La Difesa delle Lavoratrici - anno X - n. 9 - 27 febbraio 19

~ _11nnoX • N. 9 fa "' -o "" ..i ~ ~ 27 t<~nnralo 1921 Giornale delle donne socialiste ABBONAMENTO A11110 Italia e Colonio •••• L. 5,-– Eutro • • • • . FJ·oiucld 8, - Scu1cstre J,.ll,.SO }'r. 4,- REJJAZJONE ED AJJMINJ51RAZJO~VÌ;: MILANO - Via S. Damiano, 16 - MILANO V.a., numerci cent. DlJ!..CI · A. ClHCOJ.1 l'.l) .UJJ.:! ,')/!ZJll\'J: l 1 et· copie 50 Ii. -4 - Po,: eo1,io· ?1Jj J,. 8 EST!iRO 11- DOPPIO Il ~iritto ~i affamare il lavoratore E' queJlo che hanno tuttora le classi Mbidette dirigenti. ~ue.ndo l'industria. è fiorente, quan– do 'la, fabbrica è in pit'na efficienza, e trova collocamento a' &uoi prodotti, al– lora. ingoia-, daJle sue poi·tc spalancate, la. sparuta genre del lavoro. Uomini, donne, ragazzi vengon_o reclutati e sot· to ai loro colpi sfavilla l'acciaio, e da.lle loro agili dita. èfarlaìlano ,·aporosi i ~,uti, e Li. loro vìvace gio,·inezza si logora nella dura fatica,. Così, magar• pe,· anni, producendo ricchezze che consentono le ville, ed· i pala~zi ai ~droni, i fosforescenti gio– ielli alle sign.ore, le vistose dot> alle lìgliol~, trabcinano la, vita. per tm ma– gro salario che consente di vivere, gior– no per giorno. Poi app,ma il profitto in<lusti:,a\e ac– cenna a diminuire, a.ppcna. avviene un rista-gno n.egli affari, il detcr.torn pri– vato delle ricc,heno accurmtiate dal la,. voro comune, non·· pensa a diminuire lo ep.ese per i propri piaceri, non. ritiene doveroso ed onesto ·falcidiare i p1·opd capitali, m:i. riwrre eenz'a!Lro àd una opell'~zion.e che, se mai, <lovJ"ebbo es– sere l'ultima., Licenzia.mento dì Ima p:n-J;e, qoalciie· volta in massa, <lei per,sonale che viene eondannato lette,-almente alla fame. Oggi so1w gii mig)ia,ia, i disoccupati : Ja m=, gii,, considerevole, cerca gior– naJinente; gli uffici di collvcament-o sono assediati dai senza laYoro. Le donne già largame:nto ocoopate in tutte le indu.st.rie, sono d'uramellto provate dalla. diBOCcupaziono. Ba-rii. facile oontil'f1 ancora qualche avanzo del pa.si ,ato pontificare 0he la donna deve ritornare -alla casa, ai figli. ai lavori femminijj, Tutto questo quando la ea,a non esi– Bte per essa se non guadagna del de– naro da buttare nelle fauci dcU'c<>oso p.'.l.drone; quando la famiglia, o la pos– sihiclit!t di formarsela, gliela distrusse la gue!'l'a; quando la macchina ? la grande industria hanno depr-ezzatl e<l inutilizzati i lavori femminili. Ancora, e ,empre, dobbiamo <lepre-– caro le con&eguenze dell'economia bor– ghooe--carntaliEta la quale è knuta a produrre solamente per il proprio lu– <::ro,per il lucro di un in<li,·idno o di un gruppo di epc<ulalori im-c<cc che pn la cr,ll~ttivi1,à, Le iudru,Lrie <;be bOlì•J in criei hannr, bùddi~fatto a tutti i bi~ogni 1 Q~auti p:.c-<lini di bimbi sono nnoora sc'll,i mfl1tre i calza.turifici chiudono i battenti ; quante madri non possono ri– po.r.<re dal _fred<ll) i !uro cari mentro ],– in<lu~t,;e lanif',e riòooono opcran eù ùl ari: qun.ntj <ontaùini manca.no ù,·i n~– f ,....... ari attn·zzi <li lavoro per <li- soùar" i fr.·tiii <·awi,j rr,r•ntre i metallu1gici va11n1, f11rzr1t~m,.,11t6 a apat-s~o Bui La– ,-;tioui <; ncn pre~e,110 dar-"' panr· ai loro fa111igli~· q LaYordtturi e la\-ùt&-tJ tci, e nec·e~sa1"i1.,, ,-r,rnp1;_•rHlére la fontr· d-,i ma.!i èhe ci uavag1;ano, la· ui;giu,: di.,CJ~t.»tò mHk , )w si (:h )an.ir .. }a t,ùn sitù.ltzz.a dt"1 nn , ~iro po.11e~ ùt!la r..-·sc-a \itu.; è ner;cs-1 sario .unire.i nelle organi1,za.zioni eco– nomiche e politi.che sul terreno della. lotta di cla,,;e; unil'ci per a,bbattere l'infame diritto d,i, affama.rd. M. COPPJNI ZANINI. Un po· di 1toria del miali1mo mille oongetturc ~ sogna.te ad occhi _a. N 1 . h h perti, dìventato uoino, lascia i gingilli oIZiee e iacc iere o i gioçattoli e pensa.· seriamente a1 suoi bisogni ed a <:tuelli della famiglia. It primo tc'ntat1vo di· codificare il Per l'unltòcomunista. diritto dei poveri oppressi fu fatt-0 da Il C"omitntt> esecutivo dcJl'Intenia~io– Morelly, una mente di roman1.iere in- nale cornunist.a ba indirizzato 11) P:u·• siem-0 e dì filosofo. Anch'egli aveva tito éomuòista. opcrn.io di Ocnùe.nia. il sc1·itw tln roma.nw dd genere di quelli seguente telegramma,: · del M6r6 e del Cam})anella; ma' l'opera, "Il Comitato os.:cutirn dell'Inten;a-– cbe lo rese celebre fu il Cod-ice della zionale com 11 nist~ saJuta _il. Cong,·~ Natul'a. · · del Partito comunista. operaio .di G,er- III. Non possiamo tras~tfre1'(', per non mania .. Noi 'spèrinmo che le d~ieioni L:opem di Campanella è aneb'c~ fa.rtlc: l!lla c·oda. troi:ipo-_Junga alla ~ostra del Congresso.e g\j atti clic pe ~i– una creaziono genialissima, o .P-~: ·stor~ _~e.ù!m;m? 1~~ rias~ùnto·- _dei vari ranno tcstimoniera_nno' );i. sjl!lpa,1,~, <-~ da· apparve ll(lllO ~rcio deJ- -~l.o caprtqli_ ln C~I 6_1 _dn•11_c l opern del_ Mct- spressa dai " lcadèrs ,, <kl H;.: P. A. D. Xvi o s'..intitola.-.. La C'•U<ldel Sile.: .. 1!. r,elly,_;~a. a. 'il.are. Uli 1,~;,, delllè>-.edute di fr-0ntc- -all'c,,·gaD.iuaiione,-U)iiwia Oàmp_anclla fu t~cia-t-0 di e-rooa_ per ll_lOdcrne, per <ì':lei temp~, '? dello spi- .della rivoluzion" mondiale delf_'Ioter– qùesto parole e d_ovctte diroolpa~s1. Le rito d1 <:>55ervaz1one ,dcli nn:mo urnan~ nazionale comunist::>. J" qu-<;,t_o mo men· discolpe cJ1e furono anche da lm pub- ,che _<lonun_aval~ ruent!":.. dell Autore, n- to critico in- cui la- crisi -eçonomica .si blicate ool .titolo 'Questioni sull'ot.tima porLlamo 11 cap_itolo· :igua.rdante l'edu- ,ihtcnsifica e p<➔.rta al più alto grado, il Repubblica riv-clano tutta l'acutezza di caz1,one della g,ovèntt:: : · . -. disorientamento ,I.elle ma.sse operaie, mente del filosofo calabrese. L educazlone p1tbbhea mcomtncia a in, cui l'organizzazion~ delle forze con- La C-itt,ì d-el Sole è retta da un Me- 5 a.nni, ed i due_ sessi sono' edu~-ati s.é-- trorivoluzionaric fa_ degli. sfor.1 rad– tafisico, che. gode di un'autori_!.;l asso- p-aratament,3, . _· : . : : : doppiat.i, ~ u-ri.bb, -crimi,"jol_,.ro11.!pere _-it Iuta ed è assist-ito da t.ro altri capi, -Un gr'-!ppo _d, !)ll-dn !"- di m11dn, _rile, f,·outc 11mta,-w dr/ vart,_to r-1volu.:w·· ùno 'dei ·quali· · baùa aTiil,'paco -o. aJla vato ogm 5 g,orm, ha 11 còrnp,to d1 oc- ,[ario, data l'csperiepza ac.quisita a guenà, l'altro alle arti e .alle indù: ~tip3:rsi_dell'educazione e delle cure dei p_,·czzo<li tanti saeri~ei fatta dai ,gio– stne, 11 terzo alla generazione. ~gn, fan~fulh. ,, . _ . _ _ vani militanti del proleta.riato tedesco. cosa v'è in comune ancho·le donne· -0 NJiUtra. oos~ ,;ara. prescntta ai fancmlh :<;arlo Liebk11<-cht e Rosa Lpx6!Ilbu1·g vi la generazione è r~golata dà. ma,gist:·a- -se, prim~ ·.non"_sµà. fatto loro compr_en- 'ricordano c-hc soim una, direzione u'?!:: ti, affinchè la prole nasca eccellente. ~:e'l".è c~·.è _-ragionevole.: I~.. lbro cdu_ca: tari a non potete avefe u11 succiisso uv . Non vi sono sérvi, bastando _l'ope.i:~ ~1~ne,:cons1.s~-:n~llo_sv1h1~po della_ foi-za ,firiìtivo. Ri1;unc.-iato a,d ogni settaris!Jlo m comune· uguale la d1stnbuz1one-.d1 fis_:ca e µdi ese~ciz10_dell obb~drenz~. . ·e ,;,,rcate d1 opporre ur; fronte U?H~-O art.i, di in-/pieghi e di fatiche· la .gi-01·= AUà fine ~el i}e_c1moanno i fa,nmull! all:i.controrìvoluziòhe bene_ orgap.,:,.za,. nata. di l:,,,vo~o è_ nòn- più di quattro_. ~r·ll•n_no la oou9la e -saranno affid,~t, ·:ra._ ~-i': __ r iv(?l\izloné' pro"Mtana ~i Ger– ore, 11resto del g1òrhd è 1m'p1~at<> !)eia ;i.gli '\"t_IfPa_n1, _ _ . , mMfa. n trçlVI di nucvo ~ ~o_rnen~ lo studio,. !'eg)j -~®l'ei'!'i. e nel" divèrh' "I m-~n e· le \l'ats(,re ii_on 'tn"':,gne,- deçisn:_o p~r. creare le _falangl d1 t-uttl 1 mento._ I~ ÙQJlu~ _e&C~_,ta,Qo l~-11,rt1 rpe,- raD-P,oJo,r.9..c;;-solt~~-11__ m_est!!'~e, ~".'.-'."!- e<,mu1.11j1~1 di- Q_crm~1a1 . _ no gi:!L"O'.S<:, m·a.]~ artl :i,nù_ f~i~ &o- ~re,p }~ m?ra1e. r~r <J!O ~he_ CO:ICèine lf •,":V.,,,,._ F-I11to1-11a~o;na_lecornun,_sta.l._ no 'l,llÙ stimate; 1 ru1ghon sono detq· ,.>'l,e..,.~1,:P1<;, ·s1 dira a., _fa.nòlillhche ùil-1 V-nca 11?\Ht_à.di tutti 1 comumst, cU ma$"1strnt-i. · . - ,qjvhntiL è·_ll).,ea,;is\l'. ppma dt_t-~tto c1/:, (:le'rmania! ,,. · Le ope1·0 -di Moro· ti· Ji CMn}>'a.neUa, ~he: eE;1~te, ml!-_ sa~·a :v-ietato d, dai: _lor~ ·, l'eme sarebbe svà.to opportuno. pri– ebbè.!o molti ·imita.tori, ma. ·_n~<,uqo; :i>lc)'!'!ft: ·_:dea._-d1; qu,es,to,EsseTe_ e deoisuo~ mà <li J;,ivorno, uri, simili:- appdlo alle nelf'rnntazione ebbe J:1, fortuna ch·ol;ibc- att~i[?u~ - _81(arà loro conofi"?erc _che , 1 n:oslre forw. r1voluz1-0n..ar1~ rn,-ec.., dcl· ro l'Uto_pict e la IJ-ihì ,fel B?l<: . _ ~J;nl)i111ent~ d~ .~O.?lOYolez~a.msitv ner- l'·_uka.<c _che_ ci ha_ sb'andati e inùeboliti Ma dOf)O le fantas,e e 1 romanzi, 1 nomo sono 1 ;;ol1 oracoli del-le mten: eh- fronte- ai n~m,r, ! meriti più positive pensar-0110 di tra,. zio1l!i<lbìla <l:ivi.n_ità, e che nell'?Es-ervarli <lur:re in artiooli di leggc qucJlo che era ~i_ ,ne1-v>•ne a comprendere OlÒ che ;> • .- lavorodelle donneIn llmerlcu. aspirazione deH'umanità soffere.uto. Dio. così il fanciullo, dopo aver divagato 111 (Cvntinua) - Liberate i miel figli t In- Amcril'a cr,me dovunque durante .la gucrrn, il'. numno delle donnr im– piegate nella grande industria è molto auQwntato. :Ma In maggior parte di es· se a guerra finita, ha potut-0 mantu– n~re- il proprio impiego. Uç~l, ,ri hanno <>ggi circn_ 78.000 !ion– Df""impiegate in 1824 fabhri~he, appar– tenenti a diY<-1·~· industtie i:i-eet·vat-e prima -ai s::,li uclllini. C-omt' la. mctal– lnrgia, le 0011eerir 0 le fa!Jbrirhe ·di pYo– <lotti chimici, cl'automobili. ~ppar-00- clii ('-lettrici, h1a~chine ·afç.·ic(ll~\ i~t-ru– mcnti m.usic;: 1.li r ottid, appar,•c.:thi fc– nograJì~i, eco. Il munc1·0 cl.elio donne im1,iegate in qurhto industrie è aume?1Wo clal 35 % in ccnfronto a quollo dell'avanti gue~– ra o paro che l'oreupa.eion,, di questa mano d'opera fomininile, diventi ,ta· bi)c. E' inluessante però sapere in qua,,, misura queste donne· divenuto operaie., pal'iccipano :,,i rnovi[I\el\li opçrai del· l'America. Fra esse 12.000 fanno parte del Sindacato int,•rnazi-onaJo dei D11\.C– chini8ti, parecchie migliaia a quello dei forrovicn, · altrr nr•i l'ÌBclJP!.ti,;iBinda.– cati di mesti.-re. C'ici1ostante parer-obi Sindarat-i han– no ri fiut:cto di nmme,tt,-re, Jr donn'r. Co– me ~i è ancora ielrograJi nella lihei·a. Amcricn ! Il dl\'OIl! L'. ·io.=~. Le twll<" l'"~\'-... c,13\ 1 ;~ c."iUa.r<lH, a@r– ri<lcno ai ripo,, d,;l i:'c.·,"·· :iv :nra.no le cronach"" cht: l{c::bride IY.l\1n;,unzi.o sia :in<lPto a sofro~·r.1<.. ,:;li rpiriti {',oici ue, gli ozi '<li t,nr. som~UC'S!'\ vHln. chn ~ · - , n4):i J>l'••.ssi di Ga rdon~. l;:' tomic,o ~t! P. t1·i&~ inSi," e. Qut>st'uomo cfle ~i -~ ) ... a .., in. anni contro la nazione, e~ ..- lw caµitnnabO un manipolo <l'au<L>,.; e,I ha, ,,cr..ato sa,n– gué frau<rno, ÌTnll1<'morcforro•<klle·vit,. tii»o de11n"'ua -foij\11., mi,Jit11·,i•-i1. .,_,.·,gli ozì il canto <lét'fratrtci<lio. Eppure diSSl'I che &HelJ'>e &,.(. rihca.to

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