La Difesa delle Lavoratrici - Anno VII - n. 14 - 1 settembre

LB opsre di misiPitordia 'lJar da bere a!)li asse/ai·i k_ Vestire glÌ ignudi A/,loggiare i ptl(!eg,-ini V isita,-e i Serrati in carcer8_ Socco1-rere oli infermi Seppellire i rnorti f!r.egarfl /i,io p§r. i .m-~i e per i vivi [,A DTf.'ESt\ DIH,T,E I,AVOTlA 7'[ 1.JO , 3 La E$prc-s::ioParìg'i-Mar&i:gìin. Si. è pas– saito Lione. Il treno corre. Trago1t•re– staurcr.nt. Duo uomi:1i entra-no. Un giornJ1c grossq e grasso_, gioviale. Un _vecduo u>iccolo, ma.o-ro Yiso bruno stnato da piccole xcnta.ziurre a fior 1:h pelle. Im– mccii.at. :'tn1cn t<:' si accomodano: - Si starà bene qui. - Almeno a,bl,iamo un po' di posto. - Volet,e far colazione per l~J $CC◊n- da ,-olta'' - Oh, qucst.o non mi spaYenta punt-0. Li ~cnono. Il vrcd!io, -che 1nang-ia n~r la prima <.•,olta non ?HOYa ne&stu1i (liffkoìt..?t .a niotarc. ii si:o pia-lto. Ii gioYane Ya _pilt lentamente .. - Ho mang-in,t.o molto bene, poco fn, co::iì che facciÒ nn po' fatica, a ricomìn– c ,ia.ro. .. ho inYèce- una grande sete. E ii \' i.no bia.ne- 0 met,bo il .suo oro va1- li,do nC'i Licelr!0ri e s.parisce e11t1·0 le b.\.JLra.carnm,t•. Essi chiacc1wrano a. \·occ alta.. Fa cal– do. Il giorcu1c apre il suo so.p-rabito so– pra la cam ic·ia moHr dfl.l collo basso. Un gr-0BS0 a.Hello di pb.. tino cirrvnda _<li una tinta. grigia il sno dito gra.ssocc10. - Fra 1:oi, signo~· BC'noit, tutto va P·M' il meglio. ,·e1~0? So Go appena pa~– sa.ti t.rr anni ... St\ mi an:•:5-sc,·o dotto pn– ma che gli affari sarPbbero a,ndati così bene, rnica ci a;\-rei creduto .. - Eh. e_h. - rituzza. il picco\o rnc– èhio - _non si poteva. p"!·e\·ederc: 11 cn.so (· -0ome le bombe ... - Ah. i parigini hanno una -l,en ri~i– cola posizione-. lVIa noi., signor Bc_n<:1t, non si ti!ml:) nient-e. Si è dei pn,·1lc– giati, noi. Sicuro. ~on 5aremo mai .bon1bar– dati ... - Sia~no ,·icini a Beaì.tne, nev,·cr.o Y - Sl. Quo,nd-0 penso che ,·oìevo r1- tirarmi pi·ima. della guerra:. 1f-i dice– \"0: Ora bOn-0 -veechio: è megiio che mi ritiri a. fi.nirr tra.nqlliilamcnte i 1nici giorni. - Oh, 1na. \ oi sif'te s ~mp.re gionnw; signor Bcnoit ! - Eh Ht, caro mio! La rnoralc è buo– na. Invece di ritir~xrni ho fatto pilt a.f– fa,ri cho mai. La mia. officina non si ferma rnai. · - Come me. Ho appena finito _di fa– re un cont-ratt•J con gli a.meriCG1,,n1 u1 duo anni e. tnezzo.. senza, dubbio per ra durata della ,guerra .. E qu.est-0 è ccl'to ,-é l'assicuro che la guerra duri a-!meno due anni ancora. - In.fatti, neo-li .aff.::..ri,hiso,i:;na.smn– ' pre saper apprn1Ùttare delle situazioni. I hicchieri si vuota.t1G. Si nrsa il caf– fè. Il ,-eochio signore lern, con gxancle cautela dalla tassa mm pfccoia sca,t.ola p'"~na eh zucchero. Il gioYa,ne l' am– mira.. - V.oi pensate a tut-to. signo,- Benoit. - E 1 ]'abitudine. Non bisogna dimen- ticar&i 'di nulla. Sapete?, a Lione mi voq/io rc-1rdare una di quelle antiche tabaC<"hiered'n,rgent.o, per illlette.rYfri io zucchero. Sarà elega,nte e molt-o pra– tica. Il dialogu prosegue. 11 giova-ne molto loq uae;ç, molto rosso, spiega a un vicino: · - - Vado alla nera di Lione. Il , icino re5ta mulo. - E dite dunquf'.', signor Bcnoit, gli al.bcrghi &a.ranno tutti pieni a Lione. Ben, na.ce 1 ~i tTo•;erà ugualmente una camo•·a per ti-enta o quaranta lirc .. .'Ohe cosa ci puo fare q nesto? ... Che cosa ci imporl,a, un -biglietto da cinquanta piè, o meno~ x-vn si gua,·da. alle spc.'5e :... - Ah, per qu('sto, no. - X•Jn ho a 1amentoxmi io, ne...-vero. Posso dite chr sono un imbo~cato fra gli imi,oscati... e solido anche. Il da– naro entra. Che posso rJr,sidrrare- di più e cli merrliol Il rnc<iliio rimescola il suo zucchero e heve il caffè. Il gindne, br,ato " Pon~,,stionato, fa girare nr~l suo ignol,ilù dito l 1 ancllo di platino eh~ Yale una fortuna. - :t-: <>Ila, guerra - çonc-1 ude rgli c'è del buono e del e'1.tti\'ri. A c-iascuno il suo ltu n > ·Fa· Espr.-s<;o i\Ia;;iglia-Pa-rigi. W11:1on-re, fj{(JU/f'l/flf. A una tavola c-'i· i.n u/f,ciale ameri– cano, due rnilit.ari fraucP;;i e unw si– gnora. ColazionP rapida (' siJ.cnzivsa. Le 11foù,1·e rl' h6te/ pa 0 sa. inc~%D. i bi- glietti e rende la monel,a. La signora sn,sultando gli dice: - Grar.ic, lei mi (là la fort;nna. Avcv~ scorto fra le sue monete- un aol<l-0bucato. N-Qn si ride per questo. '.l'u!:!;n.questa gente che il treno t.. m~p,o-rtà yerao Pa,- ror1za 1·igi, la gra,ndc città doYe la ,·itBt un1a– na. non ha piìl sicurit[t, sente risve.gliar– si in essa., oscuramon~o delle misteriose sttpcrstizi<)l1i. Si è deboli. La morte ron– za.. Oontro olla non si può nulla. Oon tutta la forza. dcli'istint-0 ci si aggmp– pa ... non importa a che ... pietra, g.ioiel- 1 i, ~oldi bucali ... simboli dc.Ila sorte spei:at.a. . L'ufficiale: americano è grave. Ha ~l dito un 1)iccolo anrllo d'oro fragil.e, scmplic·c filo di metallo con due pla,– ehett.e cesellate, Guarda I 'a-nello e d1co: - E' la mc-glie mia cho mo l'ha re– galato ... i, un anello porta fortuna,. ù'è delln. tf•ncre7. .zane.!la ,sua voce. C'è dcll~ii tericrezza, negli occhi. Tutti si sen– tcno coinmassi. Legarne bon(;ddto dell'amore uma-no che unisce il cuore .a.tt ,ra.vcr.so il 1nare, aUìav.erso il po1·icolo. Lgga.mc potc,nt.e che unisce gLi rsseri srpani,ti per la crudele e brut.aie legge della. guerra,. Il pensiCru, l'angoscia. .della d-011!U1 sog·ue il 1nari,to. Le sc1nl;ra ohe la forza. del sv.o :-.more sia di .<;alv:iguardia al sllo .amaro. E l'•t:omo pensa alLJ, mog,lfo, e,gli_ pur-e s1 <ionto ,protetto por la, su;a t~ne,.. l'Qm-;li. Tanto è fuori d'i natura ohe la, mor!;e• crupisoa. ~1i €!,sori pieni di gioventti, in piena felicità. Ohe si pe.nsere.bb.e di quel gi,wcliuier~ oho f.alcia.sso in primavera ,i enoi 1·osa,ì' pieni di turgidi boooi ! Ma la guerra sbranca, la migliorEi D pi,, bella umanità L'oopr<>$o arri\"a a Parigi ne· ot'O(lll• sc-ol-0. Lrt .notl;o soppr::uggiungc. LQ si• rone urbno. I bambini piangono. L~ donne urlano e tremano. Lo bombe cadono. Si pensa ai poveri esseri agonizzanU nella notto, agli inn-ocrtnti co!.piti, a, tutte Lo vittime!. .. E mi t1ernbra anoora di sentire iJ lrru• t ,a.le cin ism-0 cli q 1tei due ap,p,rofìtta,tori ohe se ne vn.nno allegra.ment.Q :i.lla fiNai di Liona: - Certo dnrerà,... certo dm·cri. an·– cora d.ne anni almeno, A ciascuno iJ su;> turno. Narcello C~ (1' raiiotto ddl g·iorn-ale ,_, La Vague 11)., EDICINA SOCIALE Un alimento preziosissimo Non ù-cll'urn, qnale frutto a-ppetito I ina-ccetto, ohe noi a,oqui-stiam1> un:a oo– da tutti i palati, caro a, tutte lo età, nosoonz;a più estesa e pi,rticola.rnggi,a.t;a nè ,cli -essa oome fattrice ,d:cl " dolco li- d-i q.l1e<stopQ1e,ziosopnodott.o. cor ch5 dalla vibe_t;ola 11 , mi pl'Opo_ngo zuccheri. - Perchè neJ!a nosLr,1, l;ruhel– cli parb1;e, ma de!l u'!'a 111 quant.o e a- Ja que-st,o -oom:ponont-e. -più im_p,(} .rt-lw.te l!l~1en.t-0, ll!~istra:1-do eh essa, ool]a_~co1·ta del succo de.l.J'm·a l'abbiamo comp.reso· de:1d,,t1 prn 1ecentemcnte_ ~c.qu1s1ti ~lla colla ,·oce zaoc-!1,,ri •e. nou con mwllo SCie.)lza, quel fattore nutn~n;o <li pnmo zu.cche.ro? Pe!'chè Lo zllochero d\m:a ne OPchpe cl,1~ 1~0 s:nede e ~he_"\ qnrSh _1Jem- contiene .effettàYa.rn0nte di due f\l}eci,e,-1_ p_1,rn. c,.i t..1tc1 s1 so~re g1,, d __sb1lan- i1 e glucosio ... ,-ero "-dest!'o"io ,, •:fu~ c10 alimentare, è ,cosi necessa.r10 cono. · , a. t 1 -d 0 ,. ·t d, - score 'Jer sap.erlo dco-namento apprez.. e I<-- par e so-~ a. (?Il.e ... rasu a. e cn. zare)}) ~a.ggi.(Ull0'!1te utiliz~-re~ ' :ta!h_zza,.. .a.lv~ · s~ perfic-:e :°:e-lle ~~,;·-e soo~: E la prova; d1 quysta nrtu cosi m~l ~ la.";°'.ne •'CJ.'· 1 da O .,m,o1;poc,a_noo. or;_ nota 0e la oftre sllb1to la- sua composi- st all!zzab,lle e che sta. ne_J,111teuw ~g;l\ zione.chiniica. acu},l e oh,e, 1 'C'hrn:1cLcl;1am.a110 « :ch1Jç.- I! succo d'uva contiene su 100 parti: r?s"° ,. f: "!eYa!c.."l.w >-. St'.'-n<lo ~gli stu– Acqua cla 70 ad> 80; zuccheri da 28 8 , 10; d1 del Gu-r,11dnel rnosto cl, m·e perfett.a:-. altre materie estrattive da 2 a 10, a se- mente :ri1~~L•ur-e J.. due. Ziucch-e.r:.. &Ltrove; conda della qualità del viti.g:no, lo sta- 1 ·ebbE>ro 111 {f>l'Opor!;uone 1z-guaJe_;. rpret• to di maturazione doll'uva, il luogo cli ,-anebhe 1! <les~roslo 111q-ueJlo d1 nve, produzione. mature non n1.avure. Ecco l'elernta pc1·centnale .di zucche- Acidi: - L'·acido t.arr,ari-co è _il f}te'- ro: è in questa app.unto che risiede il dominante; ~lYbonda in ra.g;one mv,ar,s11, suo potere di alimento c-ccellente ! I della mahtrità dell'LLYl1;man mano ch>è, nost.ri lettori non anrunno certo dimen-· l'tt>:a ma.turn l'acido s1 so.liii-ca e, ,;'i bra– ticato quant-0 si disse' d(\]lo zucchero, .;,-forma. <lel s110 rend>imento come combustibile Vi si t-roYa pure !'.acido m.a!Deo, di nr.lrorga:nis1J10 nn1ano, che nn •gira.1nrna sa,pore acido astringente ,m,a nelle lll/Ve di _questo idroèarbo!1ato sYilupp~ 4 ea: imma.t;ua,e,. L'-add~ 'tannicl> :poi non Sii Ione, e che-, a d1fLerenza degli altn trova -ceramente nel sitcco ,dell'uva mra idrocarbonati, ami.do , gomma-, viene. nella buccia Sl)ec}ia.lment-e-. ' tutto ~ssorbit.o, in_teramcnte v~iorizza- Sali. '-- Dei· sali- il ,più ·import-au.te è t~; ca1e 111 acconc~o ora, .soggiunge.Te il (e cremortartaro o -o tarhiato acl1do ;'ne doro ]~ memOil'JU- z:i-1ag!}1fic_~ :presen- di pot-as&io; -~uant.o rp-iiimat-u.rn &0110 le .ata a1l Acoe,dci;rna _dei Lmcei dal no- uve tanto p,rn n a-bbonda. qllesto sa;l.o. s_tro l'lmpmnto c 1 onc1tta,dmo Pr?f.. Ugo: Ma per la_ impnrt-anza. medicamootosa. !mo Mo~so o da. dott. Paole~t,, m cm dell'uw1, non .-a, dimenticata la 'Prersenzr1, ,·enne ·d1mostrab) Ja rp,ropr1eta lfHra.b1le in e-ssa del O tartrato ,di forl'o ,. in ,prn– de.ljo zuccJmro d1 accrescere mpulam,en- porzione Yariabil-e da g-r. 0.02 a gr. 0.250 te la forz_a musco.!a,re, esso entrò ,a _far 'per litro. - parte della ra.z1,one del .snidato pTuna F " . • .· . ,-: ., e dm·aJ1te le lunghe rnal'cie, divenne il . os_ioro e lec!.!•na, - -· on ' h_a o~t e comfort,, migliÒTc :per l'alpinista, nelle 1gno~1 quale ,delicat9·. ,prec1,1o-so noost~– faticose n.scensioni, rpenetrò ne.lle , le tuen,-e -~m la e lcc1trna ,_.compo:sto _or_– giiie-cologiche ,clo,·e ,conferì ;no,-ello .-i- gam_co nel ,fosforo ;che s, troYa; ~eci-a,l– gon~. n1oìt.inlicat.a ene.1~,gia ia.1la donna men ve n~ _.uoT?, o.a. cui }a SI:~1c.ava\ oell'at,t 0 di éompiere quella funzione nel I cerYf;llo ·e 111 '?ert-e, frutta . .l!;Ò~ene eo,ì dolorcs,i che ci ra-pprescntano i Yer- anc,ie ne, rncco ~ m·a ,ro,-.aSJ lecit=, si del Leopardi: m ,ma 1}rDIJ?tpone 11011p1ccola, c10è da l rs a 6,4 mdhgr. -pe.r htro. E-cc.odun. <( .Yr:Rte l"uou1,o fJ fotù•r, guc la pro,prieUt ricostituente nervo~; J-:d C n·-~,·hio di morte q'[ na,,cimento)). deU·uva ohe Ya .se:n1~lnt.n e t~nuro ·in Poich(, nessun frutto, cli uso comune, è CV'~Ì ricco <li •zucchero quanto J'nva, sarebbe, in questi tenl.JJi di grama ali– mentazione, pron·,ido consiglio sùttra1,la in bucna purtc. •alla .-iniiicazione per con:-.nmar1a inveoe ·come 1 commcst.ihile allo stato naturale. O'J)purn utilizzarh sotto .forma di succo d'm•a sterilizzalo, di succo d'urn condensato. di miele di uva, di 1narmellata d'in·a O in aggiunta alla polpa dei vari frutti, ,so.stilmndola cosi allo wcchero di canna o barbabie– tola, detlr, s~ccarosio, <li cui tutti '>UP– pò~mo la grande penmia. Ed è app1lllto in tale sen,o che si esprime la Commis– sione scientifica 11ominata <lall'on. mi, nr.- .L.ro Urc-r;.pi per a,·visare ai mezz.i 1ni– gliori per alimentare i deboli,, gli infer– mi -ohe pii, soffrono di qu;isto disagio, e clrn ha prnsenl,ato la su.a Tefo,zione. po– chi gionni sono. E· poichè l'argomimto, come si ,·ede., acqui ,s.ta un'impprt,anza fben su-pe,riorc a queil:la -9h,e ~ tutta. prima sero.br =e ri– vesflre n-0n. sarù ne mv.ti.le nè C'l'edo pregio. - l fermenti. - Ess.i· sono un cosbi, t,1entc ,biologico dc.Lia_massima. imp1}r– tanza. Tutti :;anno c-he q_n e-siimi.cro.s.co ... pici es,eri, che sonn de.i fimghi chiP.: mati < Paccaron1ieeti >·. p-roTocano la de– compo,izio ? del glucos.io (,uc-c-he:ro d'rn– ' a) in alcool. nciòn 11,rhonico .rcl altri procloti i src-onilari. t-ra.s.formrd1t10 il sncr·o di uva, o mo,to, in a.lcool ctili.co ossia in vin , Qu!'Sti fNmcnti rnngono perciò dr-ili ;i.lcoo!ici r ii fonomeno nn– zidPtt-0 ('ho pro\·c~nnQ, pr,:nr1~. n,ppunt.o il nome, òi ferm~r.l:1iionr. ~ Noi li cono-sc'"'rc•1no mrglio t.raLtc1.nd9 di questi fel'mcnt,i d,P ·,cngono colt-iv-.;i,ti per preparare f :J.rm: i,ci ,~ssn,i ÌmJ?-<:n·tanti per la loro :-i-con8sr.iuta e-ffica-e;a a 'P·r◊'POSito àclLo cure ct·uv.1 •. Qualthé esperienza. - Le cspcricnz-e u;t,ituito dal pwf. Dcnt.o lo condus.sero a. quc,st-e corvcla&ioni: I-o zacohero b1t.rQ, dotto cDl su.eco d'u,l'a viene in gra.nd.i.s, sima purte ai,sorbito <;!alla,wu~ dello vLc dì_g<irenLi e brattenubo ,interarn;snt.,-

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