Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 31 - 2 agosto 1953

Domenica 2 agosto 1953 UN LIBRO ALLA SETTINIAN A PRESENTATO DA CARLU BO ·* La varietà della natura * di GIORGIO BACCETT[ (Edizior,i Vallecchi) di Vincenzo Labella * ri Giorno delvillaggio, a Liana Strabiliava l'aurora sopra I rossi tetti dal mio villanto e st destava un fioco amare di malinconie. Batteva un'onda di campane al monte e ritornava, ritornava tenera come una \'OC:eda perduto clelo. Camminavano gli echi sul pietrame 1mp&11lblli, sfatti in lrasparem&. e I ramarri sfilavano dall'ombra Ja pigra lama di solarità. · o·erano dolci sensi appesi ai rami. e le fleblll foglie illanguldlte. 11 sonno che svaniva a meu.a costa~ SI &0llevava dal guanciale cavo 11 flore del suo viso, rlas.sommando. e 11 vlllaagto odorava alle ,ue ascelle, antico. antico, di primo mattino. VINCENZO LABELLI\ E' dolcela tua ombra a George P. Skourtu E' dolce la tua ombra che dl5seta. anuoo olmo. e le tue foglie &trette palpitano come cuori di colombe. Dormono auJ tuoi rami I passerottl e t'lncanu, nell'aria che tj fascia. anUco olmo. a sentlrll dormire. Port11.1 una paoe a questa meraviglia d'ombra. Io guardo la tua cima svelta come un pennello a dlplngere Il cielo. Altri ricordi ho del mio P\1SS8to e Il canto del paatori alla montagna Avevi foglie piccole. pauro5e di muovel"!II.sembravano. di sera, oattere come cuori di colombe. E nel tuo tronco spasimava W1canto. VINCENZO LABELLA I l , ,, I ,. • f (. , ~/ ~ . / ·< -1:_,-,J.... • . ~ ..~:.,.~:~:- ),,;$-..-__..... ,. -~ ....., ...._ ?"' ''\. o reuctlJ., tantum• •ezu.a cuore. !'.I:. que.ta . ■era Il canto, come azzurro peMtero, VO(e dcla •lta, dl11dorn1. fd•le Tu ed lo, fuali... nen·ombrt. dietro IOU"lnftn!U (CeleitW, nel trepido if'ffl\bo della Ver1Ll li {adql, nel poveri rtbllll occhi rlCOnO&CO Il tuo IOMDO. S~ll• ro,1n1i. nella tenea notte, voluttUON amante, lo son,o tu, 1.sa1u nel ver4I •1ba- (rt della Vlt• temerari& cree.t.ur1. ltiso di pace: Immobile per sempre nel penalero. Canto. canto, tON. del drtunma, crudele au••· E' l'ultima parte della poeda Ombrt. felicità e non mi sem– bra df/Jtcfle tcorgere nel duro movimento della parola lo ,tes. 10 bf.,ogno di pulizia intellet– tuale e lo steuo dato di equa– zione sentivientale: .!ono due cl/re che segnano una nuova .!tagfone della vera letteratura Italiana e non conta se jtnora non sia stata n~ compre.,a n~ ,egulta. Una olovtnetza doloro. ,a e ,!cgreta, come questa del pavero Giorgio BaccetU, cl compen.!a df tanti tradimenti, di tante concusloni e sopra– tutto della nostra deboletui. CA.RLO BO lj CIUSErPt AR1'10CIDA - « Mletltor: • ibl'oteca G-·no Bianco LA FIERA LETTERARIA Naladt, gonJtamo, bucce d'uva. altri ricordi. / miei occhi, Joran!lo a meuo Il folto ,egulvano Jra I gtunc-hl un'immortale nuca che giù 11ell'onda, con un grido di rabbia al cielo della .!tlva. Immerge la bruciatura: e il gruppo, uocclolante per Il bagno. &compare dc11tro I clc,nl e t frcmltl, oh brllla11ti gemmei Andavo. e ai piedi mi s'lntricano, Jtoritc dal pudore di amare ,u quel letto Improvvisato, due -dormic11ti ,iella estasi d'esser due. I~e afferro senta &cioollerle, e via! ver&o giardini che odia la Jrft,ola ombra, di Jtoren!f al &ole Pag. b RASSEGNA DI FILOSOFIA A CURA DI LUIGI QUATTROCCHI * Spi1•ituo lità ,,reeristiano ,.

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