Fiera Letteraria - Anno X - n. 23 - 5 giugno 1955

Domenica 5 gjugn::> J 953 LA r t .t. K A L .t. 1 1 .t. R_A_R_l_A _________________________________ l_'J~g~-~5 L'ITINERARIO DI UNO "STURMER UND DRUNGER,, .. ANTONIA UTHITE, UNA NARRA'rl\ 7 A DI PHESTIGIO Dalle "Amours,, di Pierre de Ronsard (Traduzione diEURIALO DE lllCIIBLISl La morte mentale Alf redDiibliu, oggi di Clara Batchelor * * DI: GIOVANNI MECCO Il 'b 1otecaGino 1::i1anco Un personaggio femminik descritto con allucinante vigore, e allo stes• so tempo, con ammirevok misura * . di GIAC0,,10 A~TOì\"ll\"I * Cassandre, XLI Quando al mattino la mla Dea ,d abbiglia, che di un ricco crespo oro /a ai talloni ombra, e i fili dei bei capelli biondi in cc11to modi ònd1da e attorciglia; io l'Nsomlglio a lei che dalla schiuma nacq11e, che i propri, Iungamento bru11I, ad ura ad ora pettl11ando, o in mlUo riccioli tnaneUando, oltre passava il mar portata nella Bila ·conchiglia. Di umana donna certo non sono ancho il suo riso, la fronte, i oeatf, I poHi, 11é de, ~11,oi occhi l'una e l'altra atelia. Rocce, acque o boschi, dentro .,d nQn ddnno ricet!o a ninfa che abbia coa\ mosd gcntùment,e i capelli, nti lo aouardo tant., bello, né bocca tanto bella. ì\'larie, I, XXXlll Non appena hai bevuto la ruoiada fra i boachi, tu che notte e giorno atai nel tolto di un catpuglio, aCOHe le alt, moduli una canzono cho è compoata "" ima matica nota a tuo piacere. Al co11trario di to la 11ocaho io di3poata f)6r cantare in queato boaao, ma in 1m. modo diver110.Pcrch., aempre 1,ia1,11endo vo spiega~ado i auoni miai; Bom,-,reho del pari l'anima bagnatti di lacrime. Io ti 3uporo ,zcl canto: dura appena tre mesi la tua voce; della mia voce l'intero a,mo Bempre ode i lamenti, diaperato ad opra di una beltd che in aoruitù mi tiono. Ma Ro3ignuolo ahinul, o alle mie canzoni, ae qualche amore a JoNce, accorda tue ,tolci note, o pianoere da aolo laBciami con mo 30lo in mezzo al boaco. Marie, I, LXVI Di Dtacero morrei vcdffldo in ouelle piaggo selvose g1' alberi allacciati di edere .,parse, e verde in mille luoghi .!IUl blanco3pino in fiora errare accanto allo rose di macchia la lambruaca. Di 11iaccro morrei udendo dai rami U dolce vcr.,o di ìtpupo e cuc(llf, e i rauchj colombi a becco a bocca fremere su un verde albero, e a wdore le nozze delle tortora fra i boachi. Di r,iacere morrei vedondo nella bella atagione, la mattina, u,cire d'un balzo fuor del boaco il capriolo, o B/recciare l'allodola nel cielo. Di piacere morrei, dove atremUo lanouiaco, aaaente alla bellezza, quqle aoono al prato laggiù. Mezza giornata di .,tar lontano ò un a,tno di dolore. Helene, Il, XVH Qtu13to notti d'inverno, ah lunghi, in cui l'o.::loaa Luna coal lenta 1Joloe tutt'intorno U BflOcarro, e cosl tardi ci anntin.:ia il giorno il gallo, • alla c:rucclott& anima sembra aia u n ann o la notto; ,norto di ango,cia , en.ca la tua dubbwl /orma aarcri_, cM In ,ua /ù u'°'9e tune ad nllevlare U peao del mW amo,., e facendo aoggWrno tutta nudo fra le mie braccia, dolcemente dl uno mentltrico felicità m'inganna. Vera, aei aapra, e indomita a far male; falaa, di te gioiace uno, dal tr,tto libero e aolo. Alla tua aalma accanto mi addormento, a lei accanto ml ripoao: nulla mi iJ rifiutato/ Cos\ Il .sonno divaga con bontd, ,nentendo, U mio amoroao penaiero. Non è cosa cattiva, di ingannare ad in amore. RASSEGNA DI FILOSOFIA A CURA DI LUIGI QUATTROCCHI * secolodi cronache

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