La Difesa delle Lavoratrici - anno X - n. 3 - 16 gennaio 192

~ le 4ue Mae regnanti d'Ita.li& 0 di -- _T,.1 nrn::~., _ DJ;'l,T,F, l,AJ'OR.-ITllJCI -~~= s p~~~~~;- ~~;~;A·--'--=-,·1 ;-;,·t~~~-:~· ;,.11ne · ~·in-i•crno, -~; fre4~-:,,_ - 8 - 0 TT- 0 ·- 1 tllMP•t • ~a.m,a.. Qua.ndo, qua.ndo i proleta,– rt&ti delle va.rie na.zioni stringeran– no fra loro det vinooli ta,!i ohe nessu– na.t~sa. regn-&nte, che nessuna. minaccia po r,. apezza.re 1 lenso atmza fuoco, tt:nza ler111a ... ve11ne la fa mc... la fame terrib·ile. .. . bestia- ,Bp nonmor• d' f le... Lo stomact> ·1:11()/0,do/.omnte la .Madri, spett-a. &nche a. voi questo còm– ptto 1 IP I ame test~ pe,ante indolenzita, le gambe' de- boli .., Quale at·roce e lt:nta agon·ìrt d.e- 1•'esur ,tatci q11rlla dei due 1•eccl,i., .. f'oco_lare s1um.to 1 d·ispcn.'ja "uota; ~:.el– l'nn_in,n h, 1110,·te .... Do710 tre yio,-.,,i di <hgiuno il 1. 1 ec,;!.-io operaio si deci8e a finirla_: a~pe! tò il treno, 11-n. freno ca– •r.:co d'operoi; e i·i si gett-0 8otto. Era :m irra.n cauipanilo che domina.v~ tutta la pianura.. ••• Vi è rmcora eh.i muor di fume/ In q~ato mondo di 1"s.,o e di quattrini. d, mf/inatuzc,. d_i rizio, i,. questo mondo d, bancln-en e di pescecani e' è anr,o_ra ~le.Ila gente rlte 1l0n ma11t1ia..... S&liva. orgogliooo da.Ila. b&88 impo, nooto _·a.li.e IIODUDÌl-à acuta. Sfidava. gii• a3'<&lt_,del. ~nto o ~la pioggia.. Le sue p,4ro irridevano .a, morsi del $Clo. A M_IL,ANO per iniziativa del Comu– ne aoc1a.ltsta o dall1t Camera del Ln.vo– T(? s, ~t!l-1100gettando le ba.si una "U– niversi~. ~op_ol .a.re Soci&lieta ». Anche questa. 101z_rntivo.;, un segno dei t.ompi. Il P1;oleta, r1a.to CO!)lprendo cho deve, nn. che 10 fatto di 1.SLruzione cambi.are i– stra<l~ perché_ fino a quando quest.a ri– mo.rra sott,o il controllo e la d, rettiva. dello classi. borghosi, non avrò. a.ltro di m.m ch-0 di mantenere nel proletariato 1~ C?5c10 1 u~n. o la 1:nenta.lit.à del servo rLn– z,_cbe dcJ '!-O'llO h~ro. M.a.dri, inoorng– g,ate. susc1tat-0 1101vostri figliuoli l'a.– ID?re alla cultura. al sa.pero che è ,·,1 mi– g_h?r oonf~rto della vita., e che ingen– t1hsoo ] 'a.mm ~ a-ll:~mo o lo sprona ad o~rare Pr;r 1! m1ghora.me.nto dei pro-– ])n fratelli. G 1-or1u. so1w, tt-1J. 7>01;ero cantou·iere, dopo tre g·ior11i di digiuno, s'è gettato aotto nn, tr·eno .... _per _non 1no·rù· di fa,– m.e.l... Era 1,eccluo, 1l ranto,n".ert: e-ra .s, a.to -posto ?·n asi>ettatit•ft, ù1, a'ttesa che gl-i venisse liquidata In 71r11,,io- 11e .... senza un soldo, senza 1/n iilezzu di •71-~s-,stw~···. Uià i signori della Socie– l(L, da cu1. d1.pe11den1, ·i sir,no·ri pa~c?11,. ti, d';l-gli storn.~clti s~i 11.Ònpensrt ;,ano cll_e il r.anto!11,ere potes.i;e nnrlte nwrir di fame ... }/d il 1 1 ecclt.io, che a1•eva fa. i·ornto tutto la ,·ilei ,,e.nzn soddisfaz.io - 7H!, senza spe_ranza,_ c!te s'era logorato uwrno per {J7-0rno ui 1rn. mestù,re fati– coso, r11tj,e._, _sfibrn.nte, che !lii d,a·a solv la poss,b,.htà di vrov,•edere .ocarsa– me-nte al neçe.su: an:u, s'era, 1.•i;;to a.d 1111 lrrdto ~nesso da-: parte., an1ese inut.ile, fuor d,. 11,su,_ 1n a.;;pf.ttutù•a d·i quei r11u:-tt-ro soldi r~1: p_tnR1".o11e. Hcl il 1·ec– rh10 11spettò._ - Brl a.,pettò anrl,e la. recclrt'! urnghe, la com7>ag11afedele dei l1111r;l11, giorn?- d1. strnto, d1: m•1:scria., di /atir(t. - !~d aspettarono ron (111.'sia, con ango;;r,u.... nw {JÙÌ la burocra?ia 1•110/ lr, sua parte ... 1-utto /11 in11tile: le pregh.,ere, ,: ree/ami, le proteste .... Da1·anti al c,,da1•e;re srLn-{Juinante del pnvero affa.,n.,,to, gli opemi 11.,·ron- 110 rabbrivi..r/i'to ,:ntnnn;edendo l'<1vve– nt'.1'e, quando 1lon. 7>0fendo 7>ÌtÌ produr– re, il capita/i.,mo, li a,..,-ebbe pure mu– .u. da varte: - Lav01·0, 1nisen:a, fn.ti– <.Yt. - er,11ale: fame, o,ped-0le. micid.io. Mri il ,·ecrhio non si è s1ticùlato, no: è. 8(ato 11cci,o. Delitto 1•ero e pro11rin, c11uro 1 r,rem,nb' .tr1.fo . Ed 1· colpeuoli so- 110 que/l,'. eh, lo l,a11110fatto morfr di fa·me, che l'l,anno yiudirato, ,:pinto rnfle man; òianr/,,.,, i .1•ùi ridenti,: e sod– disfatti_ d'uomini l,en posci11t·i, fin wl– fe roin1.e 1 fin sotto la nurrchina ondci– ,lri: r.olnP11oli rhP. nessuna, frrtrte co11- rln1_nw, rhP ro1111·n·uera11no a 1•i11e1·e. nd rr.rnrP tranquillnmente, senza 1·imors1:,• ?°nrl1ù,at·i P ri11rrit1: e co,,tù1ue,ran110 a r!tirimarli ·il sir111nr cavaliere, il s,tgnor co1nmenrlntnrf., l'onrn-Prolf' .... Lo si vedeva. pia.nta.to là dn secoli. _N11.rriw:,, la le~enda cho avevano im• p1-0gn,to mni e anni a costruirlo e e.ho era. costa.to moito ,a.nguc urna.no . Qu~nti uomiir.i era.no · mort-i pcrchi, es• so s_ahsso così e~tto verso il cielo. Quan.. t, 1gnot1 operai, quanti ardenti figli del popolo erano· rotolati sotto l'oppri– mont-0 peoo dello pietre! BiBATTITI lnTOHno AL rnnmsso Il PBnsiera di un'opEraia Il dibatti_to che s'agita in =o al ncstro p,.1,rt1to sulle tcnd,mze e cho la compagna Agoftini ha iniziato sul no stro is:crnale, mi dà il mezzo per cspri. mr.re 1 I 1n10 pa.-r,er('. Tl .,arri/ìcin perà no» è stato infrut– f11ogo; la. 1•f'rrh/a mnahe non mor·irrì rii fnme:. ri 11ole1•a 7>rn11n·o 1111, coda.riere ,1~r!nnu,!,anfP. 1 r. mut/loto, r,er 1r11ofere i fil!JllOTl. dell Am,,,,-,in,i:;frnà'.nnP.1 .. N,rlnn Gilioll \'o'onterio Ho sempr,i seguito ll<>lleassemblee no ~!:re e sull' Ai•anti! lo discussioni: e non v;1<l, ~ho ben delineate due tendtl.llze, l _una lll contrapposto r.ll' alt.ra . la fra z1one_ dt <le.5tz·a, con un programma ri– formista, e la fraziono dei comunisti ])UI'. con un prcgrr.mma chi?.ro O pro. crno, alla quale ho du.to la mia adesione La primaConferenza femminile A m,o parere gli unitari non =ton quanto sia neaessario r,rcp-.'l.rarc le fol, a n•ggcre le sorti della società comun, sta .. dato il mo_m<>nto che viviamo, e gl eventi che proc1p1tano. Es,, pur a<lere, do a, VE'ntun p_unti di Mosca," voglion tenero nel µart1to color,o che hanno s.e, vito sino a oggi per le oonquisLe dr comune e do! parlamcnt,o ma non se ,iranno doro.ani, alla oonquisl,'l. ùel p, tero, porchè ~.s"i saranno ooot.ro l 'insu1 rczionc armata., e _la dittatura ùel prc letar ato, quando lllVCC<\ la storia ci i, sagna e.be soltanto con la forrn la bo, ghesia cederà. ' Esaminando la. situazione in cui Yivi la cJa33e lavoratrice ci persua.d,,,.mo eh, essa, è ancora immatura in confront. 1 alla crisi borgh=. e che. pur n.dcrenù, spiritualmente alla soo 'lt/1 comunista <s.c;.anon ha ancora co,mpreso che la rjvoluzione dev'c-ssere opera propria e che soltanto attrarnrso a saerifioi E<SSa potrà mantenerla salda. Ecco perchè, sooondo me, è n-OCOSSaria l'E'purazionc del partito; divisi da.i d.i stri, lo JDMse potranno orientai-i, a do stra C' a sinistra; usciremo una buono volta dal labirinto in cui finora ci sia mo aggirati, perdendo il nostro tempo in lott-0 interne; mentre che la classe lavoratrice soffro, e lotta ~iorno ~, g; orno con la fa..TJJe,contro 11 continu,, ria1w <loi vin~ri, contro 1a clisoccup,a. ziono cho si fa sampre pi,:, spavcnt~vole: mentro la borghesia inJ?ol'<la., non vedr il 11recipizio in cui pre<'ipita. Porchè no,;:are la vcritii, o rn 1 .c,· illu– <lc.rti di non n,doda 1 S" fu po,,,ibilc fino a OFgi vivoro e collabornro irn:;j<'mc a cc!o,·o che furono i no~tri me..;stri, e a cui <lobbiamo la stol'ia <lcl n<'s'ro par– tito; è pur necessario ancndcr~i al la roalt?~ 1 come è rcalt3.·il memento, n cui vivia'llo o divide-rei da loro, qnanùo os~i prcs·•nt :1.no un pro~ramm.a. in contrap– po:;to al programnta che. ì· ncCf'sc;ario, per propararn le ma 0 ,c a formarn; una coscienza. del proprio dovero. affinehè non acca<la com~ in Gne;he.ria che la classe 111.vora' riro ha ooduLo di fronte alla cont~ori rnluzionr. E' nooessar·o portare la luCI' nello rnt•11t.i <lui la•;orn.f.r,ri.. <·hr 0,!'!'1Ì vivono. in 11r-anpart<·, ncll"illuaionn d1e la rivo– luzione muli o~r,'·tlo alla situaziono at– tunl,e, senza. l:S.c;'}ro convinti che la pro– pria cman( :ina.ri <;.n<! <lov'"~rn our-ra 1,o– ro; purtron1>0 l>·so~na Yh·cr fra 1:i ma,~ sa 1>cr caJ?irc il suo. ~t1tto d'anif'!O, e convincersi che la CTJS'lborl(hese " av. ,•icina alla sua fine, sino allo sfacc,Jo oompleto · ma la massa ha bisor.tno ,li Juee e n~n di vivere nel labirinto in cui ~ivia.m.o noi ate&9i. Se è n.ecr&.:i.ria. l'unità per non fa.re il p:ioco dPlla borghO!<ia, per essere un bloooo contro La reazione, che cerca di watenare, illudendosi di sofwcare nel Banguo l 'idea.le no,,tro: qu::,,le forza ab– bia.mo noi og~i con l'unità per fren'l.rla 1 N-0n ci puh eestlre cho il proletariato che saprà. 11-0ffoca.rla. con l'avvento della. rivolu1:iane. PECCHI_ TERESINA. dell'Internazionale Comunista 1'<ollo &t.P.sso t<>m1>0 in cui si tenne il ,coondo Congresso dull'Intornazionn.lo _ 'omuoista ,a.vve.nno puro a Mosca la pri– :a confornnza fomminile. E&Sa non. fu oos\ ben preparata e non Ua@\ frequentata come il C-Ongre.sso nt.crnll.Zionale. Prima. di tutto perchè 'invito alla CJonfcrenza femminile. cau– " il blocco dei ban<liti imperialisti, ;iunss nei paesi esteri .ri ritardo e mu– ilalo, ed .anche p,irchè, diciamolo a-pcr– amentc, essendo questo il mf'ti,·o prin ipa!o: la. nooessità di gnadagnaro la lonna a.l movimento rivoluzionario è !isconosciuta anche ne-I ca.rnpo interna– . onalo, nonostante ogni riconoscimento oorico ed ogni pratica esperien.za ri Y0-- 1uzionaria. Fnronci però presonti i rapprcscntan– .i. <lonnc e uomrni. di quasi tutti i pae• ·i capita.listi che furono delogat; a.l con. ~rosso internazionale; alcune dc,lc.gatc lell'Oriente o 32 compagne, delog_ate da 1ua.si tutti i dipartimenti della Russia. L'aoortura della confr•Tenza fu. Ula, ~ra.nùo o fest-osn ma.oif 0 stazonc nel •rando teatro ùi Mosca. Migliaia. di la– ;,ora•,rioi affoll.aNa,no Jn, 1 p1at=, o }t, ,allaric. Fra esse spicc.1,va qualche uni– 'ormo della Guardia rossa femminile,. r.,a presidenza rlcl Congresso intornazio- 1ale dirdc ner bocc'!1dei comnao;ni Bu– •:àrin o Lavi ,·11 su-o salné-0 cd il Suo au– -~urio aJJn. conferr.nza. fcmmini1o. Le rappresentanti doi singoli paooi portarono alle opera.i(), alle cont6.dino e alle gunrdio rosse il saluto delle loro nazioni; dissero, n.mmiran<lolo, del la– voro della c!ass~ larnratricc russa. la– voro cho esso non potevano stimare de– gna.mento se non dopo aYMlo osservato co. propri occhi; riferirono delle lotte çhc si s,·olo;ono nei propri paesi, deìla partrei paz3cno che ad esso ree.ano le donne e <lcll'eterna. opet;. di ra,·vi,·a– mcnto e ù'cntu8iasmo che la rivoluzione rue.~a oscrcita o\runqt:c. La compagna RaJ.abanoff traÙCGSO i discorsi e la riunione fu una grande, avvincente dimostrazione per la Terza Internazionale. I còmp ti che si era posto I.a conferen– za femminiln orano: in primo lnogo l,i scambio clell'cspc-rienw eh<, furono fatto negli ultimi anni nello lotto rivoluzio-– na.rio dei pa.ci <i capitalisti (l dei paesi sov, cti.sti, o la ùedu;,iono da questo e– ap,,rionzo prr dare una giusta via al lavoro pratico, per atti raro a noi lo ùonno cli tutti i pae,i; in secondo luo– go: La soluziono del problema doi rap– porti ù'oro;anizzaziono colla Tnza In– ternazion.a.lc. Como piattaforma. :r>er le sue rl.iscu1r sioni, la prim.a oonforenza. furnminìla ba posto lo docisioni del primo CJongres– so della T-0rza lnternazionalo oopra 111 questiono frm,minilc, oomQ pure tutt<– lo altre d-ooisioni principali o qu<llle ri– guarda.nt.i la. ta.tt ,ca. comunista.. mostrò oomo_nn filo rosso, cho lo donne (le µrolotar1f da una parte, come le borg~es1 .dal! altra) partecipano sempre 1n p_1u gra,ndo m1suta a.lJ_e 1n-.l.Sprite Jov– to di cla&SC.La rcaHzzaz1one del clir.tto ùclla donna al _voto politico ha porta– to alla hqmdaz1one del mo,·imcn!-0 suf– fra,;:,st~ ed il ,più gra.n numero delle suffragiste (serondo suona l'ap]){'ndic.o della rela.z10ne dello rapprooentanti 11 d<0,lla,_solid~nietà <li intc,ressi fra i soss1 ..) mornd1rono davanti alle prati– clrn oo~.e5uenzo ùelk• 11oot-rc ù-0L.LriJ1l! sulla solidarietà di classe e da.vanti alla apcrtn lotta contro l'ordine capitalista, con _tutt-0 le _sue soluz10111. Vonne rico-– n;oscrntn la pii, forte partooipaziòno po– ht1y1, della donna prolet.a.ria. nella vita p_ohb ~a., l_asua solidp..riet-à. negli aciopt-r. n e I a.tt ,vo appoge; o alle inGurrezioni e allo ]ottc _in In.e;hilterra. Germarna, Une:heria,. Frnla.ndin-. Tt,1.lia.-Austria e negli Stat_1 hm_,trofi drlla Russia. E cos\ ~ur_e neg1 St.ati a condizioni ')}N:Capita.– hst.1d1e, co'1lo nel Tu rchcstan Cau.ca.."0 Penna, .India, Ba.lca,1i ecc. ~'è do.st -a.t.~ la, consa.pevolezza rivohrnionaria dolla Ù<l~na. Qui dovo la donna per una tr.a– d,ziose r-c.Jil?iosache viene ancora gene– ralmrnto e.cccet,tat..1,. è addirittura lo– #?a~.a,. 11H rn si ~ono già tenut.i <lPai convi\– gni s•g_rt;'i politici, mentre <lolle i,;o}ate Mntat-nc1 velat,e hanno rrià port.ato la lnr-0 prnnallanda rivoh11ionaria fra. I-o <lonno rli ca.sa e lo cont..1.dino. · .Lo roln.7ioni sui p.a.r.si . chfl' non pa.rt- e– crna-l'cno pJJa p:uerra. corno Svezia Nor– ·v-c.P.'ia.,Da.nima.rra mostra.rono chiarn.– m~~-n. che là.. corno n,,:,;-; !'ne in tuU-0 1-o sviluJ}))O ~enr.rnlc rivrnn7i-onari(\. n.nr -hò la ':":'·tr.einazionc d~lla donna a.lla lotta, nnl_1h,:-a. è ancora <'~le-11n Dalle vario ro– ln.1,1m11 annn.rvo noi ch:i~ro il. fntt.o che rlr.v~ l'or.v-ri.niza1inno r,nlit,·cn. fp.mmlnilo ,1,..ico~nunisti o clroi s0r-.iRliqf-j cli sinj.~trn fnrma 11~0 Rnr-0· .n.le orqanismo, il suo Cfl,mno rh l-0t.tn na,tnra,l,n~nt(\ non ~ ;,... JY?lim:,, Jin,..ft.o S/'\'mnr,1, cn'lle nri nFt,r.v.-;.i <l n11'1 pr,.,,2"TPrllt.o ~tn,dio riY-oh1zior,t1,.,.io la lnff.~. ,li rla,t::.<;(}, mn. 1,..c,11r,#ioni dPl)c 'cu– .,.,,flr,,..1:1.H. <'.nmA nuPlo conr"rnenH lo rna– rhi eò i fanciulli. la questione ,foll'c'<lu– cazì ono occ. T.-acl. CLfllA MONTAGN\NA Lettura perle donne FILENI - Presso il letto di mo·t-! di un soclalista . . . L. 0,30 HUGO - Non mi fido del pre- te , . . . . ·. , . . . . » O ,30 K!lOPATKIN - Al giovani . » 0,30 LIEBI{Nl.:CHT - Lettere dal campo, dal carcere, dal reclu- sorio . . . . . . . . . . . » 3,50 SUE - Grido di protesta di una donna perduta , . . » 0,30 Nelle relazion: sui singoli paasi ca.– pitali.8ti, specialmente su quelli che par– teciparono a.l.la.guerra. imperialista., ai Inviaro ordinazioni alla Libreria iell' « Avanti I ". Milano vi& S. Da– miano 18 e viP. Dogana., 2. Sempre più in alto! Essi credernno n.l ~restig'.<> dei bloochi ammonticchiati. Essi credzy,-uno nell 'immorta.le sta.biliti, ~-!l'opera. granitica. Essi credevano chu 11c:unr.a.nilc, innalzato .ncll 'a.zzurro sn· rebbe 1] termine simbolico dell'a-n-c~irn. L't,manit..'t si s..'l.rebbcarrcstat.1, ai piedi di questa torre. Essi er-ano morti colla faocia rivol~a verso il ciclo. lsssi diceva.no nel loro de– liri.o: Là in alto essa srmnterà... . E aveva,no nutrito l'erba dei cimit-oi!i posti all'ombri,. d~l CMl.panilc. Sali, strato per strato Generazioni <li vedove lo maledirono ma la J>aBBioned<>gli uomini fu tau~ forto che nè il sangue delle, vittime, ni– le lacrimo del.le don.ne 1-iru,eirono ad a-rrcsl,aro questo orgogn oso lavoro. Si diceva., ch'csso doveva frenare lo tempesto, scacciare la folgore. E il con– oe-rto delle campano avrobbo dato la. giioia alle genti di sotto. Una sera. dop,o tanto vioondo, il campanile soru'. dalle =ni dei crede-nti, fu rnfino libero o fiero nella luco. Per anni e anni egli rimase cosL Al matti no e a-lla eara il sole lo avvolgeva: con tutti i 6tLOi ori. ·_ Costò anoora molto pon-0. Anzichè al– lontana.re le tempest<', esso ,i,ttirav.> il ·fulmine. E le pietre rotolavano fra. il rumoro elci tuono o le luci dei la.mpi. E ogni volta per riat.t.arlo, uomini si arra.mpicava.n-0 ai blocchi <li gra.nit-0 o cadevano o rogna.va.no colla loro carno la. t ~r.ra ohe no aveva già ricevuti tanti altn. Lo si venerò. Uno ùopo l'altro i figli avovn.no i:nt-e-:;.o i pAdr°i d11-e: - Bisogna tutto sacrificare al cam– pa.nile. E= è il pa.ss, ,to, che si de-vo ama.re. Esso -O fatto colla vita deg::i an– tenati. E i fio;li ai erano inchinali dando an– ch'-OSSil loro povero soffio, perchè fosso alto ,:, inv.iolato dal tompo. . .. _lfn giorno ven,no nel qu·ale il c=pa· mlo trnmò corno un vecchio clento .in una v-uxhia bocca. _(?li nomi,:,( compresero che_ il te.mpo, prn fort;9 di t-ut.t1 gh orgogli, comµ1v:., la sua opera o cho nu.l11t potora a.rro· starlo. E ùis.s~ro: - La~iat-e crolla.re qnegto piotr-o. N, suna forza. umann. può arr<m-nre la ì-0ru– oa.duta. Esso d-ovono cade-ro in bricioli, p01chò è vonuto il tempo di 11 comincia– re. La vit.a è andat.n più lontano del campa,nilo ... Vo no furono nllri che ei rammarica– rono o <lis:Jaro: • - Il nost,ro posto?) qui, ~-i pircli dcl– ia torre. Noi vi rc-,•.~rm10 e il no.st.ro onorn lo~nto all'cµora do! passato lo difcndNà. cont,ro la morto. Sott-o vi era la.· pianura. l" kndc r< c– cho. lo tono bolle, lo t,<'rrc folici wLto il oole, con tutt-0 lo sfolµ;orio dei fiori schi nsi como labbra cho ei offrr-no. Sol,Lo vi era lit pianura con largho str-a.do che s~ ne a.ndava:no verso l'oriz– z<>nte, ,-i" cbo chiamavano il passo delle fol.Jc. · l.a~iùù \"Ì ora la pianurn. senm mnrr• la pi anur,i, im,n-0nsa. larga per t ull, il mon<lo, la P.ia.nura. qucta sopra l, qu11._l0 1 ,as.sa, ·a. 1l vento con leggeri fro m1t,1. . Lazo-ii, vi ora. la vita acoonclo il nuo-– vo 0rdina .. Gli uomini rim-1JRe-ro legati al p,ssato. Si st.rins~ro ai pitldi del ca.mp.a.ni.b " le, ),oro 11reghiero e lo I-oro collere, o i !uro rim1,ianti s1tlirono senza posa lungo le pi, >i.ro gr.igie. Passarono not-Li o lliorni a. veglia, corno si vo~lia um cad1aY-0ro. Ma. non si ar rest:i. la rnar<:fa del cl& sLino. Il campanile crollò e le vecchie pictro ucciroro gli uomini. E il la.mno livellò il terreno, per,;hl\ l'umanità dell'a.vvcni1·0 rot-esae andaro più ]onta.no verso !11. rianur-a che sì" stende sotto i ca.m pan; I rl i.••-~n t ti. MAltCELLI! CAPV.

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