO nome con un piacere d1 vend-etu nella voce. G4i Ca::-si so,.-:'iSe. Oh. eccolo di.e si !a– ceva ancora '\-ivo! P:ese la comun1c.ulone e fece ce::ino ai due colleghi che era:io con lui di ta::ere. ., Pronto? Cosa vuoi".' - • Ctso. Gigi. \-Olevo saluta..-ei. Come sta.i" - .. Sono occupato. Cosa \..-UOt? ... ...Gigi! Ci siamo! E' 1i.nlta L.nalmente! Na hai dimentic..t.o la 600~a.. Bo perduto. E' cO&i. La mia E~orina sta '\'"e– nendo da t-e con le diec;mila U.:-e.. T,e le ncordi'! Debiti di gioco - Giii Ca:si Et.r.·a zitto. Ascolt..:.ve. I due colle-.hi e la. si.gno:i.:J.a S,Ote\·.:io se=Ure at– tr.K·e:-so il :-icevito:--e dell'apparecch~ te– nuto un po' :i.onu.no dall'orecchro. Neppure p:.il senso il.i taceva ora.. ~ ~U senL. Gi.gi? Xon dici niente? P:-on– t.o? Gigt!!!- Gi.iJ ~"Fi non pa.:-lò ancors.. Gu!l:-.ian i due colleghi e ce.rcava d.:. legge:-e c.-;.e con passasse ne.Ile loro ~te. Avf"'!>--a ili occhi, le 1,bbra atteW:L3 i a dispre.zzo ...G~i;:i. non sarai mica a...~bteto con me! ... Uno dei due, coli~ il alzò cii 6catto e protese. la mano alla co..-netta. • Aspetu che glt dico io ciò che &i. menta pe:: adesso!- Gtii Ca.rsi lo rabbonì con la mano. n co:Jega si risedette. ...L 11ien.no man <i.a.to a chia:n..re dal Co– mitato - disse a G1&-f Ca..."'&. Gtgi Ca..-s.i ebbe un sospiro cù soll.e-,.·o e gli annui. • Ascolta .. di6...~ a.!lora calma nel micro– fono ... Se.i 6tato tn1,itato dal Comitato di Liberazione riel tuo r..one......... .. Io?_ e perché?-. Co6a vQi!lono da me? Tu lo .sai come sono fatto io. Tu fil COnO:'!Ci.Io noo ho fatto me,Je a neuu::1>. Lo sai. C1 con09Ciamo da.a b.iincb1 d-ell"Un1- versità.. no'! Tu devi parlare per me. de-,,; dire che mi son htto eemp:e i (attJ m~et! ~i se.::iti. Gi:gi!- Gizi Cars1 lo senuv;a e lo sent1,·ano a.ncbe i due coll~ e la sua signonna. ., Gigi. mi s-ent.;? ... Gi.g1 Can;i fece un \"e..-SO con le labbra che \1-ole\•a e&sere \tll e.ssenso. «Ascoltami. Gigi. L"bo ricevuto l"in \i.to. Ce l'ho qui 6'Ul tavolo . .Ya con ti ho man– dato le d.:ecimila lire percbe l'ho :,.c,e. \-Uto. Vorrei parla..-ti subito. Dumm quando posso venire a L-i:tva..-u. per !:n-ott _ « Parlare con me? E perché? - « Ma, Gigi. mi conoeci; de\,; parlare tu cOn i cone,hi del Comitato. Li c1 sa..-à qualcuno dei \"ostri e tu.- - • Io'! ~a banno invitato te - «Xon cerca.re di non ca-pire. G1g:. E' impanante. Devi par:are pe.:- me. mi de,-i difendere. Tu ha.i \'DCe in capitolo - Poi. dopo una b.rei.'e pausa. • ~a. sei solo. G~'! Se bai cinque m:nuti l!ben. ,·eni;o da te. subito ... « No. ci sono qui due coll~bt. fe.:e Gigi c.a~i e di~e i lo:- 0 nomi. • Ah! Al!ora ,·eniO più ta.rdi".' Ti fe..-ml in stud:o'! .... .. :'Ilo. addio! Non bo tempo •. ...A.spetts. G.:c,i! Non mi l&scu.:e nei guai! .i\.E:colt.a pe:- amo:- dt Dio! Io "":lo 6tato sempre per rord.ine. p,e.:- la disc1- pii.na , lo sai ... .. :\la .sct.16a. lo dirai a Quelli clle fban.no mandato a chiamare •. .. Si. lo d:.:-ò. ma tu mi de,; a1ut.re . ~t de\'"l ecoompagn.are. Tu èel uno d~ mlei pochi testunoni. :N'on bo fatto mal,e. , nessuno. C.Ì\oe ,-ogiiooo da me? Tu lo sa..:. che mi son !atto sempre i fatti miei. ho pensato a.ila mia. professione e basta. Nan mi sono mai immischiato nel.la pol:– tica. i.n que6te COt,"'e. Tu lo Eai - « Lo dirai a lo:-o. E decide:-anno ...... .. Allora non \-UOi \-eD!re con me'! Mi devo p...-es,enta:-e domam mattina alle 10. Ti p:-ego. Gigi. f.:mmelo qt.te61:o p.:.ace:-e. Tu cap~ ...... .. Xon posso. Ho molto da fare ... -~a. G:fli!- .. Eppoi che c~ dovrei di:-E. cosa. do.. vrei testimoniare? •. .. Come'!! ~o:n m1 c,onosci'! Abbiamo stu– d1atù a.ssieme, m1 co:iosci. de anni. no, Gigi.. hai dimenticato? - .. Ascolta. Ho da fatt. Le d:ecUllila ù:.e te le :i.mando indiet..-o. .-\6petta. Camm1 (mire. Ooma.m matt.na quando ti presen– te:-ai. aspetta. fammi hnt:-e ti d.co. conse– gna le diectmi!~ iire alla pert;Ona addetta alla cassa e mandam.:. la ricevuta- .. ~a cosa c'entra. Gigi? Vuoi (a:e anche di qUE'6ta una questione politica.!! Io non t1 ca~. sai?! ... .. Niente questio:i.e politica Quelle dteci– mi.la lire non mi toccano. :Ma non tocca.no ::iea.nche p~ù a te. S:3luti!-. G:gi Ca."c, app,?3.? la cornetta. Xon s1 penti dell'atto poco gentile. Una volta tanto non se ne penti. li giorno dopo l'.. amico. di Gigi Carsl non si presentò al Comitato. Mandò la s1.. snorina con le diecimila lire e con un• lettere ~n cui dice·va di eesere ind:sposto. Cambiò ana San .\fichele di Pcgana. 1956 lSL"iO PALUMBO

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