Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 16 - 19 aprile 1953

Pag. 4 ILPRl~10 CO~llSSO (Continuai. dalla pag. 3) lcmlea 6lA una dt,5pcrata In• comunicabilità: ognl lndMduo è un mondo chluro; egli non può mutare chi awlclna se non nelle sonsuetudinl: gli manca ogni pQM!bllltà di oon– cedere a~lt altri un uno im• rau 1 ~sY: ~7t~s~~~~~~ la loro esistenza; lll gioia su cui ,·!ve ComlMo è una rellce ~~~~t;c ~lj :rc 1 ~e~W p~~ JU'O\'OCarla, soltanto la attende e vl\'e nella certezza di non perderla: non è un bene di cui !!,C~::n!i'b~:~re\;h~i: lo Moompagna e con esso s,•R• n~iò ~ 1 n !d~fsod~t\~cr:~ : f-fntranslgenza non concede dubbi o tentat.h•I, in tal senso le dh·erse l)OSizlontde e I due compagni • sono esemplari: del due amici pittori l'uno s'ab– bandona nella flducllt. del prc,, prto eM!;mplo. s~a una ragaz. u In cui rlngcnultà è lgno, ranza d'ogni !orma di , 1 lta. e la educa I\ propri!\ somlgllan• za: similmente tutte le proprie att.MtA conforma ad un·1nten• zlone di l\pprofondlmento. nd una ,·olontà di conoscersi: Io 11.ltroInvece ooncede Rlll\ vita quotidiana quant·è necesgarlo. ~~z~~iu 1 ~i"i'~ricaid~-~l~~~n!f~ po..~lbllltA di stnccarsl da quant-> lo circonda e lo avvlll– ~e. Isolandolo nella solitudine di se stesso: ogni delusione. ogni noia troveranno oorret.U• ,·o !n una lieta oontemplaz.lo– ne. noncurant.e di quanto ,·or• rebbe imprigionarlo: Il prlmo precipiterà nella pRz.....;aper li tradimento della moglie - che non hn saputo mantener fede al suo rloordo mentre egli ero lontano - ma sopratutto per trovarsi di fronte all'impossl– biUtA di esprimere da sé la com•lnzione ad un'idea as.,"'OlU· ta che lo sostenga: Il secondo da ogni dubbio sentirà ancor più necessaria una fondamen• tale nonsurl\llUl. Il romanzo può essere accettato CCJnC unn conferma della stoltezza d'~nJ lllu5lone: mi tornano alla men, te nlcune dlrhlarazionl che fa a sè stesso il protagonlstR di e Gioco d'infA.nZia » all'lnlzlo del llbro: essere Il pio.cere lo unloo motivo della vita: e ne e I due compagni» l'arte è presentata - per quello d'e.sst che ne gioisce senza ,·oler far• ne regola contlnuR. d"esistcnza - oome un momtnto di smar– rimento in sè: dlplns:ert è CO· me g,.1R.rdare. è come rcndert l'Immediato ricordo più lnten• so, è come fare all'amore con le cose: esse ne sono la oondl• zlone ma rispondono solO al nostro prepotente dcsldcrlo. La ,•!ta e oosl un necessario alternarsi di cun•c a parllbola.. dapprima asccndentl poJ di· scendenti; 11 fondo della di· sperazlone è Immediatamente seguito da una nuovi\ breve an– sia, ma tah•olta può portare ad un interrogatl\•o. come In « Lungo U torrente, nella «A\'· venture terrene»; una sorta di ritmo J.'iocrono gm'trnl\ le no– stre giornate e. In preda nd un destino Immutabile, l\ll"uo. mo non resta come base che un'Indifferenza i;prcu.ante dl vane architetture. Ideologiche. All'ansia dl vagabondare nel plù lontani paesi come alla scoperta di un bene perduto. con 11 pretesto d.I fuggire una cMltl\ t-roppo soverchiatrice ed ormai permeante ogni con– dizione di vita. si so.stltulsce perciò un isolamento SCOntro• so. lontano dall'ambiente con– sueto: ed .t mpport1 con la SO· cletà dh·eng:ooo lntrequmt! e fttt!zl: il mondo è contenuto nel pochi cttarl di un podere: In vicenda delle :;;tagloni e delle opere nel campi costituisce una :~u~~c~~Y~}!nti cW 1 :~rc~~ dcre; offrono al tempo ste.v,o I contadini la posslblUtA più ~~:t.~ % ~rr:!o~ r:1c:1::t tlsslmo ed esperto di ogni loro gioco e finzione. del loro desJ. derl e dello stimolo che li gul• da. A Coml&&o pare cosl d'ave– re scoperto compagnia p!ù sa• na: la c:;;istenz.a. rldotta alle r~~J:C~~Je ~r;~e s~~~ pre .si rlfcrlscè; questa gt_nte LA FIEKA LETTERAKIA Domenica, 19 aprile 1953 Ui'WEA GIAPPflNE-ZEHfl HRAi\TCQ * Il via~~io felice Lega l'uomo alle cose e fa pàrlare l'uno in funzione delle ahre e viceversa, così che non. soltanto Le prime escano umanizzate, ma anche i secondi acquistino una loro verità * di FERDINANDO VIRDIA * INTRODUZIONE AL MORALISTA * Se rapporto :;;I può misurare, Il pli:t vicino J')OM!blle, ll più diretto, quanto a Intensità, fra certo &&petto impres.sionistico nell'opera di Glova.nnl Coml.sgo cd altri artisti che hanno vissuto sinceramente e pienamente una Infinità dl sensazioni esterno-interne rl– :;;petto alla v1ta-patura, alla vita-ambiente cosi come .sono o come sembrano eMere, que– sti po&50no presentarsi :;;ubito nnehe nelle personalltà umane e letterarie di André Glde e di Walt Whlt.mnn. L"uno certamente pl\1 Elntct!co. più essenziale e più letterato: l'al– tro più Irruento, polivalente. mbterlosamente elw.lvo, L'uno Inoltre più rlflC550 ed anche più prez.loso: l'altro decisamente dionisiaco, poeta della sengazlone portata alla condi– zione orgla.stlca. Mentre Comisso. pure uomo senza programmi e artista immediato, Istin– tivo, è un utJllu.atore più sano, più equili– brato, quasi più cautelato nelle sue qualità DI ELJI:O JBb'\.TTISTJI:N Jl ~: ~ee;~a~~~n~l~a~:mfn~~e •.d~ v!~:ir-T~t!= reuc alla vita delle esperienze. anche di quelle più difficili. più pericolose o sperico– late di André Olde: e a quella supei::Jatlva– mente conclamante di Whlt.mnn, risponde una volontà di vivere e di voler vivere (l'Ib– seniana e gioia di vivere •> di questo no.3tro scrlt.tore mediterraneo. Il quale dcnuncln In questa sua ansia, in questa sua acc~ttazionc di una eaistenza tc:;;a alla vent.ura, più equi– librio. più uplenza che a prlmn vista non appaiano. Anche se poi le strade che egli tenta sono molte, troppe: anche .se Il suo at- ~e,F~~!n~t~C:t!m:.:~~rZ: r!~a~~ui~ uno OSM!rvatore delle cose e degli uomini. nel conf'l'ontl del ciuall Il suo Interesse di globc-trottu costltutlon11le resta sempre al di sopra: perché Combso è un ordinatore, spcs.sl &simofelice di que:;;to :;;uovasto mondo che avvicina. ma non mal corruttore del dato di rappreentaztone che gM .si porge. tanto che ogni a.spetto dopo ognl .suo Incon– tro c&eeindenne e poi vivificato nel termine più pieno e più ricco dell'espruslonc. Il Co– misso più autentico è for:;;equcato; In qucHa sua forma mentale che lo pone nella ca– tegoria degli fnqufctt, del senza progrn.mml, un per&0nagglo ulisslaco. Mentre Invece egli, a conti fatti, non vuole - e non se lo è neanche proposto - trasfigurare Il mondo di questi suol incontri; ma semplicemente lo legge, lo decifra, lo lntcrpret-n. Poiché ha Il potere di vederlo chiaro, disteso. Intero questo mondo. non ha bisogno di Inventare nulla (Glde al contrarlo lo trasferisce ncll'amblt.o del :;;uol appetltl, nel giro delle we Interne tossine, come se Questo mondo oggettivo fosse poi un :;;uo feudo pcrronale: mentre Whlt– man lo gonna troppo al punt.o di farlo scop. plare: e dietro si scopre poi una vl:;;lonc lnl– stablle, perduta, di una eslstc~za mutevoie: un mondo che poi si rarà. malinconico con Il passare degli anni <vedi In proposito e Ad– dio, Pant.a:;;la •>: e lo utlllu.a tutto quanto com'è; fa come l'ape, qua~l spensieratamente, come a dire per Istinto. prende Il bene In ctò che c'è di r,lu valido, di più sano. Tait rapporti o accostamento cos! lontani. a prima vista potrebbero sembrn.re un po' voluti, anzi addirittura sforzal.l. Ma poi ci si 11ccorgcche non è cosi. Glde In quc.st.a ! ua btanza o Istinto di partecipazione che tutti gli conosciamo Cc Viaggio al Congo•• e Ritor– no dalrURSS •· e L'Immoralista•· e SI le graln ne meurt • e in tanti momenti del e Nutrimenti>) non ha fatto che giustificare cd Annotare le sue evasioni, I suol \'!aggi In una parola In un mondo ad un certo momento fuori di QRnl geografln catalogata; mondo che rin pol llrlclua come ne l'ultima e lrrccupcrabllc lnqulttudlne del e Figliol Pro– digo•: quasi un giramondo qu~to che più che nutrir:;;! delle proprie esperienze. le bru– cia le acutizza alln luce del ricordi di una me– moria corrosiva: \Vhltman non ha confini precisi di quel suol viaggi che poi più che essere reali. non sono che richiami di una esperienza p:rnsersuall:;;tlca che egli 1,tempera o grida nelle sue prose. la cui violenza spesso solamente verbale aduggla la sua ansia .sin- cera di una pocshl liberatrice. · Com!Mo ha, nella formula &quisltamcnte letteraria. conden:;;ato I suol umori, le .!-Ue ri– sultanze emotive; ma non come è di quel e Flgllol Prodigo• gldlano In cerca di una vlt.a che non aveva In etfettl ma che tro– verà po! nelle dimensioni precise. valide del– l'ordine. della sottomissione con il ritorno nella casa del PAdrc. Al contrnrlo è la ric– chezza di vita di questo !Crittorc che genera nell'opera, altra ricchezza, altra vita. Egll gira con Il :;;uo i;cnlo d'osservatore e prende tutto Quello che c"è di buono e di vivo In questo mondo: e Il mondo all'azione del suo rltlet.tore si amplia. perde le sue apparenU ragioni di ambiguità. Gli è che Con1bso fa lndh'lduare nel mondo dentro e fuori la nor– ma. nel mondo visibile all'occhio oppure ln– t,ulbllc. quello che ln realtà c'è di più :;;ug– gestlvo; e. Indifferente ad ogni escursione ter– mica o di latitudine lo scorre tutto come un Immenso dominio suo; ma che addltll del rc!to a tutti: e se ne lmpo$.SC5Sa e lo parte– cipa generosamente. e Parto, vado sotto cieli cquatorinll. nuoto a gennaio in acque calde, ml llludo che r;là Biblioteca Gino Bianco l'Inverno :;;la finito dovunque sulla terra. ri– torno al mio paese a marzo e trovo ancora giorni brevi e gelide nottl, e stanze riscal– date e Impaccianti documenti di lana. Ep– pure un buon Inverno, un :;;ercno,freddo, com– pR.tto Inverno matura rinascite e primavere di ardenti, gioiose, lmpul~lvc speranze. Eque– sto dipende dal mio temperamento nemico della casa. Non posso .sopportare la caSA,per mc la ca:;;a è l'anticipazione della tomba. Voglio 6empre lavorare. ama1e. mnnglare, dormire all"aperto. E se ho !!nito per coHrln– ~erml a farmi una casa quc:;;ta è tnle da cons.lderarsl come una tenda •. Cosi nel suo atto di adeslone alla vita piena, senza limiti che non siano quelli al di fuori del vl!lbllc: che :;;Irinnova sempre viva col rinascere delle ttagionl. Il mondo Interno provvldenzh1le di Comls– &o,che si accorda .sempre aderente con lo .sce– nario più vasto del pnesaggio esteriore, è quello che gli suggerisce In ogni diversa, al– l'apparenza. circostanta vblblle, le note più acconce più consone alla :;;uaambita felicità, Che è poi Il :;;uostato nativo. Cui l'occasione. ogni occulonc, In qualsiasi clrr.ostanza. ne favorisce l'Incontro. Il quale è :;;empre di sim– patia; pcrchè egli :;;a trarne. sa coillt.rnc le note più delicate, più cssenzl3ll, p!u umane. Ché sono quelle che sl realizzano In uno stato permanente di Ispirazione. Ascoltate, infatti, ascoltlamolo: e li controllore della nostra vettura si di– verte A. prendere li! mosche. ma non le ucci– de, le rimette In libertà•• cosi scrive a pro• poslto di un suo vlaaglo In Ru:;;!ia nel 1930. Una Insignificante notazione all'anparenza che è più di un fr11gllcattimo da Idillio; ma dove c·è In essa una dlspo:;;lzlonc alla mo– ralità, all'humanitaJ. E poi ancorn di quel viaggio, qualche ora dopo; e La glomat-a è lumlnos11.Mo~ca. allontanandosi. palesa tutto l'oro delle sue cuoole che brilla ne) cielo. sopra IR sua miseria e Il suo tormento. come In un'aureola. Su una sponda e sull'altra si distinguono uomini Ignudi che prendono Il ~ole e accanto snelli raiazzl si bullano R nuoto ... I bagnanti si fanno sempre più nu– merosi, gaudenti di sole e di acqua, di na– tura e di ozio... SI mana-la luec e aria ...• Quul a convincersi e a convincerei cosi che c'è la possibilità di godere ovunque. ovunque c'è ancora un libero ciclo, un florlrc di vita, un tornare di stai;lonl amlche a ricondurre oblio e speranze. E poi a proposito di uomini che aura.versano Il fiume per i;uldare certi loro cavalll all'altra riva scrive: e D'un trat– to gli st111l!erl d denud1mo e balZAtl In groppa Alunno t cavalli verso Il fiume ... Uno stal– llere sorride e ml oltre l'altro cavallo che tiene alla briglia. SI monta In jroppa: è un senso di lnattcu felicità che prende. Le acque El rommuovono arate dalla corporatura Irre– quieta: cl si :;;ente Investire dall'onda alla schiena. Tutto lo :;;tormo è padrone del fiume e del mondo•· Una lmpru.slonc questa nella quale Comls.so d Immerge e gaudioso• anche lui; e dove la stessa perfetta morfologia delle cose è già causa cd ctfetto che risolve com– piutamente Il suo atto Insieme di agire e di patire la visione, In perfetta am1onla, In una lntelllgenta ricreatrice, tutta presenta. tutta partecipazione, Fino a che poi Il paesaggio, l'Ambiente circostante. come allo spegner:;;! i;radualc di un riflettore si attcnuR, minaccia di Intristire: e Anche In questa domenica viva di .sole. la trbtcu.a cova iu questa terra come un serpe pronto all"agguato e Un momento fatalmente - o !orse provvldenz.lalmente - mutevole nelre:;;lstenza mostra la lneso:-abllc frabllltà e incoat.anz,1 del mondo. Mn lui, Co– mlMo, lo nota appena, non vuole lascl11rscne lnUepldlre. comprometterebbe la felicità di quelle sue e primavere dl Rrdcntl. gollosc, Im– pulsive speranze• di cui parlava In principio. Ed ceco ln altro \uo diario dl ,•!aggio come guarda un paese dove la a:otn nel pae:;;agglo, nella gente è rlsaputamcnte sempre Rttcnuata, quMI :;;pent.a.: e La (olla di Londra ha un at– teggiamento se.vero, Nc.s!uno sorride, ne~suno si muove :;;pen.sleratamcntc, tutti tacciono ... Strade lunghls~lme Informi che non suscitano Rlcun pensiero armonioso. Voltci;i;la un pul– viscolo che annoia, Investe rocchio e lo ob– bliga a lacrimare•: ma egli, :;;Isente, che non se ne lascia contagiare, n'è lontano, distac– cato, non fil che nnnotarc. qua~l con Indif– ferenza. Gli autunni. gli Inverni non gli si addlcono. La gioia di vivere è una posta piut– tosto alta. :;;enza prezzo. e Quc.stA città nelle città del mondo opprime cd esa:;;pcra •• con– clude stupilo. ltggermente Irritato, E lR rapprèscntaz!one di questi rnol :;;tali d'animo o momenti colorAtl continua; è la disposizione comunque più caratteristica. plù compiutamente letteraria - .senza essere t.ut .– t.lv !a e letlcrarla • - del!R ,ua formaz.lone, ovunque egli sl porti. ovunque de~ldcrl an– dare, ovunque :;;I trovi: nel parco dei;ll ani. mali di Amburgo per e5emplo, durante Il cat- nevale a N!Zl.3: Ad Orano, nel RI! (di cui ecll dice e A momenti ci ,1 accorge che quello che cl pareva realtà, un attimo prima, era stato Invece semplicemente sognato•>; nel ~~6c~~;ec;~~I~~~:1 ~~~:rtY!;~"tt:~.:~~~n.~ Dopo ogni incontro egli riporta la 1u1ranno– tai.Ione luminosa. calda, lmostltulblle. Quello che scrive Comisso 1n que:;;tcsue oc. caslonl al narr11rc pot:·ebbcsembrare già tutto detto, Lutto rnccont.ato. già scoperto da altri: ma poi cl si accorae che se anche molto è stato scritto. mal con quella sua stupenda. levigatezza e lntclllgenZA, perchè è quasi una gioia fl5lc.a la sua che viene, &!.da una vi– sione tl.!lca: m11che si tramuta poi in uno stato morale permanente. Flnch! 111di fuori dello stesso momento lmpres.slonlstlco che lo :;;occorre puntualmente egli non vi richiama, con aspetti di suggestione :;;qulslt.amentc for– male. momenti nati C0.51, pretcrlntenzlonal– mcnte. per virtù naturale del suo genio & .semplificare. a racchiudere la sua emozione entro un lasso di .spazio brcvlutmo: ma che esprimono egualmente un lungo discorso, di cui :;;I :;;ente per suggestione, Il r1verbcro. lA lrra1lazlone 11ll'lntorno per lungo raggio e tempo: e Da qualche campo s·a1zano stormi di bianchi colombi selvatici, In altri, solitarie Cicogne pascolano lente sulle lunghe zampe, Sulle colUne branchi di pecore sono guardate da putorclll che 11:i.lutanocon gesto lento della m11no. Altri !it.anno intenti a suonare un piccolo flauto .: ~nutllmentc cl prende 11 desiderio che Il .. reno s'arresti per potere !>tendere e ascoltare. Altri presso Il fiume fRnno Il primo b11gno•· Una vl!lone che non più fensuale. non è più occasionale. ambigua, allusiva. Comlsso l'ha purificata con la magia del suol !litri di fissatore; Il sub morbido tra~ognamcnto !I è assopito entro la classica misura dl unA forma lnert11bllc. I poeti del carmi, delle ele– gie. l lirici degli ant!chl idilli pagani non ten– nero altro linguaggio più conchlu.so e più puro. E pcmare che Comlsso a questo propo– sito non :;;Iera mal sognato d! fare della lette– ratura. E l'ha fatta :;;uomalgrado: ma quella che resiste ed è un aspetto pieno, cinico delle sue qualità, delle vere qualità di un vero scrittore. Comls!o convalida con que:;;ta sua voca– z!one alla conooccnza integrale, ,tmpatlca del mondo che è stato creato per la nostra sola gioia, quellR felice disposizione gtdlana che circola e poi riassume le !>ue Istanze fissate In quel suol e Nutrimenti•· e E' da "quaggiù" che bisogna vivere •· E Comlsso la nobilita questa dlsposlzlone, la fa sui\,_ln una nuova parteclpulone. La qu11le.olt.rc che c~tetlca, cdonlsllca, è glll.de – cisamente morale, moraliuat.rlce. ELIO BATTISTINl

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