Fiera Letteraria - Anno VII - n. 18 - 4 maggio 1952

Domenica 4 maggio 1952 ANTOLOGIA FIORENZAVERONA { 1 0111111i1111vo ,1111 111ore camminavo nd mare nel sogno e f prutt calmavano le ol'l\'fe .,pumegg(antt che venlrano dall'orizzonte lontano. Il mLJUro dello 3pirito era -,ublime. ll corpo .tcomvarao 11elle acque della vurf/fcazlonr nel aopno. lo ero la pace 11clla pace e il dolore solo una parola lll quella notte del soa110. Quando mi so1101vcqliata - ptàngevo - e la pace ,.,a uno parola soltanto nella. realtà della vita. Le ,u•e 1u1s#t1r,,ano W ore pa.1savan.o nel vuoto e la disperazione nei mtel occht guardava Il colore dell~ coae cambiare nrl tempo. Cercavo nel cielo azzurro la pace del cuore ma era la notti", Chledt.l'O riP<>.!Oe vreoavo ma llrnoa era l 'atte.sa e non avci:a rtsposta. FIORESZA VERONA IDA BLATTLER Ora tu scopri un Nile loggiato dove la lu,ut ,·alta come un f{ore, e le collfne dalla /orma dolce d4 rore22arsf e stringer!( nel pugno quoaf fossero 11ate al tuo re,piro. Non stupire di mc cos-i lontana che a pc,uarti sorrido. e se tu J:)asd le mie straCU d'un tempo, tf riconosco 11ato dal mio 1ogn.o. Una careua lu1111aero li mio 1ogno qua11do a11cora guardavo a queste 1po1lde Jtortre luci e premere 111ll'erba l'acqua dell'Arno, e t1 chiamavo Amerei Lungo glardild 'dolci dl ,llenzlo Inventavo Il tuo vf..toe la tu.a voce e per amarti ti 1traµpavo al tem1)0 e in te solo chiudevo tutto il cielo! •• * DONATA DONI J<'l,H•e di nudo ramo Il /f.11lioche non nacque da q11esto -disadorno mio ramo. la creatura atte,a 1ttlla 11111110 a,uic d'amore, <geme di vcr"or,ma il mio seno ,e u,ia mactre ml tende Il IUO bambino) oggi ,et tu. diletto. L'albero che le gemme 110,L senti, a vrlmavcra, colmarsi d'ansfa 11clla luce clllara del nuovo ciclo, né germoglio di1chluder1f dalla Jln/a trrcq11lcta, t:tr10 te si protende, creatura drlla mia vita. Ver,o te rlflui,cc come u,i-onda dolcissima, il mio sangue, trepida vena clic t'alimenta.. vu,o te 1'c/Jo11de questa virtù d''111Wre che ti foggia di oiorno In giorno, come virgulto che lllf rompa. f1 seno. che /iorl1ca. lieto, sopra U mio nudo ramo. MARIAGRAZIALEOPIZZI Sllend dolci amari di un wmerlgglo sta.neo griolo dietro un crf.stallo un. w· di cielo guarda. Non palpiti di clolia, dalle fessure chiuse gli occhle ct"dono invano al ftrmamcnto arcano del 100110. l'immagine sbiadUti df un volto ormai dUfatto. E clU ti sta d'acconto, vicino al tuo respfro, non è la ,teua donna. eh.e tu amt, ma è u11'altra, un'altra ancora. µrima dtll'altra ancora. che domani tt otacerA accanto e lel mal lo 1aprd. perchè tu l'ami non lei, ma l'altra, l'altra ancora. MARIA GRAZIA LEOPJZZI ROSA CARBONARI Sospendete o matthtf luminosi o chiari mattini del ,ettembre marino nel cieli Il di.segno vibra.Lo delle calioini ln fuga dei cirri ,nor,l dal lameou1are d'u,l rauoio ed alla chtoma delle bianche 011de irrequi"te una pe,wata di scintullo. o· /estoal ritmi marini dal salto nolle dei flutti alle duuc b1011de sul lido, oh date quant'è nuovo e fugace! oggi amo i colori immediati, le fuulle improvvi.se t ritorni del mareggiare: e sotto a. un cielo vivo abbandonar le membra al oioco dei marosi. ROSA CARBONARI FIAMMETTAMORONTI Pe1• 11n opo11toffl Piet4 di lui, Signore. Ora che tf ha perduto egli t per sempre solo. Il silenzio ett'rno sce11de dc11tro di lut Né voci di comJX1onl Né calore di donna lii SUCCCISO e potere colmera11110 ,l Tuo vuoto. Cenere di speranze e terra di seµolcro questo il mondo oli serba.. Pidà di lui, Signore, pietd, prima che il gelo della fine mortale nt cond-a.nnf l'anima ai disperati abissi deJla Tua eterna a.s1e11:::a. FIAl'L~lCTTA MORO!'lill LUCIA SALVATORE I tfl1•111e11 fl ••• LA } I I:.K A LI:. I I E K ARI A LA SVEZIANEI SUO[ SCRITTORI CONTmIPORANEI Il"qnarantismo letterario" "LA SOC11!..1 A' DEL GRANAIO,, DI ERNST KRlUDt.R Alicenel dopoguerra tedesco iblioteca Gino Bianoo Pag. 5 LA FIERA DEL LIBRO Guadagnol sconosciut * ili MARl~O PAR[~TI LA CELEBRITA' cU Antonio u.111dqnoll è dovuta., a<>prat-– uuo, 11.lle prduloni da. lui rtttt, per un Junuio Uoren– no, dal 1832 fino alla ,ua norte... et ultra. 11I pot.rtbba Ire; dRt.o chf, l'ultima. prefa,.. ,Ione RJ)pftrvt, post.urna.. nel --~-•..,."'~,oj' . n,rc:.1 u~ar~nde~:9,11 Guadacooll, OI 8llCCt''l.'i() delle tiue f &ea!J- 0(' ,, contribui notevolmente nllll fortun11. del coalddet.tl t lu- 1111.rl ,, tanto da favorirne U 1~(L\CCrCdi d\venii nella .ola. Flren1.c. Non m,inurono, natu,– rn.lnl'l'.'ntt, tenu,tlvl di placio, con lo ,.rruttammto di ìm.lta– ilonl tll)O(l:rRl'\che e. pert\.no., di omnnlmle, e ti StJto Ccfo i Raf'Cdli, t.ra/lClnò , per parecehl rum!, una polemlchetta, Mli& l)llg!na oontro4ron~o. con– tenuta. ~I 1,nno, In una ae– tlnfl dt'IIO 11t.e~ poeta. Debbo OVL'Ua.rt; Il PttbOlteo, lfc-– ome - Ptt f"freru:t n ,ono a!tr( accellt - Ch'ha11no le m!4 of- 11tt!e f!d Il mio nome, - On.U r nQn eqmoocar C01l oueW - 1«1rda, Lettor•. Q'U4ndo tv ml 1lglt - S'lo ,ono Il Stato Co10 I F01'mlr,U. Q~llta 1ei.llnR, lll)J}t.rU nel unRrlo dtl 1846, met.tev& 1n URrdll\ Il lf!ltore 1ull'u,u&– IIRl17,R. del titolo e durb fino I 1843 quando l'omonlmJ& 11 rMh!rl anche nell'editor•: 1& tRmpa d@.Inuovo Ba.cceUIer&, ntRttl, auunta d& un altro ormlitll e Il Ouadaitloll, nel unulo del 1848, avel&V& ll lUOVO trucco: Il tono qullSI ooncill1Uvo non dovette dRre l'dfet.t.o dt&dtra.-– to e nt'I 1850 Il Ouada~oli u- ~~:!~~nu..'.1 v~::n~lùp;~~,~~co,

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