Fiera Letteraria - Anno II - n. 46 - 13 novembre 1947

2 Jitare del temf:)O} Qual' è it mqhoo PCT it qaalo la ooloni::cr:.\,ni ,po,:nuolc, portosh~ 91, /rance•i illangu1d1rono e decaddero} Uo– mini .olerti danno opera pcrchè alle du~ riue dell'istmo e,ri::io approdino 1Japorie~ di /erro della potcn.:.o di ae-iccnto corXJlli e in trenta giorni le prc.:.it,,a mera dclfln. dii per la V'ia del Mar HOflo grungano a Londra ... Il oapore anima la pac</ica nol.li · ga..-ione del Gangc; le menti 1mmob1li dt quelle l>Ctu.tc no::ion, •i 1&>cgl'ono a nuoc,i penaiari. Col~ cento e ~ù mi/,oni d'uomini ,i trovano non a-J aa come ammaliali dol– i' audacia di poc.lii l:.uropci. Quaf è la mi• atcriOM debo(cz::o che aglPoga l'India ad ,m'i1ola ramata, la quale era popolata cla barbari dipllnti d'oz:urro, mentre l'India por ae<lclJO gia leggi a rili e monumenti?''. Hi– apondcrc a qucMe domande cquioolc, per lui, a ritroe)Orc le leggi della grandc:.:.a e decadenza dello na:'oni ed o acoprire quei. le leggi che, da Pol1bio a Mac.hia'l)Clli, do Monle ,qui.eu a Vico ç ad f-lcrder, aUaactne. ranno pcrpetuomcnle lo ,torico E r enigma ai •c.iogl~ colla ,pcttacolo.a capocilà d'ini– .:iolii>a. di e1plora.:ione, di /erlili.:z.a:ionc eco– nomira, collo •pirlo inc>enlioo e l'indomita audacia della ra.:::a angloaanonc. La aupc riorità degl'ingluc è on:ilulto ddcrminal.o dalla loro •upcriontà industr.ofe. " A que– .11' oro le rela:ioni inttrnc di quesfe nuove lnghillerre, diueminate in /orle.::.e e in CCI /orde .1u l.utto il 8lobo, alimentano un'infi· nila marincno: 26.000 ocle, 6.000 uapor.e– re alle quale ba,tano UJlo,a 10 Sfiornt a oo',care l°AClantico. Or,i milione d'abitatf. tl1 che it rapido incremento delle tonte c... Ionie i,i /ara IUtRC't'O mandcra nei po,ti in– gleai un nuoc.lO 1tuJo di l)Cfe, darà nuove ali atla prodigio,a produzione della 1ua in– Ju1lrt.h, lrarrò dati' ine,llfuribilc l<"rra nuow mnue di ferrn o di carbone. •viluppcrb nuouc legioni di moccltinc a t/Opore, Quc· 4fc già ,ommano in lnghillcrra alla /or.:a di quattrocentomila cac>all1.Qual'è ta nazione le cui mani/o1turc •ian"' P"oVocaf.e ria 2SO milioni Ji d1reU1 o indirelt; con,umaiori d'ogni no.:ione e d'ogni clima} E tale 'lffl. nH!ruiità di con.1umi an('ora non basta a te- 11er dietro ol mo,truo-a ,viluppo dell'indir .tria brOJtann to •• (I). I due pila-'n di que•t'inoudi~ grande::a 1ono pertanto il principio delle tiberc uso– c.iuioni ed il l1be,-,mo economico. Nel iran moto defla politica europea il Catione-o. ab– biamo già ui,to, .egnala due prindP:i con· lra,tanti, l'uno proRreni1:o, (altro rcgrcuioo. Il primo, quello britannico. con1isfe nel de– oo/i>erc allo Stato n,tretfe /un.:ioni di polt– :ia e di om.min 'l,lra.:ionc. aprendo 1I più ampio oarco all'iniz.iatiou indioiduale; il ~ condo, qual/o /ronce,e o •· ColbertJsmo •· e.as ::,era /ino allo .1pa,imo le maasiccie im– palcature del potere ccnlrale. La diffcrcn:.a fra i due .1i,temi bal:a evidente dalla di. oer1a aorte arrita ni loro ~1'1pcn' coloniali: mentre la Francia concep, le auc imprese come uno •Piegamento di PGtanza mil:tore e sfa/o/e l'Inghilterra laaciò l'iniz.!otiua alle grandi Compagnie dello Indie, che ,11pen– dio1N1no eaercili e /lotte per la protc:ioue de1 foro tro//ici. Co•ì ha poluto avocnire che, monlre la Francia pro/u11c oro e san• guo Wnomenlc per la conqui.,ta delle Indi'! e dd Canada, rlnghil,.crra ha potuto man• tenere le ,ul" occupazioni coll'aiuto di eaer citi indigen,, Ìnquodrat1 da poche oe.ntinaia Ji cannoni·~ britannici: cotì. mentre ,, Franva è co,lretta a di•locare grosse /orz.e pru dia1ri'ci In Algeria, pochi aquac/,oni dt cawJleria britannica tengono in pu,ltno fe Indie. La Fr0rtcia reali:za il principio del– r onnipotenz.o gooemat:..:a. poralnz.atore del. le energie locali, anchìloaatore della QCl"'O iniziatiua individuale. Mentre " il Ministe– rio britannico /a aoltanto cit) che i pril)(lfi e le loro aggre6ationi non po,sono /ore da ~. e porla la minacc:a defle Jormidabil1 6Ue /orze, ovunque lo intraprese JeL,. privali le inoochino ", in Francia i govemi s'irri– gidi.cono ne/l' ipc,rtrof,a del poi ere ,I alale e netl'apotco•l d'un'uniM a,lralta; Colberl. compro in nome ciel Ro tulfi 11li ,tobi/imen. ti delle Antille, Luigi XIV mentre ruer reggia in Ofanda e nel Palotina1o, s: ap– plica o ,terminare implacabile nei ,uoi Stati gli Ugonolti e a d •p.trdcre i Gian-.enisti. Bonapmle c>aghl"ggio " il Mediterraneo d~– oenire un lago /ronceae, li acJt)()COli di Ro ma e d1 Frrenze imprc,t1'1i-.ore peronrz.ioni. /rance.1t, l'liuropo dovere oecdtare dalla chimico Jranccae. il ::ucchero e le bietole ,, Mo il brio. la cicihà mcnlalc, l'i.mpeto com• batt.vo della " grande nation " non posso– no compenaare la cat1foa piega delle nie iatituzioni. Altro difetto delta Frane.i~ è quello dì re.tare aooolta J,.-a le spire doc monopoli a nelle il /u.cc, ,i del protc:foni– •mo. E 1/ liberiamo economico è, a•li occhi di Cat,tanco, un'altra delle grande::e anelo· .aa,ron1. Nella •ua fila.o/io ,lorica che con– cepioo la g,uerra come Jlfrumento di #elt1 .z.bne e como una ,orta di campionalo /ro le na.zioni doc>c la ragione non orride mai al •oocomkntc; ne/fa ,ua /ilo•a/ia storico. che aveva mutuato da Vico il pri'ncfoio •e– condo ,Y quale la Jor:a è simultaneamente giu.lli:ia, l'c,uberan.:a i,roduthoa è come una /or.:a di nalura de•tinafa ad dbbmtere lùtt'i reticolati clic 11·erigono per contenerla. Era •lato pub.bl 'cato, nel 1837, da un dutio verga con c:u1 aocondo il .lianor lisi l'in– gio aoll' " econom1'a na. :ional,i " di~. on– ticcpando •ulle moderne auforch1c dcnun– :i~"° ~·1 IJbe,.-o commercio come un· ~rma /or"– m_r'!ab,le impugnata 1all'lnghifterra per attr btlire la nta egemonia pcnnancnte e ridur– re gli altri popoli alla cond1.zione di agri cohori e d1 bi/o/chi. - "Qual'~ la magico vaga con ca,. •a:onod il -gnor Lis' fin· du.,rla britannica abbattci'"à le indcutn·~ del. li altri popoli, e li releeherà alla pfimitioa vita del bi/oleo e del pa.,lo,c) E quar è ti tah.lmano che put) di,a/orc (1noanlo) _ L' arme impugnata dall'/nghihcrra aa-rebbe i/ libero commercio/ Lo ..:udo che c/et>e aafoare il genere umano ,orebbe la dorta• nal .•. Ogni gran noz.ione, a detta ,ua do– orebbç chiuder•i h un recinto, gradafa. menlc rc•P'ngcrc con da.t'i crescenti Lutle le merci straniere, p,er al/cuore entro il su,. {I) Cf. Di alcuni Stati' moderni, in (}pere •o·. lii. FIERA LETTEll ~Ili~ Bettini e la poesia alla fine del secolol Cosi, tempo, tu passi e nOS mor"amo. Pas,i con ola inaoocrtita e /;·eoe, né dici olfuomo: uroi,• I:. noi d menJ1chiarno la gio111nezu, e i/ /ion'r ncufre b,coe. e no; ,.amo J,edd. e achi0t. Meglio ili Goz:r.ano ,me~lio dello :-tesso Gora:r.:r.iui, ci;-li ci ha la:-iciato I • • • 1 J • I • I-orte, con ~ù prC'Unzione. avrebbe po• j)CI" !lelllJll'(' lllllllil!;tlle ( e jlOC'oil f" te 1111101'(' l\'l4l\°illl(' iuto, come fece p•ù i,udi il Pascol>. fi,..,. 1 j tempo •i appoggiaSk: sulln •ua tr~ren. una aAlri\fta pochca del mi.stero, attra• le. citiriun penronalità. Tempo, e già lo verfO l'cffuaionc panteistica della naturo. e S E la modestia è 11 aegno distintivo delle scrti poetiche conacic e oneste, ohrcc.hè oneslamcnte •minori•• può dnrsi che que· st.a, di Pompeo Ueujr,i, rimanga n t·utt'otnt' un intere'93nnte I coso• {quanti hanno fi. 11ora letto l'ollocenlietn, e 08CUrO, Bcttin•, o. rilengono, sin 1>ure dopo In ruJlompa ero. eia.no di qunlc.he unno fa, che ne vn 1 gn In pena} Le trombe della cr1t1c111.011 hanno squillato che rade. •e pur sign•fic:.lnll, e c'è da 1>ensare che S<)IJ\c .nl tempo del pri· mo .. gaio crociano, qualche • C'Crretanesco rappretentantc • di cultura ne con11deri la citazione ,upcrllua o inopportuna), Molt11 colpa d1 ciò è de: reMo dc.Ilo alesso Bc1uni: il quale, non .,)o v1-.e eKmplarmentc • oscuro e appartalo•. ma r,on rtutéi, o r.on pretese. di inacrinri nei quadri ufhei•li della poettca v1aenlc •&.a pure con la disin. volta sprCU,l\tura di uomini come jl Tho. v:-cz.. P_u.r riconosoe.ndo d"Annunzio, • 1igno– nle • 1mporlatore .econdo lui d, c,perlCT,· :re straniere, acppe sdegnare • i aoli1i 11m– boli-sm.i 9enz'ah"' 'Ciheacia che la m.anucola, le aolite Morgane, Oriane e Gloriane. i dro· gom. le chimere, le coppe d1 giada e lultl i fantastici attrezzi di qU'C'st 0 arte o troppa bambina o troppo decrepita•: pur e.ssen– do convinto e fervido flOCialista vide ed enunciò asSAi d\inmmer,te .:he • 'quando le op'Cre si confondono coi fatti, vanno giudi. cale nl\n slregun dei foto it, e così giudicò Ce poetiche • sociali 1t dei Grnf dei Coslan zo. dclii\ Negri, del Corrndino' e del film,. gerato (secondo il euo elell!IO giudizio) Ha. pisardi : malgrado il JM:niO tulto ,cttentrio· nale e lombardo della precisione e,preniva 'e dell'aderenza aoa1nnz1ale, non fu un pro· 9CCUtorebe:tteloniano: non ebbe Ioni da Sca. piglia.io . come il contemporaneo Luc1ni, malgrado d,e da uomini come i[ Prap e 11 Tarchelli denva.sse l'c,prc.etone mtegra– mer,te lirica, con un acoento di (Ìmpid'Cz.za che lo riuniace davvero all'animu, leopar– dtar.o del eccolo: nè infine 9eppc O volte tra•fertre le sue ricerche 1n quel modo am. bienta..le, da cui aarebbc sorto un gu.slO pre– ciso, che collitui il noccio o deUa reazione a.nudannunriana dei •ucccu1vi creputc0lan. La voce di Brettini, in fondo al accolo, è insomma pura ed cllranca ad ogni avvici– nam·ento unmediato, Una voce limpida e memo-re, che ,ii difende unieamenl'C cor, la propria tenula c.,pre9,11vn, 1111 pur essa brevissima. In questo senao 110prattulfo vn.le la pena ~j una postumn till\Z1one mentre memoria o rimpianto (che gli furo~o subilo r!vohi dai pochissimi amici coi qunli v111e) rifioriecono aollo tpecie di unn mm delicn· tezza minorile. qunsi col 8C(luo 111crC8palo e leggero delle n1ffiau,azioni aepolc.raJi. Que. sto, il &ttin,i .compar,o appenA lrcntaquar– trenne. ç~e ~ra viuuto come COl'Tcllore di boue tipograf1ch~ in un"ofhcina della sua città, e che infine era • uKiio" con un vo. lumelto appena o vcr.1ic.inquc anni. «>Ilo 1l nome prop,"IO e quello ddl 'a.mj ~ pitlOre che vi apprestò degli acquerelli. Ver#i ed acquarelU, ne era mfahi 11 titolo In lui, non ao!o la fo1aia 1tCOltu1jcadel– l'abbandono come m un Fcnari; o il tono di neslelta mahneonia di un R1ccard1 d1 l..antoeca (ta.nlO per citare due altri minori fin de ,tkfc che •inro per ciò solo rap. pr-eaentarivi). Ma un diaintereNC, una nel• teua di giudixio -e; dt tpcc.ulnzjone poetica che ne rimar.e la cnratlert31.ica 'cMCnzialc Il •uo riero, ha ln'.:teialo 1crillo l:lhppo Tu– rali, e penetrava dentro C(\mc un ttn~no •· Mn anche Ja. sua. facoltà V11ivaera nel mc– cogli'Cre gli elementi del motivo ~etico, nl· trcttanto penetrante e aouitc. Nel giuoco deUe inJluent:e dir;d,'C, la cvproe.ione beni. niana •i immette rapid1saimnmente. quaç1 di colpo. ed è allora che lo ,i vede ture· starsi pcn-,..o sull'o1:,porlun1tà d'Cllo • eMO giuoco. a indaiafo. a apo1tarlo da un pia. no aU'nhro. do~ndnndolli poi &e ne va,ga davvero I• pena. Una conea1>evolena infan. lile {non eembri un oontra-.to dt 1ermini) rt1ggiunta con uno •lancio che fu cnluSl,'\8l.a., Una meravigha, una pa,._la d1 dolore, ur,a Tibtcllionc intima, un IOllpc.t\o 1n11mo, tutti raccolli su d1 un rerreno alhbilo e memore, ad un pur.to dt anivo della c:oecienz.a. lkt· lini giuoca.. ma porla in ciò I• c::omp~nMonc e la ser•elà dell'uomo. E' coffi"C nella va. canza della aua rapida g,om.all\ E' l'uomo territorio tuft'i rami delYlnduatrta; cià eh e• gli cliiama educadone indu.triole ... ". Per CaJtanco, ucceoeraa, " quanto p1Q ,.. IYlu doganali ,i 11boliranno, quanto più ,i amplierà lo s,ncrcio, tanlo più l'induslria trarr4 lena e ordimento dalla divi.ione del laooro e dalta libera enwla:bne" Moltt plicore indu1lrie orti/iCfoli, in•louro;e conc– ple.1$i ,iderurg1c? in, paesi acor•i di /erro .. di carbone, o corl.iere in reRioni prive J! boachi cquWle a ,barrare la 111a alla prc>– sperita. Perciò Cattaneo e,ire in maa,ima Me ·• il recinto che à~•ta i p,an1 dell'in du,tr.a ,troniera, orre•la i pani dctt'indu– atria na:ionale ·•. Il 11,tcma del •· blocco continentale " l contrario, per CaUoneo, al la natura cd alla .ele:ione. spontanea, " /i dire che o,rni no.:ione debba 1nlroprcndcre di ~lanc:O tutt'i rami detrindu.tfia .. l co– me conrgliotla a preJerire i me.cticr1 meno opportuni e di meno /odU! riuac:fo e lavo– rare con più , pc.IO e meno ,:uadngn~ ". Senz.'eu,ere /autore incondi.:ionato della /i. bera concorrenz.o, Ca'ltaneo la con,idera pe– rò ·• un idea/ modello, una ,lella po/ore o cu~ il /cgialftore indiriz=."1 i conti ,uoi moti••. Cattaneo procedeva da Filangicri, G101a e Romogno~, ed altrc:•1 da Bcecaria e da Verri. Carattcrl.-t1ca comune do questa }'-' miglia di .1piritj è 1/ concepire l'uomo co– me una .IOmnta di bi,ogn/ e dt appotiti', la ,den:a come il rifornimento inceuantc de.I· che riesce a far coincidere il prc1en11m---nlo dell'avvenire e della propria aorte con l'ea senza non ancora finita del suo tcssulo on. gtnnrio, con la perduta 1nJantil11à; co:u, eh-e sa di potersi rilrovnre in modo 1>iù ve. ritiero che altrove mai, in quell'cs1~uo dia frn.mmn di memoria e di v•tn, e qun1i nel co11tciderc del touo rtSO souile e ateetllco e.on In fantaslica precariclà dei mondi psicolo, gici del fanciullo. Da qui dur.que, nasec lo sua poesia: da.! lW)J)Cr cogliere ai linuli finali della ooacienza, quelle IOSlc, quei pur.ti d1 arrivo do"e sembra di polcr•i stendere come su un prato per un allimo di 90(e. L>opo, ed egli ne è ben conacio, tarà l'ombra e forse il rilomo degli us• li comuni. Mn tutmvia, quale wUCCC-Qlonedi vancnti •la• ;ioni intime, còhe così in frt"achcu.a di ecnsi cd in pieT.o abbandono delJ'animo, 01 che e.o.sa sia formala questa •ua interna • &Uggestione " non t1,,.'\prcbbcdirci. se non forse col ?Qrlarc della rima che ricrea fit· lizie imprCSS:oni ,onore o dcl1'11lua>one ol• tic.a che abbaa:ia il pittore: nè eall, jn procinto di decifrare e ar.aliz:zare la pro– pria dlaleuica, sarebbe capace d1 renderei che ver4i 'SCritti a lapis ,u carlnvelina o te– nui fogli sparsi. Queata preeorietà. quealn uanitas, mina d'altronde il suo 1euuto im. moginoso 'C sonoro, IAnto che sarebbe inu, lile ricercarvi unn figurnzione c091ftnlc del d""stino umano (se non forse. e cc-rio ir. modo involontario. qua e lA 1>·c:r nlcu-1 •mottetti•), oppure un'asBOrbcn:r.A m.c.'.ic.a come nei meridionali. Nè rMo è il Cliii() ehc una sorta di compenetmzionc fra imprc&· s1one e movimen10 poetico rie.ca a d~ cidersi, alla Verlaine per quest'ulllmo co. me in qualche lirica' ,ull" pjoa5ra e.' più evidentemer:ihe ancor:., ne.ll 'avv1cinarsi " uno stato comp..euo di 1mpreu&onj e di •lati d'animo: comunque •i,1, qud a •pecic d1 esitazione senllm'Cntale fra una pocaja cre– duta ed un raggiur,gimento quawi 11lu10rio (dove risiede ~ns1cm'c 1'111ti1udme aeria di Setrini. molto più che in crcpuM:Olari come Moretti, troppo mdcciii fra renzione 1n • IO no minore • e presenza d1 un atto ad oani modo p0etioo) rimane sempre il •ubstralo, e l'elemenlO di cor,dotta deUa tua pro5rrc,. siva rivelazione. ra.sciando ,ui verti come una polvere di vanità, • C1 si potrebbe illudere, ir. qualche mo– mer,to. per quest'uomo che pure ebbe 9e1181 svegli ed ·csercilati, di una qutf che concre• tc~.za impressionabile:, ed in veT là quel llt:I, lersi del piccolo poema n tutti i venti dello gromata fa 1>en80rc a unn riserva. atti va di sensazioni anche irritnte, Ma d vero Bclllni si fini,ce per eoe-liere più ••curamcn– le altrove. e cioè nell'attimo sl'CStlode'.)o dc· ci1ior-.e poetica. quando tutto nel suo animo è abbandono e rinuncia alla viln che ha ae.vcra.mente esaminata. e non int,.nde, per. ciò, che di ricrearne la rantMCCA le.la latln più che di sent•mcnti o di m~mone. J1 JM,I• lid. ritorm: il car,lahile d1 un 'orche-elruio– ne la quale fu RÌà veemente e ainfonia~c. Giuoco languìdo e strCnuo, d1e 1mmagtna. riamcnle sembra d1 Y"Cderc compotto Ira • ciclo • e • terra •, Ira reale e 1mTIV\ifÌnn110. tra concrelo e melico, per mancanza da una parte di una concretezza. afferm.aliva e 1ndt– scutib.ile come avrebbe dovuto u•ergli d.,111 dalle circostanze in cui viue - e che fu rono indubbiamente scadenti dall'altra di un disinlcrcsse fantaauco che ,fociaue nel decor•tivo e nell'aMurdo. Non p'Cr nulla it,vece. Beuini fu un 80Cialista dell,--. hn~ del secolo. e come raie un e 'IOCÌaliata; idil. lico 1t (secondo una definizione del Mutcel• ta). E. in tal scn8Q .1i trotta davvero di una poesia minore e cioè 1nndnt1n a re11lizzft• :toni tolali, q~nnlo inctipace di rinunzie e di scparazior,i radicaf.i (come lo fu, fino 11d un eerro punto. 1/. mch&mo e l'nrc.adi•mn del Melastasio. che procitò ben presto un fanll\ttlco disinter~ per lo vita storica), una poesia dunque, in cui sono d• ricer– carsi due oppoate eoluzioni: quell• della biografia. per ciò stes.ao .ddolorala, del poe• ta, e quer a decisamenle ambientale e d1 gusto che prevalse in un 'tpoca come la tar da ottocentesca. E.ai.ii che r1,pelllvame,,te in poeti siffa.Hi, ,i compenetrano e 91 com'. pensano. ma per ciò •tesso fanno •1 che • comprenda l''nim11ahile effello •mbientale di un poeta come il Betrin1 che non ne fece -espress4' ricerca. latciar.~ piullotlo che pt"rfino degli oggetti ,ro&mmati {eff-u.s10ne abbiamo ,iato, che ,o o per finzione •i può che il Pancr.l~ ha ritenuto di rilevare allo ancora immngim:are JimHato 'e r.tccorciato 11! ,toto tcndcnzinle nei due po,emetti bcttinia. quodro rcg-ionalistico di una Mil.t1no dcmftl• ni) (ormul,,ndo e.e~ una deci&a poetica de. eh ann e lucin1ana (la vecchia • Milanin che udente, Invece no., ,i deve cessare di av– se sgonfiava• di quest'ultimo), dove pure vertirc che Beuir,i, come rimate a'. di qua ~~i el~o~:~.r:laM1~:~:~il: ct:lt~r 1 :: a V= degli inlhwi J>O(,IICi della seconda melà cit:I nel '98, nvrcbb'e manifestato col disperato e ~: 1 10 de~;:,~teiij::~•~ :::'::~: ~al!:a e;:,: illanc tentativo r:voluzionar10, di volersi .al tcnziolc inclinazJone nel •igillo di UT,a lirica dare l\ nuove realtà storiche. Tempo, rnsom.. chiusa e tuha vers ficata. Siamo perciò r1man• ::~a:i. fu ~u.;1~: r;:t:,/!~7s~~va::n~.i~'. da1i per lui. • dei ri,uhali chiari e ver•fiea. L.c qualità di una poesia di.e vi coro•poT,da bili. d1 unn gracile rNl sicura eaattezz.a, ch'C non polendo perciò che cMCTe otumi9lche, sarebbe fncilc •J>08tare neJ 9CnSOdcltc cange. nella 90 JuziC'lnee impl"e$5ionistiche nel a rea voli imprcN1on1. ma non m.ai •I di fuoll del dcll',mmagtne; soprattullo non potendo es la •u• m'Cnt•lità genu..r,a_ Piccolo poeta, ma Rre che incerte e incoerenti, a meno che vero. a cui non è facile pere-Ò attaccargli non faceMCro pcrnlQ _ come nei deCAdenti ad~ una qual.!nui definizione. Non poela alranÌ'ell aUa Laforguc proprlQ su una me del mialero, perchè questo non ne fu 11 pen. ditata volontà di queste cadenze diuolvenli, • ero e l'intento. non poeta della sensazione tra una poetica e l'altra, ur circuito .-p1rnu,.. pcrchè vi a'ungeva dopo aver discrim1nato e cd un altro, senza così poterci dire mat una «rie di 9tat1 d'animo e quasi oer aufh. una parola d"efinitiva, tmlla vera e moralità • cie.nza drlla v.ta pensata, scmhra al letto~ del poela e neppure es5er tali da g,ocare •u d'oggi di non poter!o sicuramente' c0nquiata• siffatta insufficienza altro che deluw1vamente re ohro che nell• determjnara es,ei-.za di (?ra fiuale su u~ ~tivo di 1mpre~ioni estn ~u:~a ::;e~~~t!n md7:~ d:: •~/:n CO= llchc e serenatrici ora su uuuri'e memo- . PP . e. g • riali e svan~nti. de non a..--irebbcd;lhc11e vun:' 1 1 1'.~ i:,~~~ne:z: 1 • uni: 1 ;~~e 1 :dain~::::~nc acco!lare oli aria del tar~o rom~.ucismo. è come la labile c·pilom-e (bisogna infalti ora. incurv11t1; nella zona d ombra cu un nn I rjcordare ch'C il pe :r.zo è parie del poemetto d_1in1e_ evoc~ti~o ;_cerio ~ eh-e_sempre lo P~· Paolo) d.ctlt1 co•cieuza bett.niana ndla eua •ta. d1 Ben.•111rimane indecisa. (r~ u_n esito attitudine rl!•J>ello alla poesia, Slanci t•m·di e I altro, :rnsccn~o a rare ~.cfi~moni qunn· e commo»i, evanescenti apparizioni di bel· do la &<:rttlura s1 rende p1u lieve e efug- lczza, 11nprenioni tepide e improvvise. moli gente. s1m.1le a un !legno dietro it quale verto 1I pcrlurban1e fflJStero (come nell.:i la· Ila lo p.--igina vuota Era così fOhanto che crimata rap9041a del fanciullo veno il c•elo in u,,_ uomo aaturo di coscienza 1nd1vidualc •_t,t"ato), lutto è rimuto a 6orc di que.ia e 90Cl&IC!, come fu il Bcwo1. le tnglche !tric.a c.he sembra d•Melta prima che naia. diK.repanu lra vira e destino. tra giu1tizit1 Come del r~to, lo 9tcNO Bettini avvertiva uman• e &'Oria. porcvano andani a ,anare con un'inrelhgenza .cnsibile che è piet~ 1n un mouvo supcnorc. E.gh r.t.ppre~nrava mente defTUI, d1 lui. in un poemello 1n pro. !'_ultima coscienu ottoccnte8C8, che avevo1 la (• Fanta•• •): e Il mjo per.stero KC.nderà v11to esaurirsi ed afflosciarsi le apcninre e 1ranqu1llo e it,ertc sugli uomini a~ peri della le erc.dulttà di cui si era nutrila e che pro. neve sulla terra I e d1lea-uandoé vedrà le prio per N1turaz.iot.c civile e per la matu• opere d-ctraVYCnire, come la neve digclan.do rità del prOCeaso risorgimer.taJe non ere vede erbe e viole che non ha falto fiorire, eleva che a: dovesS!e :iffemue l:occu1one di ma ~mò nel lorpor~ •. Pochi, invero, i poeei una nuo,•a lotta, attrsveuo cui e mcdianlc •pec. 1e. ottocentcsdu, ~he avcs.sero avuto CO– nuove indicibili difficoltà. foMCro p0tu1i rag '?e lui u_nn com_pr~naone coeì pudi~ e ds Q'1unQ'Craiahri risultati. Il • sole dell'avvcni. li_wta dei propn hm111, della propna silua– re, bruciava insomma nella cosc.icnzn tordo. zione. Megho di ConoT.o, meglio dello stes. olloccnlcsca di Bollini come quello ddJ'nu· 80 Corazzini, 8ct11ni ci ha lasciato per rora boreale. Anche nell'edOrlAre I compagr.i S'Clmprc 1'1mmngine del poeta che mut1re di fede poi tica n celebrare il primo nl.'\gg1 0 , giovino, e p1\1 ancora con una oompiuta ora evidente la sua iitcrcdulità sulle vellcilù coscicr,Ut di uomo, clic gli ha concesso ,aol• r1voluz.ionarie dc:! popolo, indiffercnle -e pn. fnnto un guaio p1ì1 omnro e profondo dello cioso com•era. delu1ivn viln, •compa.no davvero come la E.ra nnlo per cS'Serc il po_eta, non dt lroccio dellft neve, cpn un profumo - co- unn ri,cossa o semplicemente del progrcsto me di lui di1ee appuwionnla.mentc il Tu· r,nturalc delJe eose, ma dell'anao•cia indi· rati - di e Um1ma mimosa•. elri la.cj •va vidut1le che si llconosc.c senza uscita del e ,ul finire del ,ccok> un ae.nao di aper1ure~ itradiaztoni immote sulla vita de21i ~on-uni, di prepornzioni cuie. aegnalc ma r.on do– In qualche accenlo sembra di riconoacere I mir.aie dalle inquie1Udin1. daah avvcn.1 l'eco prc-pamassiana di un Sully Pru. venh dc11'1ndoman1. dhomme: , FEllllVCCIO IJLIVl ~· .. ~ .. ~ .. -.... -.. ~. -< ··,<. ·,> .,'· ... ," . '- ./ _;'·_'--.·..-· -.. :· ·~ <> I PERIODICI ,i<; ·,~:i .. :_;_::·:,: ~~:,:}K,OL~•~••·i. {~ ~ ~---~ U ~-•~.?. ~.~ ,::.,. .. :,:-.:_i • A Il al IN I S T R .AZIONE: Ylt1 J,tl Cord1hrl 20-21 T•hfo110 $64,019 • 1:~;::? --------------,--------------- )::· :::-,::: FIERA LETTERARIA L' INDA 61NE ~:::::; ( _> Settimanale di Lettere Arti e Scicnz.c Quaderni di Critica e Filo.afia 1 :t:; 1 () 1 RiYi!la Trimestrale ("•-, ( ., 1 direuo da )<, ?S G. B. Angioletti Enr~: 11 ~ 8 ::im ;::::::: ~ ,_::: .. ·:.~. :' ""' '""•:::_-;; _:-_ ~ ""' ~ X . /e di,cip/inc ,p,,imenlaU e /a ,Iorio come)::'. LARASSEGNA MUSICALEJANUS PANNONIUS :<:: "pn concorso d, aKenlè fiaici e dclermt n obifi. 1 )/ RIYieta trimestrale d; cultura n·,v·,,1a t,,·,ueatrale uman,·at,·ca '•,.·· cr questa scuola il mondo morale ~ rego• 1 -.·.:,:·.·.: ••• labile e /erlilizzabilc; l'uomo è con/om1ab1\ m u 8 i ca I e dell'Accademia d'Ungheria io Roma :\? le; una buona legislazione è un'opera d' in, \·( diretta cla e/fretta da ~. ··· gcgneria idraulica, dtc con un buon 1i11.tc• \,/ G •,:::.::;:·::•, ;r: :'n:"'::;,: t c;::~,i;::;;e 1 r~i;~ 0 ~ 0 8ìw.; (,) '. M. Uatt.i 'ribOl'iO l{f~rdos gna com>enfre che gli slud1 di economia po. :•.·:;.;~.~ .>::, litica ~ di aocioloaio non l1onno compiute., .. • Una copi• 1- 250 Una copia L 650 \ .. ··' progrcui .10.1tan:..1ali •e non nell'cmbito de:, ·:-:· Abl,onameuto annuo L. 800 ·.,·::.::.:, .. :,.: :)', l'utillarismo morale: gli Kr'Uori di que•W { ·;. AM,onamcnlo aonuo L 2500 acuola hanno dato in/atti 1I ma,:~ore im <.:.:.::.:.:., pulao alto 8'udio detla legi,lo.ttone, della ------------- •:-:· .tali.,tica, della /inari:o.: e lolle le icncri• '•, ,•· ·· 'ì che professioni d'omore al genere umano ·:.: . .: . :~.·-· A Re H I V Io p EN a L CL s '····· non oontrobilanciano, probabilmente in ii TRUTTURE ('•:i .aiutare in//uenz.a, una di queete ·• a~de" '.·.·:/.· .•::·'.::.:::•:;::::_::,•, e •• /redde'· memorJe. Qu~ala .cuoio ha ._ Ri•iita di dottrina Rivitl• bime1lralcdi Scienza ed Arte inllanCGbilmfflte additato fin1eporobile con- .>::: e giuritprudensa ... del Coetruirc reuione tra i /atti economici cd I Jath I» >< diretta da Co,ui}(lio Direttivo . . ' Il~~; qudeata KUola ha •empre mo•froto /'in, .... e :·:•.'·.',: ... • eruipc.n en.:c tra f'espanaione indu.tn· ate a •·• Hemo Pannaiu '. Cestelli Guidi, A. Libera, , mercantile e la polenz.a eOettilJO delle na. < ... > · ·· :ioni; questa scuola ha aemprc peaato i po· t"•, 1?. L. Nervi, G. Oberti >·< poli piuttosto ,ulta bilancia dei loro aemnb, ',:·:··' ..',:·:··:. "•-( commerciali anz.ichè su quella dei loro cOet, / 1 lfoi m1/1tari Ma lo •es,o molil)O che ha ;.:.',·.',:.:., fatto .tOtt~are per lanli anni, V cr,lla a )·\ Uau copia L. 4 00 Uutt copia L. 400 D,'Annu_n.:1•. _l,a f>°'Poslo Caft~co I!' Ho,mi- >< Abbouamento annuo l.. 2200 Ahhoutuucnto nnnuo 1 ... 2200 < .. > na e C,oberh prima, cd olle d1aletl.cl1c dc·, 1,, ,,: ,,•·•,, gf, he11eli.anj pro$pcrati a Napoli col 1660, ,.:•:,, \,/ LOR I\'< 1 ù GI U'-50 ~\:··::·::::>(:·./:.::::::::<::<>=: . > :/. :: ( . .-.. >..:: .. < ..--:.._ .. < ... :•: ..... ·.... -......... :. . ··· .... , •: ..... -..: .. ··• .. :@

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