Fiera Letteraria - Anno I - n. 26 - 3 ottobre 1946

4 rU:R I LE:1, ffi..l Ili.\ ~~~~:'.~~:;~~:~ 1:=l ............... • ........... =l=.._.....-L_......._.1_._..B........_ _ R-=I==·--------.........:11 ~"-~ Suvinio scrittore ci t.Cmbra e~t:mJ>lnrc, an. delle no~ioni. Milano, Sompiani, 1946, r,j in,,itliabile: giunto all"el.Ì matura a\Cn• cuni d,·i quali, anunclle mo<lestamente io. l'odore tacchino. l'odore pe~1.n1e e to alla circo~tanza che I mobili o(f,ono pp. 180, L. 160. do per lellori dei euoi libri un coraggio- :,a,inio, ◄( ~0110 i 1>iù 6ingol.ari e J)rOfon<li et.nza ,•olo dei fiori ,cechi e 61:mchi... • qui i migliori .c;punti, Mobili mern(iijci. Questo libro, ,c,,-Ho durante la g,uer- 80 mnnipolo di ,olonlari, nel giro di J)0· che ~iano dati .. crilli 111 lingua italianu, e (i>Oi in.si~ te tco1>po e abbiamo « l'odore rome quelli dipinti dal fratl'llo Giorgio ra e che è costato a/fautore qualtro an- chi nrmi i,; i>0i di,•entulo quel che "i dici.: non "Olament;• 1n <1uetita lingua• {e ma- che i fiori mandano da eotco il sedere »l; De Chirico 1110.1 per noi. J>ill beUi e con• ni di lauoro (• gli anni più ciisasJro.i uno scrittore poJ>o1are, 0 almeno molto gari il kttor~• ereder-:. che lo dica per che nccnnlo a risorit' quali 1>00:,iede isolo 1-istcnti. Si legga '3 poetica ~1oria dcll':1r- per l'Europa dal secolo XIV ,:n poi a, noto e cerio molto letto. f\on ci _,;arei,- Hher~o), i11 1.i1hcur.o di queati racronti, un ,•ero nr1is1a, C•<'U dalla penna perfino muclio che h:t un nome: Ungo. Si lcg- come A detlo nella dedica) è un Miggio be in ciò nii.:nte di Etrnordinario ..e Savi- diee,amo, 11011 Ì! dato riconoscere alle pri- un orribile « Che atrano! J), dovuto for~e ,;ano i racconti <l. Poltroni:1111111:1 » e « Poi- a.:tuale sulla cfoilM europea. Chi con<>- nio, stn1u·o d 0 l'<,~ere un'nrti'-ln d'erc(.'zioue mc 1>:igir1e.. e lo &vol_gimenlo sarà dr:11n- nlln circoslanza eh~ Saviuio abita Ji Pa- 1r11nd:11nore » Racronti dildtO~i t' nienlu ace il Dou>,on sa quanto il tema gli .,,,-a f'ii fosse me•-o a ,e (·cn;are » il JHthblico: malico, oppure <t!tlirico, "~ de::ilcrà in noi rioli. Ma ~110 ruri-...imi ueridenti. :1ffa1to o,~ur~li ,'-e uno rrcdc, come noi proprio e familiare, almeno dal tempo :i lusi11garlo, ,oglio dire, ..1mmodiiJendo ~en-.i di 11rnana 1>ic1ù o ecciterà soltrmto Mc--i ~uHa 61tadu dcli\! ritazioni 11011 tti crediumo, alle 1>arole dclb prd:uionc in. di The Molòtl',1 0 ( E.urope e • The pro- ,. ai,i>ianando il pro 1 ,rio eslro. Nemmeno un in1elle1tunli-.tito divcr1imen10, Lo bel- finirebbe più di ell'ncare immagini. nrml,o. torno ulla neceesità di amare non pure blem of europca.n unÌlj,•, che ,ono del J)Cr idea. Alberto Sa,inio ha mo~trato. è In i1111>er1urbahilità di Sa,-inio è tale eh(' gie e 1ro,a1e, le qunli però, pure se di gli uomini, mn gli anin1ali, lt piantt:, i '32 e gli dcllero /amo intcrna=:ionale. Il vero, di o,('rt moll e pili corde al auo .i-reo ogni ingarmo i.· 1,0:ssibile E 1>oi: u,ci~~e 11uo,o conio e stra,aganti, ,,anno comJ>0· metalli; e a quelle 1>iù conrretc e me. saggio è dl>iso in due parti, la prima di <iuanle gi~ e.li -.i eono:ice, ano (cd era- <folla ""Il penna 1n pili lragica ,t:' mag..'lri &le, incaslonate in una i-inta-~i clasf;ica• morende ehc concludono • l'oltronda- delle quali des,crù.>e.e interpreta :I di- no molti, dalla l)ittura alla mu~ica), ha \l'ridira, dclk ll\\C1Uure egli non rinun- mente limpid11 e ferma. \C d':iltra pane more»: agregamento della ciOCllà europea nel mo~tr:ilo per c::oe mpio, 11 otto l'nria afi•orta cerebb,. al •110 e n06lro piacere di tirare com iene accennare ai « ttoi;geui » dei mc- "J>erchè tt.li uomini C"ello,w olln più compfcuo dei auoi c:Jpc!ti (dal Jatl:men· e svug 11111, una et· cezion.il, -. ricetti, ilò 311• fuori ... i! 1>iÌI licllo il cane di un fìloM>fo. comi per non t-Oglirre a ehi non li a\'C5"'">C [t.rOssaimpre;swne fisica, mli :,0110 1rop1>0 to del A 0 ber:1H,mo all'a;Jverto del tota~ dio 11er i falli pii1 concrei i e normali dd. i.• In pah'iirit_Ù dei folli gli a1>prwncrì1 ~li lelli il fin della lllfrlniglia che certo Sa. ro:.:i micora per fare at1('11::io11e li <111t•I che litariamo) e delle 1ue cause prouime e I' ei,i61enza e per sii uvvenimcnli delJa ag;:clll\ i e ne :n remo di iuusi1111i come vin io ~i pro1>011Ci mn in un ordine lui• di pi,ì sottile e i,,clfabilc circo11tlt1 h, 110- remote (all'orig'ne, la secolari:.:.a:.ione cronaca e della etoriu, pur in1eri,retan. « fcrrobolnnte » (tho vu beni:i~imo J)er un t'uhro che :.ccentc"co. Lu 111er1t\·iglia f'UÌ .!!Ira 1 ,ita; 11011 scuwo c,sco/t(lrc le 110<·i ,lei- della cultura occidentale). La seconda doli nel pili wecioso e libero dei modi. lrcno) o come u celluloidcsco » e CJ. purlo- u~pira iJ :iovinio è di nu1urn a1:iq1, coiu. /a co.«- che ue/fo loro ignortm:ll (•:,si ere- parte, clie .,: intitola • Rcstaura:.ione di Ma non è « nndato vrr•o il poi:t0lo "· 05 . fonico» (f'hc :.lm1110 i,ure beni ... :iirno per ,•olgc l'in1elligcnzn "ritira del lc11ore; co. dono rruae, 11011 ~a, 11; 0 ,•f!llerc i pa<•5a:;ii tm ordine cn'stiano ». meglio che auspi- iìia ver&O il letlore; nl eontrario e"è diver- definire il linguaggio degli uomini di af. ,i e(1111c la mera,iglia di lion1c111pelli (t:c· d,~ />Opolauo l'aria e che nella loro ma.5• care, siudia condi::ioni e posilbilild di lito talvoha anrhe -ulla più corriva paga• fori 6 dei co1n111euda1ori). Oppure nel N un altro scrittore la cui «fumisteria» sict'i(I indilferr,~" essi crc,/o110 vuola, e un ritorno dei principi .oo~li e dell'u- ua del &iornale 11 urtarlo. il lettore. a cor:io di un rucronto Sa, mio ci ammoni• i•oggia Hl un fondalo da,..•ici~mo) c.liiede c<m 1~ ,ros 5 e teste che 11011 capitcono 8 nità criatana. Ldlura interes.aante anche rà gravf"mente che la vera differenza fra J'i111clligeur.a fantu,:,ticu. Sia de:10 però 111 occlo ,_.efolt c/,,e 11011 ucdorio si aggi- per chi non cond•uida, in WNo O in par· un uomo educalo e un m.alcducato "In nd che que:slo acco-tamcnto fra i due scrillori rano ,g,rnri 1r1 me::o lii nusteri" te, le oedute del Daw,on. dh cni-o numero di piedi che, esai po6:1eg- potrebbe es.:.cre 3bba .. 1nmt.u le~i1timo, 601- Dalle (iunli parole i,i può e-irarrc Ju gono. Può nnclrn accadergli che afcanto I tunto a condizione di metlcre priurn in I <1 ,-,ot'lìca » di S:.1\'inio e detrrminnre a :i _immagini e. J)~rugoni geniali, dficacissi- d1i:aro le no1e,•oli diffcrcn7.e di tcm1:>ern• '-i>ecic del f:tllO ~urrcnli~mo. n11, l'0me. <1ucsl1 che 1rovo nella 1>agi110 mento e di mnorc che li distinguono. Per ri11pcr1a ndci.o:o IH!r c.a~o: « 1·(){1ore 11ruz- 1orr1arc ai ._ 0 ~~e11i, t1l·cc:unc11emo solrnn- L1BEHO .81c1AllETTI FRANCESCO MlLANI - Cause e natura della acconda guerra mondiale, Bolognn, Ed1toriole Alcyone, 1946, pp. 434, L. 350. Voluminoso &aggio di oltre quattro. cC'ilto /ittiu-:.me pag'ne. è manifesta– mente opera di un gio1>ane il quale vuol dare a»oLutamcnte fondo al suo tema, prcoccupa 1 o - sembro - più di non trascurarne ncuun aapdlo che di gra– duare la aua lrottaz.ione in una prospet– tiva. Libro acri to lutto in primo piano, concettoso, lo cui leUura aflati ca. Ciò dello, uo però ricono.K:iuto r., e.ll' a:ztore scrupolo di ctudi~ao e uno noteoo/e pre– parar:ione, attesla'a anche da appropria• le: cila::ioni di •c,.:tlori politici e milita• ri, di storicì, di economiaf, di filo,ofi. Il oo/ume è dfoòo in fre parli, ded:..oata la priina a illuslrare nolurn e condi– ::ioni interne do,! &>ari alati del mondo la seconda alla politica c1Jera di ciaacu: no di esfl, I.o U!rza al problema della guerra in pcrb'co/are. Precede una • presenta:ione • del pro/. A ldobrandi· no ATaf-·e.:.:i. La italiana DUE SPAGNOLI Què:.ti romanza ci illuminano quello por– E' un'o~1<1, come app.1re dal 111010, in funzione kluiaitamenle blbhografic.a questa che Cinnnctto Avan%i presenta in ~condi\ cdiz'1one interamente rifntla al lettore 11alia- no e ~pecinlm.en1e a quello almn1ero, o.I qua. dargli 6C01k,011i,oppurr rol1Jclli offcn:iivi. le parlico!armenlc è diretti\. Avanzi è uno Vorrò dire allor.:1 che "'è formalo in Jta. dei pochi b1b:1ografi cl,c con08Ca C\ fondo la li11 un vnslo 1>ubblico di intclligenli ca• metodologia dcff&r1c sua e 1ra1ti davvero 1>ace di gu.slo.re l"i111clligcntiSéimu arie di con amore e paa:aione qucs11 particolori dt Sl1'inio? S perinmo di .. i. Coruunciuc per storia e di e.,udizione applicatu al libro. uno conio noslro, la ,eru rnKiono del succca• dei pochi che sappio con modestia par~ 60 di Suvinio (si capisee in quale propor- alla cultura, mMtrare il modo d1 valersi dei Uone si può 1 ,arlare del -.uccet,,:,o tli un sussidi bibliografici, e questo che "1bbinmo \et1ero10 iialiano onChl0J è delle IHÙ .. cm- di_nno.nz.i .è •~nza ~ubbio un • ferro d~I me– plici: cioè che si trnlln di un ,•ero l:!Crit. s~1ere » d1 primn importonza m mst_en~. co– lore. Il che vuol dire die di Jà da certi • 1 ':°mc vuol euere • un proficuo ind11pen• auegginmenti e a11i111dini mcnrnli, di lù snb~le slrume!"t~ d1 luvoro per molte catc– dt1 un eongcnialc b[.;ogno di ép<t1Cr o da I gone d1 stud10s1•· una genuiun <1unnto csu,pert1la insoffcrcn. La nuova edizione, che appAre oggi a a.~ pc.~ I~ idee. c_orrenti e i )~oghi comu- ~uasi ci,,qu~ o.n~1idi dist-.:m~ dnlla P'.•m.1, ni, ce In Sa\'11110 c1ucll:1 aolido. ('Ornuni- e Frutto, scrive l A. stes1t0, da mature nrJe.s. cnbililù, quella rirrhel!'Zn non 6 oJo di idee s:Oni, di indt1gine p~ù approfondita per o,1ni mu di '-l'nlintc..'nti che prc.!>I0 O tardi legnno 9Cltore, di valutazione più appropriata pc, il pubblico allo ,;crittore di raxzu. molte voc.1 che erano state trascurnte nello \hbiamo avuto occasione di dirlo n)lra pr~ced~nle. L'inserimento di _un .nu?vo. rna: ,ohu: Sa,'lnio non l8U resistere ai J)iace• tcriale tr~tto anche_ ~ia pu~b~1c_az1on1. ~1nor~ ri sottili delle di, agazion.i offertegli dalla e da _alh a~~dc~n 1 c1, per1oclic.1.s~1a.hzza11 tillU singolare cultura e dall,n tìlln curiosità e varn Cl. ed1zi~111.rar~ o loc:~a!•ot,li,f e ba- Mcnlre eembra ~, ,•i11to a iwolacre 1111 ecr: cli: 1 :u p;:~~~: 1 .cGt:[da s•e :::~· :~ ch:o ,,t to _t1rgo~ncn10, sin 1n1re con un proeèdc- pltcatn c. •poc.i nel oom dell~ biblio rn– rc 11umlito~ceco _rhe un nom~, una llArola. fia descrittiva {~a anche~ quello teori~a) u, 1 m dal.a. 1 quali :iembrano li J)t_!r lì cn~u- il lettore potrà essere orientato da estc~ 11 d_all~ Eu:t penna genza pari acobri 1"• di dnscalie e d eacrizloni bibliografiche verso ltnz1001 lo porla1~ fuor di elr~d:t. Simile !a diaoi.pli.na O lo specifico argom~lo al allora .a_ un ~ne d1 ? u.on naso {11J>n~agou.e quolc è porlicolarm~nle portato. La pre• non_ .sp~accra a Sa, 11110 {'he ama gli a'nl· sente • Cuidt1 • raccoglie infatti e dc&c:ri– mah) fil melle a .fiutare. qu~ e là _inquie- ve ,i,1ematicnmente nei suoi 1)()9 numeri la111cntc, ? 1 1 1.ra nc1 c~m!u dietro nu.lJe. pi. il complcaso delle d.scipline bibliografiche sie mera,•1ghose; qu1ncl1 tonia comt- men.- uac.ite o stampa dnl 1921 nl giugno 1946; In– le fo6se ,mlla :-lraclu mae6tra. ovverosia al varo solido e gra'-080 che non mancherà fili~ org~me.1~10. (An11n.esso rl~e! in ispecie di riscuotere i consensi di chi Stl quanln ne1 l"UOt pm azzeccata elzeviri. un argo- ifntio.'\ e quanto impegno occ.orrn per 1ir– mento eolo gli basti e non ne infilzi, uno fntto g-.enerc d, ricerche. a!1che 1e l'Avan. 6ull'altro, una mezza dozzina con Sh1J>e· z 1 per primo denuncia delle lacune di fron• fneenle abilità). Quccta sua fncohà di di- le a cui potrà trovarsi il lettore, Se in ef– i,trar-.i, il J>iÙ delle ,·ohe di natura filo- fetto tali Je,cunc e1isfono ciò è dovulo n gu,doto nella preaente compilazione (utile •pccie per quanto riguarda il c. Quadro di dasa1ficazionc » della materio che comp,en• de 5 titoli: Bibliologia; BibUogra/ìa; Biblio– teche e Bibfioleconomia; Lcg1ato.z:one del libro e d.:;lla ,tampa - Proprielà lctleraria DiritJo d'autore - Censura - Opere con– dann&;e; To::.n;ca delle arti grafiche - /n. duatria ~ a=iende grafiche; e tre Appcndi– C'I: Indici e aMeloglt,i d'incunabuli; E,poii– ~:oni, Mog/,rc, Fiere bi"l-,tiograficl1e itaf,-ane. Co1a·oglii e notizie; Stampa P~Noclica di bi bliolog ia e d,· bibliografia; più un· Aggi un• t,t e.on l"ind1cazione dei contributi n. atam• pa comparsi !rft il 1943 e il 1946, e Indici degli autori citnl'.i, dcJli ■crini anonimi, del– le collezioni, dei sog~lli, e Indice gcnera– Jc). L'e,. conclude la sun premcua prcsen• tando nelle sue linee ge:neralj il pn.norornn dc_gli studi bibliogr ..fici 1n Italia, con alcuni appunti. essenziali aul loro sviluppo e pro. grcuo, sulle 1sti1uz.ioni che vi prcaiedono, sugli uomini che vi lavorano, sui risultali raggiunti, ribadendo il concello eh.e nel campo di questa d-isciplinn I'lta.lMl non è per nulla inferiore a1 paesi esteri. anche perchè vi si sta formando una • mentalità bibliografica • • non più riatretln a poc.h'I iniziali, ma con lorgn partecipazione d1 nuovi ceti 'llltcllicttunli, la quo le è una si• cura promeasa d'un migliore avvenire per questi atudi .nei quali, 111 tempi non troppo lonlani, noi fummo indiscutibilmente pre- cur,ori e maestri a. Date dunque le premease e gh scopi del– l'opera, e considerato il posto che al libro epetta nella vib., aoc.inle e civile dei popoli, questo contr'ibuto di Giannetto Avanzi. pratico e divulgativo a un tempo, ha una sua utilità immediata della quale biao,1na tener conio. Rrnzo fRA'l"fAROLO La Bibli'ogra/ia it.al: ana, a cura di Cian– nctto Avanzi, 2& e d. Roma, I.R.C.E., 1946, 16', pp. XXIV + 570, L. 400. logica. co~1itui:.ce uno degli ù1canti mag- de i limiti cui l'A. è stolo costretto. anz:.i1ut· --------------– gi-Ori delle :iue pagine; ed ero impo:-.sibile to perc.hè l'opero. vuol appunto e.,.scre dc– che i lettori non ,·i prcndeMero gusto. limitata n el tell'l,PO e poi perc.hè è uno fat· Anzi diremmo che Savinio \'Ìzia i lettori: tiva continuazione della B ibliogra/iD del Fu– li. abitua a tl"O\'ar 1roppe COiC in un rnc- magalli che, uscita, com'è noto, per le conto o in un articolo, e, forse lo <licia- stampe nel 1923, praticn.rnente ferma 3 1 1921 mo per im·hlin, u.n giorno o 1":1hro se ne le ricerche iv, elencate. 11..:Avanzi ha volu– l)Cntirà. Si hn un esempio insip;ne di to giuata.rnente riallacciarsi a qucll"Rnno a11- c1uanto abbiamo asserito in questo auroo che perchè euo ecgna una certa npre•a nel libretto Tutta la vita (edi10 nclln « Zat• campo delle d;aciplme bibliozrafichc dc-po tera» di Bompiani); do,e nella nO\'ella la lunga. pausa_ imp03ta d~lln confra1rrazio- 11 Patemi mobili» J"ai>i,nrizione iniziale ne mondiale, npresu che d1v,crrà poi sic ura di una ~quadra di facchini addetti aJ tra. e fo~va dopo il I Con~re_S&OMond1. a.le dcl– lEl)OrtO Jei mobili ~uggeri.!><'e0;ll'au1ore 1111 a le Biblioteche e. ~' 81bl1ografia tenuto o c:igl,n t)er la ditta da cui dipendono: Ro~ e a Vencz.1a nel 1929. L"Avanzi inol– A.T.,1.A .. che @.ignifica <\zieruln Tra.:lochi tre 81 • è. coalretto a ~ma rigo~osa _sel~zione Mobili e Arredo.mcmi. Sig.ln abl>titianz:i ~r el1m1n&rc t~llo ciò <:he a1 fini d1 una o,vin e ovvinmen1e trova1a; s;enondiè ali· si~ura cons~~one b,~liografi~ ~br~vn. bito !'nitro Savinio, quello che affianca d, ~rsa utihtà, .~ h~ nstrcllo ~ suo, .cr_itc– il narratore, 63 t 1 a ,:u a dire che code.sin ri. d1 ~ha a. p1u d, quattromila scnu1 a l'igla « non ha nulJa 11 clie fare con la lui noi~ rer_ d1rtttt1. conoscenza. Se ~~ a.p- parola HU)S<'rila Alma che t1-!~11ificaAn.i- ~~:~od? ::~~nvao ::, 1 ::;~ dr:J!~vlJ~ 1 fo1: 'i.aom:s- ma d_el mondo». U ~ellore. grn 1 ,cnde I'~- so ci vien meno tenuto conto del fi,,.;i1:: r~ccl_uo a (JU7'la prima d1gre&-1011e ut1. numero di pagiM cui il libro è ata'o . lnur1a (per lut non 11cr la noHIJa) <1uan- uo h I bbl' ·1 ·1 sogd d'~ceo Savinio ri_ncalzu Ja. do~: Atma &i !kun/ e:c1:si:itche,g::re'm~:m~:~ 1~fi:a;e cluarna~n anc_he 1 1 ~ne d1 Scho1>enhauer. ma che diipiaceiono al no slro amor di slu: Dove 61 andra 3. ~ m.re? « A ~ropoo:ito del diosi. COiii q augurinmo c.he in una nuo– c~n.c Alma. r1p1gha lrunq~_illamente S:i. va edizione di maggior mole e magari di ,•11110 quasi fo:.sc <1ucllo _Im1en.10. della mazg-ior formato, che non potrà mClncarc, Bua novella - ecoo che scrl\'0110 I biogra. vengano 'mdicnte le pubblicarioni che ri• fi di Scho1Jenhaucr .. » E si metle a rac• llUardano il libro manoscritto la storia In r<.u.1tare1>er esi~so l'epii:.odio del can~ nn~i teenjca e l'industria della cnr~a, i catal~ghi dei due ~ani ~lei fi}oi,;ofo, cp1sod 10 o atampa d· 1 biblioteche pubbliche e priva.– che n~n rrni;su_m1amo p~r non _d~frau: te, i cataloghi di periodici? ,e gli ~nd:ic\ dare I l~t1o_r1 del libro . avHl1 da di r:vistc, i repertori d'anr1quariato, le ripro• <1ucs1e nozioni. Dal . enne i,,1 pa~"A . al duzioni di codici e cimeli b-ibliogra.fici; co– (1 Mor~do. come , olo_ma _e rnppre~enlar.10- sì avremmo voluto più eitcso ,1 gruppo del– ne _» 11.1d_1 all~ mogl_1e. <h Scho1>enhaucr. le • Biblioa-rafie peraone 1 i ». selezionato per Po1 gh 1i;nar1 facclun.1 della « A.T.M.A. » le ra3ioni anzidette e per le quali l'Avnnz-1 si rimellono a trasporlare mobili moder- •·è reso particolarmente benemerito in una ni (per e6cmpio « sedili oon piano di ve- sua pubblicazione d 1 grono mole edita in tro sul c1unle la fono.o. delle chiappe er.1 continuazione dall'/ta!io che ,crioc fin dnl riprodotta in incavo») e In novellu ri- 1943. 11rende il suo corso verso una fine che - il...'A. fn prcmct:tcre al volume una succo- è bene dirlo - risulta J>iullosto lrogico. sa introduzione ove espone quali ,ono alati Co6Ì in ci.nscuno dei tredici racconti, aL in hnea di mauima i crileri che lo hanno ~-:,-~ I,~~ ' --( 7c> l,,1 GrnANOOLA, che ho tlfll.'Tlo i suoi b(lt. tenti U, que5ti giorni a Uoma in via 4 No- 1:cmbre 114, è una 1,iccola lnblioleca cir– colamc internazionalp che si dislinguc da tulle le ahre del genere per un suo ca.ral• te.re di S<,clta prc.:io~it<ì, /atta apposta f>(!.r amlare a genio tdlc J)ersonc di raffinata cultura. E' direlta da Flmnir1iti Capra·,i– ca del Grillo e il 5Uo primo fondo e costi• t11ito dalla .,celtissima libreria di quell' Al– berto Cccchi che /11 scriuorc e critico ben co11oscwto e così amato dt1l pubblico ro. mano. La " Girandola ·• è aperta wtti ; µiomi dalle 9,30 "Ile 12,30 e dalle 15 al– i.e 19. Fa abboname,ui me,uili, trimesual.i (' $(>m1>slrali, Per : dic,ratti che 11011 rie5CO· no a tenere i11 me.me gli indiri:::i si av– venc che la "Cirnmlola •• ha M?dc in quel pala::o cot pur10,1c a colo1111c,a destra <li chi. Mi/e il primo tralto di. vra (Jut1ttro Novembre, dì Jro,ilc t1l Palo.z:o Co/or111a, ,,oco prima <fclla ChiNtr Americana. Si en– tra dal porl'JII.C iri una piccola corte, e cli lì a si.11is1ra c'è u.,1u SC<1(c1ta di 1wchi gra– dfoi. Si b!1ua e si e11ua. te di Pio 8.uoja per cui l'abbie,mo sempre chl.llmato .cr1ttore socinle. L'oggettivo va calco'.dto, oggi potrebbe avere significati 1rnprovvisame11tf" estremi; voglio dire &O– c.iale come lo era Bal:zac: quel modo così vivo di nccoslnrsi all'esistcni.n degli ohri. (Una vclta. fotto il nome di Balzac, è cu. ri090 notare che l'apertura del primo di qucsl'1 romanzi - quclln pensione c08Ì eo~ rnigbanle a una galleria di tipi - è vic.ini.._ aima all'upcrtura del Pèrc Goriol). Qoi dunque Baroja c1 parla della vita pi~ mi– sera e triate di Madrid: dei lndri, delle pro. 1t1tute, dei violenti. C ascuno vede il peri. colo di queste r0.ppreacnta%ioni, un costum. ACHU.J..E PELLIZZARJ _ Oggi, 23 no. bri•mo pi,1 inutile, oggi. di quello che Sue Ocmbre, Genova, Società Editrice Univer- f-..•ceva ni suoi giorni. Ma questo pericolo, sale, 1946, pp. 240, IL. 3SO. come è evitato. Presto d'1mcnticl1iumo ogni Pagine, la pl'\rna de;Je q.ual; è datato :•i:~•v!%~n : 1 i 1.:;;;; 0 ~d~e~:~èln.è su;u;:: 23 noocmbre '42, l'ultima 23 noccmbre che finiamo col pens.are, che &rojn nmi "4S. Non però un diario, cronaciatico; l'umanità più bcra.!g in:11 e calli\'&, gli in- p'ullos:lo un taccuino dove rau(ore roo. dividui tuwolti in queala pnrt~ esteriore =~~:r/((;,1ti d:;;;i;:t~ttt} e co%p:::u:: !cl~~,~~!~:t~~';:t :!:~ 0 vi:;:~ ~esii~o:v~:~!=: limiti et quelle due date. La cronaca a xmpre tra•cc•a e taloofta il Pclli.:um mma che come ~ame e freddo da viucere I giunge con efficacia O espnmere motil)i ogni JIOrno Coc1 queste figure h1s11 paa. clic superano andte la sutr avventura sano con lnmcnt1 &egret1 e peannli per le spirrtllL'lle, ,ue pagine, ~mpaurendos1 Ma quel che . nmu:imo m Ill:.ro1a è l'assenz a m lu i d1 am. STORIE DEL PORCO 01 MAC DATI-IO' b1z1one documctnr'ia, o del pez.zo di eolo. traduzione, introduzione e glossano a cu'. re, pure ten!az.ioni quasi inevitabili per le ra d~ TRISTANO BOLELLI, Pia.a Tor- 5ue 1toric. Potevamo temere un'ered'rtà di nar, 1946, pp. 124, L. 130. ' Zola, àico nel aenso più mac.ch, noso; o le Di que1!0 anlich·uimo c•empi'o di be.ili slnmpe di Sue, ma o bbi.amo ec:oper- epico popolare irlande•e, che risale al to sempre più le, somighanzn col Ba!zac / X •ecolo 1 il &le/li ci d~ un Les,to ac- dei Ra.stig-nac prima della conquista del curato (condotto, eon qualche corre.:io- mondo: un Bolzac minore, attento al voi. n~, au quello del Thurneyscn) c0n ocr- to della mi.1eria, e senza retorica. La aorte arone a fronte, brevi noie eap!icati1>e e trt1t1cina\ personaggi di questi romanzi per abbondante glouario. Una introduzione le vie del dolore e della stanc.hczzn, m.'\ chiart;acc i cn·teri •cguiii dal Bolclli il come ai dibouono prima di morire. Baroja ~· a/orzo è tanto piil merltoHo pe/ lo li aiuta o. vedere un poco di ciclo, li 111co- stato di abbandono in cui ai fro/Jano gli rag,1ia a nan dimenticare sempre di eMe. ,•udJ cellici in Italia. re uomini. ,KAREL MAT EI CI APEK. CHOD - / d.uc PIO BAROJA: Auoentura picarcaca, ed. lndri Romo. A.LI. . 1946, pp. 414. L. 400. Astrea, Roma 194S, pp. 246, L. ISO. Ma. Q fc,ba, ed. Astrea. Rom'\, pp. 302, L. 180; ue,ta lradurione arrivo /orse in ti- lrad. dì Ceaco Vian. tardo: I due lndri. in/dti, è roman::o ti,. pico dell'altro dopoguerra per- molli Si resta sempre in dubbio, alla lettura d, .un libro di del Valle..lnclàn, a ooler •lobi/ire qual' è 1/ senso migliore da !Torne O alme. no coao di più ci /10 persua~i: la vicenda sempre appassionata, noala'1fca, accesa da fantasie e rimpianO', o i/ fing,uaggio ambi– ::ioao e splendido, un esempio di magia e d1' /i,ùmo co•ì brucia:nle e quasi temibile· o forse la nw.,ica lcnguida e lcncra. ma ' in reo/Id non poco cupo e crude/e /ro tonle lu– ainghe, che incendia con fuoco s,olti/e e in– quietante le figure del ,acconto prezio.o cc– me un ara.::.o. Certo per del Valle-lnclàn si può pc-fare di. dcc:adenza, ma è uno pror;a co,1 n'cca e /eroida la •ua da /arei dime nti– care ogni co lpa e conseroore ,ol!anto f' i.tn~ mngine della a.ua Jor::a ma. 1 tradita. E poi uno decodenzo. che inoenta figure tanfo im. possibili o rifiutare o o limitare e che presta a~la •~o oocc un'eco così occc,a e /orse in– o nerbi/e non pwsiamo che augurarci di ri– trooorla Ira i no.lri libri. La corn-:Ce di questo Tir&nno Banderas deoe aocr l(iooalo olle ambizioni di. del Valle•lnclàn, tanlo ai prestava col colore c'?ico della ragione e con la lragedia i gri– di e le ombre di quella oita coloniale alle oc_caaioni dcf suo di!scorao uio~nto e ful– mineo e affa veamenza senra ripo,o delle aue immagini, Co.,? abbiamo questa ferra bruO:ato e queste pauioni insanguinale e gloriose, e per le pagine corre r aria di morie e di aorte maligna e oscura che dopo Goya ,,.,e,s,o cliediamo agli spagnoli. Ma è ,!ota sempre la maggiore amb;:-ione di del Vali~ ! lnclàn, invenlare un poema doloroao e •~lend~~I~ nel nostro tempo, con pcr,onag– gt ernbrlr come dei, spietati e lontani dal rimorso e dalla paura. FllA 'CESCO TENTORI R. DEL VAL.l.E-INCLAN, Il tfranno Ban– d~a•, trad. Aldo Cemcdno, ed, Bompie,ni M,lnno, 1946, pp. 27/i, L. 200. aspett! che uanno dal gusto e dal co1tu• me alla coal.rur:fonc e alla tecnica narra~ t~oo. l<e,ta il dd'.o originale dei rappor– t, fra Indro P!1dre e Indro figlio, intor– no al quale IJ1ro la oosta trama (con in– numerevoli personaggi) e matura il dramma: cd ~ culo uno trouata quella 1i /ore del padre /'fi,tinlioo, lo s,cctrico, 1/ gaudente e del figlio un modello di morale auo!uta, '!1~ fautore calca trop– po su tale oppo,1.:1one la /a diuentare un leit m oliv che alla fine riesce logoro datr obu.to. Nel compleS!o ai tratta di un romanzo pieno di Ja 1 ti e figure e di in– lt!reasanfe lettura. La q.uale però r:usei• rebbe pii} spedif'O ,e la tradu.::ione dal– l'originale ceco di Jolanda Torraoa Ve– scia, obbcdi~•c meno rigidamente 0 slr~tti cn·teri_ filologici per p-:Cgcn-si mc,. ~/,~ alle c•' .gcn:.-e di una buona pro11a italiana. Un appendi.cc critica, che ap. pare superflua, d 1iude il volume. FERRANIA SOCl&TÀ PErn .AZIONI FEUR.A.VlA -- 1111 .. 0 • Corto lhueonl, n __ Tutti i prodotti per ra– diografia, cinematografia = e fotografia =

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