Fiera Letteraria - Anno I - n. 10 - 13 giugno 1946

8 FIE.RA LE.TTERARIA ~ LOSPETTATORE ITALIANO~ drepe-rla o della materia di ~tali o di lo. me/le dorate. La commistione, poi, non hd paura di nulla; tutto qui dentro si adagia in poco spazio (molto poc.ol ), ma pulita– mente; caUolicesimo, orientalismo e socia~ litò. Ma, mentre quella prima /lise, nei testi propri e negli imitatori, è immota o in /,unz:ione di un pro~sso dissolvente. qui re,ta autonomo • sufficiente a se stesso, a tal punto ~ improgressioa la tematica poe– tica, tra•/erita in oerct poesia. Non, dunque, archeologia, ma fissazione, ordine di vasi comunicanti fra città e provincia. L' elemen– to oitale è, appunto, ricalXJto dall'esempio di Bertolucci: è un lirismo felino, in ag– gutlo, l'inserzione del mito, della /ooola (di qualcosa di radicalmente inventato) nel minimo di esperien::a, per rapidi e i;iolen– ti intrecci oostruili sull'immediato della pa– ro~a, della sillaba, del transit9 metrico. CORRIERE D'AMERICA Maugham si dà al romanzo storico. Il 23 maggio si è lanciato negli Stati Uni. ti, con una tiratura iniziale di 825.000 copie. un nuovo romanzo di W. Somerset Mau– gham. Titolo: ir Then and Now •. Edil'ore: LETTERA da PARMA Lu::.i a Giacinto Spagnoletli 1 dc.J Vecchio al giooanc Barilli, e, della lriade dei mae– alri, il •' cattiOo 8orlengl1i" ha rec-0to al• trove il ,,uo crudele costume ungareltiano, Pietrina Bianchi sta sempre sul piede di fuga, e non c'è cl1e Attilio Bertolucci d1e serbi intdtla fedeltà alta sua terra, che Ira– dirà solo per una probabile A.uatralia, Pie. tro Violp, Il •' c~oallo '• in di'.parte~ .,; consuma in rimorsi d'arte, ma ci allegra con le sue fitte e •ottili curiosilà. Paua il tempo, ma la presen::.<J della città è identica. A nchc nella nuova /aac politica, tutto trascorre con prudenza, gru– dizio, passaggio al cenlro, non ,sen::.a una c1trfa indolen::.o., non a/osa e inerte come nella mia povera terra feudale e qualunqui. sta, ma oigi/otissima e quasi felina, Terra lelteraria di transito, tempera l'insania gal– lica con. le prossime aure toscane; nduce ed elabora l'esuberanza fantastica e intel– lettiva delle J[randi città, cui si collega con le perenni, oitali energie della provincia. E' /orse la migliore s~cula letteraria per smali::iarsi, disincanlarsi, celandosi, acquat. lan.dosi in questa perigliosa isola sentimen– tale e idede, la cui originalità non è nel contenuto. ma in una sua /orma discreta e civiliu1'ma, qudntd piace i;ll 1 amico 11 nce– schi, che sempre ci ricorda amabilml'!nte, all'amico Vigore/li che c'improvvisa visite e con/erenze; nel tono, nel gesto, nel dolce grafismo sensuale clic attenua ombre e colori, tracciando un medio piano, staiei per dire, una pianura, tra soprareale e sur– reale. Prima che venis•i qui, nella mio- apulo Maglie riceoetti un'antologia di adolescenti poeti parmensi, da/ titolo Pianura. In quel tempo ero adiratissimo; ero dato costrctlo ad abbandonare firen::e e le Giubbe Rosse per via d'un maledetto concorso vinto, e col mio mitico squallore e il male coper• nicuno m'ero ridotto nell'antica e buia .stanzetla nalioo a covare il pandemonium japigio e le future sorti dcli' ermetismo. Pensavo cli dovermene rimanere per .5l·m• pre, deciso, d'altronde, a non dar lreg.ua alle patrie lettere già ocssale du Pitagora, Arcliita, Campanella e Croce, quando in– oecc tumu/tuaoano alle mie curoe spalle enormi eventi, come la sposa, il trasferi– mento e la guerra. Primo messaggio del prossimo tramutamenlo, mi peroenne, dun– que, quel fresco e f!Cntile libretto, clic su• bito /essi avidamente, secondo l'aulico in– segnamento del mio amico Traoerso, do– oersi conoscere le citlà attraucrso le don• ne e i fanciulli, essendo di costoro le te– nere fibre pitì idonee a percepire cd cspri• mere atmosfere e arcitetture, e sopratlulto l'ineffabile essenza delle cillà, l'alito, /'a. roma, la densità, il sesso. Era di Gatli q.ue• •lo brano: "Il ponte sul Jorrcnte; le case in fila alte e basse, giù nell'acqua con le Ma q.ui è in gioco il maestro della g10- loro innumerevoli finestre piccole e nere. E oane poesia parmigiana, Attilio Bertolucci, l'acqua contro i piloni, in rilJolta; e fim~ essendosi ormai esaurito il nobile magiste– mobilità dei sassi bianchi alfe rit;e. / ro carducciano dj !Jdebrando Cocconi ·e camp.ani/i bassi, in gruppo, più in fondo. i..,an/ranco Fava, nomi ch'io sentii la prima Co.se straordinarie e purissime. L'odore t>0/td schioccali' dalla golosa voce di Mon– dclla mia città in primavera, Parma. Verde lafe ai lontani tempi delle Giubbe Rosse. a sera, piena di me fino al cielo, nelle E' stato Bertolucci che ha fissato le t,1oda– pietre. nell'acqua, nelle arcale". Oiauolo, lità e i limiti di questo idi/lismo emiliano, il Khone aueva ragione! Nè un altro, &c• inafoe.andolo in una sua $Cnsibilità naturale chi (che allorc scri&Jct>.f mollo meglio) Cl'O clic si consuma nelle sembianz:e della ter– da meno. C'era un poeta notevole lii si ra e del cielo, lieve, /luepte, con una accr– chiamava Gian Carlo Artoni. lf piiì ango- ba ardite::za sen::a simboli o emblemi. In lOMJ e irrilante mi apparlJC Colombi-Cui, Sirio, in Fuochi di Novembre (edi::ioni lo. dotti, •che poi si sarebbe distinto per nii-, ~/~ diven~t.e rarit~ bib!'.·ogra/icl1~) è .un ma-. gliore prova di sè. Era /'unico cl1e tenia,. gicumo cl intreccio, d 1mmedes1maz1one d1 va .~U eoodere daUe bdlsamiche n'oe di cose della natu·ra e dell'arte umana, lutto quella elegiaca monotonia, mercè il qua- al di dentro, scn.-:a la minima lrasposi::ionc aimodismo ed altri mostri neoclassici !.!dcr- oltre la leggenda, la favola, l'omaggio ma– meti, ... 1.. Acido \e. bntrna dt terracottof in ~rig<lles~o. M~ficismo se~za m.~gia, sen~a q.uelfimpai,;to galfo.,.am,ano òfJ incomparc:i- 1 lemuri e lo scazzamuricdl1u della mia bili e deliziote /utilità. terra messapica. Malfflconia,, lutlo, follia, Comunque, certo _ mi dissi _ questo lacera::ione, ebbre.-:za: ogni COS(I' è oisibile, può essere il pae~ delle mie vacanze au lineare, della semplice elegan::a dei fiori e questo pianeta Non vi saranno cipressi e: delle tinte elette, pieghevole e fatuo di parchi come ~ Firenze, nè monasteri bi- primordiale innocenza. Ci sono ro Italia. zantn( e torri aragonesi come ne/ mio So vari Idilli; di Saba. di Betocchi, di Gatto; lenlo. Ma elemenli esscn:dali; terra cielo. tutti hanno un .~ignificato trasposto. o sur– coac, anime, torrenti, e ciuiltò di ~1f1es.llO, reale, o religioso, o decadente; l'idillio di come in un barbaglio. Poi /u come /u 1 Bertolucci è e/egiG'Co puro, essenziale, come n~ iQ mi lamento. Frequentai il Caffè Ta• una memoria qui discesa di alcune giornate nara. l'amicizia di Squarcia e de/ pittore liriche negli anni plumbei e nebbiosi di Mallioli, di G,uanda, di Petrolini, dell'illu- Gallid o di Britannia. Ma auremo finalmente sire collega Bernini, gl'infiiniti conoersar~ un'edizione delle poesie complete? di arte con l'ottimo e e.aro Quinta1>alle. Mi Ed ora potrei pure parlare dell'Ulisae di glorio di essere stato l'unico ad aver re- Gianfranco Carlwaro, in nitida e liianca ~·,tito degli oap·itr, perchè, oon tufi• la edizione come per noz::e, a cura dell'Uo. dole rettorica dell'idillismo, quassù l'aria mo Libero. i/ giornale della camerata lei– ~ /rin 'l/e, l'umido deleterio, tadoleac:cnza I teraria militante nel partito liberale. l:." quc– pnpetua e crude/e, onde lutti hanno evaso, sto /orSc il migliore /rutto poetico della da En::o 0 aci a Bruno Romani, da Mario scuola di Bertolucci, li filo della sorg~nte BILANCIA DELLE OPINIONI Ancora fatti personali Ci eravuiao occupuli, nel null11.:ro 4, Jj unu notu con cui il prof. Nutalino Sapegno rispondeva coo fatti personali alla 1>0le– mica su folli llersonali iniziata dal prof. Luigi Russo. Lu nostra imparzalità nou è (Jiaciuta alla Stato Modemo (J\•lilano, 20 muggio), che ci rimprovera ~i non « ,wer riportai.o anche la t.esi di Luigi. Tfosso ». E poichè il ll.usso nel n. 3 d.i Bel/agor ri• torna sull'argomento, ne approfiuiamo tJer citure un )).L!>.:iO del suo scritto nel quale altri fatti personali vengono rireriti al pul,– bljc0 degli scrittori ghiotto di malignità. « fl $«pegno poi confessa di. esaer stato li Weimar, non per propugnarvi l'asse culturale italo.tedesco, ma <e per t.c11ervi una con/eren::.a. senza riferimenti 1>0litici, m Da11t.e e la cioilt(i europea del m.edio evo». /f $apegrU> ci costringe a dom<III· dargli: ma percltè ,,roprio a Weim(Jr? C'era110 forse cerimo11je s1,eciali i,1 quel pt:riodo, 11ella, città che fu cara a Co("lhe e a Sc!,illcr? A noi 110n importa del suo r;iaggio a lfleimar, nè delfo sua con.fercn– :11 su Danlc e la civiltà eurOJJet.tdel Me– dioevo, nw itttf>orta solttuito di quella lu– atri.i e nuova divisa della, Cil, con fo quale egli /,a se,itito il bisogno di t111d<Ue in r1uella città tedesca, prQf>rio per parlare di Dante e della civiltà del Me<lioevo. E que– sw ci i,nportll, non per ironico cor11rasto con il S~g110 di oggi che fa il comw1i– sta, ma so/Ja11to />erchè trovo bullo e mi po~ sco11oerù111te w1-0 studioso, e del fisico {ISS<ti 11uu::.iale dei mio twmo. che va a f<ue una wn/erenza su Dante, in una cit• t« $trw1-iera, co11 <111clla bella divisa JA!.Ua Cil». Segnaliamo, nel nutrito sommario di ,1ues10 numero di Bel/agor, la vivace e acuta now di Luigi Ru~o sulla letteratura ddla resistenza, e gli scritti di Aurelio .N:1\arri11 su <• Dal tuo ul mio» di Verga, di Nino Valcri l:>llli'(< Amlctismo di Cesa– re Ualbo », d'i Mario Fubini su « La J>OC· sia del Tasso». • La Via• Abbiamo giii rit..ordoto, in questa nostra rassegna, le nuove rÌ\'ÌSIO che via v·ia si presentano con molto decoro e che stanno ad indicare le tappe di questa bella rifio. ritura lc11eraria del n-Oslro paese. Per un verso o per l'altro, ognuna d.i <1ueste rivi. stc. porta una voce personale nel lavoro Jctterario di questo doJ)oguerra che è, bi– sogna c,om•enirne, molto più scrio del pre– cedente, e che sembra, almeno nel campo deJl'arlc e della cultura, recare la tesLimo– nianza di un paese vincitore o non sconfit• 10. Basterebbe, per rendersene conto, il confronto con le riviste che si pubblicano in altri paesi europei; qui da noi vi è pii, impegno, più equilibrio. Segnaliamo, (JlleSl.a settimana, La VU1, rivis1a mensile di poesi:1 e di cultura che .si stampa a Milano, a cura di Ul'll grup1)0 di giova11i scrittori cattoLiei che curano anche la redazione di un vivace e infor. mato « Os~eHatorio letterario» sull'/tlllia. Abbiamo su) tavolo i primi quattro fasci– coli della rivista: problemi di cultura e di coHume letterario vi sono ampiamente tratlati, mentre la parle antologica offre un programma abbaslanw vario della gio. vane :trlf". narrativa e poesia cattolica. Poesia collettiva ? «-Paru » è una rassegna bibliografica che si pubblica una volta al mese in Fra'lcia. Ampia, accurata, costii-ujsce una ouima guida per eh.i voglia procurarsi un'jnfor– mazionc attenta ciel libro francC6e; natu– ralmente la sua qualità di rassegna cu.ltu– rale lo c.ffre la "'2ssibilità di uscire dal terreno troppo immediato e risLrello delle rece11sioni e delle informazioni bibliogra- Biblioteca Gino Bianco a'è affilato lungo la oia; siamo già a un essenziale espressitJO, a una confra::ione del– la /ai>ola elegiaca in /rammento. I dialJO– letti dell'analogia, del visionarismo, del s.ur – realismo idillico, infiggono le loro coma minute nel fragile tessuto di una senaibilità originaria assai tenue ·e indistinla. Accade una cosa curiosa in certa poesia di provincia, nella migliore, s'intende: ivi si cn·stallizza /Q prima fase della poesia del tempo. Così, qui, i/ primo ungareltismo e il primo montalismo; /rClmmentismo, cre– puscolarismo e cosmicità, sono fi,sati in nicchie foniche e semantiche come di ma- COSTUME DEGLI INTRAL!-,AZZISTJ ''Ecco come parlano alcuni grossi intral– laz::isti ai loro operai: ''lo me ne /rego •e voi la pasta la comprale a L. 220 il chilo, perd1è io la poStJo comprare anche a dieci– mila /ire''. '' E di/atti il signor G uaiana di Via Lat– tarini non l1a certo bisogno di comprare /a• ve dopo gli ingenti sopraprofitli realizzati in questi ultimi anni di guerra e di rovina per le classi meno abbienti. ''Lo segnaliamo agli enti tributari perchè prendano alto della spontanea dichiarazione del aignor Guaiana". (Dalla Voce della Si– cilia'. FRUTTI DI STAGIONE primi abitanti di Prizzi (Sicilia) che la mattina del 30 maggio attraoersqrono la piazza principale del paese, scorsero su di un albero aJ,,pesa la tesla di un uomo per• /ettdmente recisa. Si trattava della testa del pregiudicato e ricercato Pasquale Lo Bosco di anni 19, colpito da diversi mandati di caHura per omicidi, rapine, ecc. fl Lo B<r sco venne ucciso e decapitato per vendetta, o l'uccisore volle che a tutti fosse nota la sua crudele ritorsione. L'ASI O INFIORATO 0HESTE .l\1ACRI' litti. Ferii-O graoemente in uno scontro con i carabinieri, il Bozzolo veniva trasportato <J~l'ospedale dove, durante la lunga agonia, pauò il tempo ad insultare il pcrson,ile di custodia e a raccontare le- ,ue aovenrnre amorose e criminali. Uno degli agenti di c.ustodia domandò al Bttz:rolo se era ~ero che aueoa sempre vissuto di /urti e dt ra• pine. "Sicuro, rispose il band,to, adesso che son ridotto co•l lo posso ancl1e dire. Mi so– no persino confessato!''. Prim,a di ·morire, chiese cento lire in prestito per com~rarsi un litro di uino. UN LADRO DI DESTRE.ZZA ''Allo scopo di stroncare fa illecita atti– oità dei ladri •'tramviari'' i quali profittan– do dell'affollamento ''sfilano" portafogli ed altro, ieri alcuni agenti del Commissariato Vicaria riceoute le opportune istruzioni dal doti. Agresli si portavano su quel/e linee ooe più frequenti si veri/icono i /arti riu– scendo a sorprendere uno nell'atto in cui sottraeva il portafoglio al signor Di Vaio Carmine, che come lui oiaggiava su un tram della linea 14 ». (Dal Corriere di Na– poli del 26 maggio 1946). Premio "Vendemmia,, per la pittura Per iniziativa del Comitato milanese del Premio della Vendemmia, oltre alla gara let– teraria già indetta per un'opera na.rralioa, è stato istituito u-n premio per un'opera di pittura, che, con larga acce::ione, si iapiri al tema della vendemmio, con l'as,egna::ione indivisibile di L. 250.000. li contadino Carmelo Guidotlo ,itornaua dalla campagna al paese di Randctzzo con l'asino carico di fieno e infiorato. Giunto Saranno ammesse alla gara non più di in prossimità della bottegg del barbiere Vin. I cinquanta opere, scelte dalle commissioni, cen.-:o Mannino, oenit1~ da questo deriso per di tre membri ciascuna, coslituitç a Firen::e, oia deltasino infioralo. Il Guidotto si aooi- Milano e Roma (presso le Commissioni ge. cinò al barbitonsore per cliicdergli soddi- nera/i del Premio della Vendemmia, Firen– s/azionc. mo veniva colpito con una violen- ze, Piazza Santa Maria Novella 23; Mila– la rasoiata c.Al'cmitorace sinistro. Il colpo no, Gdlleria Gian/errari, Via Clerici 8: Ro. gli aoeva prodotto una ferita lunga 25 ce:n- ma, Trattoria del Buco, Via Sant' Ignazio 8). ti metri. Il termine di consegna· delle opere ,cade LA MORTE ALLEGRA E' morto all'ospedale di Padova il bandi– to Bozzolo, detto ,•Batocio". Il Ba::zolo era nato 38 anni /a cd era slato condannato al– /' ergastolo per avere ucciso, dopo una /,un– ga serie di /urti e di rapine, un car<.;biniere. Fuggito dal pcnitcn::iario di Apuania nel 1944, il Bozzolo avcoa organi::zato in pro– oincia di Padova und pericolosa banda di rapinatori. responsabile di una decina di de- improrogabilmente alle ore O del 30 agosto 1946. Una mostra delle opere ammesse alla ga. ra aorcl luogo a Milano, alla Galleria Gian– /errari, dal 15 al 2S ottobre; una Giuria composta dai Presidenti delle tre giurie lo– cali, e: di tre giudici eletti dai concorrenti, assegnerà il Premio Per notizie più parlicolari sulle norme: della gara gli interessati potranno rivolgersi alla Segreteria di Milano. Doubledny. E' dif6cile ormai attendersi qualcosa di nuovo dal settantenne roman– ziere inglese. nato ed educato a Parigi. E il nuovo, questa- volta, si annuncia di or– dine quanto mai deteriore. Sembra infatti. a giudicare dalle indiscrezioni e dagli an• nunci pubblicitari, che Maugham abbia vo– luto prendere a personaggi di una piccola storia di intrigo amor0so e diplomaLico nien– tedimeno che Niccolò Machiavelli e Cesa– re Borgia. Il Valentino. naturalmente. bai• te il povero Niccolò sia in amore che in diplomazia. Il tutto - salvog-nunc - sullo sfondo di una ir favolosa e ironica cronaca dell'Italia rinascimentale• Il soggetto è sta• to già venduto da tempo a un produttore di Hollywood e ne è in corso la realizzazione cinematografica. Non so se fa parte della campagna pub– blicitaria per il nuovo volume, roa comun• que, il 20 aprile, con grande solennità. alla presenza di giornalisti e di operatori cinema– tografici, Maugham ha regalato alla biblio– teca del Congresso il manoscritto del Auo più famoso romanzo • Of Human i:3on dage •· Scrittori stranieri in America.. Maugham non è runico esempio di scrit– tore europeo· che abbia conquistato il mer– cato americano. Gli scrittori europC'i, apccie inglesi, sembrano singolarmente in auge prCS!O il pubblico degli Stati Uniti. Nei primi tre mesi di quest'anno hanno figura– to in teata alla lista dei ir best scllers • i aeguenti romanzi: • The King'o Generai • della londinese Oaphne du Maurier, autrice del fin tropp0: noto , Rebecca • ; • Arch of T riumph • di Erich Maria Remarque, e • Brideshead Revi,ited • di Evclyn Waugh. londinese anche lui. Tra gli autori inglesi stabilitisi in Ameri– ca, a causa della guerra, non va naturaJ– mente dimenticato Aldous Huxley, di cui proprio in queste settimane è apparso un nuovo saggio: 1 Science, Liberty and Pea– ..::e • (Harper e Bros. New York, 1946). Il naggio svolge in forma of'lg'anica e con im– mediato riferimento al presente, buona par– te: delle idee apparse in , Grey Eminence •· la singolare bi~rnfia di Padre Giuseppe, apparaa ultim;.mente in veste italiana nei Quaderni dello Medusa, di Mondadori. Fortuna di Caldwell. A fine d'aprile, preceduto da un'adeguata campagna pubblicitaria, ;,a visto la luce. per i tipi di Duell, un nuovo romanzo di Erskine Caldwell: ir A House in the Upland.s •. La vicenda si svolge - inutile a dirai - nel Sud, ma l'attenzione dell'au· tore passa dai diseredati dei primi roman• %l a una famiglia dell'aristocrazia locale in decadenza. Contemporaneamente è apparsa. in edi– zione popolare, sotto il titolo • The CaJd. well Caravan •. una raccolta degli scritti più popolari di questo autore: • T obacco Road • .-God'a Litde Acre• e venti novelle. · Nell'introduzione a questi racconti, Cald– we.11 avverte: , lo non li considero come e• •empi di magistero arti,tico, nè come .:o9C di eccezionale importanza: non esprimono fiche. L'uhimo numero, per esempio, ,i apre «.,11 un ricurdo dei cenlo anni di J..autreOmont che sono caduti i primi gior• ni del m,.re -,.,orso; e porta wi'intervista con Paul Elua1J, che ancora una voltJ ri– badisce il suo concello della poe6ia popo• lare e collettiva, avv::.lendosi di una serie di richiami storici. « Nel medio evo la poe:iìa p11r1ecipava a tutte le atlività del popolo, s'incorporava alla vita degli uo– mini. I t~mi non erano individuali ma collettivi: Rutebeuf e Villvn sono i primi che s'affermano come individui ... Fu quel– lo l'inizio d'dlu lunga età classica, nella quaJc il poeta, da guida e testimonio vi– ver.te dei suoi tempi, si muta in << lt•te– raio perlctto ». Baude)aire riannoda un 'e· g·ime rollo da moho tempo. \'ono fa.e. le. spese autori comunisti o :i una tendenza. della letteratura narrativa, e tendenze comuniste. I non sono St.ritti per propagandare alcuna Dopo quanto si è dello, può riuscire Ili· idea. Non si propongono ,nient'altro se non I TlLSSipreferiscono Verne Nel n. 6 della rivista Les temps mo· dern,e• aLhiamo !l'ovato U11>'interesaan1c s1atistica su gli autori rr:rncesi prereriti dai lettori russi. Le cifre, u differenza di <1uelle ri1>orl:l• te in altre statistiche del genere, rnerita– nu credito, perchè fomite daUa Go$idzdat. l'unico organismo incaricato dallo Stato (o cioè dul Par1ito) per la (>ublicazione di ogni specie d'i libri in tutla ]'U.R.S.S. Da queste cifre risuh:1 che l 1 au1ore frarweie più Ictio C Jules Verne. Lt edi– zioni dei suoi fortwrnLi libri, in un pe– riodo che va <►.li 1917 al 1944, eono Sloli– te a 191, e le tirature (di 1000 esemplari dascuna) hanno raggiunto il considerevo– le numero di 4.163,6. Lo seguono, a una certa dislnnza, Victor Hugo, o poi Guy dc Maupossant, Emilc. Zol:1,, Benri Barbus- :::~~::ce':~::n:nci':~ti qr:li fts~::i~. g~r:ui ~i raccontare ~elle storie: e se danno del- classici ,Lroviamo Verlaine e Leconte de I altro, vuol dire che c'è in casi qualcosa Lisle; lra i moderni, Paul Valéry e Paul che non va•· Claudel. Nessuna richi~ta poi I)Cr ::iutori EuoARDo 81zzARRI come Pascal, Montaigne, Ln Dmyère, Saint-Simon, Baudelairc e Rimbaud. La salvezza del letterato •· I pericoli che minacciano una Lettera tura sono molti ..•". Di tutti il più grave è •· ...che gli spiriti si piegl,ino al servili• smo, che si preocci1,pirio sol.canto di illu· slrare u,1 dogma ". li << dogma » in questu caso è il comunismo: come ieri poteva es– sere indicato nel cattolicesimo. Queiste le conclusioni di un breve fllggio cho B. l\fonsour ha pubblicalo nell'ultimo nume– ro deU'Arche (l'ultimo n<l arrivare in Ila• liaJ. Significativa l'epigrare che al Mon– s0ur è piaciuto ap(>Orre al suo se.ritto: e< le ne suis qu'un litté.rat,et,r ». Soqo 1>arole di A. Gide. L'unica salvezza del letterato sta dunque nel mantenersi fedeJe alla sua mis. sione: nel credere alla presenza di una co– ttcicnza letteraria che no.n esclude un giro 1>iÙvario di interessi( da.i politici ai mo– mli aj filosofici), ma li raccoglie Lutti sol– lo il segno dell'arte. Il medesimo numero deU'Ard,e rncco– !,!lic scritti di A. Camus (Le minotaure '>U la hdlte d'Oran), una bella traduzione da F'. Garciu Lorca (Sainte Lucie et Saint La– zare) e un saggio del Capc1anakis su S1. George J)recursore ciel nazismo. I I MIGLIORE E PIU' ACCURATI LAVORI TIPOGRAFICI I I T A L G R sc, Ana1ole France e Balzac. --------------- I.. tipr~dHìo11e degli 1c:rHti • dioeg11i ICODlet>Uliit> •1ue1to gio•••I• è •i•l•t•. t l ù1dubbiamente, la !t',agion;e d:c,IJ'worme srn·cesso dd Veme in Russia, e non sol tnnto in Russia, va ricercata nel fono che i suoi Jibri divertono e int.eressano piccini e grandi, mentre i libri di molti altri au• tori diverlono e interessano unicamente i grandi. quando ci riescunu. Com'è facile constatare, a parte il te- 110111e110 Verne, i !cuori russi, oggi come uu tc1111>0.mostrano una s1>iccata prcd.ile– zione per il romanzo realista a sfondo so– t·iale. anche se di <1uee1t1predilezione ~e- I •Nl♦tc:r-inl 1>011ai reui1ui1c:ono. G. IJ. ANGIOLETI'J IJRUNO ROMANI 4•1orin11Jo.,. 11. 6419-D-l-13!1 d•I 111-U•.f.S) 1-:0IZIONI DELU BUSSOLA Tipo1•.tl• dllÌ 801"1b; • YI• dei Co.,ri,l11r-i. 20-n - Rom• ROMA Il VIA CICERONE, 4 . TEL. 3~

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