Fiera Letteraria - Anno II - n. 46 - 13 novembre 1947

LETTERAR· ANNO Il • N. i6 ESCE IL GIOVEDÌ Settimanale di lettere arti . e scienze ROMA Ja ~ovembre 19!7 UNA COPJA LIRE Si -►·· ► ► ) > ·-►-~----+➔·<-+ Direttore : G. B. Angioletti t SOMMA RIO: Giorgio Vigolo: Limite e rapporto del principio poetico - Lorenzo Giusso: Cattaneo e il liberalismo anglosassone - Ferruccio Uliv·i: Bettini e la poesia della fine del secolo - Evelyn .Eaton : il coltellino da caccia (racconto) - Paolo Debenedetti: Estate (poesia) - Louis Wiesmann: Federico Hoelderlin - Marco Valsecchi : La pittura del seicento e del settecento in Liguria - Francesco J ovine: +-,+-,-+-,( < < < ( ( < < ( ( ( ( Dire:;ione e reda:io'1e: j Lungotevere Tor di Nona 3 • Tel. 55679 t Am,nìni$tra:ione e Pubblicitd + Via dei Corridori, 20-22 . Tel. 564089 i namenti apec1ali ( insegnanti e studenti) L 125 - Pubbhcitd : al mm. L 25 EDIZIONI DELLA BUSSOLA l ROM A j ) ) ) ) ► >---->~►• ➔ ► ) ► --++-,t Tempo di morire - Bonaventura Tecchi : Colloqui con Goethe - Enrico Fulchi– gnoni : ll diario di un uomo delnso - Note e rassegne di: T. Zanasi, E. Furno, ecc. f Abbonamenti: annuo L. 1500 • annuo eon ~ pagamento aemeetrale L 800 - annuo COD j I pagamento trimeetrale L. ,20 • Etter•: an• ouo L 2500 • Quota mensile per abbo- una copia arretrata L. SO 8ped1Wolli la llbb.H-&o ,....... (Gnppo J J ► > ➔ ➔ ► ► ► ►~ ► > > l I I LIMITE E RAPPORTO pere sugli St;ogli, per aver prest.1- to soverchio orecchio alle sirene della distinzione astratta, e spinto, con l'!n. genuo fanatismo dei proseliti, il prin– cipio negativo fino alle sue es1rc111c conseguenze di d:ssoh~imenLo dell'uni– tà spirituale. Applicando cstcrior1w·n. te iJ n1etodo delle di,stinzion:, ai f111i cli un:1 presunta e< purezza II lirica, si trovarono, come inett· allie,·i di m:i– gìa, a ,ion saper rcrmarc pili il pro– cesso delle negazioni, giungendo spes– so al risul ato di fare svapOrare com– pletamente nell'ampolla, il l;quiclo di cui volevano $ubl i mare la quintcs- del DI ogni forrna di aui,·ità di cui ,si yoglia approfondire la conoscen. za - e così di quella estetica - si co– mincia di solito col segnare i confini, col fare cioè opera di dissezione e cli anatom;a della parte, !-eparata per il momento dalle sue relazioni çon l'in– tero, cof tutto org'anico cui appartie– ne. Quei legamenti, quelle relazion: sono per il momento esclusi dalla ri– cerca, pcrchè :•indagine viene fatta convergere sul ,solo organo deJla fa– coltà eslet:ca, di cui si fa, per cosi dire la 1c preparazione.?• anatomica. A ciò corrisponde la prima po.;:zio– ne astratta,, del problema dell'arte: in essa non ci si preoccupa che cli una delimitazione esteriore dell'ailività, non in quanto è se 6teSsa, ma in quan– to ,rqn è tutte le altre cose che po– trebbe essere. Queste pr me 1e istitu– zioni df estetica ,, contenrrono perciò delle determinazioni negative: l'arte non è un atto morale, nè pal:tico. non è una conoscenza teoretica, non un fatto mistico e via dicendo. Peraltro, non essendo nessuna di queste cose, e restando fuori da og-ni rclazione con esse, \'arte non è ancora nemme– no se stessa, non è nulla. lo non po– trò ,stabilire ciò che è estetico, ,se non avrò chiaro in mente ciò che è logico, ciò che è pratico; nè mi sarà le~ito questa volta, per la logica, o per l:1. pratica ecc., r:correre alla definizione negativa di ciò che esse non sono, poichè ciò mi metterebbe una buona volta al punto di dover affermare ciò che l'arte è. Jo dovrò pure a un e-erto momento infer:re dall'una all'altra, e ritrovare la realtà e l'identità d'ognu– na, non nella considerazione negati– va e particolare, ma in quelta po$'.tiv-1 e armonica del loro rapporto nel tuuo. Ecco dunque la via inevitabile per la quale il pensiero, d;tl momcn10 . della a.stratta sudch·i.sione, passa a quello della relaziòne. Questa SOJtan– to si chiarisce, strada facendo, come la realtà piena e succosa della distin– zione che 1.5ivoleva stab:lire. 1 tenni– ni della distinzione sranno sempre sul punto di svanire nell 1 astrmt0. se non si r temprano di continuo. se non si vivificano reagendo l'uno ,sull'altro, nel rapporto reciproco; paichè la re– lazione non è soltanto un modo logi– co di porre i termini del problema: ma è, diciamo così, un modo di e~e– re una struttura; essa è interna, è i~plicita nella realtà d&. termini me– desimi. Quindi, per ciò che concerne 1'at– tivnà estetica, la questione no.n sarà soltanto e 5cmplicemcnre di fermarsi a quella r.ile << preparazione )> del pcz. zo anatomico, e cioè di resecare con un bisturi il mero confine deWarte, entro il quale essa resterebbe isolata in una splendida, quanto Sterile auto– nomia, campati' _in aria. sospesa 111 v1)'ro o meg-lio in una sorta di cam– pana in cui s: è fatto il vuoto <( pneu– matico )> o spirituale che dir si vo– glia: ma si tratterà p:uuosto di illu– minare con determinazioni sempre più ricche e pertinenti i suoi rapporti con le ahre facoltà, nelle quali conti– nuamente si integ-ra e si rins.,.ngua la sua propr:a attività: e, al 1empo stesso, le son posti quei 1imiJi (non di astratta esclusione) ma attivi, ,snno– lanti, verso i qua.li essa tende e li in– vade talora. misurando solo !n quel coni inuo confronto e rischio dell:1. ne– g-azione, la realth ciel suo affermar.si ~ome ~trte. r\nche nel rapporto delle facoltà vi è una conrinua schermag-lia, un latente suHo cr; g-llerra, senzà i q11aJi la. toro pace sàrebbc un'inerzia. Non Si dà vi 1a che, per essere pie– namente se stess,.1, non sia esposta al perire: e co~ì . ..si bad! bene, non esi- principio di poetico GIORGIO VIGOLO stono. nè. sono mai esistite - ruorchè nelle caselle di provvisorie dcfiniz:oni - attività pure, e tanto meno quella della poesia. Poichè anche nella vita dello spirito u co;rumpere et corruinpi est saec11/11m 11: e nel suo farsi, nel suo esistere la. poesia anche la più pura è saec11lwn. Valg-a bene in pro– po,;ito i I detto di Hvelclerlin : 1, o:e Dichtcr mucsscn. auch - Dic geisti– gcn, 7.uelt.lich ,se:n ii. Non vi è atlività che nella sua pie. nezza non ,si contamini, non urti contro la cl"stimd-one astratta e la· va– nifichi e travolga nel suo rarsi effet– tuale. ;\nzi, in questo senso, si clc,·e dire che la contaminazione è essa ap– punto 1 limite attivo, eccitante dcl– l'atti,·ità. è la prova positiva di ciò che d1 più profondamente vitale sg-or– ga dal!' ruimo suo. Non si dà poeta che meriti questo nome e non rice,·a in Parnaso continue (e contravvenzio– ni 1, per direzione v!etata e invasione di proprietà altrui, e adulterio di ta– lamo filosofico o teologico.· Lo stesso ii elica, d'altronde dei po. litico di genio, e dello scienziato e del filosofo nei loro g-raclj pili em:– ncnti, la cui attività sempre rode sui marg-in! cli Lerrhorii vicini. Questo che si è accennato, traccia in breve carta il cammino ~del pensie– ro estetico, dal ,suo pr·mo porsi come distinzione ingenua e quasi dogmati– ca èli un;i. attiv!tà pura dell"arte, di un organo separato della ~acoftà poetica, fino al successivo insorgere dei pro– blemi di intcg-raz!one e di reciprocan- ne e d'insistere magari polemicamen– te, specie nelle prime istituzioni clèlla sua teoria estetica, sul momento ne– gativo di essa d:stinzione. Se una in– è:rinatura quella iniziale scissura clf"l– le attività pateva ;ivere !ntrod0tto nel sistema, le mura di esso furono poi muéìtc di poderose biffe e contraffor– ti per impedire che la lesione si esten– desse. Lo sviluppo dell'estetica cro– ciana - dalla sua 1esi iniziale fino al– le pii.1 complesse dedm: orii elci siste. ma, - appare perciò jspirato a que– sto riflusso dalla originaria suddiv. sione fino ai conccttj di arte come sentimento cosmico, della integrale umanità e untvcrsalità della poc~ia e, infine, del noto rapporto e ritmo dei momenti sp'.r.ituali, espresso nel– la circolarità <li es.si . Tale s_volg.imento fa pensare prima ad un moto centrirugo, suddivisorio. come quello delle artere che si dira– mano verso la molteplicità degli or– gani - e poi ad un flusso contrario di ritorno, di re n1eg-razfonc dell'uni. tà, come quello delle vene che rien– trano nel cuore. Èd è un cammino ideale che può essere allego-rizzato co. me l'Odissea del pensiero estetico contemporaneo, avente per motivo conduttore il nòstos dalla scparazi~ ne all'Uno, il ritorno in patria. senza. Accadde a queste <lith.imie·dcl Y<'r– bo che, in fondo al lambicco della 10- ro ricerca non trovassero che un pun– to csclamat vo: o un precipitato .tma– ro di intenzioni polemiche, un \'ero 11 caput mortuum u impoetico, di ste– rile aridità, un non-sentimento. Par– riti dalla es·genza cli ,e decantare " da ogni conlanÌin:azione l'elemento semplice, indiv si bile, orig-inario elci verbo, essi videro alla fine una nu– voletta di fumo prendere il volo dal– la finestra. LA CONFERENZA MONDIALE DU.· L"UNESCO (Organizvuione cu1tu~a:·c educa· tiva scientifici:.. delle Nazìor,j Unite) la se– conda da.J,l.a sua fondauone, si svolgerà a C'..inà del Mc9Sico dal 5 novembre a.I 5 di· ccmhrc prossimo. Il vice direnorc gcner•lc l'americano Wa,-tcr Ha'\l'et, ha. illuetrato a Washington gli obiettivi della gyande riu– nione ,J.la qualr parteciperanno 600 de1e gati 1 compresi quelli degli Stati Uniti. La del~gaziOTo.e am'e'l'icana sarà presieduta ~a Wifio.m Benlon .ot.103Cgretario aga1unt,n al D!parlimcnto di' Staio. j\,fo 'n questa Oilissea non tutti L"ITALIA ADERISCE Al.l.'UNESCO. Il hanno approdato ad Itaca e si sono Consiglio dei Ministri ha approvato uno r'congiunti con la fedele Penelope. ac.h.ffl\& di dlecreto t1igun.rda.nre !'a.de.ione A molti compagn.i della fortunosa dell'Italia alla cor,venz.ione,di Londra del traversia, o quarticrmastri della 16-11-1943 che ha istituito la organizzazione nave o marinai della ciurma è cultura:'.c scientifico cd educativa dclJc Na· cap:tato di d:tre nelle secche o rom- l:lioniUnite. za, dove le determinazioni negative _____________________________ _ dileg-uano nella categ-oria p:t1 alta del. la relazione reale. Gli errori di este– tica ai1dranno perciò prinç palmente ricercati nei punti cli arresto del pen– siero sulle momentanee fas: di questo sviluppo: e consisteranno cli volta in volta o nel perdere di vista la neces• saria coesistenza dell'arte nel grande resp·ro della vita ,spirituale che la permea e la alimenta, male intenden– do 1'autonomia del principio estetico: o nel sopravvalutare per contro l'im– portanz.:t di quella v:ta di relazione. fino ad :innullare in essa. la singolare funziol'le dcll'artisia l..'<>me tale. Da un lato si ·avrà l'errore estetisLico del!'ar. te pura, il fet:cismo dei mezzi espres– sivi, astrattamente e empiricamente considerati, l'idolatria della forma cster·ore insij:?Tli ficant'e, non riflessa in se! medesima e quindi non conver– tibile nel proprio contenuto, come il con1enu1.o nella forma; dall'a.llro l'er– rore opposto che oggi ·I m~rxismo e materialismo estetico han nmesSo in onore e che 1ende a riassorbi re la for- ma nell'informe e c:oè nella materia greggia deJ dato economico. psicana– litico. es1stenziafc, populista ccc. d:. menticanclo che il momento dell'arte è soprattutto un netto appflrfre, un limp·do disiaccarsi dei fenomeno nel contorno cfeiia ffg"urn. Questo errore oltre a lt11to si illude di poter sosti– tuire l'arte coi suo contrario, ,soffo– cando sotto una somma cli massicce deLerm"nazioni estrinseche quella che è la essenzi.ile intrinseca autodetermi– nazione dell'atto poetico. I J Croce, nei sinOttiC! delle sue quattro estetiche, che pur vanno a formare fodubbiamente un nuovo te– srnmen•o per la considerazione dei fou: dell'arte ___.ha sempre avvertito i pericoli della distinzione astratta e di og-ni scisma divisorio che compro– mettes..~c l'uni1à fondamentale delle forme spirituali. on è però da dimenticare che il momento ..storico e filosofico in cui il suo sistema sorse, implica,·a l'urgen– za d: afferm::ire anzitutto la cListinzio· PlETRO PAOLO RUBENS: Ri1ra1to del prineipo Ladisluo di Polonia CATTANEO e il liberalismo anglosassone di LORENZO GIUSSO NEL Pantheon dd n~ro R11or~mento, Cattaneo ho sempre tro""1fo ~a. se non oddiri.i1ura glaciale OOCOtJlien:u,. Cerle mooimenta1e perorazioni di C..Uoberti a'illuatrano l)foendeoolmente coi cori i>erclia– ni cerli rom.anzi ator:ci - dal Manzoni al R~oom - e le diaaerlaxioni aui LontJobardi e le apologie del Carroccio si con/ronlano &enzo squil.Jbri con i quadri di Induno, di Morelti, di Cefenlano, di Hoyez.; certi palel– tioi gridt di Mazzini a.I allineano simmefri• camenfe colle Ionie rapprcaento.zfoni di cui trab~o la pitturo ed ti melodramma, delle vicende di e•ufi e di pro/ul(hi. Il Cat-– taneo, fra i ooncerloti de~li ent.u..i~ ,g. mantioJ pro/euar>a e.aurita l' èra della -.-ien– za prima o metafiaico; a poca dialan:u, di aria da Roarr,ini e Gioberti rigeftat>a nella prcisto,-lla l'ontologia o fa conaiderooa, corri– spondente ad uno •l~o injanlile d,eJ Npere, quando parcoa facile ri~/ire ·• dai fenomeni mo/ acc:erl.ati a un unìco principJo ,enffd– tore; netJli ateui anni in cui i due tJrandi speculatori dcli' linte bottagA»oano pa rÌ• condurre in onore la ·• Scienza prima •· egli invitava sr italiani o ooltioare l' Oj'ricohura e ( econom1la politicai; o chi l)antat)O un '' p,,\ mato morale e politico detJl'llaliani " es/1 ribatteva ricordando che l primati moderni hanno per condiz..ion_e I' eaponsìone indu– sfria!e. GN ènli italiani erano sopratutto aJ. Jaa:.'noti. dalhl Francio. /I modello ideole t>eTIO cui Cattaneo cercò ind,riuare le ""9"" ti ero i noce,= f Inghilterra. Per gJ'/ngle.ì, - o metJNo per gli Angld– a,auoni - Cattaneo p,ro/eaò •c,mpre intenaa predilezione; la •ua ~te oo/to all'ouer• t) O.tt one ed alle ricerche ero natitrralmenfe affine al realistico temperamento ant/oaa.• sone; in jilOM>/ia eMli andò al rimorch;t, di Boaone e él.i Lodce, deprecando ·• i tene– btoal errori dell'ontologia•• ed in «ono-, md Adamo Smith; egli era pe:nwno come pochi ahri italiani, che il primato industriale dooesae conc>erl.frsi in irrea.tibile p,,'.mato pol:tico. Perciò la sua atelia palare - in ciò dii>eTgendo pro/ondomente da.li ollri ,;et. pubbUcan1· itafioni - non /u mai lt1 demo– crazia /rance.e. ma quello anglo.anone, In Francia eg/,l ,h ·gmotiu.at> O la permanenza di un " principio chine.e ", d'un aiatem.o OC– ce-nlratore i..'CMafore e di-,x,tico, estendenJ~ dalla Corle oli' ultimo caaole dd Re,rno od oll'ultimti bicocca colon.iole, interamente oW" antipodi del princ:i.pio •• greco" delle " li– bere ouociazioni antJlo.sanoni. La stor,la '/ranceac, da Richelieu in poi. è la •OfUJ di un in/le .. ibile ailllema oenlripeto, dispotico e paraN:z.urtore, d'ogni !l!an;eio indil.1iduale, che, con l)Ori nomi e muJofe inael(r'le, per~ gue la a,,tu, ope,ra impertcrrMo cdlraveno le vicende del diapotismo ~ illuminato. della Ri– ooluz.ione. dell'Impero e delle resloura..-ioni borbonico ed orkaniata. li noi ct"le t'amammo Frane.in I non -fu dav1>ero r insc~no di Cotto. neo. E poi la Francio era la patrio d'origine del "Co /berli.mo " e rinvcntnR del " blocco continen~e ", dei monopon e del– lo profe::i.one doganale abborriJi da Cattaneo come la pc.sie bubbonica delle nazioni, Mentre la Francia è un •i.t.ema art~CÌdle, do/le conqui.te rapide e brillanti ma effi– mere. Jo granJezz.a i.nglea,,,e è per lui, il ,f. suhalo d'un'evoluzione naturale. Ai .suodl oc– chi rlnghilterra .si preaenta come il cat,ol• Voro della sapienza politica ed ammini.trd– tiua moderno. " A qualunque porle dd glo– bo si rh,olga l'occhio, s'incontrano le nOlJi, le /orlez.ze . gli empo,-ii, le colonie del.rtr.– ghilterra. Dalle apportale .sue i~!e codc•ta nazione seppe sporgere in tutt'i mari le twe rJele. Nelle grandi lei.te della polltica euro– pea potè blococre i porli, •forzar• 11li alretti. ferir nel cuore, quegli .tati che aveQO'no lo capitole sul mare, con le sue crociere lunio le correnti Jelle acque e dei. vcn(i appo.tar,. le naoi nemiche, vietar loro d' aHelarft in /lotte e d 'addentrar.si a quelle grandi cvo'– luz.ioni che dànno e _toll(ono in un gJorno il dominio dell'Oceano e del commercio del mondo. _ Da Helegolanda essa 01gda le cosle dello Danimarca e della Germania dalle isolette nonnannc ; llii dello Francia; dallo rupe di Gibilterra custodisce te porle del Medi– terraneo; con Malta lo ditJÌde in due ree1n'– ti; con Corjù chiude l'Adrlatico e .smembra la Grecia". Come spiegare il gran mis1ero del Rule Br•tannin, di q.uesta :.traordinoria espon~ione mondJale} Com~ spiegare la pa– rola d'ordine di questa egemonia dbbaatan– UJ /orte per tener te,ta, dttTante le guerre napoleoniche. allo più catafratto poten;:a mi'-

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