La Difesa delle Lavoratrici - anno VI - n. 6 - 25 marzo 1917

c;~o;!lic ècgli altri; ru i 'hai insulillto credenJolo così barbaro <la aver creat o l'uomo perchè que – sti si di"·ert isse a tormentars i.. Se è vile colui che subisce 1è umane ingiustirie senza ribel– larsi , pazzo è chi cerca le sue sofferenze qunn – do queste non servono r.è a lui nè ad altri. Tu non meriti prem io alcun o ; e, ;:ioichè hai sof– ferto finora per la rua volon tà, ~ giusto che continui a soffrire per seguire la mia. Ls gran dam :1 che aveva sent ito. esultando, la giusta sentenza, s 'inginccchiò a sua \'Cita di– cend o : - Oh ! signore dio mio. com e nel tuo ver– detto ho inte so il tuo subl ime sp irito di giusti– zia, come anche, in vits ho sa-puto interpret are il mo giusto vole re .. Perc hè la mia vita, o si– gnore, non ~ stacs che una festa cont inua, ed un inno mera viglioso <li gioia. Non sanno i miei occ hi le lagr ime, nè il mio cuore l 'ango sc i'.:!. Pur e, o signore, non ho diment icato, in quel tri– pudio , in quel susseguirsi di fest e. che !a mia elicirà , la mia ricchezza , la mia virrù, :i re le do\'evo , ed ho osservato la quaresima, ho n1.:1.n– giato di mag ro il venerdì, ho santificato la fesia, ho beneficato i po•re-ri.. Ma non basta, o signo– re ; ho dato lav oro 3 molta gente facendo co– struire palau.i e ville. commettendo abiti e gioielli . ~ Ora che mi hai racconiato !e tue gioie ed il bene compiute. racco nt:mii i tuoi dolori ed il male commesso . - I mie i dolori? Oh! signore io non ne ho avuto mai; mi sono sposata se nza amore, co– me si usa nella mia socie tà. perciò i tradimenti di mio marito non pore ,·ano ratrriscarm ì. Non ho voluto figliuoli. .;Jerc-hè quesri sono sempre cagione di dolori e di 1~r:e e. come tu hsi in– sisrenremente afi ç:rm:ito. pazzo è colui che ·si cer ca le soffe;enze.. li male? Ma io non po– reYo commeqernc. occupata com 'ero in feste. in bancheni. in balli ed in teatri. Quindi tu non hai commesso il male per m:m.:-anza di ren.i.,o? E che cosa è. di gr~zin. Ja r.u.a Yi:3 se non un male continuo? Dici di aver 0::3sen·aro la quaresima. di ave,- mangit1rn di ma.giO il ,·enerdì. ma dimentichi di <lire qua– li cosmsi manicareni sos tituivano in quel e:ior ro. ; s0liri prelibati '.nrin~oli. dic; di a\'er san– tificato la festa recandoti in chie~a. ma non di– ci che ciò ri sen·iva per sfog_giare una nuo~:a toi.li: l te e oer ritrovarti colle rne an"!iche con cui sp3i!a\'i del prossimo ruo. . DaYi poch i soldi ai poveri. men tre t:.itw dovevi lor0_ chè se nza di essi non avresti potuto \'eStirti. nutrirti e vi– \·ere. Da ndo molto lavoro ai muratori. 2i sarti. agli orefici, r.on lo f:cevi per aiutarl i. ma solo ?e;- 2.~pagare la tua ambizione. b tua vanità. la ru2 sete di \u<::soe di piacere. Ma ignora,.· i. o finge\·i d 'ignor2re che il mur a~ore, che ti eri – ge va ·.rn pa l'.lZ.Zo. non aveva casa: che l' orefice . !zvorar:.te ad uri ruo inutile monile. ma nc ava del necessario. Quando inè.oss:av! una splendid a l~ssuo~2 .,.esre. non ti chiedevi di -quante la+ grime fosse bagnata. q-uante veglie fosse co– srnra. L'umanità sr.aziata dalle guerre. oppressa -dal!'ir.giusrizia. curva so'"to un giogo di ferro, non srra;i;,ò una !agrima di pietà ai tuoi occhi ac.ciecati dall 'J splendore abbagliar.te di lumino– si ,:;;,aloni. ~on a!:ro ctrcando che di soddisrare il tuo mostruoso egois.rno. hai ~reso il mo di·J pe;- i.;n rner:a~te che non rirugg.issc - d.al sancire e benedire il tuo matrimonio che non era una unione di anime rra solo un interessaw con– tratt o. Pe r non avere noie e preoccupazioni. ti sei smtraha a quella rnaterni,à che è il primo dovere della donna e la sua ;iiù santa missio– ne. In verità ru hai rroppo -goduto in vita, per+ chè debba 2ncora godere dopo la morte. Vat– tene; tu non sei degna della mia pietà. La prostituta , che aveva ascoltato atterrita k due reauisi tori e. si -gettò piangendo ai ? iedi di dio suç?Jicando: - Oh'. signore, sii:;nore. abbi pie :à di me Quale sarà la sentenza che mi colpirà, se tu sei stato cosi se-.,ero verso le alrre che erano in mio confronta. candide come 1 ·ermellino'? - Figliuola - disse dio con dolce zza - io ho p-uniro i.n c0storo J 'i?ocrisia e ! 'egoismo. tu sei immune da que-;te c-oc;e_ coraggio dunque e fiduci a ne!l 'infìnita misericordh di dio J ncor2ggiarn da quelle ""'2fOlè la poveretta parl0: - Tu sai. o signore come ho tra<,e'>fso 1 ·in– fanzi,1, tu sai c::,.rr:eun uomo abbia abusato dtl– la mia inesperienza e come da questa colpa non mia un bimbo sia nato Per amùre di questa creatura ho lotcato a lungo centro la miseria per allevarlo ho Ja,.·orato ones.tamente instanca– bilmente fino al giorno in cui il Ja.,.o;o mi man– cò del tUtlO. Oh! si.gnorc;;, sig nore quale strazio do·,er ri– fiu1are il pane ad una piccola. adorata creatu ra Se f'ossi stata sola mi sarei uccisa. ma per mio figlio avevo il dc,vere di vi\·erc, e \issi! Tu sai in qual mo do . Oh! signore, te n~ prego ris-p2-rmiami il racconto della mia vita sciagu– rata ... ru sai le lotte sostenute, tu sai le umilifl.– zioni subire. tu ,;;ai la nausea. il disgusto che il mio orribile mes tiere mi procurava. lo non ri ho mai pregato o signore.. il ruo nome sul– le mie labbra sarebbe stata un 'immonda be– stemmi.a .. non ho mai ,.-areato 13. sr.12lia di un tem pKl per i! timore di profanarl o ~olla mia presenza , sono mo rta senza confessarmi perch~ non avevo fiducia nei sacerdoti, molti dei quali ve rfrv-ano da me rivelandosi uomini com.-: gli aitri q.ualc h.e \'ot:a peggiori degli a1tri LA Ul FE SA DELLE LAYO!l~TP.J Cf Dimmi il bene compiuw, figliuola. - _Oh l signore, io ero trop po pover 3 per com,p1~rne. Ho cercato, è vero rii lenire qual– c.ipirassero ne!J 'ab-bisso in ct1i io ero caduca, ho diYiSOil mio pan e con chi e.rei più povero di mc ho cercat◊ d'impedire che alt re disgraziate pre~ cipitassero nell 'ab '1isso in cu i io tro caduta, ho latro di mio figlio un galantuomo ed un onest o lavoratore. Jn \'er ità iìgliola, ru h-ai cancell aw con molto -bene il poco male che:: una rorz:i su:ie– riore al!a rua ri ha costre tto a commettere . 0 Tu sola hai \·enerata i! tuo dlo, rispettandolo cosi da non nominarlo in una vana preghiera. Poi– ch~ nelli:i tu:i. scessa co~pa hai trO\' J.to ! 'espiaz io– ne, è giusto che ri sia dato un coP.1penso, tu ne hai dirirto i,. Terminato il racconto il dottor Anse~mo si volse al suo uditorio con un sorriso fra il m~l– !izioso e l'iro nico. - Come trovate la mia favola signore mie? - Se ho comp reso bene. dottore, la su~ morale si~n i!ìca che non il vizio ma la mise ria è colpevole - rispo se donna Laura. - Pr ecisa mente, .perchè la miseria, è, in mol ti casi, la ori ma e ! 'unica causa d1 colpe e di deli :ti . . In molti. ma non in 1utti , ne convenite dottore? Ne convengo: perchè r.ei c: :i.si in cui ii cc:lpevo!e :::.;-parti ene alla ,·osh·a con-dizione. la miseria. non può essere addotta a sua discolpa . Ora c-apisco perchè i! dottore non viene ms i in c:-!iesa - disse scherzosamente un ·1 gio– vine signora - egli vive in peccato mor tale come la 1erza eroina del!a sua favola . ' - Non è per questo: non veng o in chiesa, e no n pre.go dio. semp licemen te perchè non cre – do alla sua esis~enza . - Non credete nemmeno al dio dell a vostra favo la? - A quello sì: ma è un dio che ha pochi $– <::imi seg uaci. sebbene abb ia il grande nome di giustiz.i1 . MARIA SAVARÈ C ERR!. UNA DONNA. PICCOLA POSTA. 0:--;-EGU \. 1·n·nblw,wto: :\'on (' ad:ttt.o per l::t D ifesa . ".\f1uxo. - F C: Co1nj n11.n.te ad ese1·citani : pot rete riuscire: pc!' ora. i tbozzetti so no trop– po tenu i. a p:1wtl" il fa,tto che- a.,·ete dime,n– tic.at ~) i'e--ist.c-nza della cc-n,,n rn. 13.\G:\'OLO !:\' PL\1'\0. - B. 5-ì •. Hico1·dnte ,·i che c '1\ l:l.. cen~u ra 1 _\111.,so . - G. 11. · Bu ono. per ch.\JY> ln f.~tr r.rn! :\[1uNO. - .\'. G.· Trop111, ta n'li. CO W_l~I S PON I) E l~ Z E: Voto consultivo o deliberativo? Il Comitato della Federazi one Socialista Bief➔ lese, nel convocare il Co ngre sso cir conda riale . ha <rusegnato alfe Seziom Je11Jmir1il i u11 l'Oto consulfr,o. Riccanlo ,Hom igi iano ha ini1iato una lelitera al Corriere Bielle se, in cui si [ugna della deli– her.1: ione, e.i esprim e il desiderio che alle Se :ioni fe mmi nili - come ne dà loro diritt o esse– re le socie ili pos~esso dellu tessera del Partit o - sia asse~na to il 1•oto delibera.tiYo. Il gio;na le, cor:unen tando la. lettera c!el com~ pagno .\fornigliano. 1·i si associa pure osser- 1•ando che le Se::::io ni ft!mminil i non 1·ersa110 contribuii alla Federa:i one Ci rcondariale Biel– lese. Ci associamo alla leltaa del Momiglia,:o .• lo– manJanJo. a nom e delle compagne del Rielle– :;e - come lo domanderemmo per le c 1 1mpa~m.' Jelle altre regioni 01·.? un caso simile :,i pre– sentasse - che sia :oro ri conosc iuto in tutti i corzgressi ,iel PJrtih il di ritt o al 1•0!0 delibe– ralii ·o. i'rfa nel tempo ste:;:so chiedhtmo all,! Di re::::io– ne del Partito di pre[1'.lrc:ue per il prossimo con– gresso una codificazione (pe r dir co.sì1 delle consuetudini che si sono andl1fe fo rmarLfo col/u costiiu:i o11e delle Federazioni , Pr o1"irzci.1li o Regionali o Col!egialiJ. E questa uria lacuna nei nostri Statuti che dePe essere colmata! A,·evamo scritto quanro sop ra 2!!orchè ci è ;:,enenuro i! Corri ere Biellesr. nel quale leg– giamo ur:a deliberazion~ favorevole al voto de– liberativo ;--;e parle:-t:mo al prossimo numero MILA N O. (; rupr,o F emmiBil e Sodali sla . Le socie del gruppo sono convocar~ in assem– blea per domenica 25 corr. alle ore l 5 nei iocali della Camera dei Lavoro in via Manfredo Fan– {i 19, per tratrnre il seguente ordine -del giorno: I I Proposta di un Convegno 9er organizzare un 'opera di propaganda rra le contadi ne , 2> Nc,mina di una rapprc:senrnnte a detto con– \'egno. 3J Dimi5Siorn del Comitato e nomina di una commic;;sionc: elenorale per le nuove cariche f,f• ~-r..1.1oli-fo.-.tiH· ~,111> frf-<fW·nlct.t•• eh 1ig-Ji4, fii r,ovPri fJJ,f,f'.::J, Cli.i' d~id~1·cLa<.1 ,I,\,.,.,. l;L J)J'O!,, i..,t,ru.it.a, <· uM1 p,<.>.'-t...r .,no 1,r•1·n11•LYPr:-,i il lusso (.11 frLr frr;.q1.1~nt;:..r{• lorr.., Lr: '-<·110lf> lCCT)ic•hc fiirn·. 11<·. O,:.rni ff.!;.<.,.ta r-.r..~· .<;,Qn,, l,1,,.<,;.<,aU"· <li qualdw --.v!dr.,., v 1,,i f>'·r h Cr,>C 1• l: 1h~a, \7tvi 1.n>r j rnu– tilati, r: <:t.f.>1 \i.a.. Oru. \"i è in halh, qua.kh1• N1<-,a di mi::·gli(J: .<.1 i• f,,r,nat:i. unu. <-;OCif'Làv•·r f1tr•• lf•. m·11Yd,-.f,. nei llégùzi r-hr \'C:ndono ~:J.u&iv,uru:-nh· pru. ,t,,Lti it.a.lbwi: per e&.<";(-re socir, f-)i dt•\·ono JJU· - :rt1.rf - L. :,, ç. si h.:.1. il lauto <iiritl/> d'uIL dL<-,tinli ~·,,! Chi non ]JU1, 1m .. !,;·;t.rfl t..'l.!P c,.ommn.fìrmtt. "· .:...'1.1.alrr!hnV·. non f. :-;..K 'ia.nr ,n hn di,Utivo, ma ;,~a l."l'-"ftt.e..'iimi (IJ V· m.o.tL~~n si prP.-,tu.n1J v,>h-Htir-ri, r· fo.nuu firrn;.c.t·1- QU('.-..C.-· J.1◄.>VC.Yr• T.'.1,!:([l.Z'l.f', ciJf', {,l(:J' l)f)ll P,;..,.-ire seg:n.J.t/; a dito, firmano Vi ~ òt:U 'altro'. f- n.ec ~tio pwndért! q 1m.[. <::bP l"Q;(·t~U..idcl prr,stit<., P In. ma.r---;{r.1 r,u.-co- manda a lo rn di pOl'l'<U'e quello c-he posso 1 L): eollc.picc-ole su1n.me rhu1ii ,e .prendono un a o più C[Lrtelle. da re,s.,d;_u·c a que :-tt1 o t1 quell"altnt ist.i.t.uzione. Ques to -~ r L.t ~c-uola di '\·ia Felice Casat i, e così sarà anche ,per le altre. _:\on è tempo c!H.· .':ii ,prc-1ldano dei ~eri 1no,·ye dim e.nLl J)€l' far f.:ermlnare qu e:-to a.ccaUonaggio nelle scuoi-e·! E ,urua \'èJ'll sconcezza; le sig·nore rnaest1-e pcn– .coi.J10 a !'ar t:>le loro lezioni! Cno mamma. Da Follo ni ca. Esaudendo l 'i11vito del Coinjtato .'\azio na le ed i \·oti esp ressi dalle Sczionj fem111inili del– la Pl' oviJ1cia, la Fed er azi one gi vn rniì e g-rosse– ta.na. si è fa tta. µrornotdcc <icl pi-i.rno CongTe&– so delle don ne soc iali ste nt;_ll'dltm<.u1e che sa rà tcnuio jl pr ossimo ,primo ~L::rile, nJJe ore d uè pomericli a.n.c, nelhi, Ca,,i òri .-.oc-i,1Ji~ti di F ol– lonica. Sa!'à. d.is.cusso in qucll 'oct.:a~ione il seg-uentr o-rdine de l gio rn o : 1. :\"emina dcll:ì Pre-aidcnzu 1, \ cr ifica ù0i J)Oferi. - 2. Costituzione dclh l-'edcrazi1mc pro dncia le fenuninile e nomina de l Cn1r1it:du . - 3. 0 1'g:a.niz.za.zionP fcmrninik e .propagti,nda. - li. Yarie. Le IlOSlre cl (Jll.11 (' vorranno iutene11ir:- nU.nlt:'– J'OSf' c-d fnt.usia$te a quc,;;:,ta imp1)rLantC' ri un io– ne pe r tra.cda rc un a line[l d'azione ben d.t'– fin ita Jx>1· il futwr-o. Ai co1n !}ag11i tutti. intanto. l'o-bhlig o iin.pr -e– ~i.nèiN le di dcclicaJ':::,,ipei- la nwinifka riu– scita. di quc~ta -prin"là radunata delle no "'trf' ·donne ed ull(' Sezioni femminili il do\"ftl't" i.J11.– pcllc:nte di !nida n ·i uno o più rappre.~ent-anti :-;.ffL1c-h~ il loro -Cong resso l'isponcla alle n.c.'(;P~– s.it.à. ,per le qua li fu -convo{'ato e <limos-Lri a.c·li scettic i la yjtaJità <' l ;L f()J w cl.i:.•] mr>rim.e-nt1> ~r,dalbL! nelln JWO\'inria. Da Roma. Ii Grn .ppo femmi.n .ilc ha di.st :u:,,5-Q e a.ppro– nLto g li <LrLl.{'oli e.lei re_golamento f-0-ciale, e fl.$– <..a.t.a lii, ,r,rnp ria sC-d(•p,· et.so la Sezion e sociali– ~tn localè , \'ia del Sem.iiuu·ìo, 87, .alla qu. :t.le il Cru.J>pù .,resso a.d<'ri:::,,ce_ E < ,ta.to inoltre uomi– nat-0 il Comita.to Dirett-iYO che rc~\a in 1 ~a.ri< ·,1 un a.m10. L~<:.v ~i componP d0ll e rOHlpf~1.w ~– g-ucnLi: Oda L-<"rda. Fi l(m1cna ".\Ir doni, Giu– _..,,,ppi1ùi P.a.ncia.. ron.si ,glir-.rc: E IC1onn1 a Lanad. ca.,:--if'-ra-e-.-,)111,ma: \'ill oria .:vla1foni Ha mbt:•lli, '-t?--,:?: reta ria. 1_.,.. S')(".i<' d<'I G111ppo ~i arlu1wn11lll1J ng11i llV– ,.,; .;;i ;', ~.~.abilito r·lw 11r-lla prv,--.ima :id untrnrn -.i prr•wJrnuum rierorfli -=ul modCJ di ('~plic:u·p 11n.';17io11r 1•fnr•ac<' di 11;.1·11,p-a;:ri1nda fr.:1 I,· l;1, o– rnt.rici. Jn fi11+' fii ~<'1lul11 <.i t• m:IJlclato un ~LU~1·i,) .Jj _.Jn'.mtr~ ,..,ruari.td011c- fLlla. cùmpag·nit c;sir 1 Prm<'1r,,'ll1, rlt-.gn1U.• all (hpeda le, e un snlut() ili ~olid11rirtà 1rnt{'-r11:L al cpiat.t ro com.pt: 1.o!rni <':ll'n•1·,1ti To;-;< 'a.ni . 1'f()l'ftr:t. Sordelli e :vt.ari- 11nu.i. Da Rtf re d i. Jl,·r la prLrlt>nt..;\. di q1 1ii nostri cornpag:11i. :tpfr. .i.rl (·nrnti alla da • .;y, dr-I !18, t.cncnuno 1m,1 aduna11.1:a .g-en,.ral<· J,'('r salutare i nr ,st.ri rom– pa_t.,rni 1pr1rlrnti. a.i -qua.li ahJ )ia.mo JYl'01~so di f ,s.f•r(• sc•m1)l'f' fcrmr nclb nor--ln.1..idr a, o.tU"n– dendo il loro ritorno, non tralasciando m•.. 'l i ln 1,ro pal!"'.1.n1h f>PI' 11n.rlomani <li rh ·rndira1Jonr 1•d ,-s,-,1•1le r•(JlllJJtLgw: ,in.cen:: fedeli nella lot– h dt•llrt \ita. Si " inviato un !-i:dut..o foat.ern,> a tutti i c,>m– pa.,1..,ri1i r-lu· t,rorrtnF;i Rotto lr armi, e fa.lt.o vot.o f'hr• qu<·lli rh" 1 r-st.ano a C.-LS~L non Lra.c.;r:-urino ];1 prop,L ~anc.la ~ c;De,r-ir1lm('ntP fenuninilo? Da Reg g io Em ilia . Ln. C)Ji.fetleiu:idr)nJ> Pr1)\'i11cwJP Soci.'..ùbta P !.a. Fed<•razione Gio..,ilnile Pr ovincia.le , d 'o.cco.r– dv r--,1 Orur1J)o Femmioilo? di Rcr~io. bann o dd iJJ-erato cli costituire la Fclterazio ne P1·0- vind aJe Fenun .inile, e a. n le scopo hanno c-o– stituito Uiil .ut!l'J}osHo G•P :lUtù, il cui pri mo at – t.o è qru.ello di d volg·ersi a.i Cir co li ad11'. • e giovanili per ·in\ "itu.di a curare la prC.ì_.1<:.~~da fra. le_donnc CB!'cando di comJ>iere l' op- ,a elle s.eg· ue: Costitu.Jre. dore e possib ile, Gnl])JJi F euuni– ,~ili s·ocirllis fi . Curare ot~1n1 ..1rw· la diffusion e della Dif-esa delle L,a,-,·unLtr id e di opuscoli adatti olla pro– pa,garu:l.a f ra le donne. li momen to P ij>Tùpizio pe1· Taccog-liere at.– torno al n.ost.ro P 1:urtito le donn e; .per indi riz – r.are l 'u..11im a loro vel'so !e n os tr,e ide.a.l.ità; per da,re UI'-3 . mèta unic:.i,. for te- e -coscient e ,il do– lore e HJJe im._prl!ssioni. che la gue rr n ha in lo– r-o g ·e.ner-a.ti. 'E quN.to un r,n .. >-cb-0 rd.o..-ere che ha.uno i so– ciali ::.ti, gio v[!Jli e ,a.dulti, e al com:µim .ent.o d.i r-s..c:.o si devon 1>met.ier~i con tutto l 'enlu$.i.asmo affinchè $i ,possa, a nelle nel Reggia.no~ dai· vi ta ad unf1 forte pugn:ice o:rg-an iz.zaz ìooe fe.mnti – nile. Da Alessand r ia. Il no s!J'o G :rup.po del sobhorg-o Cri.sto va. esplicando la sua fLLth-ità. ron ieinieu...a di. 1pro– •po_.;iti,. che inc orn,g-gia le uo strn mass e socia .li– ste ,femrojn ili a rperse \'e-rar e nPHa lotta con li– nu.....1, per il tri OTifo dell e idealità nostre, che oggi ba.ttono nJ.l'll!nison o col 9.roleta riat.o di. tutta lt-0.lin~ Ll -lnlgru.do il ve.nto reaziuna1 ·10 che ~pira e. le pen nellate di bLanco di Ma.dai11..:'L .Anastasi <a cll.1en t0l :-:opprimere la voce dei no– st ri l,attagli e-ri .giorn.al.i, il Par-tit.o è in p,•ima. li.J1ea, e a di...-:;petto delle G,mune P irelli e C. vive; e \ i.ve con quell' entLL~ia.smo che 1va con– qu ista .ndo J'an ilno di Lutli i proleta 1i , uom .in i e donne.. lJ nostro Gi-up:po ha -preleniio già 50 tes~e-1"l!; alle oonfe 1-enze d i coltura in.del te per cu.z-a dei nosti-i g: iovn.ni. le donne int ern :ngono in ma.s– P.a a s-entiJ·r la ij)a.robL dei compagni. Ot~in1;) Ju confe renza del corn,.)a.gi10 U. P e-Jiz.7.a co llet – torf' d<>ll '...t-vanfi.1 elle p,u· lò ~ul t.eJna. ti Pre'tiu– diz·i e_ ,·erità" e del cornnagno H.t'mondino sul la necessità di di fTon der,.,- 1a strunva. nost ra :;ocialista fra l e masse, boicot.ta.ndo la .s-t.ampa bo r-gh-e.se che f' ,·eleno per i l proletariato . Remond i.no ste$.SO1Htrlerà anco· r a .alle n o– st re donne, contr o iJ par ass itismo de1·ic.ale. Da S. Salvatore M on fe rrato. C1Jl1,1ssistcnza delle Sezioni ad·ulti e . a.io\ ·a– n ili. ~i f' cost ituit a ne-i n11st,1i JocaJi l.-'tSez.ione– f(\uunin ìl-e &)ci-a.lista. che -conta una \·en tina cU f.iXje _ Ha 1,.niu·ìcLfo effir,1oe-men t.e all r inter– \·enui4? il compa,gno Ca.rlu Bonzano. Da Casale Popolo . .\J)hiaJTio tenuto nella nostra Lega F emm i– ni le una ri un ione che du -scì bcnis.... imn, col (•l1nc or so di oll l'e un centinaio di co:npa..~·ne . l 1 arl ò i l consigiiere corn.UJ1nlr Giolitti \' i.n– U'nz o. <>sortandoci ad agire com.pall i \·ei'so i p:t<lroni, per ottenere u11 snlal'io m aggiore de l– l'tull""!o scor!'-0, dato il cruro du:-ri in cùntb1Uo ,tum-ent,J. ::--;oi della Le_g-a. a\·e\';:uno m ,a.nd aito ad O!?"ni ,pr oprie tario di P opo lo 1.1na circola're con'" lC' ?10st1·e cond iz.ioni elenc.a.t.e; es.si n on ~ fDJ10 degnaii di l'i.sJxmder e : nell'aclun n.nz a aJ)bia – mo qujndi de liberato di rnsistere ad oLr.raaiza . ast-ene ndoc i dalra ccett.a 1·e a.11.re condizion i. La eoIDJ11.i.ssione iiw it.a ,cald.ament.e tutt e le à on ne della. Lega a. non tradire le compag-ne a,c-{',el– tando ~a.lari .nlinimi . Cor ag-gio! Cni~un oci o dom1e, e ,procediarno con ri.-:.oJutezza \·e1·s-o il no stro idea le: lo ra<::"– g-iuu geremo . Il l a\·o r,l ,·e11g-a una buona volr... '\.. -pagato (·om e me rita ! .... Da Tricer ro . Orma.i lutt.e \"Oi. donne p rol et..'.l.l'ie. do\-re..:;te 1l\·ere cornp re_<::.a la nf'ces:-:it:\ di ab.bMdona re il s[~.. tema di \'Ìt a dd lJassato. e gettai,·,i ardi– k'l..ment.e nelle l1Jtt.e, a fiaJ1co <lei \·ostr i fr a.t.el – li. <lei ,·o!-tri fizli. dei ,·ostri rn, u·iti. .prenden– do i posti da essi per forza l:1~ciati. e- ,procu – rando, aJ loro rit orno , <'he es<::i ritro\ ~in.o in \'Oi de-JIP fc-deli c0mp a ·'""'1.~f' per le ci\'ili batw– _g-lif' de-ll i.v,"·rni!'e. Anuni. 1> dnnne pnJleta r ie'. VenitC' numN-~ f' <td iN:'rh·rr..-i <.ù 110,..;.1,rn F as-"'io fenl;In.inil e– presso In. Ca5-n clc-1Popolo! TF.RESA S.. Da Ba g nol o in P i a no. Sot 1 11 l11. prec.,idt>n1...,--i. del comp,ag11O E •.ridin C..1- me raJi. ~i t· tenui.a la nostra ~S<'mhll'.a. uni– tam _l"'llt<· alla sezione adulti e- al cir,co lo giu– n.u-ule. S-ono state accettat~, tre nuove conq>~l– !!.ne. Bon('ZLcL 1talina. F c11'<tri Ern c:.m,1 r Fer– rari ln e~. alle quali la seg-rctaria ha 1i\'Olt,1 il bem·enuto. <)tLindi ll,1 preso la pa.rr ;lu il compi:unw Hv- 1.tf' ll l~<L':,-CJl•_;;li, il qu~aJ~ ha l)~·onunciato· m1 =ti[l– pla,1,du,i d1:--c1Jl"-.,1)_ l•.?'.lJ ha l'!Yolto 1m conuno:-– ""'l> .<.-cdu:11 ai c·on1pag1ii narlenti, cd ha 1·icor– dato il no."tn; Si.mh1co Gatti C_esarr, . _ Gli ~~,-\-l''t':-...'l.J i s.i 1 i:1romettev:u1,1 d,i ;·_10 lo sfa<:-C.lodt.. l_!".\nmiinj_strazitmc e tlel pnr- 11~1 ._ ma c:.1~_orMmg-annali! Il P a<::cp1<lli te rrnj. na il <.:.undtrr r,>n un \'ib ranlr a,pj.>t:'llo alle tl1.,mw, inciLit11Clt1ll.! a raddoppiare di ene rgia, per pr('n-de rc- il po--.to dri forz.a.t.a.rnentc a_-;senU :Jrmchì• C!U('Sti. nl lun1 ri to rno, trn\'illo i11 Yitt; 1· fìorf' nti Jr ii:-...tituzi11ni .f'l'eate con tc:u1ti sfo ,-1i ,, tanti sac!'itìci. La ~g reLaria. .<..i 'tl-S~ocia a.I Sfllufo d-el P n– <..qualì, C' fra gli app lau.::,i ftR'-ÌC'Ura. che lulte le (·om1x:i.gnc- comp rendono la bellezztL della mis... --iorw cllC' hn.iu10 n..,<:.unt11 e che ~a.prru1no ~– ùrmpie ,•aè. Uno dei pa 1ienti ri.mrra.zi . a. P t' o.du n aJ1z.a si ~,·i~· Ji., :il g-rido di: Vh ·a l'Tn te rn az.iona le! B J..\.'.'Ci\ Sor.AG:-.'I. Da T r ino Ver cell ese. ~ _!ì.)mpa.gne sono_ ~-à a -conosccn7.n dello !-i~10gh1:1ento e pe rqu1s1.210-ne del Fa scio gi ova– mlc- tnnC's:, _ o,_e. a\'e\'a ~~ ~)urr il nostro Gi-tL])l)O. !',;01 chcw.. r1:o, con li.('ta Lr1.u1qui l\i t.à., cl~· le- nos_tre cosc1en.~e non furono affa.t.to sciolte. a.nz1 un_a :rna.,.,,o-_sr-O1· forza si è aggi unta a ffUl'l.h~ che _~nà. a_n,,·a.rno , 1)eJ· continuare il ~ostm ca;i:nmin o d1 .prose liti smo , ch iamo.nd o ! I P_rolr,t..'1:nfLlo ferru~i..n.ile a. 1·0.-rcolta,, iper fl)Oter i~1t.a. r(' 1 cu.m1?agn1 a port..'lrr il co lpo clemo– !tto r~ a! .".'-r-cch1?P_clifìdo del male, n1-0.rcio di ~)r~P"?uJ1zu ed ing1u!-t.izie, f' fa rlo precipita.rie. 11IGAMONT1 GIUS EPPE ~•rente 'J ~P- Ed itrice della Società u Avanti t 11

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