Fiera Letteraria - Anno II - n. 31 - 31 luglio 1947

4 I·11:.RA LETTEHAIHA Tragediu. Ulosolica tli Unnmnno do fa Spagna non si .:irù fa1111, se mt1 1 un giorno !e la farà, una "ori.i nU0\'3, nuova in qwinto democratica. Fino a q:urndo ciò non POLEMICHE CULTURALI di Roma mi 'tornò a'la mente, come s.: la mb I e· accadrò, la S;:agra ra,à k:fflpre ricorso alle moria di occasionale e intermittenle studioso •Uc forte antichi»ime. originarie e indiscne, me \' a\'CHC conaervala perchè mi aiula.s'C quelle che hl.nno nlvato sempre 'a rana proprio in quei giorni a capire,· 1., tormen· iberica dalle manomissioni straniere. Se non 10!-a nozione della ttagedia filosofica di Una· lo faceuc sarebbe 10p1affa1ta. muno, che è 1 ,1 tragedia della eterna ~io· Ma lo straniero che viene ad incontrarsi ventù del'a filosofia gp3gno!a. La qunle •i con l'antica e mo~crna hispanidad deve u.– riauume in un dJplice dilemma inscpar,,!.iile pere che imprO\\ltamcnte, d"un colpo, per dalla &toriam0rale di questa forte e origind.- millerioJC rra in50pprimib1 i cau~e. l'mcorr parte dell'umanità che si chiama Spai;:nn· di tro può diventa1e scontro. 11 preJenle può ri 1 emma prima tra t( religione u e u fant.'.l,ia"· diventare possa.lo. ln storio nuova può ,ein· poi tra nrn:ionalìt.ì e umanità. La ,, reli&io· carnaui nella storia ,ecchia, e la presunta ne n è per g'i spagnoli quasi l'ahernat· ~ 1 alla lat nit.ì della Sp.1gna può trasformarsi in loro ine,auribilc u fantasia ,,. che per ~s~i sconcertante, aggreuivn. violenta (e s~mpre vool dire poesia e filosofia, concettualità del· attesa dagli iniziati) anti·latinità, anti-demo· I' esi11enza che contribuisce a dt-t•mun.ire !c1 crazia, anii·occidente. La Spagna, o lettore. La Biblioteca Nazionale L-' 1111('s1io,,c ddl 11 IJibliotCCll Nw:.io,w4' di :.e1l111i1/a tufle IP biMiotPche iwlitm;. di Rom~. ,isollf'vn1a qgm um10 ,fo r1 m,I• c11i 1~u.~ci10 ,-:ili il I. i-olumc. se con le ciuà, i borghi e i villaggi del/,, flfllria r..11c/1e il progPltO dt!llo Jlibliot•c, Nazionale di Rom11. . loro staria, anzi ne è parte cuenzi:ile. L, ha d~ anime: una trarn1toria e I "altra etc, loro u fe.ntuin u è frenat, dalla 1, reiigione !l, na. Con l'anim:. tra111itorin la In politica, la quale arresi.a e immobilizza la loro 14 r.,.,. con l'anima eterna fa 1 a slori:i. Cli 1piriti tasia ii, le impedi&ee di add:me l'incalc ne 1 critici occidentali che vogliono giudicare gli reale, ne limita le speculazioni che vorreb· ,~agl'IOli dalla loro politica ignoreranno scm· bero straripare dal confi,e dell'umnno. rende r;re I moventi della loro sto1i:i perchè quc· \r:reno ciò che è di,foo e divino ciò che è sta 1i svolge, auurd.:i. re..hà, indipendente· terreno. Ma di tanto in tanto UM genera.zio· rr.ente da 1 la loro politica. C. 1Ì gli europei ne spagnola si domanda 'C è proprio gius:;> che vogliono giudicare gli sragnoli dalla loro che ti fantasia n e n religione u mtrnten~ano storia non comp,endernnno mai b Ìoro politi· in i1t11lodi perenne conflitto l'animo de 1 !'an· C3- i,erchè questa non è che rarissimamente lico popolo, e se non sia venuto il momento e.aula cd effetto di quella. Dico che è utre· di risolvere positivamente quello dilemma mamen:e difficile 1~ntire agire pen1&re da elementare a \antaggio di una delle aClccom· spaguo!i se nan si è ,pagooli. Eb6.::ne, ponenti. Mlwalini aveva crc<bto di potervi riuscire, Allora una parte della Generazione ,ispon· 1 de che la <• fantasia n fi 1 osofic.a alt<>'uta. co· L'irdomani mattina mi direnj alla frontie· ;~:;!::i:;~:F~~:~G;:;:i~;;:::.~ i:l ::t;:~c d::::°t~::!:,;:J:fi:~:'.1~ del'a sten.a generazione obbietta che " 1 "in• una strada placida e silenziosa di S.:i. 1 aman· fcrno fa meno paura del nulla n. Allora di e.a, domandai alla solita vecchietta ch·era df!~ant~n a:a~~hic~n: t1ai~!a!e~:: ,::;:radto;: su!ln porta ,e il professore era ancor.a infer staurare •·,inquisizione. E jl di!envna si pro· :h~~ ~r:;r:c ;n 10 ;~aòva~o =~~ ~r i~; f:l•; ,;~• ;:.:,~•:i~]?:'.:i~:aa;;:,? ;~: ~::i~:::;;::~;tEm:7.~::•'.:il/::~: :.~:;;::~:.:iE:°"l::::;~:-,::~:·d,:::: ~~•::1i;l·:=~~:~•::1:-~~~:.:::i~i coli in questo quotidiano conflitto çhe egli ria della naziona ità e de,ll"umanità. spagno- 11onpuò dirimere: o credere con tutla e in le, della i< fantasia 1 , e della t◄ religione 1,, t~Ua la, fede ? vi~ere lulb _e in tutta I! opponeva rll'aggresaione conch11iva dt:lla na· \Ila} _L_eroe d, U~a?1uno fi,ni1ee col ~entt· tura la sua resistenza panh"a - silenzio,s r~ rchg1osam~nte..I esistenza reale dcli wna~ indomabile desolata ma sprezzante rcsisten· mtà, perchè comprende ~he cc 11lla fine d1 za, falla di pazienza e di dolori. di filotofia queMa_g:.rer~a senza quartiere che è_ la ~- e di 11:oria,la sua sloria individuale e quel· stra ,·1U u c1 sarà 1 a pace .• E crede mfi~e ~n la del suo .paese. Come Franco. anche lu, ~uel!o che nega. Ma q~ell CfOeè u~ toht.u10 re1if!eva e continuava, •Unamuno, M>p1atulìo m Spagna, e _retta egli steuo bruciato d:.lle continuava. T :.ilta la Spaijna fa questo da fi 3 mm.e del dilemma. secoli: ,esiste e continua. Resis1e1à e conti- 0 UCJ"l'R fratricidn e frntcrna ;:~:à·q:'c':nonoin 11 'È::paf~tt:ua1~: 0 ::rii~~ Anche l'a'tro dilemma, quel'o Ira nazio· mo o continentale. cattolico o protestante, la· nllità e umanità, è stato affrontato da Una· tino o sasaone, l"avrebbe già distrutta, e sen· muno nello sforzo 3ngo1eio10 di finarc 3 za quel'a che sembra l'c,curità spagnola il qualwique costo l'individ:ialità tpirituale del· rno:ido filosofico contemporaneo sarebbe m°'· la Spagna : è essa un fatto storico compiu- to più 01e:i10. •o,· quctta individualità, quindi un fallo 1 i- U,cendo da Salamanca entrai nc'la 1uper– mitalo nel tempo e nel!o spazio e che può ba caued,ale, che pare duramente gcl01a eMCre annullato da un altro fallo, opp:.ire della fede che custodisce, Era buì..'I e mae-– è Wl ideale 1u,cettibile di aNOluto, e .per st.osa, imperiale e se,"C:ra('e chieJC •pagnole tanto sospeuabile di pet"ennità? E' questo il di Napoli non M>notragiche, perchè .:1llafi· mauimo problema spagnolo come 1o ha Jen" re del rinascimento nel nO!ho goHo senza tilo Unamuno: t< il 011rattere noziona 1 c è misteri anclic gli spagnoli del XVI perdettero un'esprctsione la cui 6ellcz.za pura e forte si il loro p:itos tragico). A•cune donne dal vi· impone come norma unica, oppure è .una li· ,o energico e dagli occhi freddi e chiari che mitazior.e indecisa, momentanea e arbitra,i:a appena s'intravedevano sotto gli orli delle di infinite çossibililà umane: a seconda che mantialic neie che ne copri\-ano il uço e l'una o l'altra sia la VC!"ità del'a Spagna, ne le spalle, stavano in ginocchio wl gelido pa· na1eerà una oppure l'allTa coscienza inte·· ~·imenro di marmo, immobili e c.ome pietrifi– lcttuale, e quindi una oppure un'11hra politi· cale al p:ari delle statue che si nascondevano ca :imana della Spagna u. Di qui 1 'eccczio- tra le colonne gotiche. Quelle donne 1tava· nalità della posizione spiriluale della Spa· no con le braccia ape,-te e distese. dritte gna Ira le nazioni delrOcc.idente detto de" e ferme in linea 0,iuonta 1e. Ce n°eran0 1an· mocratico. Rì~lve~e in un senso o nell"•'_tro te in quel buio accogliente e rispettoso, tut· questa eccezu:mabtà, dalla quale dcm-a te nella s'.essa posizione, e guard:iuno fis· l"ell.raneità del;ta Spagna all'Europi, detta se all"altare e neuuna si distraeva all'emrare modern1. è il problema immanenl~ de'la sto· e al muoversi di altre per10ne. Era diffici 1 c ria ideale sç.,gnola da due secoli, da quan· ,esislere al muto e perentorio invito ,1d ingi· do essa dovette rinunziare a riso!verlo nella nocchiaui che pareva eMC ,i,olgessero -\I- tul· latit,Jdine oceanic3 del'a hfapanidad nmerica· li. La l>e,rsonache mi accompagnava, mi dis· n~, che fu un poder<>to tentativo di t,ufe- se: - Vede, res.taoo co,i anche pe 1 delle rire nel Continente n:iovo la sede, 1 e forze ore, e non si stancano e non lasciano mai e l'umanilà lleua necessarie alla ri,oluzionc cadere le braccia J>C1' ~iposarai. Lei ia per– del dilemma. Senti\'O che Franco e il SUO chè•.. E' prossim..i la Pasqua. Gesù 1imase movimlenlo da una parie, i u roui ,i e la lo· inchiodato sulla croce pc, tre giorni. cd es· ro ,ivoluziono ,ociale dall'altra, e poi Fr11n· 5e r~tllno così, come Lui, più a lung;o che e.o e i u tosa.i•• insieme. con la loro guerra il loro fi!<icoe il loro mcua 1 e consentano. (lo ci\·ile cfk pareva di\iderli e invece 'i acco-- aape,'O che Fr.a.ncoavrebbe resistito anche lui munava e li fondeva nel medesimo e.lima ar a lungo al sanguino,o sfor-zo, e con lui i rov~tato, ammassali gli uni con gli ah11, i suoi, un anno, due anni. tre .:1nni. fregava· ,ivi addosso ai morti, con la foro fratricida e no perc.h.è cosl fol.5C, quelle ferree donne, fraterna guerra unamuniana, non erano, nel pregavano pcrchè la , ittoria fosse qucl'a che tempo. che l'ultimo caso del 1 oro destino, il Caudillo cs1geva; \'i1t01ia per la redenzio· imperitura tendenza alla concreta soluzion~ ne e il ,aluamiento di tulle le anune della del s~colare interrogativo: hi,ponidod o de- Spagna, tal0ra fratricida ma sempre ,r,;.;.a, rnoc.razia? nazionalismo o umanità} sempre re· Quante forze segrete, millichc e crude'i, 1 igione o scmJ)l'e fantasmi} ieri o domani} •uflraga\ano la vittoria di Fr:arco ! Ma quan• Spagna o Europa} e -infine, mondo a sè. er ta enrnza spagnola parteggiava, e io lo sa· melico e spirituale, o fo.so con l'Occi· pevo, anche .per ;- « rossi u I denle} Pote\-amo restarci schiacciati, noi italiani. In che COia hi!/>flnidad e democrazia si nell'urto tra le antitesi dcJ loro eterno diliim· wtano inconc.iliabilmcntc} Forse in questo: rra. ~oi. proprio noi che abbiamo ,un"altre1· che '"hispanidad, originariamente intesa, soc: tale deruità slorica, capace: di farei rin.asc.e· cor1e sempre la storia CQll'lc idca·m:idre d1 re più vivi e più italiani che mai dopo tulle resistenza etnica e razziale. e non cercò le invasioni - dopo 1utte le umili;moni. contatti oltre frontiera, anzi sj trincerò ,ulln noi Italia fo,te almeno quanto In Sp~na, frontiera per rcsillerc ai contagi stranieri. La ncl 1a nos.tra accolare vitalità, ma per oppo– hisponidad ai tempi di Roma non era llata ste ,agioni: perdllt: non conoaciamo nè i 1 anco:a identificata. ma tuttavia funzior~ dilemma tra nazionalità e umanità, nè il dr contro l'invasione dclrimpetialismo latino. e lemma Ira " fantasia » e II rdigione 11, nen· b perciò .11nti·la1ina.e di questo carattere doli da ,enli secoli armonizzati - risolti nel· non si privò mai più dopo. come &e avesse la nostra cu 1 t:u.a cristiana. e nella nollra ci· lemufo, privandosene, di morire: perciò le viltà latina, nella nollra unificazione spiri· classifica del 1 a Spagna Ira i paesi latini ha tua1e prima che nazio113lc, artillica prima un \-a 1 ore puramente cu'turale e non storico, che ~clitica. universalistiCA prima che patriot· e ciò non è più modificabile fino a quan· 1ica. clic giornnlistr1 ,li b1w11n ,·ofomi, i11 ,111nf. lr1~l1re la Jliblim,-c11 Na:fo1wle pubblic«, die gior,l(l{e , 11111i,linrw, su.scii" f.lgru voi• s11Jlt .1c1tm1ill:im1i trasme.oele ,folk biblio• tu imorno a :1è 1111~1,co li've e breve. poi teche guLcn1111wr, il 11flllc11i1101folle opere ri,,iomba nel silenzio e 11Plf'osc11ti li p<.r mod rn,. s1rc111irre di cui o ptr t1c1111i~to m.f.si e /orse 1>erm111i. Con b1101111 ,,,c~ del f>er cambio u /Jf'r t/0110 rit1(c1111a ,li e.,se si flllbblico, il quale, ,101111st11111~ le ,fe/iric11:c, ,:rrjccl1i$Ce. , ritiircl; e /e 111uncu 11:c .~ewiw. 1, /m11i!11/r1I/\ f'n,cmJ., ,l,·l ,liri/111 di .~111111pr1 fo N11:io, 1111iin 1111 mm/o mollo /Jiù 11iv:z,·c rlw /Jcr 1111/c<lourebb ri«Jvcr,, llltta Le <Jl"~reclw og11i altro MTvi:io pubblico. rede ogni gior• •i p11bbliamv i11 l1<1lia " co11 1111 rigoroso ,w ri1111ov.1rsi ,I miraculo pf'r c11 i vinie mes· co111ro,/o c1•rca cli impe,lir6 il pi1i possi• so a su.a clisposi:ione 1,-r In feuurr, in se· bile i 1111111crosi e Jr, q11c111i lc11tati1•i di et,'(l• dc o i11 pres1i1u II c,u 11 il ,ibro imliJ/JC 1•10 • swr10 elfi 1mr1e ,lei 1ip0Jtra/1. bile ai suoi .s111di l' irreperibile sul mercato Co11 /tlfli t/llf'-<IÌ-~·ri•i:i " t/lU!Mi ro11111i1i i;orr "te tfw11ir/t/{/tio O tropp<, ,. ro pf'r ( 11 la /Jiblio/J'c11 11vrebbc cvith 11tf'lllet1le nei;u• s1111 brn-,ça; ma co, 1 1 ,ilÌ /or/e rCIIIIIIIWico e ~-i1,ì di 11111/to .lpn:.io, o!trp rhe pp, i ma– piil llCCllrflta /JfCOCCllflltziOlle /ll'f rl,i cr,1 ~11::i11i_ 1111c/1e fJ-f!.r gli ll//ici ÌII Clii gli im• /Jcr on, vim la vita i,ut>,i.c!I,,_ 1,;,ì di ; 11• piegali /JO/PC$Cro lrworurp !f Il~ impe,li• 1e,w1. n!/flllllOMI de:fo 1'ibliotec 11 0 comhat- 111,•11ti: co11 fo pi,ì gramlf' comodilir possi– le rasiwa ballt1glifl cora Le mille ,li/ficolJfÌ bik. l~11c111loa porttua ili mano 11111i gli 1/i ogni siorno, le 1 1 1111/i tutl! Ji riauom• !-ln1m~111i bibliografici nn:es.sari, se11;;0 ti• 11u111u e derivo11 0 da clwe prillcipuliuime) more. come iuvec, accade, ili eSHr~ imp.~C• fo sctu5itù cli m'ni e lo m(lttc<mz, cli Jpt,:io. ciati r tli im1J11cciar,• i compogm di .cton:a 1'r11lascio, per carità cli 1,a1rfo, 1 /i /Hirla· (/i110 a 4 i11 11110 $/eS.~o 11mbie111e) elio tal. re 1/ella prima O mi limito. per orn. afla 1wlt11di.simprg,wrw lavori dit'(!rsi fra loro e mt1t1C(ln:.1 di .SfJt1:io, 11 l/o q,wle /ur. 1r ,ics. nor, 1wsw11w f,,re fl m, 110 1/i recar co11/11• ~11110 crede pi1ì, ptrcl1è .~i lumemu dfl anni sio11p " 1lislrazio11('. e anni. e i111t111tu ogni 1111110 1rovano fHUIO UiM:.11me11do: decille di migl,11in di 1mlumi, di opu&eali, I) Mum:an:(1 IIS9'futu di s1m:,o 11('1 ma• di Ja.scicoli, di ,lis/JCII.W'.Ma 1>ocl1i{)0$..tOno g11:.:i11i fJCr i q1111li $0110 sia/i $(fcrifieoti per. imma,:im1re gli accorgimcnli, gli fSfN?dicn• fino i sOI/OsCflfo e i r•posiagli (si co11{!-·l.:rj. 1i. i rimrm'eggimriNl/i, l!li spo.m,mellli d1e 11ncl1e f'e,wrmf' a11men10 di pro1l11:aone li• di comirmo vc11go110 r.scogiftlli. or,;mri::o• brt1ri11,frl 1fopOfl1JCrra,1wnou1111te fa lam:11- ti, di."1110.tti.cse1111iti cUJ mia .,•:io11c ,,J. 1a1a scur~i11i e if C(UOpreuo della carta); l'altra. ''" rm piano all 'ab.ro per "llml/l1• 2) mum;,111:fl11JJOl111a di spazio 11,eg/i u/. m1r1• 1/nl ce11/ro del movimento i gr11ppi /ici per i 1111afi.~i è ri•11m:iaJ.o ad ogni meno ricl1ies1i e vic~versa avvici11are <ruef• margine, p·r/ino alla sula ,l'flspeuo: fi ,/i più /ret1ue111e conmlUuion.e, o per 3) ris1re11e:;:a e .seomodirà tielle Mle di mlc11tare Cf)II /t1vori murari Q_mbicn:i 111·110 leuura. 11011 1/ispcme,ulo la b1bl101cca n·~ flCC011ci e per !lopracler:are sett/fflli i•1 q11ei pure rii m1 locale se,x,rnto per la comf>l& p1111ti 1/ei 111ag11::ir1i che prt.«m1ino u11a 1azione dei m1111oscri1ti e dei rari ed es• 11mv11t11 $icurc::11 ,(lfllica. i··ndo pcrciù ,·s1,osta, pe.r lu 11romiscuirà Nor1osum1c tutto, il mome1110 delfo /11(1/l/• dei le//ori, a tl'lllfllivi e II l/J1•11110:.iv11c di ra:io11e clovevo venire, c,I eic:co cl1e è ve- mwila:icmi e rii /11r1i. ,mio. Simulo co.si i Ja11i, che cosa acc~drà della La BibliOleca Na:10110/e di Rom" 11011 e lliblima:11 Na:itmale fra 1111 MIIO. chè 1an• la prima d'l1alia per ,wmEro. ve.ws1à, p~ lo $Ì pc11u potrà durarr il norrnal., svof. :io.sirà di 111a11oscrillie 1fi11cmwboli, 110n 1timcnto dclfo sm, 11i1a in q11este condi:1oni? rnrllu 1111'0,igine slorius11, co11cepita e (l//11a. Non si pui, certo 1,reve1fere; po1r:bbe la ,In 1111~ $piri10 11/JfJtt$sio11ato scco11,fo 1111 anche darsi che 1t, Dire:ionc /OU! coslnt• orcli,i.e prestabilito o con t1ccrc.«:imet11i omo. ta atl t1ccatastare nel centro ,li 11110 u pi,ì ,ec11icie coslatlli, ma è nata mercè la con- Irti ,;li umbiemi più soli<Ji " ,,i,i ampi del– /i."·' delle biblimoc/1~ 1fclie co11srcs1t:io11i l'l.!lilll/0, •111110 il mmcrir:le bigliogro./icD relisio1e d1t l1a11noaggi111110 le loro raccof. che vi a//lt1i-W6 giorno per l{iorno, dopo te 11lle opere dei Cesui1i giù esiMrrili n~ averlo s,oUoposto soliamo alle operazioni Collegio lfoma,m. lrilomo a quf!.Uo mU/~ che f~clo,w la collocc1:io11e, e cioè re• rial e riclouo e unificato, ricco dei cimeli gi..slrazio11e e ~cl,eda/llra. q11incli: senza a.i:• 111111otev<111 delfc 11110gro/1e l(al11111, .. e stra• scgrwrgli 1m 110.uo m!i mag11~ini, sf'm:a mt1re dc/ 500 riel 600 e del 700. l'i,mor, e i11~rimr fo sc/1edn a calt1logo, .~11:a insom· L'1•11•l 1ge11:a ilei b1bluJti;Car1clic rn .. wro lo ma m.euerlo a disposi.:io11c ,/cl pubblico biblioteca du110 il 1876 raccolse vii, ri" col-1 e(I an::i ,ia,1c<mdc111lol o co.ri bene nc:lla ca– (e:io11i i1111mr111111i. com .. quell,c>di bibffo-- /asta di cui si è d 110 d11 remf"'rrlf! i11111ru– flrnft(/ r paleogrufia. quclf" di 1opogr<1/iaro• sibi4, og11i ricercfl. • 111111111. 1111ellatlPI Ri$o,-gimemo (ni:11ls11 11cl C'è tmssibilitù di rinw,Ji/J o tale ia1t11ra? 1917. />er fame 1111a biblio1.«a a sè), <111~llu Nel 1939 fo IJirrUorie de/la 8ibli.--1«t1, 1lclJ't:.~1rcmo Orit•11/f' ~ , 'Arflbfl i• i IJ mio. ali.armata d11l pericolo cl,e sici si pro/ilav11 i codici ripro1lo11i r, fo biblio1ec11 ,le( 1/ue'- 11,t'ori::oflle, /iu,1 nell'idea che la JJib'in• lo ree. Per c111es,o e ,,~r i periodici Jpccictl. UCa Naz:io11ale di Rom" debbc1 st11r" al memc .stranieri che la Biblior.et:fl Nfl:imwlc Centro di Roma e che 1111~#0 Centro ,(itl pcu~i• de ili mafl1.tior copia ,li O/Clii al•m e ancora Ira Pia:.:a Colo111111 e Pi~::a l'eri.e. 0 ptr ~ opere .~ronicrc rii cui il lkgofamt!11· :ÌII (11011si dimemicl,i l'oppor11m11 e (Jt18$i to MC:&$0 le as.•'g11a il cò11111i10 ,!i racc,.,1111. 1 dire neoc&.111ria r·ici,wn:ui u,1 al1r<- Dib/io, rusa è nota e ricercata dn 111t11 gli srm/ios, uclie go11Crt1(1/ive ro111w1e come fo Cu!I" na– di ogni na:ionatitti e di ogni co1egorit1, Wn• ten.se , J.'An,::r:liCfl, la Bibliotec11 d1 A,cl,'e,o. lo r1i1ì che la cr('O:io,w, ri.$lll, ru,: ormni a logia e Swriy 1l"l1'Ar1e, la Valficet– pilÌ ili qlli11clici t11111i /11, li u,,a . ce:iu11c rii liu11a e li, f>rOS$imi1cia lstit11ti sup riori c11fl11rt1 Il ,wra!e Jmr sllldemi 11, sc,n,lc mc. eccle.~iastici. com~ il Semi1w1io e /'Univl!r, ,lie e 1111it:ersitarieo p!r il pubblico, co11111111.1 .s !i1 Gregorimu, cl1e ,anlo t1pporto di lei• lw corisci11i10 fu scpt1ra:iooe delle, biblio• lori /orniscono alla Nc,:io11ale) d('Ue l'i•t· 1cca di alta c11lwra ~ fa Jorma:io11~ -11,or. carico fl 1111 i11geg11ere di s11a Ji1l11cia, cl,r Umeu ,kll'orehiuio o M11:IC0 bib,iopa/ico. è WU;he 1111 conoscilorP i11/orma1i.s•imo di Nei p'riodi di pie,111 i le11ori d(?/lt, lliblio· tulto il Collegio Ro11111no, l'i11gegm,re A· /Cc:c:i J\'11:io,111/e ott.r-OpwMltlo ;. 1500 gi'>rrru• tb-ia110 Pr,mcfi, cli pr'parari' 1111 pro1:cllo di ,ieri: i11 c111cs/'111111n 1917 il 111w1rro rii ess, 1icos1r11:io111'della IJibfmeca. Il 1,rogc/10 1, 11 1afvol1C1supera/o it ,w~nero clcll'llfll(, ca,ui.fta ili q11e$to: liberare 1Utllt1 il Colle– l!llt'rra e per queslo riguardo lt, llibliflf~1 gio_ Rom.11110 ~/egli 1tl1ri. /$1it1!/j cli• o~pita si tlistor1zia cli molto Jr, <111t1lum1111e ilf11 di (/,1ceo-Gu111n.t,o E- Q. Jllsco,111, Museo f. .1.no . f(oma e d'Italia. grn/ico Pigorini. lstitu/o 1/i Me1ereologia) l,a Bibliot«o Ntuio11ale è 1111a 1/, Ue ,,o-- e, co1urrvt11ulo i nwri perimc:lrali r fo /ac• che biblimcclie italiane che ,io11 lia Jontli ciata e il coriile i11ler110, felice crco:io11, dei esplorare t poc/1is&imi "" schedare, che tlell'A)i1111am1~1i._el~are nt/ r,-r10!0 ~~i ri. poS5icde 1111 c111alogo alfabetico Pl!r autori c~~olo. 1111.L'111/it;10 _,mpro111111?. n1 ~•!1 _pr<t• in 1m'm1ica .wric e 1 111 c<11t1/o//,o " sot{g 1ri /1c1_ cr'.lr.-r, ''.1oder111 e alle 111~1 _Jel1c! irmo· ampio, minuto e per la parie moclcrna cm11• vtl:IOII.• .r~cmche. co~, m~l{OJ::.1111 /~1calmer11~ le1o 1111 calalogo decimale lu!t1 diretfo, b~. llcc,ru11_b,l1 e com,111_1,ccv1t1 c/1,e 11!.S!Ci~ras.t•·ro ~e e~eguilo e rnt!glio t'!.nu,o: i'..Jlfl o.~pi•a all lsll/u/o 11~10 sr111U/JJ/IQ trar,q111ll1.:::an1c. anche du'!. isriwli di primaria imporla11:n: CO/l •~le lumm_ose ~ _ben a()r.eat•, con. r(tJ• la SopririV11tlen:a Bibliorra/ict1 />er le pro• m#!ros, ~d 1111!P' 11 !!•~• raccolti 11 gr1_1pp1 '": t•incie del !,~:.io e del~Umbria _ a c11i~;,t,tta J:t~l-!~~~:;t 0 s:::~~~ 11 ~~~, 0 ~ 111 ;:,~t•~c:::;~: nttd1c la v1g1la11:as11llesporta::1llrlp de, ma• I' ,- • ·i I bi' I • d ll' l t,'rit1f~ bibfingr11fico più afl/ico e il Centro ; 1 c/; 0 .'' 1 "/~r I pu> ic~ ,' 1 e8'¼·bll a· Z:,:i~:~~~e ,J~i';!;::=~~:\t!~!io:r;:~;~," ;~~ t~a I~ c~;~?d:,~:":~r~~:'oca11;,%,; I o~~c~ .,ed11ti ,fu altre biblio,rcl~• e i,1cliri::1.,1 lé ,i- . I luoori m:rcbbcro_ proceclrt10 11<rsc:wm C('.rc/,e Sti flrflOmcllli spccinli e proc,,,,, CO• m '!•odo tla C(>t1!4!tlltrecon1empor~11e_am,c11- pie di articoli e di br1111i.ma 1,n l'i11c,1~ico re 11 re1tol,~ tmdame,uo dd/,, Htbt~otcca. tli compifore 1111 imlice 1/f',:li i11c1111aboli po~. au~~!: 111 ~~~!e'_::oi,:~ 0 ::~m~ ;-~::~:~:r : consigli d"lla Dire.:iorie tlellr, Oiblotcca • ,li Ispettori Bibliogrnfici d I Mi11is1cro, ap• prQIJ(l/0 dtigli UJ!ici e Auwrilù com1ntet11i ccl anche dC1l Consiglio S111JCriore delle Brllc Ani •. -w,cbbe slflto messo in esecu• :;ione s,e si JosJe /rovaio 1111 locale t1llo rd accogliere il Liceo,,Cinnnsio Viscomi che però, a: .so.11egr10 1ldla s11t1 resistcr1:a, ac– campooo 11i1i o m'no plausibili argomenti di trncli:io11e. Co11111n,111e fu gnPrra trai,o/. Om $Cmbro cl~ il /Jrob1'•ma, ri.su.scita/o via vi9 cf)m,e /io delro giù dai giorno/i qm,· tidiani. ricomi11Ci cui i11tcNUt1re il 1111bbli– co e J,. autori1ù f' q1wlc11110 ci /a sperare e/10 il c,u- 0 progdto tl'cillorn ritorni all 1 luoo e /11ccia IJ/Jl!re i suoi pregi. Mu, M' p11re euo /OSM! ripreso e al.111UJ0 imme– diutt1me,11c, Ira l'esp!t!tamelllo clclk il1'v1.• 1abili pra1icl1e b11roc.rruichc e lo ssomboro dei locali. la cos1ru:i0t1e e ft:dt111ame11to 1/ 1li c,mbienti per raccogUerP le prime $4!• :ioni da ,postare pruM?rebbe ben più ,lei• 1'1111110 di vila cl•" tmcor11 si co11cetle "Ila Bibliotetet1, cosicd1è è c11ide111,e che occor· rts 1ro11c,rcsubito 1111 espC1.liente pili facile e piii ,empliee per dare ri ,111es1t1 J'ouig1110 indU1J-f!.11M1b1l•. NeU'a11esa che si /fOt•i fo s,cde tMlallo per il l.icoo-Cillna.!io Visco1111, p(licht! l'lMi• fUJo di meteorologia occ11pu uno sp11:io 1w11 rilclJ(mte od è s.eparato dal reSlo del– lo Biblio1eca da 1111 irucro piano e: per rii più lw $peciali molhi M:ellli/ici, ricor10- sciu1i e flccelluti nel pws'tto, di con.str• tlOTe in vio transitoria il suo posto, o«or• re /i!Jare l'ouen:;ione s11l MU$eo Pigori111 elle ua u direuo co,itatto con la Bibliole• ca e no,. ha necessità di una sede al Cen– lro della çittà 1 che in.wmmo è prima t! pi1ì di flt11i altro a<fallo n salt.we UJ Biblio– teca, a.uicruan<Wk, con la ceuio11e tlei Jum corridoi, delle &Ue sole e dell,e sue .stanu, lo .n,olgitMJllo normab della s11a vita du.. rrmtc c111es1 0 pcriod-0 di t111esa. La Dire:fo ne Cenerai~ delle Belle Arli potrà. age,:,ol– mcnte per il /1/11.sooPigorini una sede d•· corosa t:, /ocilm-ente acc'"ssibile e ca~ di possibilità. di &viluppo ( poichè sappia• mo c/1 8 a,1clie il Mu.1-00 non ttllota nell'al,– bondan::a) ili un9 dei palani da.e i rrce.1111 rivolsimenti politici hanno liberal.a i,1 liii· to o in parte_ Non t>OrrOnno le A111ori1i, com~lenti. no11 i-orranno gli studiosi di Roma e rl'lta– lia aocoglitre con jf'rVOre il grido d' alfor– nie <U que.sca Nasio11nle e farne molla e/• ~ di comprensione t ,l'tuio11e? N1-:i,J.A SANTOVITO VICHI Dire11rice della Oibl. Nn. di R.-Oma ➔--f->➔·<~--E->➔►-f-><-4--f-.➔►~ t f l PSICHE f E COSCIENZA -1, l Collana di teati e documenti f Ì per lo atudio della paicologia · f del profondo. ~ t i" r I t t USCITO IL TERZO VOWMN, t I C. G. JUNG t + Sulla Psicologia 1 + dcli' Inconscio t I ,,.,, ...... I l i italiana di un libro fon- ! damentale per la cono- + scenza del sistema jun- f vi = ;:a e d:i: ::orti:: !vl, Freud e di Adler. \ i -- I t CASA EDITRICE 1 I ASTROLABIO t • ROMA f I t t i '-4-<(~►-+---+-+---+-<--)-•o(--...(--, La incomparabile imponenz.1 e la miracolo· sa dè 1 icatezza della nostra storia dovc,'300 i"~na,c.i che ognuno ha la 1ua. e che è mc• glio tenCfsi solo a quella, e che non si può diventate elemento della storia di un altro paC'SCse non a palio di perdere valori dcl 1-a storia propria, e di eapoi-la al rischiq, della conbsio;,e e allo smarrimento dell'individuali· tà. e in definitÌ\'8 a 1 1a sottominione e alla discesa dal proprio rango. Pareva che noi fos1imo in condiziane di sicwcz.za e di su· peN01ità ,iapeUo agli spagnoli pe:ichè le no– stre truppe erano sul loro territorio, ed eta► \'llmo invece in condizione d"infcriorità per chè la Spagna era rimasta sè slesSl e noi ave• vamo tentato di rnuomigliarla, pcrchè cm eseguiva i doveri della lloria sua e noi stava· mo insensibilmente abbandonando, per i suoi gli obblighi della nostra storia. E' natura 1 r mente possibile, anzi è cerio, che molte cose in Spagna io non le ho comprese. ma questa sì, l'avevo capita, sentita e dichiarata inam· miuibile: che ci stavamo quasi come dei 1-'1,VAUtENTa UNA f'OCE: Sl~'CERA SU DI UN PRO/ll.EJtA /)I SCOTTA.NTB ATTUAr.tTA' mercenari. Uo111:•.HTO C....,'r ,IAI.UJ' O CAHZANTI EDITORE M I LAN O Corlu Umiltà JUGOSLAVIA E Al.UANIA Memorie di un dlplom••lro Ecc., p•• 91u1111i ., i11••reuo .... 111i probt.,,.,;dd nou,o Adrlali•• • d•i t•n/i•i ori•1110/I, """ •io/on• Hallo d.11,. ,i111,uion• n•I p••t.<Ul tlll pr.c•d•II• l"u/1fme c•,Yliuo • dur,,,.,. porro ,Il ouo,p•r qu•••• Ila •i/•••••n•• del/• ,1au1J"&•do~'O

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