Fiera Letteraria - anno VII - n. 47 - 23 novembre 1952

DOMENICA 23 NOVEMBRE 1952 PIO SEMEGHINI - • Flsura di r ... &A&. ARTISTI ITALIANI Ulti,110Semeghini Le sue opere più recenti sono ponti fermi non solo nellasua storia personalema anche In quella delle arti di CARLO .l\<'.lUNARI Trascorre li tempo: decadonç, gusti o 5i rinnovano; e chi Ieri fu Idolatrato. oggi ~ spesso negato più o meno Ingiustamente, i.e! senso che Il criterio di giudizio è talo– ra tnflnnato da una. presa d1 poslz.lone po– lemica che lo denoba di serenità. Ma Se– meghln! resiste. ed è significativo anzi che rispetto e nmorc n 1ut rechino anche 1 gio– vani (e con ciò non si vuole a.!!atto a!!er– mare che dell"arte di Semeghlnl I giovani possano trarre una 1 e 1nd1caziono > per U loro operare presente). quel giovani cioè che sanno precisare l'importnnza e com– prendere la responsabilità che l'arte di Se– meghini rivesti ed assunse nel confronti dell'arte italiana ai suo tempo. E da allora - quando tanta pittura era imprigionata nella voluttà dell'aneddoto o nella. romanticheifa stmbologica - sino Rd oggi, 11percorso di Semeghlni è ~tato uni– tario: senza devtazlonl, senza r1credlmcn– t1 5 enza. compromessi. Non è agevole rl– c~roare nel decorso dnll'arte Italiana di que– sto cinquantennio nitri artisti di siffatta coerenza. che non siano naturalmente Ca– soràti Morandl e Tosi. coerenza. dicevn– n10: cll.'è morale prima ancora che Ungui- •tJ;::. scoperta del plen-a.ir - ch'è di tm– portazlone francese ma che corrlsPonde ad un'osigenza europea (fase estrema della cultura borghese. posltlvi6m0l - e.veve. ten• tato altri ma con quali risultati? Semmai era proprio il grupp0 di Ca' Pesaro che adun&\'t!. i migliori artisti del tempo, e. In seno e. quel gruppo, Sem~hlnl. Questo Se– megh!nt che a,ppartvA. a. prima vista uno sca– vezzacollo. anarooide e vagabondo, e aveva per contro una \llta interiore eccezional– mente profonda che Io conduceva alla pie· na. intelligenza dei !alti del suo tempo, della «situazione linguistica• dell'anteguer– ra. !915-18. E, conseguentemente, ad una e scelta • di poolzlnne. SI dlce Burano, la laguna, la magica luce veneziana. ed è vero: ma prima che co– desti elementi ••accordassero a divenire e pretesto,, Semeghlni dovette pur com– piere una. severa tndaglne sulla. cultura del tempo e non soltanto su essa, chè anche agli antichi si rivolse, meditandoli nel musei. · Un uomo non è e solo•: ha secoli dietro a sè. Ha uomini r.. tu, principi: ha insom– me. Ja ,torla alle sue spalle. e non può tra– scura.rla ove intenda e precisarsi ,. nel suo tempo, stabilirsi un'atteg-glamento di fron– te al mnndo, chiarire il rapporto con la so• c:età. Solt.ando quando un& e pogizione • vJen, a.ssunta sul metro di simile Indagine può definirsi e p05lzlone civile •i ed è 11cuo di Semcghlnl. Quest.o l'lntzto della storlR dell'artista e preme, dicendo di lui, sottolinearlo. Seme– ghini fu uno del primi artisti italiani che. stabili un colloquio con la natura.: diretto ed tntenso. Un col!oqulo che lo portò alla e scoperta,. della natura ste~a nell'esatto incroclnrsl di due direttrici: l'Una di ordi– ne culturale, che con sè reca I ripensa– ment del faLti d'art.e comP0J1ent1 la sua storia d'Italiano, !'nitra alimentata dalle suggestioni uriche provenlenU dal paesag– gio lagunare. Ne consegui quella semplici– tà - sinonimo, nel esso, di solennità - di composizione e quclJa tessitura coloristi– ca sciolta nell& luce. e al t~mpo stesso- go– \'ernat,a da un criterio tonale del più fermi. Fu c061. allora, quando iniziò ad c,perare: fu cosi qunndo per il linguaggio si schluge la rase di maturità; lo è oggi. Unn coerenza ammirabile, cioè adesione ad un ideate figu– rativo net volgere dei tempo, continuo e pur conseguenlé approfondimento delle proprie scoperte onde pervenire all'Lmmnglne la più purl!lcala poosiblle. L'arte di Semeghini si distende sull'arco di uno svlluppo ·tormale eccezlonalmente orga.nlco. Che Semeghini ab– bia poi aLtuato I presupposti della sua poe– tica. ml pare rendano va.Ildo. testimonianza le opere sue da trentacinque, quarant'anni a questa parte. Le ultime opere anzi esposte a Padova, alla e Chiooclola >, dove è stata al• l~tita una sua Lmportante personale, docu• mentnno qunl grado dl e purlticaz.lone ~ ab• bln raggiunto quell'tmmaglne. Alcuni pae– saggi di Burano, compiuti !rn li 1951 e il '53 sono situati in un e cllma • che ha del mira• coloso per economia di forme e di colori, per equilibrio di ntmoolera. Per li tram!te dJ un procootmento, tnnto rlgor06-0 d• divenire spietato. di liberazione d'ogni scoria contin– gente, Semeghinl è riuscito e. lar librare co– deste opere ln un clima dt alta a.straziane, pur senza. privarle d1 quel calore umano - ch'è J)Qrt«:ipezione. ch'è commossa adesione - direttamente proveniente dalla autentica emozione che e muove• l'artista, necessaria condizione all'operare. Ed è ancora la gamma con<1ueta di Se– meghlni: i gialli stinti. I ro,,n caroicini, gli azzurri pallldìootmi, i contrappunti del bleu con i verdi. con t viola. Opere lmportantJ tr.somma. puinti fermi non solo nella storia di Semeghlnl, ma anche in quella delle art.i di questo mezr.o ,ecolo. CARLO MUNARI LA RADIO • LA FIERA LETTERARIA ARCHITETTURA DI UNA VITTORIA SPIRITUALE ... SCOPERTA GENIO DEL ROMANICO Ciò che fa la forza della cattedrale romanica, anche se le sue pro– porzioni sono talvolta modeste, è il suo ~spetto di blocco unico ai margini dell'eterno, di pensiero artistico, teologico e politico dl SERGIO SAIM:EK LUDOV.ICI Romanico è termine usato la fortuna del romanlc 1 come Istanze ideali, morali, Pstcolo• mergendoU In un &tmosfera di per la prima volta da Alexis oggetto di studio: escono gli glche. stupefazione. Tende a squa- 1, dc 1 e 1 ., 0 C 1 n 09 um 1 _ 0 ,on1 ;.c:!R1 updeirme 6 nutg,geds'ta 10 r-_ eccellenti lavori del EnlRrt, del L'architettura romanica è drare le n1asse con l'intenzione e o.,.,,- Venturi. del RlccJ, del Rlvoira, stata. glust.amente messa in re. di chi vuole la durezza e la I ne e analogia dalle lingue ro- del Monneret. de Vlllard, del la.alone colla rinascente vita spietatà ferinltà della materia. I manie. Il Caumont compren- de LAsteyre col quall sqno tm- economica (Bottarl)? colla or_ Questa accentuazione e metaft. i dcleav .. • 1 .. co_ndeaM 11 oatufitntea td·aer 11 ~e1mPopesrt 0• Postati e risolti problemi com- ganlz.zazlone della nuova socie• sica > del peso, questa volon• plessi di cronoiogin, di altri- tà e quindi colla !orza di un tà di definizione del reale de- l nn·,wvento del gotico. Nè il ter - buzione, di struu.ura e di st.ile: nuovo elemento: la. borghesia. vano certo essere messe in raµ– mlne slgnlncava. per lo storico, senonché l'arte romAnlca per Ma non si aono altrettanto va- porto con un atteggiamento qualche cosa di più del ,uo acquistare la cittadinanza di lutatl gli altri elementi quali, dello spirito che vuole riP0•· etimo, come avveniva per le linguaggio autonomo e crcR- soprattutto, l'unità del pensiero 6Cdere 11 mondo e quindi con lingue romanze, la cui origina- tare di bellezza dovrà Rttende. medioevale, la sua sete di ge- una società in stato ascenslo– lltà era fuori di 1dlscusslone, re In conquistata maturità rarchla e di libertà, la sua an- nale (crociate, commerci, kttl– bensl stgntflcnva la dipendenza est.etica del pensiero moderno. sia riformatrice, le visioni apo• vttà delle repubbliche mari. dell'Arte romana nrbitrnrfa- Indubbiamente u problema calittiche del suol evangeH nare>. Pag. 7 ·, '"'•""' .... " ~ ..' ' ). ! ~ ...... \i: ' ◄ ' ~;- . ~ ~ ' ·, ~ Abbui& di Pompasa mente considerata blocco uni- delln Interpretazione del romn- eterni. Infine Il genio simboli- Altro che imperfezione del• tarlo (é noto Invece quanto sin. nico cou.a contro dlftlcoltà co. Quanto cioè 11 Dempf chta- la tecnica! La visione romani– no varll gli aspetti di essa), maggior) di quelle Incontrate mn la e luminosa altezza me- ca nel suo aspetto incognito vale 11 dire la persistenza, del nella vaJutazJone dei primitivi rtdiann del Medio Evo •· Si è e violento si oppone insieme romanico, degli elementi es• per In presenza nppunto nel- detto molto male dell'allegoria all'ardo classico e all'lnllnito senzlall della visione clnMlcn l'arte romnnlcn di quell'elemen. e del simbolismo giudicandoli coloristi°';> bi~ntino. Nulla tut- divina _ lo. cui alta realizza- Uco non ama ti mito, Il favo– lentamente disfaccntcst. to romnno dn cui è come arra. flora parassitaria non rinet- tavia le e plu nllcno di qua11to z.tone dell'antichità. aaal più toso, la callelne zoomorfa; come fenomeno artistico, il scJnnto l'occhio del critico. Con tendosi che Il simbolismo rlen• Intendiamo per verismo cioè, delle greca _ in cut n Klngs• ovunque u sopprime ae pub me– romanico e pn:ssochè ignoto al- l'nffinnrst deUn metodica due tra nella volontà precettistica l'adeguazione parUcolarlsUca ley•Porter volle con ottusità scolandosi all'esterno - attra– la storlogrnfla ffno Rl romnn- osservnzlonl hanno permesso. e nel fervore d!daslnllco da cui alla realtà: cui ripugna r~dl- che risenta della blasfemia, ve- verso 1 suol elementi decora– ticlsmo, do\le nppnre, mn com. preliminarmente, di rlflutnre In è permeata 1arte romanica. calmente lo spirito di quest ar. dere una e varietà commercia- Uvl _ con la natura, con lo presso dnlln esaltazione del go- confusione e romnno•romani- Perciò molta luce. nella Inter- te ed è confcrmnto dal suo ge- le,. (nello stesso modo che un spazio UUmltato. Nel romanico tico, neJln rivRlutnzione gene- co > cioè primo. ti rapporto che pretnzione del Romnntco può nio che si, manifesta a prefe- altro esaltl\UMlmo oggi e lm• yive e vigorea,ta acuta la di... rlca del medioevo promossa dn. lcgn ogni archltet.turn. al suo venire dnlln iconografia che renza nell nrchitettura che non meritatamente, Wrlght vede nel etlnzlone del di dentro dal ('l1 gli scrittori sensibili (n cnpo tcmPo (donde la necessnrln di. nltrove adempie un compito nelle ,t:estnntl torme espressive Rinascimento e virtuosità 0 c. fuori: dalla clvtta.s dei e del ... del quali 11 Goethe con il suo versltà di architetture sorte in csclustvnmcnte ,sussidiarlo. La L'antlverlsmo del romanico ha cademlca »! !) : laddove 11 ro• I& civttas dia.buU. glo\'nnlle saggio: l'Archltettu• tempi dlversl); secondo, l'nlta liturgia dirige I operazione nr- Il suo massimo coefficiente nel. manico conslste in una vlolen... ra tedesca, dedicato a Ervtno di temperie spirituale dell'età ro_ tistlca: non est imaginum la luce. in virtù della quale, ta naturalizzazione e moltlpll• S. SA.ME& LUDOVICI Strasburgo). n romanico viene mnnlcn. struct!'ra pfctorum inventlo et ad es., emerge - isola lumino_ cazlone dello spazio nella dia• salutato occnslonalment.e all'I• La visione romanica non è eccleSJae catholicae probata le• sa - Il solo presbitero e l'al- let.tica di spinte e OOntro&pln· nlzto deH'Ottocento dnl napo- facile n penetrarsi: si trnt.t.n di gielatio et traditlo dice U con• tare nella pent>mbra universale te del sostegni e del pesi con leon!co Cicognnra, nmmhatorc entrnre in nuove dimensioni cillo di Nicea. L'nrt.lsta. le st della chiesa, e vien susclt.Ato lni:enzlonalttà espres.slonisUca. delle grandi cattedrali urbane sptrttunll - questo Potrà far n.ssoggetta volenteroso: scom• un ambiente, non tanto propl• Ma Il romanico non è ortgi– (U S. Zeno, n Duomo di Plsn, ridere qunnti, ncll'nrchltet.tura, pare dietro n.1suo mnnto. lncu. zio alle effusioni mistiche, nale solo nel riguardi di ciò la Baslllca di S. Marco>. n vedono una soluzione di pro• rnnte del suo nome, come se quanto nl terrori delle parou- che lo ha preceduto, il roma– Cordero lo esamina, sin pure blcml tecnici prntlcl utllltnrl e null,:i.dovesse rJdondnre alla sua sie e vi si celebra l'Ingenuo no: ma anche nei riguardi dt con ignoranza del suol limiti non son ·pochi - mn non chi è g10:1a personale. Il romanico animismo (che piace tanto R ciò che lo ha seguito: Il gotico. cronologici, nella sua più np• persuaso delln sostnnzlnlc tden• è l nrte ufficiale della Chiesa, noi moderni per le sue rlsul• E' stato detto e ripetuto ahe parente manifestazione lom- tltà del Duomo di Plsn, di un u~ita vittorlosn da11e lotte col- tsnze decorative e fantastiche) l'arte roma.nlca prepara l'arte barda. canto del Leopardi e di Wln 1 Impero, nf!cnnante la sua ma che nella sua radice slgnl- gotJca, che 11 romanici si rlsol ... Delendente Sacchi lo Rma scultura di Medardo Rosso. missione di magistero univer- llcn sopratt~tto il senso della ve nel gotico. All"opposto bi&o- LETTERA D'ARTE per Il suo contenuto simbolico, Ma Intanto qui si nrtaccla snle. Ciò che fa la forza deUa presenza deII elemento demoni• gna dire che se vi sono tra senza tuttavl.a nemmeno ten• una pregiudiziale: è Possibile, cattedrale romanfca. anche ad co sparso In natura. loro due visioni dlamelralmen– tare di circoscriverne J>Ottata <>Mia è lecito, carntterlZ?..Are In onta delle sue proporzioni tal- L'architettura romanica ha te contrarle sono esse. L'errore e slgntncnto: Am~co Ricci e blocco le diverse. individue volt.a modeste, è, come è stato ricevuto in eredità molti ele- di natura deterministica vede Selvatico per il suo contenuto manifestazioni artistiche dal X ben detto, il suo aspetto di menti della grammat(CR e del. nel e dopa• l'e!!etto di quel morale e religioso. per non con. nl XTII secolo? Non è stato blocco unico al margini del- la sintassi costruttiva romana, che vien e prima,. non già nel siderare nltrl minori che ne giustamente. più volte arrermn- l'eterno, di pensiero artistico, da Bisanzio, dngll Armeni e da- senso legittimo di un arricchi. da Ancuna IRnno un motivo di orgoglio to che i cnrntterl gene.roll 5000 teologico e politico: solldlncato gli Arabi. Come lln1nrnggio nr- menLo progressivo dello spiri- campnnlllstlco o, come Botto, l'inverso del valori nrtlstlci ge. e clvl~as dei>. Il destino d1 tlstico la sua QOslzlone - lo to (nel quale nuna va perduto>, una miniera di moduli forma- losnmcnte lndlvidunll? Non è questnrte è dunque legato n nbbinmo gin detto - è anntogn bensl in quello di una evotu- 11da tener presente nelle nuo- vero forse che la deflniz.ione una concezione del mondo: 11 a quella delle lingue romanze ztonc necessaria delle forme. La stagione d,ll• NOJtra ve costruzioni. Mn il romani- critlcn ha come termine irre• pnss~gglo ad un attcgglnme.nto con un nmblto tutta vin assnl In effetti. se n romanico è n.t.u'-' nv.sH u. ual,ir,c.. è in p.t.e,· co non hn nncefl'a trovat.o una vacabile 11 monumento singolo re.llg1oso ph\ n!!ettlvo On pietà più esteso di esse, compren• unn soluzione volumetrico• Hv svv" ""'"?,u.v . , ,.&..·-.i-. ""IL clttndlnnnzn nella storln del- e che unn effelUvn storia del- frnncescnnnl, n una visione più dendo Germania, Inghilterra, espressionistica dello spazio, u , . .u,a .Peu ,onal.fl et.e, P6òl-Wre JtO· l'Rrte. Solo nel 1886 nel suo! l'arte è una contraddizione In serena delln vlin, Il genio del- Irlnndn. gotico ne è unn risoluzione , e,,..,,", 11u,no .oura,, ,.me, no– Mélange.s d.'t1rchéologie et d'hl· termini? Del che si nmmette la. cavnlleriR, n unn mn({gior Mn niente come uu diretto Unenre-lumlni5:tlcn Tanto 11 11-u .. s..u,u.e " .)&lCC&.)v a, uencu· stoire, 11 Quicherat ne fissa con Ja verità, ma aggiungendo fn. sclolteu.a nel raoO?ril umnnt. confronto col romano può con_ primo è relativo nU'orlzzonte, .,u, u,e,1.c.e di rwo~o hu a.a ar approssimazione I caratteri. se- slcme che te carntterlzznzloni n un desld<."rlo dcli lo ln Posi - "1ncere deJln rn,dlcnle differen• quanto Il secondo, n gotico, v 1 uu1,~re a cw c1Le L arte ~;: e:ulto a due anni di dlstnn1.n genernll rispondono n un at- zlone mng~lore di lu~c:;o curt.cn. zn del romanico. Il primo defl- tende al verticalismo. 11 ro· hec.. u, t;.JSt:na.o la sua pic.t <1nl nostro grande Raffaello lo di economia dello spirito e se e b0tlfhese stgnlnche ranno nito da unn rigorosa clrcoscrl. manico è la sot.tolinenzlone del ,~uutu a,,a uumieru de, m:;: Cattaneo che dimostra con rl• se non danno ti pGSSesso del la sua morte. zione dello spnzlo nel suo svi• peso· 11 gotico ne è Ja libera• "-"·"• 1110 u, 114 r.occ.a,o una P l Ilare per primo la sostanz!Rle monumento ne costituiscono la Il romanico naturalizza lo luppo cun,mneo, nel suol po• zlqne?. uno accentua il ~loco la e,ewc.a con '"' µerso114,e :: 0 diversità di esso da quella che premessa COiliendo quell'ula di rende corporeo, visibile. Accen_ derosl abbrncctamentt in cui delle masse, l'altro tende t\ 11· L,,~t~r: 1 ancon1tano J.o ra.nce noi chiamiamo arte protocrl- ramlEtll&che alle creu;lonl 111r-tua il peso, la vis tnertlae de• trionfano " sten\, la elissl. Il bcrnrsl dnl muri. esaltando la ~~ -> 1 • • stlana. A questo punto è fatta tlstlche deriva dalle comuni gli oggetti rappresentati, lm- cerchio senzn fine. Geometria dinamica della struttura. li go- lt ,-ossml era alla sua P~~".!~ ' personu,e. 1 ncornpgiato ..,........ ------------------------ vrnc.... a t1el premto a.i pitz:urcs e r"vn.onuouo >, .s1 e d~uo a. IU.U.St1UT8 Ul sua ffl.'9hor J)r0'" atUI01i.e µassata e recente • .,..,uuurd.o u flù&to sing6c.nre ,,a .. are non e Juor a, luoao par– ,,us dt rwetQ.c:iOne.AW.Stnle u:n. ,ouon. artistt.a. 1.a. sua !tnstbt– ti ..u pittorica e w. ùuo11.a scelta u.e.g,i ~orci pa1toro 11uci, qua.st "utu aella 1wsc.ra prov ui.a,a., dan no a Ro ssuu la µoss,oMtOI al rca.lt ;a ,a.re u11a µ,tturq tona· le d'ot,. t ma ,111.posuutone " cU .icuro equlllbrw, Eglt e l'arti– sta della ,traaa e delle gtcr– ,iate df ,ole potcht ha sompre .bl&ogno de! cieli limpidi e Lu· nuno,d per rwelare il megUo del suo temperamento. Due pittori in progresso * ,IIPlecchl al "Ca.mino,, "Pinelo,, .t:lrrnoeldo al La gettimana arti&tlca ci dii due mostre di &!euro rllle1•0, Metecohl e ArmOClda. che cl consentono un cauto ottiml– smo e di non avvalorare certe Insinuazioni su una nogtra presunta o~posiz.ione A questo temPo, cloc nel conrronll di qunntl alimentano ln cronaca d'arte con la speranza o !'lllu• ,;ione dl balznre nella storin. 60 una dlscip)ina ferrea - tm– P•stl filtrati di mezzi toni che dall"eplsodlco portano al deh– nitlvo: 18 goethlana e OCCRSIO• ne ». ln altti termini. viene annullata da un·et,;lge.nzaeste– tica, sicché trsvRlitA 11ell"unl– \'ersale: roggetto ~1 fn consa– pevole sino a diventare .wg. getto. tn grado di parlare a chi lo guarda un suo preciso linguaggio. «persone• perehè anch'eEee vivano: 11 cimento potrebbe es.sere invitante. anche se Irto di dilllcoltà. L"artl&t• e degno senz'altro di .t~n.te.rlo. E' appena inutata t,, Mostra della mono,ipt.,ta rom.ano. Linr da Puccini. Pochi me,I fa am· mirammo t1lla Gatlerta e Il Pineto • di Roma le opere ti! questa brava p~trtce che .tl presentava con una persona.la eh.e rf.scosse un note vole 1ue· ceuo. DI fronte nlle nature morte e ai paesaggi òl Melecchl - preziosi come materia, stll!z• zati e ,camlficRli sino a ra, sent.are l'a,;trall-0, con qual– che cRSuale concessione mo• rnndiRnR - notiamo anzltut• to che es.c;lnon nascono come un·1nvenzJone dal nulla e per un gioco cerebrRU!tico più o meno squisito e difficile. ma hanno origtne dalla realtà fiori. case. colline furono sen– za dubbio in prtneipio appun– to ~eri&tJco. quindi bozzetto oolori&tico e lnfu:ie - at.traver- Con Armoc1de - che espone alla galleria e Il Pineio • 26 opere - slamo su un terreno certamente dl\'erFO e !orse op– posto a quello di Melecchl. Ar– mocida. che e partito dal oo• lorlsmo meridionale, lentamen– te ma sicura mente st va de– terminando In sen&0 neo natu– rttlisUco. Alln domanda se le. sua pittura unscn dall'interno dell'ogi,cetto o dnlresterno. sfa. mo co.-1trettl n rl~po_ndere che nasce dall'esterno: per questo I colori di essu non diventano PJETRO MELECCHI - e Composti.ione• Ter:nfca perfetta unita a cir– pac1ta µtttorfca che la porta a fermare tmmaglnt poeticamen– te ,ugge.stwe ,ono U proprto della Pucctnt. E le opere up,>– ,te, che son circa. u.na. venti· na, servono a. con ferma re le ,ue doti. Net quadri 11,1 ftort, e partlcolannente tn quelli dd ftorl df cardo quasi secchi, c't .senza meno la Pu.cctni miolio– ro; la plttril:e che t rfUJclta con I fu,rt più umflf a fare ,.,. :~~il d~l!'R~~~~~cl1:11~tt~~ \·Iva» :ld Armoclda. Almen'> con continu1Là e (Armocld& egll e sinc ero. si a\-vRle de, c·intendn) con unn certa tilt· suol mer.zi senz.& ricorrere n z!etA. Il \locubolnrlo ofTre pu• truc chi, afT lna un gusLO che IOle veC<"hiee generiche che gli e cons::enlnle, opera lnsom– Jo stile e le lmmnglnl rendono ma onestRmente. E. in alcuni nuo\lc e specifiche. casi. validamente. Questo è il massimo appun- Ln 1,ettlmnnn artistica cl re- &tan,a di alta poesia. Spes&o ~U~\~e. gc;:: 1 c~;:r\i ~ ~~~: otttma la campitura degli $/On• un·am,rtcana che espone auo ctf e delle nCLture 1,iorte t cu.! «Zodiaco• i risultati lntzlall color! &ono sempre aderenti di alcuni Incontri itall•nl e all'atmosfera rul tema. francesi. tentando un A.Murdu La Puccini i piaciuta e pta..~ connubio tra lntellettuallEmo ce e la sua ottt,na mo.,tr11 et e 1mpreMlonlsmo. /a atitenture con an.!fa la. ve- Carlotta PetrinR. ~he .e,;po. nuta cl.i Pa.squaro.,a eh.e espor- ~~:~~a~[l~;s~ia~e eri~i~~trn ra ,alla fine di nouem~re. Cult11ra e ter:o programnaa Cl sembra rJmRslo allR SU· p~rflcle quel critico il q\11'le 1>axladi e spettro d"l!'li ogget· ti», (sia pure per unn moslrn precedente a que.,t.A del « Ca– mino » > cioe confonde mezw espressh'o ed espressione: me– glio per lui sarebbe sLato fer– marsi alla dizione « spirito del• le co1-e ». se essn non contrruJ• dlce.._c.se alla CR1ma e. solenne concretezza con cui t motivi di Melecchl. spesso nppenn \IR– r!Rtl dK un quadro nll'a1Lro. cRrRlterl:r..z.'lnoe Impongono 11 loro esistere. Un esistere di tonJ bf\SSI. sovente ~tuprnda– menle poetici. sul qunli si nc– cordano 1('11 opposti colori. sen• u contamina1.ionf chinroscu– rall: quel che lrnportR e lR e forma>. non r« evento». E e!ò mediante una tavolo11.a. ha scrltlo CIRrlettn. « in!.cn• tJonRlmente spenta e serale• Ora gli spazi compasltM di Melecchf. pur essendo spesso dJ un assoluto rigore nrchltet.– tonlco. hRMO un rorveglialo mR autentico incanto croma uco: non rimangono rhiu.1,J e mortillcati dal meccanicismo. E pertanto rl!ugl!OnO datrmu- 5tralivo. Poiche ubbid~scono R una presente ragion d·essere JOStanziale: calare Il realt nel !antastioo senza il 5UEsidlo ru ingombranti cilrari, far vibra– re quanto a prima vista sem– brerebbe dialetticamente geo– metrizzato. to. Ma. è ;rlusto, a scanso di galn anche tre mostre di don• equivoci. aggiungere subito ne con le qunli non è possibile che Annoclda e un arllsta in esser<."longanlml Come si !a cammino, ha in alcune espres- a dare rilievo alla pittu- 5loni un suo gusto pittorico ra di rtnesso, anche se tecnl• che qua e h\ atttngr esiti Po· camente ricercata e a. \·olte gu– sitivl: e per allro non è pie- stosa dal punto dt vista del cola lode poter a!rennare che. colore, di Llda De Franclscl se Dopo Il temporale ha qual- che e5pane all'c Obelisco~? Su che \"enRtura cromatica guttu- quel piano Gluppl Nantlsta, ~lana. fuori di Out,t,uso (lo emigrata in America e quasi rlprodu1.ione in bJnnco e neru scomparsa, nveva dipinto pez. del Catalogo ci aveva lngRn- zl esemplnrl pc.r stilizzazione nalo~ t Barcarolo con i suoi Jnvidlnmo Carlo Levi che è colori chiari. solari. ottimisti. riuscito a spremere due pngl ,::urreallsmo a una cura da E anche in corao un upo!L· innestare sul vecc:hlo e t;UIvlt- zlone dt rami lnci.st <UU'a.cqua• to. li colore è arbitrarlo e mec- /ortuta. roma na Va leria, V«– cnnico: le · rappresentailoni chta. SI tratta 11! ortginali elf de!IR Stagioni accentunno il eleganti Incisioni foggiate a b•rocchismo proprio ali• plt- bracciale. Una delle poehe v9l· lrlce; qualche l!'5ta e schlnc- te tn cui un oggetto. eugu!to Ancor pruna che la Radio il Terzo Programma .italiano. !atto e si la sul piano di una 1elosa, plumbea e gommosa ri– Italtana inaugurasse u suo Ter- che non poteva più strappar· precisa. e orma.i convalidata duzlone, priva di ogni mor– zo Programma, intzlorono le di. si dalle sue radici, tentò più aLtlnenza con la !orma tipica- dente spettacolare. priva di scU&slonJ e le !emiche sullo volte, tatlcosamente, di sPoSa- mente creativa nell~ raoio!o- edeguatl ritmi Interiori ed spinoso argom~o La ~a re la cultura all'arte, l'accade- nia cancelli gli erron e le ne• esteriori. N'è sortita cosl una RAI ettò sul ta · to un pro- mia libresca all'Arte Radio!o- gli•enze che si sono consum•- Ibrida edizione in cui - •là blemf da ris.olv~~- 11 Terzo nlca. Le conquiste e il pro,rres- te e i:;lconsumano proprio nel che slamo in tema dl... cuJtu– PrOgramma ttallan~ avrebbe so che indubbia.mente 11 Ter7.0 confronti della Radio stessa, ra - sbucavano da ogni parte • 0 ui modello Programma ha realizzato. e Il debutto del Terzo Pro- moduli cari a Melvllle, Moby ~ov1uto 1~:t~!> s su.I mo continua a realizzare, troppo gramma nella stagione 1952·S3 Oick., Benito Cereno. De Quln- g ese J e tale)? spesso sono frustrati ancora da è stato caratterizzalo da un cey, BU'U.atl e specialmente. a dello francese <~pe m C.izial lnsopp0rtablll e pezzi• di nes- certo squilibrio. Dop0 i"in!ellcc Ka!ka. Peccato che un brll!an– Evl! dentemlo. ente lJ 1 e~~orp~etendèr: sun interesse radiofonico. L'lm· scelt.a dfl Cri.sto/oro Colombo, te lng~no come quello di Vit– u pro~ ,que O , popolarità In.sita naturalmente opera postuma dl Alberto Sa. torlo Cravetto si sia ficcato In– che la aclo Italiano. <allavan. tn un prop:;rnmma culturale vmlo (perchè rendere cosl brut. genuamente nelle sabbie mobili guardia tra. le consorelle euro_ <superat a soltanto dal Pro. to servizio all'autore di Agen- di una cifra. che è a.gli anti– pee per frescheu.a di tnlz!a t ive ~ram.ma Nnzlonale nl suo de. zia Fi.x, programmando - In podi dell'Art.e Radiofonica. Non e conquistata senslblUtà radio_ b utto ne l 1952) hn rn.ppresen- quasi tre ore di tras.mlssione gli perdoniamo, Infatti. di aver fonica) dvvesse necessariamen. tato In maizglore pre oecupa zto- - un simile canovacc10. lnvo. preso per buona _ tra le tan. te uniformarsi a moduli st.r a. ne del Dirigenti della R.AI . Im- luto e confu!o, che neppure te di eccellente conio - una nieri, accettando cosl per buo~ possibile allargare l'ascolto del l'accanita, resistente ed a.rfet- moneta ruorl corso benchè na non solo una mentalità dl· Terzo se non mediante una tuosa regia. di Anton Giulio avallata dal Terzo Programma stante dalla nostra. ma ava'l- migliore e impaginazione>, una Majnno è riuscita a lievitare?>. Italiano e, In particolar modo. lando anche un complesso di più acuta e frequente maniJ>O· ecco lo splendido r!'dlodram• da quello Inglese. Quest'ultimo. errOl"i ra<iiofonlcl e di defor- !azione radiofonica, un lln- ma di Tyrone Guthrie. Gabbia Infatti. e pare lncredi'Jlle. no– maz!Oni fossillzzate. La Radio gua~io più vivo e Immediato. di >eOlattolu, di cui già o•r- nostante I violenti e sornioni Italiana avrebbe dovuto. invece, La Radio può lare e nnche • Ja.mmo In queste colonne. De- attacchi di intelligenti criLlci senu false modestie, con!ezlo. della cultura ma soltanto et- gno di segnalazione. mflne. il europei. oontinua con tmper– na.:-e un programma arist.ocra. traverso forme di spettacolo. discutibile e racconto radlofo· turbabilità a sfornare progrnm– tJco, degno tn tuL:o e per LUtl.Operché. nonostante l'npparen- nicò • <?I di Vittorio_ Cravet- mi interminnblll e antiradiofo– delJe più alte punte della. para... te contradlzione in termini. la to, La Franca A.hmenno salpa niet. Il TerLO Programma In• bOla radiofonica nazionale. Radio è uno Sl)ettncolo parti- ti 22 c. m. Crav~tto, ben noto gle~e è arrivato recentemen. L'lmperattvo di e aristocra. colare e raffinato. Questo de- per lntelllgent1M1me, acrobati. te. addirittura, a programmare zia• del Teno Programma lta• vono aver compreso e accetta· che e felici rubriche sul Se- brani di Tragedie Greche In Ilano non fu dunque lnterore- to I Dirigenti del Terzo se, spe. condo PrQR'ramn:ia.s~bra aver llngua ... originale. E qui c'è da tato come un dovere volto alla cialmente ne11n Prosa, si è no- perduto oirnl v1talita. radlofo. domandarsi se sia lecito alla cura di un buon lm9ua.çgio ra- tato nel tempo un effettivo e ~tea accc::M§t&nd051 al Ten:o. Del- radio attentare alla peculiare dio/onico bensi come una co- concret.o. miglioramento. Spes- 1omonimo racconto - ricco dl funzione del Jlbro per dedtcu– stante p/eoccupazione di as!iiu- so, infatti, l'autentica e arlsto- Interesse e di, climi allusivi - si, contemporaneamente. al• mere un acclgUato a.tteggJa- crazia > radiofonica si è raR· 5egnslato a,11 ultjmo c.Premio l'autolesionb:mo pur di non rl– mento culturale. Sono ben no- giunta.. ed è nostra speranza Taranto>, l autore si e 111,uso nuncJsre alla oontropro1.uctn– ti peraltro quali e quanti pe- che le punte dei succes&I di- di man1en~re inalterata I at- te e ambiziosa corona della rtCOu presenti la cultura fine vengano più frequenti, nume. mos!era dlSULccat:i e ricca. di cultura, lml)05ts. come alteg– a se stessa. Alle immediate, rose e luminose delle desola.n. fermenti, tra&porta.ndo di pe- &'lamento. continue rimostranze della Cri- ti cadute a zero. Ci au~urla- 60 al microfono ti suo P:n=1 ALBERTO PERRINI tica Radiofonica Spe:lallzzata, mo. quindi, che ciò che si è letterario tn una somm a, iblioteca Gino Bianco L'atmosfera cr('puscolare. e a volt.e a,ppunto tserale». che so– stanzia te Immagini di Melec– chl denuncia ovvinme.nte l'esi– genza di uscire dRI " formale> che è sempre in aitguato. n !orrnallsmo e. anzi. li più gros– so pericolo che tncombc &ull• calibrata opera melecch.iana A quale esito \'Ogliono pene– nlre codesti quMiri anche arti. tiianer,camente perfetti? Vorrn l'artista continuarsi a impe– gnare nel senso che adesso lo definisce aristogratlco e raffi– nato? Segnaliamo in proposi– to uno del più recenti quadrl Il rentaglio. in cui li colore si 5tende più sciolto, \'lbratlle. cordiale. per dar vtta a tonne più Aperte: 11 che l"iJol dire che non slamo. come di pri– mo acchito qualcuno potrebbe immaginare. dl fronte a un circolo chluro ma a un·« epo– ca» delrartlsta. Melecchl. fra !"altro. cl ha parlato di una sua spinta ,eno Il ritratto che non da oggi lo aMilla Dalle «cose> che '\"t\~onoalle Presentare Annocida quale addendo di un• p0lemlca (CO• me lenta lo sprovvisto prefa– tore del Catalogo> e un \'Oler esporre 11 giovane artista ca– labrese a un inutile rischio. affibiandogli un ruolo che n:m gli compete. Il proprio di Ar– moclda sta nel persuaderci che alcune soluzioni pittoriche, de• cadute e ormai prive di pa. thos. passono essere riprese e rielaborate su un plano di gu– sto e di modernlta t Ciard<.>m merito e meno persuasi\'o). Dal Mezzogiorno. in tt.ltri ter– mini. cl po550no \·enire ance• ra e sempre vh-acl composi– zioni lntrlEe di medlterraneila. Non e necessario. per e~er pittori. ubbriacarsl d"assenzio alla .e Coupole » o raccogliere le cicche dei boulecards. SI tratta. tnslsliamc, di co– lore, e di solo colore: è fuor di luogo ln\'entare una « for• za che dovrà scattare». 60· gnere e energie primordiali• o abbandonarsi ad altri non meno risibili vaneggiamenti. Armocida t un puro di cuore e la pittura riflette la sua stupita e incantata purezza Quando &ipensa all"ignominla dei ripetitori astrattl&tl. le cui teste romj11llano a quella del– la Cartomante di Ohanll. si ha la VOilta di gridare un « €.V· f! 8 ~~c~~au~~~~ 1 ~~,.Hltc1!~~ : O .sc opa ornamen.ta ~ e decora.· Jo francamente. non glustlfiCH tlv~ abbia un notevole valore il peccato di Adamo aritstlco. GIUSEPPE SCIORTINO RUGGERO GIANGIACOMI ARMOCIDA - e Vedut& fluviale•

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