Fiera Letteraria - Anno X - n. 37 - 11 settembre 1955

f':1g. 4 Da Plato11e atl ca l:11 LA FIERA LETTERARIA Domenica I I Se1tcmbrc 195, de11t1•0 di una ve,•itò . ' 111u 1n•olontla di •aoi stessi va. F.ccolo: •Conslderaverunt1r---------:----------------------------------------------------, enim quod omne Ulud quod est secundum parteclpatlonem re– ducitur ad allquld quod slt per suam essentlam, slcut ad prl• 1 mum et ad summum: slcut omnia lgnlta per purteclpatio– nem reducuntur ad lgnem qui est per suam essentlam talls, Cum ergo omnia quae sunt parteclpent esse et slnt per partec1patlonem enlla, necesse est esse allquld In cacumlne omnium rerum quod slt ipsum e$Se per suam essentlam, Jdest quod sua essentla slt suum es-' se; et hoc est Deus, qui est sur– flclentlsslma et dlgnlsslma cau– sa totlus esse a quo omnia quae sunt partlclpnnt esse», 4) La IV vJa ~ l'agostiniana che In questo contesto ha un p()Sto ed un rilievo quale non s1 nscontra m nessun·a1traope– ra dell'Angelico; la prec1S1one del teni:,mt cl dJce la dipen– denza diretta dal testo agosti– niano, specialmente d! quel monumento della P11.tri.sllca la• llna che sono I Tractatia in 10- anntm, presenti - SI può dire - In ogni paema del <.;ommen– to tomista. L araoment-0 è det-– to e u 1ncomprefu:ns1bllltate verìtot,s » con espressione !ell– cisslma e del tutto adeguata: e Omnls enim vertta.s quam lntellectus noster capere po– test, !lmta est: qula, secun– dum Augustlnum, omne l{Uod scltur, sclentil comprehenslo– ne finltur: et si !lnltur, est de– tennlnatum et partleulariza. tum. Et Ideo necesse est pri– mam et summam verltatem, quae superat omnem lntelleo– tum, lncomprehenslbllem et lntinltam ~: et hoc est Deu.s lt. Il Vanrelo di s. Gio– vanni. conclude l'An~hco, aduna tn sé I preal di tutte le precedenti quattro vie: e Sic ergo contemplatlo Ioannis alta !ult et quantum ad auctorlta– tem, et quantum ad aetemita– tem, et quo.ntum ad d1gnlta• tem et quantum ad Verbi in• comprehenSibilltatem, quam 1n suo Eva.ngello tradldlt Ioan– nes ». Più sotto si tene che l'E– va.ngeto etovanneo contiene id sé unite 1e perfe.tlonl di tutte le scienze umane, mor&ll, na– turali e della atessa metafisica, ove si at.trlbulsce - con termi– nologia Insolita e suggestiva - il primato a.Ila morliL.le:e Fult ergo contemplatlo Ioannls am– pia. alta et perfttta. Sed no– tandum est quod dlverslmo– de dlversae sclentlae lstos tres modos contemplatlonls sor– tluntur. Perfectlonem namque contemplatlonla habet scientla moralls, quae est de ult!mo fl• ne; plenltudlnem autem sclen– tla naturall.s quae res a Oeo procedentes conslderat: altltu– dlnem vero contemplatlonis Jn– ter sclentla.s physteaa habet Metaphy$lca. Sed Evangellum Ioannls, quod dlvislm sclentlae praedlctae habent, totum sl· mul continet et ldeo eet per– !tttlsslmum ». Concludo: lo s. non ldenttfl- ~~ ~~a,~ir ~r:~:n a,~~ 1 r~~8; t-Omlste tradizionali, ma tenta degli acc05tamentl e una sinte– si dall'intimo di certi accenni tomisti che la tradir.Ione avreb- ~.~~'!!:~ ~1e 1 n~g1'a1~!rf~~t1~ ~il1~:~~~fo s~;;\ ~I~ del• UN'AUTENTICA FILOSOFIA DELLO SPIRIT Approdare nel pensiero non è solo appr'?dare nell'interiorità, ma in una interiorità infinita, assoluta, che è l'infinità dell'interiorità divina a cui il pensiero consente solo di partecipare ne~ 1uvs3:1i1ti~~~~~r'!'c,e~!°d~egu5 !r~e f,1:C::~\~~ clso In Europa con una stupenda rinascita della filosofia. Nel momento In cui l'esisten– za è mlnncclatn, In COIClenzadegli uomini ~lri~r~:~rw:i,:u~=~ri~r1lv~~~ÌV!e~ l~~~osus~ appaga col regolare la sua vita sulla tern: diventa automaticamente posltlvLsta. Nelle stBglonl storiche di Jnsicureua, In cui lo ~iuardo non pUò stOrctt'$I dalla sotterenza e dalla morte, entra In questione Il proble– ma del destino deil'uocno: clRSCunosi chiede ct1e senso ha l'esistere Che gli è compartlto f.~~~tg;r~r~,~l~~ee~l~~n~~n~~:!: saC,~f'~:,:e~ff!:!ro'ln'i:a{~s~v~iuppo della rnosorta francese nena prima metà del se– colo XIX. n mer1to di questa dottrina o p!utt05to di un orientamento del pensiero a cui ,1 è dato Il nome di esistenzialismo, è stato quello di Infonderci una coscienu acu– tissima del nostro esi.stere, In quanto è la vita di una libertà che è legata ad un corpo ed è Immersa ~el mondo, Pertanto ha l'aria :~Jf~K 1 aci~ig:~~\~ ~a 11 ~atià d~~c'r 1 :,': fet la vita che la tllosotla tradliionale dlss\mu– lava o abbandonava al pro!itto di chimere. Ma l'esbtenzlallsmo che si pte5enta come umanl.smo, è una tisica dell'esistere che non 111.16 a.spirare a meta!ls.tca: è un empirismo del soggetto che succede a un empirismo dell'oggetto. Ed è nntlplatonlsmo. Ma U pla– tonlsmo ha rinascite periodiche: eGSO con– tinua, non a negare I.I mondo che abbiamo sotto gli occhi . e nel quale si espande la nostra vita, ma nel mostrarci che è solo una via di accesso allo spirito e alla sua vita, la sola veramente nostra, e Ja cui tµnzlone, anzlcM: riNerrarcl In una solltud1ne sogget,. ~ 1 i"t1u"'m::,U~adf q~~~~cl,~ 1 v 1~,~~o.m:dl~ solo In cui possa realli:zanl una comunione di spiriti. La rtlosofla dello spirito ha rappresentato In Francia. uno srorzo di esistenza contro le dottrine che alimentano l'an!il06Clae la ~~sr:z~~~=r~~~ 00 :1ù di p~(~~J~ ?i' :~hara~~ee l'eMere. che si compiacciono nel senso della soggezione verso Il corPO lnvCCi! di tentare di affrt.ncnrcene. che cl impongono di In,. P.:t~~' : 1 s:g ~~lesl ~ =n!~~~eell~n~~~ &sa lenta restaurt.re rt..,petto e amore del r6~~ r i~,r~ I /~t~~! ~a~t:lr~e{~~ della atorla da una sintesi del Platonismo e del Cristianesimo. Ora, rlt sforzi della « ti· losotln dello spirito» hanno trovato In Ita. Ila un'eco assai sintomatica presso t filosofi f1~e;~~ 1f~rti!r~~r~~"~d::1t1~0 ~~ti~nt~II~ ma chP avevano ritrovato In un Crlstlanesl• mo aperto. In cul l'lnJlusso del Tomismo J» ~~~: ~:e rl:~1f..M1}~• c:O: s~ 1 ~~C:~~!~ lort., la soUecltudlne primordiale della per- 110naumana, e di una ll~rtà spirituale che non cessa di rlnasctre, con una sorta di pruenza Immediata e sempre sperimentata '* LOUIS di Dio alla coscienza umana. Lo si vede attraverso M. P, Sciacca, la cut attività fllosorlca, per estensione e ,.,arietà, I! per noi una sorpresa continua e che, dopo ~~J.~7u:~u~e~1et 1 , 1 :r 0 ::i~~~a~ rie~~:! ma centrale dell• metafl.slca, e di mostra"' ~~~= ~~dÌ~,o~:,1a~ee 1iua;~~1~!\~~e dt~l: soflca ha proposte per rl.5olverlo. O, Sciacca Sl può dire. come di certi tilosol1 tnncesl, che ha fatto li suo tirocinio mosortco nel• l'Idealismo. ma che questo ldeallsmo si "' In lut tras!onnato presto In realismo spiritua– lista. ll suo pensiero è risalito allora spon ~~t'r!'i~fc"ate ~\~e~!~~~~1 1 J ~rl~~~~~e.d~: la preoccupaz.lone di dare alla vita Il suo fondamento nella persona, anziché nell'Idea, lo ha obbligato a Integrare lo storzo del pia- ~~~ ":~0:1:.~'l 10 s~1~\!eifno~ 0 1!'ec~re~: dedicato Il primo tomo di una vasta opert., è 11vero maestro del suo pemliero. In Italia, Il pensiero di Sciacca si congluna:e con la tradlz:lone di Rosmlnl, la cui mnuema sul pensatori di questo paeee si allarga ed ap– profondisce: In Francia, si connette con :~ 11~e~l ~!f1~d~h~~~"i ~1 1 l:r~saa th aetl~ ne1fa coscienza umana certe essenzt::C esl- !fs~~-chin18 a=f::n~e~•1:ntm~aprnC::e:! 1 , ~l solo la fede I! capace di rtapondere. L'Erf1tence de Dleu I! un libro tonnato di\ l!na serie di articoli comparsi nei Giornale dl Met_aflsfca e pot rtunltl, dopo aver subito r~:~,i;: ~ra:::t:ì1~~~~ 1 'N:tl~le~C:~:~m'!l [Jj i temi fondamentali di un pensiero cosl vivo ed ardente. che non cessa di espandersi, ~~1~~i~~ ~I i~rl:~~I s'r°~r:~1~! d~ ritrovare !"onnipresenza di una stessa !Spi– razione. Questa lspiraz.lone è quella che ani• mo. la mia Pl'lllo1ophlt de l'E1prtl. Ha una doppia espressione che el consente ctt capire perché !"esistenza di Dio può essere consi– derata Insieme come oggetto d1 un'afferm~ z1one Intuitiva e come oggetto di un'nrter• mazlone dlscorslva. Né ta nostn'I coaclenza puO evitarla, dacché comincia a esercitarsi, nù la ragione esimersene, dacché si Inter• rol~,s~rl~~d~n~~~o,fetu~~\~ ~h~te~. M. Sciacca prova il senso più vivo e 1umln010 della presenza di Dio alla ~1enza del– l'uomo. Per coloro che godono di una tale esperienza, o che sono capaci d1 attuallnar– la e prenderne possesso (poiché non v'è ~i!it~ec~1! 1 a1~~f!~>R\::~1e1;~~i:"J1 d~~'t nulre e Infiacchire li contatto Immediato che abbiamo con Dio, cl allontanerebbe dR Lui, Invece di riavvicinarcene. Supporrebbe che Il contatto è perduto: non cl permette– tt-bbt> mal di ritrovarlo. Cl IMCettbbe so– spettare la po15,5\bllltl di un errore sotto ~~":J~ad:.e:tl 0 ~ftiJt~l~edita d:t('cu,'1•:mo rlenza non può esstr contestata. Oltre c'1':: pa,re che neuun'eshilenza come tale J)OISa venir p:-ovata. Non puO es.,ere che consta• :L.AVELJLE formule. Lo S.pre!erlace richla– manl direttamente a Rosmlnl I CORNa.10 FABRO -----------------------------------------------------------' Itinerario alla

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