Fiera Letteraria - Anno II - n. 51 - 18 dicembre 1947

7 IL TERZO CEN'fENARIO dello scettico P. Bayle a'U•to• Infatti è da &yle che procede in aran perle, lo 1pinto •ccuico e hlo8C.>fico' del XVIII •eco!o. Jn. Franci11 in Germania 10 Italia, in Inghilterra, ov~nque •i comi~ciu• va n dubitare, alcune generazioni di emi– nenti 1erit1ori 11 90no formali alla tcuo 1a di Bnyle. Ed è proprio leggendo e mcd:tando i •uoi seri lii che Monlcsqu. cu Voltaire 1)1 Il più antico Teatro Greco PRECURSORE degli Enc1dopedi~ti, ai qua'.i pere cnc1dopedioo e l'umco re(fa!o ch'eg-1.i fa dcrol. G. /. Rouucau, Helvei a,1, ecc. 0 han• lrn aperto la slradn col •uo pos'tivismo il a1 auoj lettori, no imparalo n r11a::ona1c e " pcnsorc e suo gen o critico, il suo spirito ~nclran; e Fra le opere di quo.110 fondl'IIOre della cri- qu.n,lchc coso del auo epirito •i è come' in la sua dubbia c1eduli1à, Piclto Bav!c na,que riel\ ,tor:ca 1,ernoliamo: Cogilalione,1 ,afona• I corpor,ato ne'I~ loro o~re,. trecento anni fa, e prccisamcn-le il 18 novcm- ,~ de De 0 anima ~ malo ( 1860) primo ri• Bay.e ora e un d1ment1ca'o e molti gli bre 1647 da una fom g ia patrinrcale di mini• chiamo alla raa: onc moderata ~ al buon contestano il poato che dovrebbe g:us·amen– shi ca:viniati. Dopo 1" lettura appallionaia di 1en1t0 sulle queationi metafi!liche. l'en,éc:s di. le occupare nella. letteratura h'!nccac o, mc,. alcuni libri d; controversia. !li c-orwcrli al C."l.l• uer..ea aur le, Comèle.s (1682} in cui evi up- glio. ne,la lettcrrilura mond,a'c. Ma d1men, tol:cesimo (1669). che. assi!la ~ dal dubbio, pa contro la 9upcr11t1zone un ~rgomcnto nuo-1 ticarlo e 80~primcr!~ è rnulilarlo, è (a'. 1 aare rinnegò l"nnno dopo, per ri1ornnrc, con una vo. arrermando che se D O fo!lae l'autore lufta la Atona delle tdee del XVIII ,eco o. nuova ab um. al proeca:antc1imo (1670}: e dei presagi de!ie comete, avrebbe certamcnlc . Fra gli. imitatori di Bayle in l1al:a ~ da qucs'o çuui immediato ritorno lo condannò tavor.to l'idolatria: 1cpara la morale da:la ncordarc ti tentativo di di G Papini e D. a un c,ilio perpetuo, Si potrebbe aHermarc rel;g::one. reclama la hber'à di coscicnz.,, e Giu'.ioui i qunl1. nel 1923, fecero apparire che Bay'.e avev:.i concentralo in lui lullo ciò anche quel'a di e9Xre ~teo e fa un con· 1 il primo volume del loro Dizionario del· che di 'ibert:nngq-io di spirito' di ei:ettici•mo lronto fra l'ri1ei•mo e l'idolatria. 9 forzan• l'Omo sefoU:.lco, che • voleva offendere i e spccialmA:n'e d"iinp·:;'cnza ~elio lCuotc,,. il I dosi di ,1abilirc che l'atei&mo è prefer1bi'e lab,li ba.rbacani de.Ila be81ialità scientihcn, giogo dei misteri èel a reli11ionc i riforma• per , la sicurcz.za de11'i uom.ini , Nouuc/te, filosofica e aociale moderna•. Ma fu un \ori. aenxa rend.er! ene conto. av~v 11 no iniro• ~ la Répubfquc des Leltrea • (1684) una I tcntalÌ\'O infrulluoso. ~rchè il Dizionario ai dol'o. nel'.i, Riforma. Nel 1670 cali ai recò epecic di riviJta che pubbLcava per 8~ con• I arrestò_ !'I primo volume per ra~·oni di op• e C:n.evra, ove comp'ctò j auoi &ludi. lo e di cui era unico redn11ore. nella quale portumta nqn _, te volutft o tmpoM1'. Dopo a'.cuni anni di precettoralo preuo o'cu- ino.ugura una forma orig·nale di critica, ap- T.u1CIDE A.NltA ne famip:lie ,:cd-e e poten•i ottenne per p'icando. al'.e nuove opere letterarie appar- concorao. nel 1675. la cattc<Ìr■ di fil~.10fia ~ non la cenaura delle rcaolc dogmatiche, all'acClld~m a pro•estante di Sédnn. Sei anni ma il giudirio del bcon senso e del auo dopo encndo sta 1 :.t ch!usa questo 11 c~rtdemin gusto persona!e. Cc que c'e• que lo France 8T recò a Rotterdam e, a causa dcl'.c vio- toufe calholiquc (1686), un opusco•o contro i lente po'.emiche che ingaggiò con i minietrj cottolici, dopo la rcvocu dell'Editto di Non• proles anti. fra i quali Gurieu, di cui, ae be'J, Oictionno.,)-e hi$1or'qu.:, et cri:iquc (1594 condo Sainte-Beuve. pare. ec'i aia s•a'o 1704)- eglj passò ;1 rc:t:o del a aua vita t'amante del'n mog·ie. il suo corso fu inter- 1 a modificarlo e aggornar'.o - che c!:lbc tan• IL MINIS'ffiO CONEl.l..A, ~e'.la wa pro– dc·to nel 1693, Al!ora cg'i •i mise n seri· I tn inf:uenz'a e servì di ar!lena!e a lui i i ne,.. Jus.or.e a.I primo corft<>nazionale per insc– vere le, auc opere e p:uaò sdi u timi anni I ntici dcila fede, è un"opern d'infounoz'.onc gnant; ital:ani O l'e,tero, il cui Congresso 91 de!ln v1la (morì. con la penna in mano, nel non di co,truzionc sintetica. un va,to m.n· è ,vo'.lo al Pulau.o Venezia di Roma ha 1706) a discuter.e delle qu<!st'oni di crudiz:o- gazzino di conoscenze varie e di curioS:tà dello fra l'altro che b.11<>gnatostituir~ ai ne d; tco!oif..a e di film:ofia con lulli i doni paraèoss.,.!i. un prodigioso reper'or o di sceJ- maC!ltri c:o!onizzatori i mac, ri amba.s::.1a:o i pi~ autorevoli delì'Eu,opa. fra i qua'i Le:- tici,mo 111·01icoe filosofico, 1 n6ne. come è d, cultura. amba.sciatori d'talian11à tra g'.t bn 1 ~. Ledere, King, Jacquelol, ccc. lnatan. sla:o defi?it~ da qualcuno .• la b.~ iotc~a 1ta!ian 1 e d 1 comprensione culturale con gli cab1 e ~voralore. d:nlclfi~o rcnnc:c e ard.to, delle N~z1on1, •· Nelln pr~fnz:one cedi. spie-, 8 ·rar,ieri. La nuova po'itica ecolHlica a·l•e• éon!lacro tulla la 8Uft eauucnzn a.Ha ricerca gnva che vo.eva (f sernphcemente rettificare 11 r~ro r.on può più acinderc da:le part:co'a:i de:Ja verirà. La •ua vasln erudizione ..ra CO· e comp etare certe comp.la~ ioni antcrio~i _(co• 1 eigcnzc dei l»ngoli Pacai, come ee il mon. mc ~n arsenale ineaaur.bile di ar?t'U di ogni me quella del_ Morer} au1 pcrsona~gi 1llu• do [offe d viso in due settori: ltafa cd E. &J?cci.c pc.r tutte le discuuioni teologiche O sir~ della _won~ o dc le_ lettere, ac:~enzc °'I stero: ,crciò •i impone un.a fonna:z::one ~ci ii 030fiche. Av~va una memor·a p1odigiosa, arra: classificati per ~ rd •no allabehc~-• e nostri ir,9egnnnti all'estero in n1pror10 al)c u_na pre~rnz:one accurata e sc,;ida, uno spi- ~gg:~ngcva _che:"• lasciava. da parte il- 1 ar: dJferenti condizioni euhural•, ambientali e ri:o. Gut I e e sollile C una destrezza mera• t1~011che g1~d•ca_v~ auffic.cn! e.menle lratt~t1 scolastiche di ogni_ singolo poc1e e in r•p• v1ghosa. nel presentare, discutere e sostenere a trov.c • e r1s1abil,va la. venia dcl!a storia porto pure al par11c::o!are ceto d1 emigranti, :e sue idee e univa a un ardore inslanc..a· j e fal11ficata dalla aupe1"8hz.one, dati 1gr.oran• 1 · b~le per il lavoro q~o.tidia~, u~~ do'cezza ~a e dallo spiri'~ ~i parte • 1 - Vi ~no però L'l~TITIITO • G!U~~ KIRNER • ha --~. c:9ralterc ~ una c:9,ma d! s~in•o, che i j m questa ~o~p1.az1one del.e gravi lacun~ bandito .due ~ncors1 rispct~1vamente per. t,J p 1 u 1mpetuo11 aM•cch1 non r,uac1vano a 1ur- che non gli 81 possono pczdonare e la d borse d, !ltud:o per orfan 1 di profcHou e bare e una cu'ità di co,'umi che conlrMla• ,posizione d~lld materia è cosi inarabile c~c per 100 borae per fig'i di professori viven--i. -va con gli sprazzi ·spea!o lic-cn7iosi e osceni raramente ai lrovano al loro posto le ln• L'ammontare delle bor1JCva da IO a 40 m=Ja de:la 1uo penna incisiva_ Bayle, che ne'le fo~azionj di cui ai ha bisogno. In qucs·o li"e annue. Per magg:ori no'izie rivolgerai sue contraddizioni di pen1'-cro è meno pcrico- Di:rionario egli ha vo'.uto provare che raB:o· alrlitituto pre.'180 il Minis:ero della Pubblica Iosa di c-ut!l'o che !)OUn ar,!)arirc ad ogni nando bene 11.1 arriva a dJno,trare l'cnore o latru:rionc. apirilo i~luminato. fu scettico o, !');Ù c&at• l'auurdità di ogni •!'>C~iedi lcggel)da stori- tamente. ateo. Mentre la critica lclferaria ca e religiosa e hn immag:nalo per primo SE.I BORSE. DI STUDIO PER GLI STA– del tempo ai fondava su una certa conce- una incompatibililà frA le. ragion~ e la fede. TI UNITI per l'anno 11ccndemico 1948,49, zione dello l:ellnza la bel'ezza 1'lCr lui ha 1parso nel mondo l'idea dcl'.a lollcran:r.a per l'ammontar.: d, 2300 dol'Ari ciascuna, e è "un gioco del'a n~slTa immaglh~z-~ne eh~ fondata nelrindiffere.ntismo e hn 1en•a•o d; dicci borse di alud=o per l'lnghiltcrTa per cambia 1cconèo i 1>3esi e i scco!i »: e men- cmancioarc la morale da.Ila religione. Ma non In ~tC9!'k> anno .accademico de'l•ammontare d, tTc la critica fiJ090fico si pronunziava pru· aono g'i uomini del'a sua tempra che la 3S0 sterline ciascuna aor.o •tate m.c!lse a dcnlcm!'nte sulle dottrine. re'.i(rosc e mo· Relig!one ci pretcnt.s. nei suoi apo3toli e concorso f-ra laureati: diplomati, arllsti e rali. egli non teme di sottomelter'e al con- nei suoi difen1ori. Cli scrittori del Cri!ltia· mu~1cit1h 1tal1an1, dall'J,t1tuto Nutonalc; per tro!lo sp:crato de'la ragione: pc.rc :ò cs-'.i ra.o• nC"Simo. diffondendo la chiarez.z:. nel'o •Pi• le Rolaz=on, culturali con l'f..elero, Il tenn1- prC"SCnti, fo sp:rito cririro fino al'o 1<:ettici- rito, [anno, ncl"o a:esso tempo, senllrc un ne per I• proer,taz:one del!c domande per amo rtdicale. e le teorie di Monta'gnc. di ca!orc che riempie e riscalda il c~orc; in le boue americane ■cade il 15 g•nMÌo Descartes. di E.picuro c di Arislote:e divcn• I Boylc è una luce fredda che abbactna pcr 1948 p. v.. e quel'o r>cr le borse inglNi 1I tano per lui , un divertimento di spiri:o •· un iatanlc gli occhi, per p:ombuci 1ub:10 I I') d'rembre p, v. Pc:- avere inform,iz:on; So,.ituì l'ironia fìlooofica aJJ'a.sprcz:r..a ,cua1ia dopo ncll'oscurilà, Voltaire, che è un Bay!e I dettagliate e per o•tcncrc co9ia dei band• e cominciò contro la rchg:one quella guer• più •p~ri~oao. diceva. ironicamente: _e Bayle di con~n·•., f" 1 i inl';re&!lati dovranno rivol– ra 80rda di dubbio e di bclfa, di cui Vo:- è qun•1 11 ■olo compilatore che abbia buon geui all'l.R.C.E... pli:u:za Firer.u, Roma. ta!rc ai servì n t1Ua vo:ta per infierirvi con I maggiore Bc~edine. liay.~ ha i94: int.vo lo ----------~------------------– i,pirito antireligioso, ribelle a1 sent,mento · del aoprannatura.c, ma si guarda bene dal negare direttamente Dio, la Provv.dcnza e 1'immor1ali1à dell'anima; eg!i non c~,a dal condurre capzi09amentc i 1moi lellori a.la n~gaz.one di Do, al diKonosclmento de!la Provvidenza e allo persuasione che tut o fini– $CC ne~la lomb.n, ma ai dilettn a mosllarc q:li altri, con una involuta 08linatezza. eh.e csai non honr.o a:cun mo:ivo per c1cderc a quc,te cose e ec finiACono col credervi, vuol dire che sono .. b.en giudiz osi•. E' unft avo'.· ta tortuosa e maliziosa, è una tattica che :,a di di&prezzo. è un mezzo amb geo per in• tcressare l'amor proprio a la causa della ne• gaz:one. Tuttavia Bey:e cm religi08o a modo suo, pur non credendo nè al a l:ontà della nalura umana nè alla sovrani à de!la rag o– nc. Qualche cr.lico ha nffermato - iMtrà poi vero) - ch'eg!i ai comunicava quattro -volte all'anno, che u,iateva ali~ preghier~ pubbl:che e manifc1tava fuggevolmente dei sentimenti di rassegnazione e di fiducia in Dio tanto vero che l' c~refJl!lione d1 « bon Die~ { ritorna spesso nelle sue lettere con accento d'ingenuità sincera, Certo ò ch'egli non attacca d'retlamente il cris iane1:mo, ma GLI alu&! dell'onlichita cfouic.o aono ca. ratlerizzoli dalla r cchez.z.a di problemi inJomo ai quali la botl "3/10 a., ,volile lunga e con sempre nuove /or:.e. Ad un cato mo– mento I' ntui;;:ione di uno •ludoao BCn.olC' Jete,-mina una ,"ncrinoluro in un szrooe or, gomen o. aul quale tutl~ eror'lo d'accordo ,'\/on larda ad -m.~dron,raene un cr,udilo mou:cc o. e od appro/ond rl-, in uno di quei vo!um,,! il cui monegg'3, oltre tulio, co,/i. luiace un opportuno arnc•e per la ginnasi ra do camera. S'accende uno d ,'Jufa, cui ogni atud.io ,o che si ri1pclt'. non µu~ e• mcr•i da/. f'interocni,e, con un libro o almeno con un opuscolo, Ch non ricordo l11 que1t'one omcr t-o) Cfam~a11i,'c V'lcn /-.eia il !!.-i,,10 "I "10rn' greci furono que!l' "Omero": Federico Au gusto Wol/ dà corpo oll'inluiz one, l suoi '' prolegomeni " iniziano uno ftltro l, bi o– 'cca deJ o·ata ol maggior lonnen·o del'o fì. lologia del/I' uf~mi ISO onn1. Sul cadere del scrolo soor,o un do 1 t ,.imo mchitello <. nrr~eo 1 o~o ledc1eo. GcgLcfmo D~ .. p/c'd - gia noto pttr ot>Cre scienfi/icomenle •wle– molo i ,isullati delle ricerd1e condo'le na! •uo!o di Troia. con d'letlonlesco entusosmo, dal birra:o Sch 'iemonn - roca·erlc r con• oett~ acqu 1Ji Nl'a afrutlura del tea'ro gre co e rom'2r'IO, quali lo ,cien:.o oocoa ricel)Uf dolroperd di Vilrut>'o li cmn,,o mc.tSff ,. ru• more, si d 0 1Jidc in Docrpfeldi.aner e Vitru• v1ancr: con lo • quea' ·one del teatro " aorg~ lo crux ma1u1iorc de!l'ar'f'"co'oia cloa.ico, d<"- 1ma di s' ~-e o petto della quc•!ionc o~< rica dei filologi. I /erm'ni dc/ pro'>lcma aono no'i Viln.•• uio des.crioe un lea'ro ereco - ...c-ui corr-'– •"On,{r,,o ~era'me:nle ql, aucnz. 1 mo ..,•. mento/I. pervenutici tutti con r;,,,one111ia– menti dcli"elò romana - "cl 7 e aue :,orli e, •enz:a1· della cnvea a gradinale, su cul •·<" dono gli ,peHcr'ori, dello ~er.a. su cui o~' Jr::i:o;~: ;;,~~r~•:.»~~~•/"~:t'c:::.· /,~r~:;;,_ Jeld ha acquiaito come questa •lndtura non sia propria del teatro .o ù ont co; ro,.pre• scn'a un punlo di ar-rioo. cn· l'r,I ficio ~ ,c,erocnulo nc 1 rufl'mo fa3e delreta gr-rv-o quello che suol dirsi el/eniaf'c-a, p,. mo d" a(· loro gli atlori ag-var.o nel/' orche,tra, daoanf · e non sopra la .soena. A lf--i ci.io11.lmcnt! •ono merito de:Uo .,..,f. tura italiano. lo s /e.uo, ed i mie' di.eePQt\ C'acomo Cobcdo e P. E. Aria,, abbiamo ·enlolo di chior're il momento e le cou,e. ultraL>C-r.o cui COIJCa in decl'nio e sccno CO· me Palco per gli oflor: - noi d r<"fflmO ;,ulcoacenico - a1 .ano incontrof..; l'uno <' :'ohro rappresentano due accmr'menti ~– laoo, re :.. 111·.:bifta; ma .i e/WMo a lii· ,cnda. Sono legati r uno olla tradizione trr~ fk:a prop,inmcnre 11reca, l'altro olla com· -ned'o popolor<'aca itotolo. rot:,preac-,,lala su o.:i'ch· eretti nelle piazze A~ aqli onori Jet teatro ••oòi'e. ~r mcrf'o ~ Epicarmo. ,·hc acaltr'sec la propria tecnica a quel," Jet teatro tragico, temln-o dal ammettere .;Ì,c proprio lo rornmcd'a eoicarmea ab~" oorlofo ne~I! edifici teatrali greci il polca ucr gfi atto6. Un libra che t)cn diffuao in nue•t~ g:or-i hu ti meròto di •!JN'arc il dibattito dalla ,ceno allo ('(Jttea., Intorno a questo succe– dcrS: di gu..J·nate C0'1Ctntrfche, le ouol 1 lianno rupt>re:acntafo la so"uZf,...,e dc/initicr -lei problt'ffla d: pe-rmeller~ ad uno mau.– f; spf!llnl~r, rr.r,,lcal,.. in n•r,_ford 4 a, la ,... beTa i,isionc dello sbCftacolo, senza impe– dirsi l'un 1'11'tro - soluzione bmofa ,u di .uno ideo elementare che .; o/Ire o chiun• qne disponga jn tali occ:naioni di un dc_. clic>io natinolc - gli .tud:a.i oOel)OnO d,· ,cusso se e quo,..do ea,o /orse sorfo stablf– mente acnfituendosj a impofratine di lc1tr10 M" tutti h,,nno cn.,t>er:u'o che la sua forma concm>o olta a s/rallore al moa,·mo le op. porlun.;t~ viait1e del pendio /ou,e da con•► derar• orieinoria. Le con1idCTaz:oni eapo.te in que,to prc, ge11ofe li'bro di Carlo AnF. Teatri greci ar. ca ci (Podooo, Le frc V cne:ie. 1947) - quale entro con tulli gli onori dello •ao r'Bo· ro.sa impostn:ione xientJico, di un male– ria/e illu1frot11Jo raro e nilido e di uno ed·. zione che per dignita e bellcz::a non •~mhro of{otto dei noafri tempi di//io'li - dimoslrono, su rigoro•i occerlafi di Jott\ come fino af ..1i·,,d,.,* d,.J V aec"'n o. C. lo Creria n,.... conoace il lc.Jlro d~lla /orma rotondo cht! ci ~ familiare. L'edifido per lo •.bCHacolo è rod'colmente dilJCrao. .•ourotu'fo per la /or– ma dello CffVf!a e dell'orchc~lra, e di <'On• scgucnzo della ace.no ; con tutte le ri,onon. u~ che riò determina nello fec"!i,.,, dt!f',,, rN\• preaentariqnc e nella x,enoBr•la. Que1lo te:atro p}ù onl'co pruenlo la cooea o Jrrmo lropezo'da!-e; le :rocce di ca•a. s'o nel tea– tro di Dioniso che in quello di s:rocusa e 1n molti oltri lt!afri m lnor:. :n .,,er,uilo r'!maneggioli, oppa,·ano dallo l'udio deU-Anli cosi euidenlc. che è quo1i da •"alord re oo– nie alano •fugqili a qunnli .-!Jbiomo porl((1n la nostra cun·osta K·en 1ifica w ~ueata in a1gne creoz-'one del genio orch1teOon'lcf'I sreco. Con ciò è ri!loluto ~ett·oomenle di r-rr– blt>ma delle orig°Jni delle pl1mc co,'ru.::oni tcntroli nel corso del accolo V a C.: e 11 pnngono i prestip,00s 1 i .oer uno pr~ede"IM dr!!a co:itrozione 1n pietra a Siracusa rllpel· 'u od Aterc, con un abile ,islcma di note, molto più imporlanti del tealo. e di rinv.1 infarciti di citazioni france.1i, latine e greche, da un -artico!o ali'altro 1 annienta, incon1apevo'.mcn– tc. il dogm.o e l'autorilÀ. Egli spande su tulle le 6'05ofic I.a sua curiosi1à caustica. ma dissimula le ard11ezze del suo pcn1:c10 nelle numero1e note. Per e• 10 un.i nota all'artico:o riguardante il po~ta Ialino Lu– crezio egli .attacca il dogmo della Provvi– denza in nome della ingiusta a,partiz:one dei beni e dei ma'i. Non è dunque di fronte che Bayle combatte i ,uoi avveraori e non è dircllamenlc eh 'egli capone le sue idee. Il suo è un metodo d'in1inuazione: etpone con un r'catto appt11ente ma &cnzo conclu, sioni j pregiudizi che gli sembrano rispetta– bili rimandnndo il lellore ad artico!i au· daci. che ne contengono l'auoluta r.ceaz=o– nc, 8.ay 'c scrive con lrasc.uratezzn, senza ordine nè melodo. con la facilità deg:·im– provvi!latori. e &iccomc non _ha nè. il do.no dell'invenzione verbale nè 11 genio de.la esprc,a:onc viva e acuta, finisce con lo sl~n– care. E• proli190 e ci annoia. Ci cfomand1a• mo. leggendo 1 o. se le aue d:grcnion_i ~r~ più volq,.ri o più importune e, chiuso 11 libro. dirficilrnente lo r:apr'amo ancora. Co,a rimane n,llorn del nos·ro spirito do!)(> atver letto le 1ue opere) Delle obiezio,ni, dei dub bi. dcll"incertezza: ceco il frutto del •uo NI • __.,. _ _.;- 'loo__ .., ___ __.__.;;~_-,_ •--__:"""=·--~--...;.-,..::u;i.;,.:;Lilli..;;_., GIUSE.PPE MAZZULLO: Dunua cbe ripo!'1t QJ.1e:ito Jrrma lroo,euifd,.le va ron• 'de.rata orif.:inorio, Documenlofa elt\ in alcune gra• dinote dei oofa::i m 'noici di Crc'a. casn a11.– so al co-,tine...,le g,e,eo dur,. ../e il prriodo m!ccnco. V a pertanto considerala come apporlo co•picun t/e/ R~-:n ,.,,.,.,·,·o m,.dit,.– rnnt-o - che i-, Creta ebbe il suo centro pi) sblf'nrlido, co,, la sua caoocild del libero fon• lo:itìcnre ìnJioldt•olc e ,1,.na 1f'n"'ibil'ld cn.... ,:,rer:i;,,n cd t-lprcS!JÌl)O dctla nalura - o quel– la cilJilla dcll'af'o orca;.,mo Brt'CO,/ondata da auel /fouo tli r,opolo:ioni r1ie la rfor'nv ..,,. l;a dC"sÌgno solfo :1 nrmc d 1 ino,.•·or-e J,.,.. .;co. la eu: m"'flto/ità ~ aegnolo da 11n ""'" todiro raziocindrc, Mgoro10 o oolto olla •;m, metrNI', Dal primo teatro di Fc,lo a semplice spol Jte,.. a quello d. Cno.uo, orRomoo e archf. ,enonicamcnle J.o!ato. con poa• · per gli •pcltolnri e .scena. cioè derli anni .!l'llorn• cu 2ùOO o. C., 01 teolr, o •quadre.• d• Gurn1~ o di Eleu,:, dello mcld di quel m ltcnnio, u1;ii cdl'ic di Torico e J: A lene, l>Crj cha :u1 omerici, lo trad1z.onc dello so'o o"=.o– 'o,c pouo o/1 0 Grecia o,caco con un r,-.. uuvtr d'in/luu: crelui. Valle· gradinale o doppio L delle &gorà1 d1 Lalò. Brero e Am. niaò dell'V/Jf.Vll ,cc. a. C. 10proooiu~ r1ell' orec, sacro di Comiro GI Rod , •empi i~ g,od-nolc per pubbliche adunanze, ciu li o re.lit; ose, dcrfoono non so/ronfo il hu'cuterio di Del/i r il primo telellCTÌo dJ Eule.·:; m• • def,n acono nel cor-.o dc,' aecolo VI 11. C. quotlro lipi /ondom.cnla! ; due dcat nor; ad odunon.:e poli/ che. due o oeri u:ii lett'.roli; il teatro lropezoiclole o broccio diaergenli. documenlalo nelle p,.mc Jo,: d Alrne e SI• racu.sa e 1n un'altra diecina d locai ,a, • rOd•o tropezo1dole, del por , ma o brocc-"a. converg('nH: l'uno e l'olt,o d. un'ic 0 e ze. nero'c i•piro:ione adattato a'lc ca genz.e ,pe– c fiche dell'u•o cui crono Jc.tJnat. Di pori P,.,110 prece.de lo sviluppo dello s:era, r.\ apondenle oll'eoofoeni dell'arle dramtnllt:ca. lrug c,2 oppure com co. Lu cooea ci,co/ore: coalru :a in .'ltelro • :nconlro con il IV secolo; ena non po– tc:tlo non ca,crc c1lraneo aflc coslruz'on; pr• 1.:.:Jc,,:1,nt:lle c;.uali at:eva porle più o meno :nporfontc il legno, indoc le· a costruz.·onl ... ~ non ai!Jno Jo-,da~e ~ufta li~a retto. In lc.to all'elenco di quuJ, nuoo- teo'r, che op,portenl/Ono lulti al corso del uco'o IV, uu que!lo che incurva onco,a lo ,uo a,md> ,,·osa conch:11/io. qu•.1i •ntolla. Jro p\·1 e ginealrc. :n Ep'douro, •ede dc/ /omo.o son• tuJto J, A 1dcp 'o, uero ,onafor o dcli' antl, chi~à. E' 01YOisuue,t t1a l'ipole,i che qu<!– .to VC'!rO .cape.ria I.lodo ottr·bu fa a quc.11",.,. eh lle/Jo Policleto il siol.lOne, che lo trod~ :.1c,!l,z attesta autore del t.corro di Ep"douro. l\t,,, M.'n.:u rag one, menl,c gnoriomo il ne> me degli aulori di tanti iltu,lri te.otri del mon– do antico. quello d Pol'deto ci ~ perve– r,u10. E· il nome del creatore di .uno /c,rm• di beltezz.o pura e conclu,o. Buc10 PAca Giuseppe Mazzullo vecchio e nuovo Benvenuta. d:ciamu i_n tutta coscienza • que11ta m011ra di Giuseppe Mazzul~o alla CaJ. Ieri.a del Seco 'o, Venti opere di .cu.tura • dieci disegni documentano • 1u(fic.enza l'at, tivilà. di un arliata che, ,ebbene non nuovo aJ:e moatrc romane, e i:ià nettamente indi. viduatoei con una per10nalr due anni fa, di– spiee:a ade•~ le sue forze in una ■erie di lavori che permettono di miaurarne 1- ■t .. tura su se.a'• maggiore. Penio per coloro che due ann.i fa non avevano avvertito ne'lc atatuelte eapol'.c a·1.■ • Margherita • la forza di un giov•n!! che già a11ora. e m-gl o avrebbe fatto in Futuro, coetruiv• coso da uomo, artico'ate e v·venti, e non ai limitava ad anno'arc i .cani della scn!libihtà o le variazioni dcll'intel)igc-nza. I:. peggio anche per co'oro che non upesaero riconoacero. oggi, di fronte alle ultime deter– minazioni formali c?i Manu.Ilo. la 1 oro dirci la di,ccnd.enza da quelle prove più ridotte. 11ncor pregne è vero. di a umori l~mpora'i •• di , impreH:oni • e di , elprcas oni , ma rct tamcnte impinnta•e neli'onatura co 1 nseauen temente armonizzate nel moto ' Ora ai tralla appuntl• di definire 11 1.e-.0 ltrctti-saimo. Ira quc!.li e questi lavori del no, 1 sfro •m:co. Ci ai perdoni l'ardilezzft delle im– magini. Mazzu!'o è aiciliano, d 1 Mes.ina, ., que!le sue statuette pagane, terragne, torti vano. in spir:to, dalla lava rappresa. Ltva d; antiche civil à e originaria encrg:a lenotre. Il probi.cm " per Mauu'lo, era di pnsaarc. in sp:rito. dal!n, lava al m"rrno di riconqu'a•are in ~ualche modo la marm~rca compnlfeua che incarnava. in. antico, la ,cu 1 tura. Egli ha perseguito que,•o 6nc. apirilua!mcnte e pia• slìcamcnte. ri'n.!.crrando anzichè sciog'.icnd 0 'e Jue forme rii:ortando al rigore della li nea battuta. d-:!Ipiano, lo rotondità delle aue forme anteriori. rirche di una carnalità un po• convulsa. Si vedano la t1 Donna accovao ciata • e la • Donna che ripo!la •. le quali ci ~t!mbrano i termini più comp:utj del suo camm:no. Apoarc chiarO. adeeao, com.e la lin"4, apo gliando le mu,e di ogni rardcllo scn1itivo (pur conservando loro una lesa elasticità c:L leAtuti) urcbbc aca'tata ri&olutnmento ad imprimere nel'o !lpazio i principi del moto. di quel m9'0 che era e re1ta l'anima•o,e, la uia Ìmpu'siva dc'l'opcr11 di Mazzullo. Se-non chè ciò eh,. prim:1 ai diffondeva in eadenz..– circo111ri egg: si conchiude in meditalo con vergere di ptospellive. Fiseati in tal moèo gli e1tremi del percor■o, da quello che Ac-rba le trncce del~ scultura pi 1 1ura d1 medardc!lca memoria a questo eh• si ricongiunge a tutto un movimento di , ri– costruzione• de Tarle contemporanea. ci sem bra inutile ro·tolinearne ciHcuna delle t'ap pc_ chc &!)paiono per la maiui,or parte feh, ccmentc real in.ate: così la • Bagnante • coel la • Baccante • e. avanundo nel procc~ di conccntra7ionr del inodell11to. il , RitTnlto ds Carta•. iii « Ritratto di Mu'o!ina • ecc. Al tretfanto inutile sarebbe ri 1 evare i punti in cui più f11Mlmente s1 fleoprono il pa!l3&11gio dall'uno ali' altro e clima • le zone di fred dezza o le 1uturc di di1co 0 rd11n:r.a.Basti. pe1 lul!~. uni\ Attentn o~!"erva,-ione della • Dan 7alricc N. 3 •, pur dolnla di parli assai belk. Nè. d'altro canto. di fronte a un arli1tn, che pro,;.edc per regioni tanro perttona'i. g:ove rt-l}be pro~urre lor,hu'tÌ ,:chiami ( chi non vor rebbe pensare a Rodin) i quali trarrebbero in inganno il visitai,._..,. 11n10\'V'"'''1tl), ENHICO GALLUPPI

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