Fiera Letteraria - Anno II - n. 32 - 7 agosto 1947

8 Frf'RA LEITERA RIA IDEE, DISCUSSIONI E POLEMICHE~~~,· >< Studiare lo spagnolo ricn la1inu, vorren,JJno cho il bagaglio d~i de.~iderio di conO,SCere, e di Drientarma nostri emigranti fo;we un po' meno legge- uerso il vero ed il bello. ro, che non si insis1csse n~lla bonaria ma lo Mlno convint:ssimo che allo s1euo mo- nnche 1wvilcnte co111i1•itù del cocolicl,e. E' do la p,enJano. migliaia di fX!rsone. vero d1e ~pecie nelle 1crre del Ilio <le h Cruo /cmn-0 co!toro? Fanno come me: Si laimnlavu giorni fo un mio amico pro• no (« Sua Mnes!ii la Llngua castigliana». di- P!ucn andie la nnslrn ljngua potrebbe aver <:Omprano tullo al più 13 "F~a lettera· f~ore di apagnolo dclJo scar&<>interc,.se 1:eva il U:-rvantca), ma ,anche argula e po- diriL:o di c.itlodinanr.a (e infatti alla Boca ria" che CO$la rofo tremocinque lir,e e, ,:bP. hanno io i;encrale JLullaliuni {)Cl lo J>Olarescu oome atte6Ca il provcrbiar 80ttilc di Buenos Aire;;. lu « Rc1111hblic.a dcli.i Ilo- .1Ì. e no, il q11otidinno inclipendeme. 1,\udio della li11gua del Cervan!es. Sì, è e malizioso di Sancio Pancia; 1111:i lingua ca o. 6i J)!lrla comunemente il genovcee), Pol, proprio come me, .1i so/fermano vero che ci &0110 cancdre e le1tora1l nelle poi, come gius1amenle nota il Mem:mlcz ma 111 storia non si può rifare e &0110 inu, t;pCJIJIO. con fare peruoso, presse le ba11rl1c• Univer8ità e che un po' di spagnolo lo ai Pidal, di grande stabilità; d:ii suoi primi tilj i rim11ian1i. specie adesso che c1uei pae- rclle dei libri 11t;ati o le in11iu111rivetrine insei;na anche in alcuni ginnll6i, ma si ha monumen:i lenerari utl oggi hu c11mbi1t10si ~no diventati n:iziorri, ron 111111 loro lin- delle librerie cittwline. l"impre88.ionc, clie &/a pur ~mpre la !in- cosi poc 0 nell(I i.ua ,;trutturu fonc1icn, che gua che è poi quella che J>arla\·a Colom· Ma sul loro ttn.'()lo da ltworo, e nello ln- i;ua cenerentola, con insegnanti per lo più uno spngnolo del nostro tempo può leggt>re bo qu:indo ci arri\•() per 1>rimv. T(> ben. 'Jf?nula libreria,1 m,Qflo raramente im1}rovvi~ti e studentj che s'iscrivono ai e intendere ,;enz'alcuna dHfìcohà il << Poe- D'altra 1,ar1e c'è anche d:i credere che si trova "''" solo rlci. recen!i Libri. corsi di malavoglia e quando proprio ci ma dei Cid », mentre un francere. per efem• i;alvere1111110 meglio il nostro itali:ino Ec co• Ed il perchè è chiaro. i!Orl() costretti. Ed anche i p,o:rcnt.idei ra· pio, solo con molto studio e molta fotica noeccssimo un i>Ò 1>iùa fondo lo spagoo· La classe media borghese. quella che è gu:zi veg ioll() lingue pra:icbe, dicono, riesce 3 capire I.a « Chanson de Ruland ». lo, non a orecchio, per <1ut:lche ho di Sf)• sempre ~ata il lievito ge11uino della cultu• lingue utili, « internazionali o: il fruncese Pii, che nel tempo. si è tnisform:i:n se mai migliante col nostro vocabolario, ma ntl'a ra e delt'«rle Ji, trova oggi a do1,-Er com· e l'ingleae - escluso ormai il tedesco p-er• nello i;pazio, specie nei p(lesi dell'America sua complco1EaslruUur:i; gj C\'ltercbbero le battere una ben rlura b«1111glia clic non fe rhè 3ncbe le lingue, corno gli uomini, per• Ialina e e-0pra\lullo dt:1 Rio d.e-la Pl3t3, i coofosioni e gli spropositi che, a luogo un- "rmctlc, o..uolluamente 11011 le perme11e, tlono le guerre -; e non ll:111110. o fingono t>iÙ aperti alle grandi correnti immigrato• dare, scr:d.tnno chi !•3r/a ed irritano chi di acquistare w1 romanzo a <11w11rocento li– ili non &apcrc, eh& in quanto a pr.::iticità, rie; (luantunque ci E.inno pt11 .. ~.i. come ho aecoha. ~ è grave colpo per un giovane re e di seguire, a11che in modo riclotto, utili.ù e u intemazionalitù n. lo spop:no!o già ricordato, così gelosi della purezza del colto ignor3re il francese (nello « buona l'attiu.llÌ artistica e culturale odierna. il in priini86ima linea, come l'ingle,;e ed loro ~ 1 )3gnolo, che a Lima o 3 Dogo1ù, per s-ocie:ù » sarehbe addirittura una \'ergo• /o infa:ti, con le mie seice,uo lire al ancho più del frane~. Basterà ricordare uempio. si Sl"nlo p..'trlare la &te!!63 lingua gna). non vedo ~rd1è non dovrebbe «· giorno ecl ww famiglia da mantenere. non che la lingua del Cervon:es, sia J>Ure con CCl!5ti.:a che 8 Burgos O a To!,;,c,lo. f-C.reahr:-ttanro dello ep,agnolo. Gli al1ri, poJl.k') permet.:,erm/ il luuo di compra,.,. li.- 1~-g~ro. va;ianl_i,. è parlata d3 c}rca IO~ mi• Non i'D.rebbe male pertanto che nei ci ac• gli anglcsn~oui in parricoi.ar modo, CO• bri, Compro la "F:era Leuernria ", leggo h_om_ l~l ~1nadin1 d~l I mona.o: Jn v~ll1 na•_ eo&lass:mo çon un po' più di amore allo mi11ciano ad accorgersene: for6e J>iù lard; le recent;ioni e, mO([eJtamente, mi sfor~o z:.10111 e lm~ua _uffì~1ae e c1 sqn pot le a~- ftludio dello spagnolo, cbo lo mem,ssimo ce ne acco,-gcremo anche noi; può darsi ~.i ri•e11ermi f>{ff!."• t1ch~ .. col~ruo 1bencbe, come ~ esempio almeno r,ul'o stesao piono deU'ingl~ e del che gl'infìniii comitati che souo 60rti in Quel'i del fumeuo e <kl r0Wc<1lt:o non I~ F1hp~ 1.ne ,_dove 1o tipagno~o e ancora)a fran~; chi vuole, per ragioni di cultu• questi u 1 timi tempi per la lutela d~; no- .sono. <fu preocci1pare; anzi il> condivido Jmgut ~111 d:r_rusj e ~ovri es~&t~,a M~m.~_, ra, perchè .il mondo letterario llp:ignole è d1.~~;;~iag;a~~o 11j 11 :_u;:: djcc~;:ignn:io ;n~~: ~erfet~meme. su ~aie c;:so:;:;n~o. 1111,; 1 t ~::en/~~e: 1 1\°w-: 1 i:~nj~r:°e i::in:e7t 0 ,ir'; uno dei più in:ereSllanti e menol e,pi1;rÌHi, non è ccr:o con qualche affreuata lezione eiz:ie :::/~e'i'7e!o::n; cspan:::::mJi ~'. mo ori-:-nte. nia, chi non ha tempo per 13 t'itcratura, nlln vigilia della panenza che ,i puO r,pe· sì meschine rivYt,. ". è d1t trarre wia SO• Dei 106 milioni che ho detto, 75 wno ~~c~~,r=nt:~~i~~gili ~:;:~~~\ 1 ili>r~~~=1~1~er;i~ rare di ottenere 11ua!che frutto; e d'altra a contSeguenza: quella clw. mentre roba cJe· am&"icaoi: doUa Terra del Fuoco al Mes-- vo e 11eo1tantedcll'emigr::.zione; credeomo, pene basterù ripensare a quanto è vasto il genere ve11ir« /C:.ta 1111 tempo ,lalle sartine •ieo 1 , tranne !n Draailo, tutti parlano eJ)'I• nella camcvalcsea O triste euCoria del ven• :.:n:: t ~fn~:ra~:a~~o!:iù-;ii~c:rama~~d~ ora viene le!tad w•~•c da/Je serve. E. o par- ~!~~•m~np:i6"f1~1:0:::i tert,ni:u:ac:Jo~:~ ~:~an;io 1 ; 111 cb:raq~:~~f:~: :n;;:! 11 ~:~:!:. ~~~; zia anche in t~m))i calamitoi;i - per com- ~~/;;::t:Jier~:Uee ;~;s;;~:z~n;~:~~6;~ bia e in quasi tulle le Repubbliche deJ si rilonia a un deSlino che non è soltanto prendere che ':lnehe chi non emigra dovrebbe 1111benl.'. f:s]~~ ;;;~i~l~rie ~~~:~:d'ì:: 6~;n:}~ 1~ :m11ao:gÌ~11:1i::ri:i ::s~d:~~e !~efsct ~;::~a t:u:.-n~~n~~::!~ ! ;1~~:.::,• lase~z:: a;~::°:r/1s%F~ :;;;,:_.:?e ;~fi:::,s:::~ va a ac·ttan ohan:uc e per cn ~• e, i: ha da!o d.i genero;,o e di forte il sangue la Ungua òel Crrvnn~~RF. DE ZUANI Perwnalme11te trovo spesso la for:11a di :~; lunaut~oel~ \:;::o pig/ &~:t::.s'°B~ ìtal uno alle giovani Repubbliche deU',\me• rin1uu·iarvi m,r a volle, dopo lungo con/tt, 1t0tt'occhi0 una 6tali&1ic.a, ehe Prezzolini ~--------------------------, bulare con la mla debole co-,cie11.:a. rom- ba manda:o alcuni cionii Ja da New York, Po fu conJegna e, con faccia meler1S(I e un nelle cui 1.cuole medie, nel primo i,,emestre L'ORECCHIO DI DIONl'<SIO pò co11tri'r1me ne torno a casa c011 un in· ,!el 1946, e-i furono 62.159 ~tudenti di &pa• J I ton.10 volume .sotto il braoc:o. E non so ,;nolo, 50.470 di francese, 10.403 d'ital.ano proprio dire <111ule opinione si sia falla di e 8.311 di 1edeseo. Non dunque lingua di • me mMII moglie. :;:~o~:. e~:~'~ollit?~~e~:;:ct en!~, i:: A.dversns critico~ c/1e ,,uella del Borlcnglii ri.tponde e que- c<-;;ov:io r:::~z:ar: l:t~::t~r:c:!l~o;seli:;; lingua pratica e u1ile come alrr& più fonu. Mario Visnel 1 o ci invia da Vencz:ia una Sia esigenz:a? /.,ci, farse, se l'l,a lettu. ne Sia1110 già 11lle ,;eicento e 3lle 6Cttec:ento: nate. lingua d_ei oommerei e degli ~mbi; lettera che siamo costretti. qua e là, ad ::~t/:~~~:?più di me, ma l'lia proprio quanto ai libri di r,imra e d'3z, a\~ia· :~6c\':!(te:'::h: .:~:u:1: 1 :~c~;agC:: 1 ~ 0 ,!:!~: abbreviare, E' una protesla conlro la cri- Egregio Vianello. non avnl scanihiato la ;:~ t::~:~ 1 1~ 1 ::n;~r ~/~~: ! 1 nch/: 0 ; \'; internazionale, e più lo sarebbe se non e.i tica «enigmatica» in generolè: :i,:ie:~t:r ;.~:,'h~o;:=.:;l:!;!, ~!~!~i ~;;ii~: 5061.C. i &06piri e le rinunzie dinanzi olle ~:e;: 11:~ ;:.d1:re ~:teteot:ug 3g~: 1 ~e !a7i~it;r~ ra S~::;:r::'•~,tu:~o/:'O:,!/~:~~~;rn c;; 1 !~:ii time, come la Sua pOOrebhero piut1oe1o ~=lr::~ 0 e'q~::,.1:: 1 ~~~•1:i:t 0 ~ 11 e ~~~::'. ,one di buon 1-enso. Se volete poi uhri dati di affez:ia11ato ol siettima,wle da Lei cliret- rivo!t.e alla sede competente: nella iopecie ni 0 a!tro rimedio, per noi lettori, che tor• ~.atistici, vj dirò che ·a.i poe.sono girare 15 10, la prego di. chiarirmi qut2lc compila alla « R.as, i;,egna. d'[tnli.a », A P 3 r1e clic, es- nare ad abbonarci alle biblioteche circo· milioni di chi.0111ctri c1uadrati p:ir/ando sol• devono a.uolvcre coloro die si meuo- i;cridoci E.fuggito l'anicolo incriminalo di lanti ... 1an10 Io t1pagnolo. O(> a rect,uire 1m libro, i cosldctti critici. Aldo Borlenghi, nou sur•:mmo proprio in Ma, .si dirà, per noi ilaliani lo 1>pagnolo Quomlo scri11a110di liti 1;bro, si rivol80,10 grado dj rispondere- alcuncl.tè . PoMianio è faeilo, lo si capisce anche &enza studiar• afl'mdorc; parlano del libro a dii legge. :~ 1~at:n ~::e:t:loce~~a s;r•;~i~;1 10 let~=•~n:~~crs1 ~:• 11 1: 11 g:~! 111 ~!:fcga~o st u~eri:Ll: 11~ t~!: :1:;:~!,,!:~: ~:t~ 1 :;:~al:itp::i~i; : 1 c,7:. compiace cU a1loperare un cifrario da ini, ,pagnolo « press'a poco :o s'intendono unchc g1Ui1Je del libro eh~ 1111cur111011conosce; ;!~!\;:~'3~(:L r~1:~~;;:z:i N~~u;~:~.e E~II:~~ ; 0 ~~ast;he r::;~~ 1 ~~ 0 v;t:u~:~g:~;P;~:nti~ ~Kra~~;e !JC[t~~tr~a ;'i~ca sf:;s// "Q::!;/ei usciti <Ll più di un articolo col mal di '3cili1i1 si res:a sempre al « press•n poco»; quamo Lei rlourcbbe M11ermi dire. e montagna. Lu coda di Minosse. nuorc:glian– si va avanti a orecchio. con curioso e buffe quanto le .«o per chiedere lo /rrccio per ~::!. 11 ° t:::u~iÌi° f~~nse~~1/: 11 ~~:i 11 :t:i::~~: !'~~7v:~zi;;::~ : 0 s: 1 :r~~ù c~~rf~i~0 ;t:~: ;; 1 :~!ier:a~~ni;,:t)f~,:;o a::;,:~~~ ~ i;"t';!;,~~'~ terci in Cugu. E' altresi vero - sempre in un linguaggio a11pr0661111ativo pieno di gof- bi{e farlo, flCquisto ,,1rnlche l:bro, di quel- generale - r.\1e su più di un libru. anz faggini e di stonure, ci si accorge cl1e a li. c/1e valgano !(I S/JC!5tl del de11uro e del ~:a~i~ c:tr~i~~i, 6 A: 11 ~'.! 1 .icQu~:f ~:<l:a::: ~1 ;;Jfa~::.ain:;; 1 t è:s:!: 1 ; ì~:P,)~ n~;;: 1 ·: J; ~:.PoC::;;P;:eri·,~,t:!; 0 °7;b;~ c;t'~//:, 1;; c1uali i rimcdj? Ahi. jJ disr.orso non fini• cos:nmi; e allora comincia vcrmnenle il "L'etiì breve'' e rio 11 potemloio - legserc rebhe p.iù. l.a cosa J>iù pratica il.arehl,e. diffidle, perchè i 1>rimi vizi non si J}Crdo• .1ubila, ne upp't'O{ilto per a.spettare <li legge- forse, cho o1tni 3utore reccruis.:;o tronfluil· no più e si continua a spropositare senza re. in. <11111/.che parre -~e qualc11110 dei cri• lamento i pro1>ri libri, chiarendo i prop1 i farci più caso. Come diceva l'Algarot1i: tici, ne parla. Si/e,1:io di tomba $11 tufti o scopi o rilevando, poSBibihuentc, i prupr. « La forililù grnndi.s&illlache hanno p;Ji ita• qua.si tuJti i giornali e U, riviSle leuera· difet1i. Abbiamo, in proposito. qualche liani di 3 i>i>rt odere Ja lingua 11,pagnolaè rie. Ma, finalmente. /io na le mani il 1111. pn.-c(dente illus1re. ln difollo tli altre •e• cag one cho m:n la sanno• mero 3 del!a Ra.uegna cl'/talia. Ora, quC• «nsio11i, S:endhnl &i decise II puhOiicarc E' quel cbe è acc.nduto a molti itsliani $la Rivi.fta. per il spi.o ft1t10 cl~ vie11c cli- sui giornali inglei,i larghe segn3lmdoni tlcl- :t~~•\~ · '.::::~tf : ~,:·~J~?.\~: ;:·:,!,,,;;n;::::;/t~;;, :; '~,~· ,:¾~~~ ~:if:,:;;:!•i:-\];ri::::i:·'~~ J:;!f; clisim1xirola la loro lingua e non lrnnrio nrni ;:;t:'1J:u:i :::cit;.l:;~ ':/::;:"!;~~7;;,/~ ture sullo 'i-tesso periodico nel 111aggio impurnlo quella dcl IIOC8e. Cocolicfie i.i .1uoi cot:aboratori. Oico qu.eSfo ptrcl1è pro• 1823; su Racille et S/1rrkc.,pcare nel New :,:,; 1 1 ·~,p;:,,1,~'.:?,' A 0 d::,.~n!~:.a,1 0 ia 1 00 0 nt,;,:,:,, 0 t;:d:::,,hl :u 0 1 ' 0 rme ;:d'•,: : ;~,;,",;;:;i,,:: :~:.:,: •;~;;;;i,.~:; t::~ :!~::~ :. i.~::f. :',.:°/:::~ '! :iv:~,/; Tro11po vero Il sig. ?!brio De Notariis ci scri\'O rh1 Roma un'am3r(I lenern che nbbrevi.11110 qun e lù: Quale nppt1r1,mentc alla cl.a.1se meclia borghese, oggi irid11libiamente la più m(ll• Buoni 11er libri II prof. Francesco E. Marcianò ci invi3 da AMisi: una fiUa prOJKJsla rela1iv:i alla indennità di smdio richiesta dai professori ':li l\lin siero: In sintesi tale fJrOpos/a è la segueme: paicl1è il Mi11U1ero ciel Tesoro 11011 è i11 grado di soddi.t/ure le 110!;.!re ricl,estc, quel– lo dell'h1ru:fr.11e potrebbe - slipu/aJo u,1 accordo co11 fe case editrici - /arnirci di buoni, meiuili per l'acquiSlo cli libri e - nei aui cli C'-m1,ro1,-ata ,1ccessitlÌ - darci 1111a inde11ni11ì cli v:aggio e di soggiorno ( p,er riccrc/,e ir, arcl1ivi etc.) l va,11aggi, tSccondo me. sarebbero molti: a11:it111tola inden11i1lÌ di .1t1ulio servirebbe. vcrame111e per swdt'lre ( .1e,uo l'urlo di 11ualch~ colle• ga più ... 11titi1arista ,li me!); il M1ni.11ero ,Wl.rttbbc 11ccog/iere la richiesta, poid1è la s1iesa sarebbe ragio,1evole (poniamo Li. re 1.500 me,u:li); le Ca.1e IJf!:nderebbo!ro w1 maggior rwmcro di libri. La 1>rOJ)(J&t:i buona, e la girinmo, tal quale, alle au1oriui com1JCtenti. Na1ur3l• mente, con pooo o nessuna .;peranza chi! 1,o.ssa venirl" accolta. Comunque, il prof. Marcianò vi iMiSfa w. " Pulsate .., -o. Chiuà. DIONISIO .. "' ,~ .. , di. Alooro, .10110stato cOSlretto a leggere lrr un $U]timbanco calnbrese, Antonio Cocco- prosa·cri1ica ili un certo Alclo Borlcnghi. licci. che un.11cincJU3ntina 11'annf oriono Ora (J1tes10 Borletigl1i sarà una pert;ona ri, fat:C\-ilparie del famoso circo eques1re dei JpeUabili.~ima e t;(!rfÌ a11cl1e Cllpace di scri– frmelli Podestà da cui nacque il teatro na- vere, ma quello clie gli nego nel moclo più )_ionale argen1ino; le trovate Jel ragB'l:zono assoluto è la f.'llp(ICillÌcli fnrsi leggtre e di ..e,nplirione, che .;j e&prime\·a in un curio- /arsi compreml~c. No11 11oglio presumere i,e o 11iltoresco idioma, misto di calabrese, troppò di me. e fJUÒ dani be11i..uimo cl1e iwl 11110 e spagnolo, eruno le più divcrten- io oerto cot;e 11011 s:t1 ancore, c11pt1ce cli' les• ri. (juelle che facevano sbellicar dal ride.re go-~ ~ di comprenclct-le. M" s/irlo (./1iu11· il pubblico di Buenos Ajres o Monte\•idco <111ea leggere e comµrwclere qud.ttu Sig. .-h'crn a 1 lora 11iut1os10di bocca buona: ra,. Uor/.eng/ii. Sono arri1mto ulJ!l /i11e clelfo suo lo f,ta che il 6110nome, &loq1iato come ho pro.fa µiii per pumigli(J che per 1d1ro. per- 1/etto. cn:rò ben pres:o in circola1.ionc an- chè dopo le vrime riglte 1wrei i:ululo smct– che fuori tlel tcalro cd oggi è parola cor- tere la le1t11ra. L'ho detlo percl,è C<'Tro11o rentc. registrala persino d(li dizionari delle di li/orzarmi di capirne qualche c11sa e so, m·cndemie. no arriooto alla fine 11i1ìJl'er r,sti11a:::io11e, Facile dunque è 1xirlare il cocoliclu:, ci cli.e per allra· ragio11e. E voi. perchè 1111c/1c i-i. arriva subilo. ma in qu3nto al vero SJ>3· /e co.~e che 11011 mi 11it1cci11110 le leggo scm– ~nolo i: tutt'altra 0083 e richiedo., lo SICS&O pre lo !Stesso, fi110 i11 /omio. Mfl ie giuro irup i;uo Q non meno li!ludio di qualunque d1e ho termi,wto la critica rleJ Barle11ghi altra lingun: non &i CaJ>iSCe dav,..cro come col JOlo ri.mlltuo cli tSe111irmi 1111 forte mo• mai in Italia, che pur con la Peoi!ola ibe- le di tes/11. f.,e 1111ichecose c/ie so110 riu· ric:i e l'America lu1i11aha O\'Ulo tanli rap- JCito a decifrare nel/11 .11111 ,uosa cr111eticU- 1}()rti. ein stato sempro trascurato o colti· sima so110 <1ue~tc: che la prosa 1fi rm Bal– \'ato solo <la pochi specialisti. DirO anche clini è 111111 espressione d'arte deteriore. c•he do noi uon ha nrni avuto « buona &18111• Che le forme d'arte O cSJH'rien.:e cli ma Ccc- 11a »: fin tlal tempo del Leoporcli cha J):lf• dii e di 1m Cardarelli 11011 ,,ossano oggi l:n·.a di cer1u fl inferiorità 'l drllo 1opagnolo, dir pi1ì di q11m1to rientra 11ell'1irtc ili u11 .. in c1unnto a formazi<lno, perchè ri1cnev.a Viltori11i (bmmo. si. ma ...) eri infine che che la Spagna non 3VCS6o ancora da1a una IUlli i libri scritli prcccde,aememc al· leueratura capace lii oolnmre le spc1anze l'« Età bre1,~ » dt1 Corrado Alvaro colto 11t.l tratta,a ~rcliè_ lo pi1ì di.,c1_11ibilc, mi per· '°4'-►~>-<->----►'-r'-~-+-, meua d1 e!pr1mcrc 1111 mw modesto ma f 1 co,.vimo giudi,io "' <li un wgomento dm t'l"F;R A LE ']'1' ~]lt AltlA :;:~uoJJ~~~;::;7;,·:u:;i:stt::j/l~~~i~ ~fidl!.'1(i{e~ l T ~-,·, , .. rio rii elci:~io11c s11irit11rrle e c11l111r11le, f Vvi l.et. :crct 1 siete. soliti ri1,ercre: osgi si i kggc poco e nwlc, si vreferit5cc il fumetto , . alla rivisrn cli cult11.r". il romrmzo cli im· porta::::io11e ,, 'fll"/lo di 1uocla:io11c indige• f Go NCO ft So , 111r. tSi va"' cinema e non a tea1ro e la ter• ~ -+--➔ "--4'-'-►'-►~➔·'-)-.....,..,_►._►~ ddlu sua lingua (il che. a ben guardare, :-archhe anz.i un elogio); e d'altra parie, que-1 suo 1,onar all'orecchio c.ome troppe 11imilo al\'ita 1 iano n volte può far pensare n deformaz·oni ed impt"ccisioni, quando non la &i c.onOECll a fondo: rnn in realtò è una ,!elle lingue più ricche, più "'arie e d; mag, 11:ioriponibilità esprewive: aulica e soleo• loro complesso mediocri. Mo. aJ/ora la fc,– ma di .scriuore a tutt'oggi rAl1!flrq l'ha 1uurpflla, o ~!Se /'è co11q11,iSJa1asolo co11 o/>'!re met.liocri? Ora, cariSJ1imo Angioletti. torrumdo all'inizio cli q11e.Jtakttera. la cri– tica non ,lourcbbe e.Mere /alta anche pet chi legge? E I.sei può dirmi in cosci<-r1:::(I :::a pagiua Ilei q1w1idi1111i vie11e co,1cepi1a 11ilÌ com.e :ibC1lrlot1e di cronache v1w1e e _,pCS.'loscmulalistichc clie q11rrlcuia ,1orm11- lc cd immedi11111 d1 i11crf'mr,110 della c11f• t11ra. Mi limilo a reJ1ri11gt?reil campo clcll'in• dogi11e e a mcl/ere a fuoco 1111motivo cl1e a molli se ,wn erro. è sfuggilo. metllre al· trj lo lwrwn 1iagrrmc11te 11ccc1111a10. lo sonll 1111mode.su , imviegato stmale ed J,o sempre cercato. <111"11do mi è stato pos, tSibilc. di perfezionare la mia c11lt11ra e d, elcuare il mio spirito net sacro amore elci· l'Mte. Aggm1go clic nwi come ora, fort;e JW!rcliè 111,p11rte·1go, per via di w1 certo /Mal~ cla, IO wragra{ i.co. a quel numero di persone elle, a cavallo s11lf11 - ttenti11a, piiì. di og,u alrro è torme11ta10 dalla necet5sità ,li una chforificnzior1e interiore, mai come ora cli co. è simo così viPo &l urgente i11 me il Poelia: una lirica. Na,rativa: un n,cconto .:he non superi le 1elle carle\le, Saggio cri· fico: un !Mlggioche non superi le tette ca,_ !elle. Disegno: di~gni se~ia l.mitazione lii a.umero. Tulle le prove debbooo es.sere 1n· viale dauiloteritte m triplice copia munite di :-.aali■ndo. C. B. ANGIOLE'ITI Dfr•uor• re,ponu,bil• ENll!CO FOI.CHICNONI Autor!:a,:azlone n. M29•Il·3·1338 del 28·12-4) Coneeeelena.rlAper la dl8trl.bU11:lone: AO~ZlA LA BUSSOLA - Via del Corridori Ttp. dl'.U• .81,1..SKl}a • Lung. Tor di Nona, ROMA \( PENSATE CIO' CHE CREDETE!'' difendo::Ì del mio (> .:•:. f../ entO() ~~: :~-? :i} <')- /····r !~~ (. )· <> is II mocsl,o ca 1 u.ttaio Francesd1i, .r•.. creatore del'e /amoJe cai:e "Mii• (;·( le Aghi", ha espos'.o nd!a 1'dnna . della sua bottega. in 1:ia Monzo· (.) ni 16, un carte/io ,11 cui è scr.tto: • ·• Copiare è rubare/ Ent,ate, .çen· ),•/ liii Signore. e /a'eVi moJfrare le •, •.)· nuooe c.alze "Mille Aghi" "Va" ()• nesso", leggere come un JO.Spiro. ( ) Non pouo continuare o pre:dermi )<. il /uuo di e.1pone le mie cal:e più ··-. i belle. quelle creazioni clte ho rea- =() :z;:,o ;;:;è l~;g~iia e ,J:;oenn/~ (} infestala da{ predoni di idee e di <) ;;;;'~~ t:tt:~d~S::: s/7;:. >~: mano dinanzi a que.da i>efrina ar >( moli di b 0 oli:·note, e malila, per ·.._~· ricopiare la beftczw. di quelle :~_-_:_'.,.:: mer(;n)iglio,e calze '' Mille Aghi", -; ,.. f)er le quali, grazie alle noùe ma" gicllf! mani, la gamba femminile \.( oC'quista il /ascko della parola; < . .>· t:eiofe /,agili /olle di un ba(l'iore () lii selci, Mo scia di pro/umo, un _..:•:._ t,ospa,e,ile riverbera di a>lo,e ''. ~ ·' (:•=·:, * Dopo I e °Cabe Al ili e /\ Aghi Atomiche., è uscito :):'.> recentemente dalla fantasia del maestro un nuovo tipo >:-~ di «Calze Mille Aghi,, de- ... :.:._L nomi 1 ~at~ '~ VaneSJa.,. Es 1 s~ ',:_:_',·'._;_:_., sono tev1ss1me,evaneacen 1, . lras1>arenti, ciprigne ul tallo cowe ala di farfalla e sono :{ state poste in vendita al :,:.:.',:_~_,,· prezzo di L. 1500 il paio. .. Le "l;alze Mdi/le Afghi,, <_:_=,·-~---·, sono un opera arte uori ..- commercio e per questa ra– gione si possono acquistare •. soltanto a Milano presso la ::~:;~: bottega-cenacolo del mae- .::< stro calzettaio Pilade Fran• ~::_•'._~~ ceachi in via Manzoni, 16, •, ove vengono consegnate custodite in un artistico co– fanetto fac.aimile di un vo- /\_ lume cinquecentesco di li- ):; ricbe, che serve a circon– fondere le preziose guaine ·· .._/ in un alone d.i grazia e di \-::: poesia. Per riceverle a domicili.o in tutta ltalia, franco di porto o farle giuogere di sorpresa all'indirizio di una donna, inviare l'importo ,?\ delle calze a mezzo vaglia postale o bancario, oppure servirsi del C. C. Postale N. 3[32995, aggi.ungeodn (da uno a eei paia) lire 50. - per le spese poatali. Chiunque voglia conosce– re gli altri tipi di "Calze Mille Aghi., domandi il li– stino generale che viene ~

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