La Difesa delle Lavoratrici - anno X - n. 16 - 16 aprile 192

16 Flprlle 1921 Giornaledelle donne socialiste ----- Esce il sabato ----- o o ~ 8 AB»ONAMENTO Anno Itnlla o Coloulo • L. 5, - delk REDAZIONE 1','DAMJolIN151'RAZIONE: Vn numero cen'l. iJ.J.~...,.4 AI CIRCOLI ED .-lL[,li SF.ZIU.V,: ~s!eio • • . • . . Fr. 12.50 Se»1estra L. 2,50 Fr. 6.50 MILANO - Via S. Dandano, 16 - MILANO Per copie 50 L. 4 - Pur co;,io LOO L. l.! IlPartito S cialista al~rnl&tariato mia vigiliadella lonaelettorale tilvoratcri ! Lauontrici ! Indietro non si ritorna, che le grandi ri• veodicazioni da noi assicurate alie ca– tegor-:le di tutti i favoratori di città e di campagna, dei servizi pu!Jb1ici e dei privati, del martello, della falce, dell,a penna, non possono più venire conte– state. VI; RISARCIRE I MUTILATI DELLA GUERRA; RICOSTITUIRE LE ZONE GIA' INVASE; CONT.ENDERE TE· NACEMENTE IL PASSO AD OGNI INSIDIA DI PARASSITI SOCIALI; ecco una picco,la parte di un, pro• gramma di poHtllca interµa, ammini– strativa, scolastica, finanziari.a, socia– le, che trova la sua perfe'tta giustifi– cazione nel noslro programma di par• tito e ci aiuta a realizzarlo senza posa, ora per ora, nella vita legislativa, con le sole nostre forze. Ugualmente, in politica estera, la no– stra meta è l'lnte~nazionale del lavo– rO, alla quale si procede COMBATTEN- La monarchia ha sciolto la Camera allegando un preteso cambiamento della pubblica opinione, come se gli incendi delle Camere del Lavoro e ·dei giornali de: Partito, gli assalti alle organizzazio– ni sindacali e cooperative, e violenze morali e materiali perpetrate co!l con• sen~o e coll'aiuto delle autorità contro gli uomini nostri e gli enti da no,} con• quistati fossero indici di mutata opi– nione pubblica I lamafuri I lavoralr1ci I [ompaanil ~~rlt !!Z/o~~\~~~:!?·a~;:t!iàc~~~~ In verità essi sono solamente il se– guo tangibile della crisi di un regime, allora che dal disfacimento della un-ità giuridica e statale si sprigionano di nuovo le forze elementari più · primi• tlve. Anzi il vantato « ordine » bor– ghese, non riuscendo più a conservare per mezzo delle sue leggi e sul campo stesso della legalità, un capitalismo così sorpassato, che si regge so'tanto per artifici di speculazione e di me.~a– zione sostituiti alla normale produzù>• ne ed allo scambio dei beni, e di li• naaza bancijria protezioni5ta sostituita alla economia ve~amente nazionale, è costretto a difendere la frode cot:a vio• lenza, è costretto ad uscire per primo dalla legalità per imperlire a voi, lavo– ratori l'uso di quei diritti elementari di ia;iolabi'.ità di domicilio, di libertà personale, cji associazione, di stampa, che la carta Qostituz:onale e la rivo– l!1zione politica del 48 ,i' avevano ga• Abbiamo già di fatto guadagnato alla a'.tre nazioni; coalizione d'interessi pri• classe ~voratrice µn formidabile d·omi• vati che ricattano il paese e giocano la aio rn.ciale che tiene testa a quello bor- vita ed il benessere dei lavoratori per ghese, e con esso si batte su tutti i competere con altri interessi' capitalisti• campi; ha i' suoi Sim:i'acati per la difesa ci; trattati barattatori e conculcatori di ed H suo Partito per la lotta ad oltran• popoli i quali debbono lasciare il posto za; ha le sue Cooperathe per la produ, .ad una Confederazione in-ternazlona'.e zione e lo scambio; ha i suoi Comuni delle nazioni sorelle, unite nella gran e Provincie alla periferia ed il suo legge del lavoro fecondo in nobile gara gruppo in Parlamento. d'opere e d'ingegno. rantiti. A rafforzare questo dominio del la• voro, ed a portarlo, con wtti i mezzi, per tutte le vie, alla dittatura prole• !aria, ossia alla società fondata sul l.a– voro senza possi-!Jile sfruttnmen to, deve appunto cooperare il Gruppo parlamen– tare socia~'1sta. La nostra !in.e.a politica. è m:arame ... te ·trac1:iata dai no.stri' ·Congressi. Il Gruppo socialista non ha scopi pura• m~nte parlamentari: esso si propone ri• sultatl sociali e quiridi la sua tattica non può essere che intransigen-te verso ogni Governo borghese. Iu quest'opera di critica e di assoluta opposizione clas– sista sta ,a sua forza propulsiva. Dalla Camera, GUARDANDO AI BISOGNI DELLA CLASSE LAVORATIUCE, . . . ISPIRERA' SUL PROGRAMMA MAS- Ora, indicendo nuovi comm· eletto, SIMO SOCIALISTA OSSIA COMU– rali, la borghesia ten-ta un'a'.tra prova:, NISTE IN SENSO INTEGRALE AN– accozzare coi rnoi mul:icolori gruppi I CHE IL SUO PHOGRAMMA i1rn1- pol_itici un fronte. unico rnterno c_ontrn· MO DI ORGANO PARLAMENTARE. il fronte. proletario. _Il su 1 0 s~opo e. evi-j Aiutare Ja organizzazion~ sinda°cale dente: ritornare rndietro ·• _ridurre '. sa· I ne!la resistenza di c;nsse, oggi per il !ari ed a~mentar~ _g+i.orari; ~tracciare I CONTROLLO OPERUO, domani per 1 contratti collettivi di lavoro• fiaccare, \a eliminazione dello sfruttamento. Se le orgau;'zzazior:i ; addossare alla classe il reg>me politico vi si opoorrà rove 0 lavoratrice tutti gli oneri della _guerra: sciare il regime politico. · calpestare_ le_ pro?1essc l~tte_ at reduci I Pl(OMUOVERE IL COOPERATI. ed ai m_util_at,; g,oca_re l ultI_~a cartf · VISMO A Ii:UOLO APERTO E SENZA sulla ~•ser_ia, sulla disoccupazione, su., I DIVIDENDI, per sostituire alle !onne la em,_grazwne, s~llo spavento del ter: di p;o.:uzione e di scambio individua– rore bianco, per ntornare _atre~ta _an-ai Jisticbe la COLLETTIVIZZAZIONE or sono, quando appunto il capitalismo. DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO aootrano ,-iggeva la concorrenza sol• 1 E LA GESTIONE COLLETTIVA DEL– tanto mercè i sa'ari di lame concessi LE INDUSTRIE UTILI E DEGLI ai suoi operai, impiegati e braccianti. APPROVVIGIONAMENTI. Accett;amo _la sfida. P_er voi e ._c_oa · Fiancheggiare lo sforzo dei Comuni e voi, lavoratori del braccio e della 111• delle Provinc:e verso la AUTONOMIA te!ligenza, il Partito socialista scende MUNICIPALE E REGIONALE PER in lotta sereno e fidente. CONTR.APPOIU~E ALL'ACCENTRA- I! nostro programma è sempre il me, MENTO BUR.OCR.ATICO DELLO desimo: REALIZZARE TUTTO IL SO• STATO BORGHESE UNA PIU' fE. CIALISMO. CONDA E NATURALE AMMINITRA• Operai, contadini, impiegati! Il Partito vostrn, il Partito del'..: vo– stre rivendicazioni, delle vostfè spe– ranze, delle vostre volontà,· vi chiede che, senzà abbandonare la quotidiana _o~r!' di. difesa e di r~fjoqan,ent~. de!• la orgam'zzazlone ctass,sta - il p1u Si• curo presidio ·per oggi e per domani -· voi lo seguiate con eguale entusiasmo in questa battaglia elettorale, ohe as• sume un significato cosi evidente. La borghesia si costitu'.sce in « santa al· Ieanza » per contendere l'accesso al Par;lameato ai legittimi rappres(J(tanti del proletariato. E, dimentica ~l pas, sato, con caparbietà senile,. ripete j] « Di qui non si passa I ». Con voi e per voi il Pal'tito socialista passerà. Trionfò deUa reazione crispina nel ·1894. Trionfò della reazione pellouxia, na nel 1898. Trionfò det:.a reazione sa, landresca durante la guerrà. Trionferà della reazione giolittian,a. La nostra ar, me è il voto, che ritorcerà la loro legge contro la loro violenza. Non ve ne dovete meravigliare. Se noi adoperfamo oggi il voto Iega,'e per rispondere alla illegalità dei partiti dcl'.?ordine, ciò significa essere prossi– mo l'istante, nel quale la legge saremo noi, noi, tutori dei nuovo oraine socia– le, contro gli ultimi imbelli conati di un'era morta e superata. Con le frecce non si spengono le stelle; con le bom• be non si uccidono le idee, E il sociali• smo è più vivo che mai. Viva il socialismo I Roma, 10 aprile 1921. Notizie e chiacchiere La lotta elettorale E' in.cominciata. Conflitti, sciopert; arr~st1J je~·it~, mort1:, comv•ii inva.;i, sezioni socialiste deva.state (;amere det Lavoro incendiate e distr;,tte. Dal Ve– neto uìla Sicil-ia la borghesùi fa la wa lotta di c/.J.sse - colle armi deWa 11io– lenm. E tutte le armi sono buone e to/– te,·ate quando sono nelle mani del pi,i forte. Dov'è il Governo? Dov'è l'òrd·ine? Dov'è la legge I La legge borghese è per il debole per /'.ignorante, per il poi·ero e la bo~ghe– sia lotta con tutte le armi per ma·,te, nere il vroletaricito J per 1·icacc J1·ìo· nella sua ignoranza, nella sua mi irin . .Alt1·0 che otto ore! Lasciate che la borghesia sia vìttor;osa e poi vecfrete ~on quali c_atene si tenterà d·i ar1r;ioya,re w, proletc(riato!_La~c.iate che fascisti, de– mocratici, clericali, repubUlicant tee., vadano a Jlontecitorio in buon ;iume~ ro, e poi vedrete in che cosa co11s.istt:1·à la libertà del vroletarìatu italiano. Tut– ti contro di lui. « E fono e fuoco e botte " « E botte, bott~, botte in quantità"· Non ne a/)biwno già la prova? Protestano furse i clericali, i demo• cratici, i repubùlicani per la distrnzio, ne dei pi·~sidi proleta,·i costati tanti nn– ni _di fatiche, per t'assa.ssinio cli chi ll– sp,ra e Z.Otta per il sacrosanto diritto di miy/iorare la propria esi•tenza? Il n9mleo Il nemico della borr,hesia è il .sociali•· sta, nnlt'a.itro che it socialista. J,Jssa cerca di _co_lpùlo_come può e do1•e pur), oon tutti i 1nezzi e a tra1•erso tutte l~ vie. . Non è n~mmeno la violenza dei par– titi estre111Lche le drì ombra ma sono le orga,1izzozio11{ JH'oletan"e 'e proprio queUe_ che .s-<monll'avanguardiri delle co1M_Ju1.ste erunomiche, quelle d1e soro le più- potenti e le vill coscienti. Il 1·egr1ia110 è fra queste. La predicazione - e1 Clngelira - 'di Uam-illo Pram.polini, nn·itn .ail un tren– tennale la·vo1·0 pratico di organi~zazio– ne e d·i educazione socialista, ha cond(J,. to il proletarùito regyicmo ad un gia– da di emanciJXtziont; e di cou·ienzn., di classe da asu1111argh uno dei Jirimi po• sti nell'ai·nnr111nrdia 7;,-0/etaria. Bcco perchè il jasci<mo ha s-piato il· momento oppor/ uno per infierire con– tro ·il z,roletorirltO reg.oùuw. Ma Gnmillo l'rampolini è sempre sta– to nemico del/ci violenza! B che imporla all'Agraria? Lo scioperodei minatori Volge a.l termine dopo trattative la, boriose e difficili. Da notizie per"enute sappiamo che il governo Ìl(glese, 7,er fronteggiare lo, sciopero, si ero.,messo tn un vero sta~. to di mobilitc,zione bellica: ridotti il numero dei tmm per risparmiare il ca,·~ bone, arrnolamento di volontari e il comando generale delle forze oroaniz– zate co11tro lo srioprio, affidate a·l con– te Uovan gicì comcindrrnte in Italia del– la derima armata, che si in.stallò col suo stato nwyuioro nella /01 tezza di; J1 orseyarde. Si clic• rhe rrl7e stc,zio1Ji londinesi 1inre,a. di ·a,%istere a, ve~·et 8Crne di g1term. Riservisti del genio., fuocl,i,ti e 111r,cchinisti dPlle marina JJarti1.·nuo pr,r i ctnt1·i 1nl11e·ari. Del suo valore fa felle !iaz:one nostra ZIONE SOCIALISTA che al monopo– passata, la nostra indomita intran-sigen- !io del trustismo capitalistico opponga za che, appunto perchè tale, ha spinto le sue teghe, i suoi consorzi, le sue ge– la borghesia a cedere giorno P!!• giorno stioai, i suoi diretti' rapporti fra città verso i suoi ultimi ripari. Ce la ricono- e campagna. sce, questa forza, la stessa relazione ABOLIRE L'ESERCITO PEFtl\1A· che accompagna il decreto di sciogli• NENTE; PROTEGGERE IL LAVORO, meato, quando si duole di ~on poterci LA VECCHIAIA, LA MALATTIA; aggiogare al carro borghese m, una col- ASS0'2UR.AI{E LA VITA FISICA; Jaborazione destinata a trascinarlo an• PROMUOVER.E COLLA BONIFICA cora per qU1Hcbe tempo, mercè le Ire- CULTURALE LA VITA MOR.ALE DEL sche energie proletarie. Ce lo rico:to• PROLETARIA1'0; STRINGER.E L'O. oce, questo merito, il più selrng(i:o del 1.'ERA TECNIC.\ E QUELLA MA• a:stri avversari a'.lora che, reduce dal NUALE; OFfRlllE GRATUITA LA Sl\C.cheggio, cu:ve pure convenire che GIUSTIZIA CON GIUDICI ELETTI- ,')'i, dice 011('/,e che il vrinw mini.~tro, ap11ro/1t1a111,a.rltl. buon momento.) frtrà -~~·~ (JllOUo cl•• ·:~l,tt, 1,n fatto in Ltalw: sriog!;",.-,•rt lrt Cc1..m1-ra e S'i · porrà decisa,. mente co,itro· il Partito del lcivom. La Direzione del Partito socialista itallano: ALESSANDRI • JJACCI • BAR.ATONO • BONFIGLIO • CLERICI - FIORITTO • l\1AN– TICA • JIIONTANAR.I. MORTA– RA • PAHl'AGNOLI • Pi\SSI· GLI • PILATI SERRATI • STOLFA • ZANNERINI. La, r;uerrrt rontù,uerà atl esi.~tere nel 111011rln, fìnchè ~sw, sarà decisa dn f}uelli r/,e la ~fruttrwn, e non da fJUel!i rhe la frw110. Di <1ui .~i t:ede come ,i Governi bor– ghe.,i .,i C1S'.nmialia110in tutto il monào. * * * .Ila se 1l proletarw.to COllOScetse le. I 1,ropric forze e s,111,ex.,e '"lope:1 urie e ~a– T,a, J1Os'ro w11.,a. è f}llella della c, · zie.e.se / n. 0 is_tere -,,et/e we lo .. "e, '!)Oti-eb: ,tr,e;nzr~ ~ de~la rar110!1e: 1w.1tra n1'm<"f ,è ./;e la 11lfJ7 nlitaztont. !101·y!t,e .z a.;e1·,ragio– la i.•ent~,. JJ,.:oy,Ht d1JJ0.ulrre la 1·erda,. 'tV'• tl1. luiJ f:!E:.-.,RY BA!,Ul,~~F. I

RkJQdWJsaXNoZXIy